Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
skydrake
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da skydrake » domenica 9 agosto 2015, 12:06

rospino ha scritto: Mi chiedevo comunque se le tabelle di Siliciano siano state aggiornate con l'inserimento degli ultimi farmaci.
Magari.
L'ultima volta che ho controllato, qualche mese fa non ce ne era traccia. Del resto si ricavano dagli studi in fase IV e ci vuole diverso tempo dalla loro commercializzazione per disporre di dati sufficienti.



alfaa
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da alfaa » domenica 9 agosto 2015, 12:43

Tu rospino di quanto puoi sforare al massimo rispetto all'orario base che hai scelto?

Mi sta venendo in mente una domanda, ma le resistenze possono venire anche se interrompo di botto la terapia e la riprendo dopo 2 anni, o solo se la si prende male(tipo 1 giorno si uno no)? ( non lo voglio fare chiedo cosi per informazione)



rospino
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da rospino » domenica 9 agosto 2015, 13:36

alfaa ha scritto:Tu rospino di quanto puoi sforare al massimo rispetto all'orario base che hai scelto?
Io non mi sono mai discostato di più di un'ora rispetto all'orario abituale.


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skydrake
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da skydrake » domenica 9 agosto 2015, 14:03

alfaa ha scritto: Mi sta venendo in mente una domanda:
1) ma le resistenze possono venire anche se interrompo di botto la terapia e la riprendo dopo 2 anni,
No
alfaa ha scritto:o solo se la si prende male(tipo 1 giorno si uno no)?
Si



alfaa
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da alfaa » domenica 9 agosto 2015, 15:26

bhe ma allora mi chiedo perchè non ci fanno fare delle interruzioni se non c'è rischio di resistenza. E' vero , le interruzioni portano all' immediato rialzo della viremia ma in una interruzione di un anno ad esempio quanto mai potrà salire e fare danni?

Ricordo che la mia dottoressa mi disse che queste interruzioni furono fallimentari, ma non so il motivo dato che appunto un rialzo della viremia lo si potrebbe controllare ad esempio dopo un anno riprendendo farmaci,se non c'è rischio delle resistenze



rospino
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da rospino » domenica 9 agosto 2015, 15:42

alfaa ha scritto:bhe ma allora mi chiedo perchè non ci fanno fare delle interruzioni se non c'è rischio di resistenza. E' vero , le interruzioni portano all' immediato rialzo della viremia ma in una interruzione di un anno ad esempio quanto mai potrà salire e fare danni?
Beh in alcune persone la replicazione virale può comunque causare immediati danni al sistema immunitario, ad esempio ai rapid progressor, ma anche per chi non lo è sarebbe un notevole stress. Credo che la situazione vada poi considerata con occhi diversi alla luce degli ultimi studi sull'inizio precoce della HAART.


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alfaa
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da alfaa » domenica 9 agosto 2015, 16:53

Non tutti però hanno iniziato precocemente anzi...

Tuttavia se il rischio non è quello delle resistenze mi chiedo cosa impedisce ai medici di interrompere ogni tanto la terapia, non credo che i rapid progressor possano essere la spiegazione tieni conto che saremmo comunque monitorati ogni 3-4 mesi, e quindi se qualcosa andasse storto si potrebbe riprendere dopo pochi mesi la terapia



Dora
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da Dora » domenica 9 agosto 2015, 17:12

Per capire perché le interruzioni terapeutiche possono fare più male che bene e perché questo non ha nulla a che vedere con il formarsi di resistenze, leggete dello studio SMART:

http://www.prn.org/index.php/management ... t_study_68

http://mobile.aidsmap.com/SMART-study-r ... ge/1430051



rospino
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da rospino » domenica 9 agosto 2015, 18:15

Dora ha scritto:Per capire perché le interruzioni terapeutiche possono fare più male che bene e perché questo non ha nulla a che vedere con il formarsi di resistenze, leggete dello studio SMART:

http://www.prn.org/index.php/management ... t_study_68

http://mobile.aidsmap.com/SMART-study-r ... ge/1430051
Grazie ai link di Dora cerco anche io di essere più chiaro e di supportare la mia tesi, riportando un estratto delo studio.

