Credo di aver bisogno di aiuto

[Grissom]

Ciao a tutti,

scrivo poco da queste parti ma oggi sarò un po' più prolifico del solito.

Non so se quel che mi sta accadendo sia normale o meno, ma non sto un granché bene ultimamente. Diverse concause, la più grande delle quali è che si avvicina il primo anno da quando ritirai quel test maledetto. Sono in vacanza e invece di rallegrarmene preferirei stare al lavoro e distrarmi.

Non so che mi sia preso ma ho ripetuto il test la settimana scorsa: credo che sperassi sotto sotto in un falso positivo, invece niente. Prima di rifare questo test stavo discretamente, ormai da mesi; forse mi ero creato delle aspettative troppo elevate e lievemente deliranti rispetto a un possibile esito negativo.

Insomma, sto rivivendo - dopo mesi di relativa tranquillità - quell'atmosfera sinistra di un anno fa, come se non avessi fatto alcun passo in avanti.

A rincarare la dose:

1. non esco molto a causa del caldo e mi sento particolarmente solo
2. evito di dirlo alla maggior parte degli amici (solo tre persone lo sanno)
3. evito di frequentare un paio di amici sieropositivi perché non ho proprio voglia di pensarci
4. evito di andare a un gruppo di autoaiuto che esiste nella mia città.
5. Ripenso a quell'unica sbadataggine dopo anni e anni di attenzioni, sbadataggine che in teoria non doveva avere tutto questo pericolo (unico rapporto da attivo) e non riesco né a perdonarmi per essermi esposto alla vita che sto facendo ora, né a farmene una ragione. Non riesco ad accettare che per quei 5 minuti di piacere sarò schiavo di una terapia tossica per il resto della vita e avrò appiccicata questa etichetta piena di stigma.
6. ho letto che gli effetti a lungo termine della terapia sono brutti (problemi circolatori, renali, epatici...) e questo mi agita.

È normale a distanza di un anno fare questi passi indietro? Ero convinto di aver accettato la cosa ma rileggendomi mi rendo conto che non è così. Fino a prima di 12 mesi fa non avevo alcun problema a uscire e frequentare sieropositivi (parlo di relazioni), ora è come se fosse cambiato tutto. Come se lo riuscissi ad accettare negli altri ma non in me. E tra l'altro conosco dei ragazzi che ci convivono tranquillamente, che non ne fanno mistero con gli amici e che vanno all'ospedale sereni e tranquilli, mentre basta che si avvicini il giorno del prelievo perché mi innervosisca.
Per chi mi vuole consigliare una psicoterapia, la sto già facendo (altro motivo per la sensazione di regredire).

Insomma, accetto qualsiasi consiglio: un buon libro, un centro di meditazione, qualsiasi cosa che vi abbia aiutato e che potrebbe aiutare anche me.

Qualche tempo fa ho avuto la possibilità di frequentare un altro ragazzo che conoscevo da prima della diagnosi, anche lui positivizzatosi da poco, ma sul più bello non ce l'ho fatta. Insomma, proprio io che prima del contagio non avevo alcun problema. Questo mi sembra davvero paradossale.
Soprattutto, dubito della possibilità di costruire una relazione sana con queste premesse: i sieropositivi non li riesco a frequentare, ai negativi non ho il coraggio di dirlo (se penso alla facilità con cui fino a così poco tempo fa dicevo "sono sano, stai tranquillo", mi pare impossibile vivere in quest'incubo). Sono incartato.
Forse il problema è che nella mia mente mi sento ancora "negativo", di fatto sto bene fisicamente e non mi sento per nulla "malato".
Ho provato anche la modalità autoironica e deflettente (alla Blast, per intenderci) ma so che quella distoglie temporaneamente dagli altri pensieri e non mi dà alcun beneficio.

Scusate lo sfogo ma sento che da qualche parte avevo bisogno di far uscire queste cose.

[uffa2]

La depressione (perché di questo si tratta), è una brutta bestia, se stai facendo psicoterapia è un bene, ma in un momento così acuto, hai pensato a un sostegno farmacologico?
È essenzialmente una questione di tempo, prima o poi si elabora ogni lutto e quindi anche questo un giorno diventerà “un’altra cosa” rispetto a oggi, ma nel frattempo ogni strategia di controllo è utile, anche per accelerare l’uscita dal tunnel.
Se nella tua zona ci sono gruppi di meditazione provaci, per esperienza ti dico che, anche quando la meditazione sembra non funzionare, il solo fatto di incontrare persone per le quali invece funziona è un toccasana… oppure Qi Gong o altre discipline “leggere”: al di là delle pretese ricadute positive sulla salute, il fatto è che per una due volte al settimana incontrerai gente rilassata in un ambiente rilassato, al momento ne hai un sacco bisogno, fidati