La replicazione incontrollata dell'HIV è associata ad un più alto rischio di malattia grave e di morte anche quando la conta delle cellule CD4 è superiore alla soglia attualmente [all'epoca] raccomandata per iniziare il trattamento - 350 cellule / mm3 - secondol'analisi dello studio SMART di interruzione del trattamento strutturato pubblicato ad aprile [2008] nel 15.mo numero del Journal of Infectious Diseases. [...]
Nel loro insieme, sostengono gli autori, i risultati supportano le intenzioni di iniziare la ART prima ancora che si sviluppino moderati livelli di immunodeficienza [...].
Lo studio SMART ha confrontato due strategie di trattamento antiretrovirale (ART) negli adulti affetti da HIV con conta di CD4 > 350 cellule / mm3. La strategia di "soppressione virale" (VS) ha comportato l'uso continuo di ART per sopprimere al massimo la replicazione dell'HIV. Al contrario, la strategia di interruzione ART sulla base della conta dei CD4, denominata anche "ottimizzazione dei farmaci" (DC), prevedeva di interrompere la ART quando la conta dei CD4 era al di sopra di 350 cellule / mm3 e di ricominciare la ART quando la conta dei CD4 scendeva al di sotto di 250 cellule cellule / mm3.
Lo studio ha riportato un aumento del rischio di gravi malattie opportunistiche (OD) e per tutte le cause di mortalità nei pazienti con infezione da HIV in strategia DC rispetto alla strategia VS.

Dettagli sullo studio e sui partecipanti sono già stati segnalati dal gruppo di studio SMART (New England Journal of Medicine 355: 2283-2296, 2006). Durante un periodo medio di 16 mesi di follow-up, i pazienti DC hanno trascorso più tempo con l'ultima conta dei CD4 <350 cellule / mm3 (per DC rispetto a VS: 8% contro 31%) e con un ultimo livello di HIV RNA> 400 copie / ml (71% contro 28%) e hanno avuto un più alto tasso di OD o morte (3,4 contro 1,3 ogni 100 persone per anno) rispetto ai pazienti VS.
Per periodi di follow-up con una conta di cellule CD4 al di sopra di 350 cellule / mm3, i tassi di OD / morte erano simili nei due gruppi (5,7 vs 4,6 / 100 persone-anni). I tassi di OD o morte erano più elevati nei pazienti DC rispetto ai VS (2.3 vs 1.0 ogni 100 person per anno; RR, 2.3 [95% intervallo di confidenza, 1,5-3,4]) per periodi con l'ultima conta dei CD4 di 350 cellule / mm3 o maggiore. Questo aumento del rischio di malattia o di morte si spiega con i più elevati livelli di HIV RNA nel gruppo DC nonostante una conta dei CD4 superiore. [...]
[L]a replicazione incontrollata dell'HIV anche ad elevate conte di cellule CD4 sembra essere una causa importante di patologie a cui finora non è stato dato il giusto peso.



rospino
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da rospino » domenica 9 agosto 2015, 18:21

alfaa ha scritto:Non tutti però hanno iniziato precocemente anzi...

Tuttavia se il rischio non è quello delle resistenze mi chiedo cosa impedisce ai medici di interrompere ogni tanto la terapia, non credo che i rapid progressor possano essere la spiegazione tieni conto che saremmo comunque monitorati ogni 3-4 mesi, e quindi se qualcosa andasse storto si potrebbe riprendere dopo pochi mesi la terapia
Forse non mi sono spiegato bene e mi riferivo a quanto riportato da Dora di recente sull'inizio della HAART immediatamente dopo la diagnosi e a prescindere dal fatto che la propria infezione sia recente o meno.
Dai un'occhiata a quanto ho riportato sopra.
Evidentemente la replicazione virale è comunque in grado di danneggiare l'organismo: evidentemente il nostro sistema immunitario non è così elastico e continui abbassamenti e rialzi dei CD4 possono produrre gravi danni.



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