[Blast]

Ciao Grissinom, da quanto tempo! Anch'io ho rifiutato il gruppo di auto aiuto perché mi sembrava tipo l'alcolisti anonimi e perchè penso che ci siano persone a cui possa servire e altre che necessitano di un aiuto personale e personalizzato. Anche perchè, detto tra noi, credo sia più una sperimentazione (uno studio nel campo della psicologia) che una scelta terapeutica adatta al paziente.
Comunque sei fortunato a conoscere persone sieropositive del posto, io non conosco nessuno, e quelli che vedo in ospedale sono le solite vacche bareback che trovi sui profili di romeo e grindr, che tutto sembrano volere tranne amicizia. Comunque, secondo me dovresti tenere la mente impegnata e fare progetti a breve e medio termine. Io sto progettando ad esempio la fuga da questo postaccio, e ogni volta che mi viene da pensare all'hiv ecc mi passa subito perchè subentrano i pensieri dei miei progetti futuri.
Per quanto riguarda l'autoironia, questa fa parte del mio carattere, ma è anche frutto di diverse batoste di cui l'hiv è solo l'ultima, e in qualche modo poi uno trova il modo per venirne a galla. Magari se non fa parte di te l'autoironia prova un altro modo, ma alla fine tutti hanno la soluzione per venirne fuori, bisogna solo cercarla all'interno del proprio carattere.
Se sei carino e vicino e quantomeno versatile chiamami che ti faccio passare io la paura di fare sesso con i sieropositivi ahahahhahahahahahahahaha

[alfaa]

ciao grissom, anche io dopo esattamente un anno entrai non proprio in depressione ma quasi, un periodo durato poco fortunatamente... A me hanno aiutato molto una psicoterapia( che ho abbandonato dopo soli 2 mesi perchè credevo al momento che non mi servisse a nulla, ed in effetti la dottoressa ben poco ne sapeva di hiv ) e anche diversi colloqui con la psicologa del dh dove sono seguito che conosceva bene i problemi dei s+... Io mi sento di consigliarti qualcosa del genere quindi. E poi come diceva uffa, il tempo aiuta tantissimo. Non posso dire di essere felice e contento ora ma rispetto a prima decisamente meglio

ps: blast da quale postaccio vuoi andartene, italia intendi?

[Grissom]

Grazie a tutti per le vostre risposte.

Uffa, avevo già pensato all'aiuto farmacologico e dopo averti letto mi sono convinto. Sento che c'è un qualche disequilibrio chimico che non mi fa vedere le cose in modo obiettivo.
Pensavo di essere uscito fuori dal tunnel in effetti, ma forse perché sentivo di star bene solo un mese dopo la diagnosi. Poi mi sono buttato nel lavoro e non ci ho più pensato, questa è la prima volta che ho così tanto tempo libero. Poi neanche a farlo apposta il primo anniversario: il caldo, il tempo libero, i piani per le vacanze scombinati dalla necessità di andare a fare i primi controlli.

Blast, immaginavo la tua strategia difensiva e non intendevo in alcun modo giudicarla, anzi. Apprezzo molto il tuo messaggio pieno di umanità e empatia. Sono quantomeno versatile, sì.

Alfa, la mia terapia va avanti bene, sono io che sono un osso duro. Rispetto all'hiv mi accordo di avere delle rigidità e delle resistenze fortissime. A settembre mediterò se entrare in questo gruppo di aiutoaiuto: certamente superare il disagio che sentirei nei primi incontri penso mi farebbe bene alla lunga.

Grazie ancora per avermi dedicato un po' del vostro tempo.

[Blast]

gli unici gruppi che conosco non sono proprio di autoaiuto, sono di "tutti aiutano tutti"

[uffa2]

blastino, quelli non sono gruppi, sono orge

[Grissom]

Ragazzi, torno dal day service.

Ottima notizia: per la prima volta ho visto "non rilevato" su quel pezzo di carta. CD4 a 1164 (36 %) e CD8 a 1259 (39,6 %). Sono in cura con Stribild da un mese dopo il fallimento con Eviplera.

La brutta notizia: dopo 11 mesi di terapia ho già una osteopenia. Che cosa mi suggerite di fare? Cosa succederà ora? È una cosa reversibile?

Datemi buone notizie..

[uffa2]

"hai già un'osteopenia"... o non ti avevano fatto la misurazione della massa ossea prima?

[Grissom]

Uffa, è successo questo: la vitamina D ha iniziato ad abbassarsi e il mio dott. mi ha prescritto la MOC. Prima del 9 luglio era un esame che non avevo mai fatto prima. Non conosco la situazione preterapia.