COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 2023)
-
- Messaggi: 278
- Iscritto il: sabato 4 luglio 2015, 17:45
Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 20
Sarà l'ora tarda, che comporta una stanchezza che aggravia i limiti della mia intelligenza, ma il tuo discorso Blast non l'ho proprio capito. Fin dalla prima frase: "Non devi fare il paragone tra l'omosessuale e l'uomo eterosessuale, ma tra l'omosessuale e la media degli eterosessuali"; riletta tre volte, il suo senso mi rimane ahimé imperscrutabile. A ogni modo, non ero io a paragonare, e a ragionare in termini di "populations at risk", ma i Centers for Disease Control and Prevention, istituzione che, converrai, non manca di autorevolezza.
Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 20
quello che intendevo dire è che se fai un confronto tra due categorie, omosessuali ed eterosessuali, devi fare una media tra donne e uomini etero, perché ci sono due valori differenti e la media è 1/357 e non più 1/473 (e credimi che cambia andando a guardare poi il numero assoluto di infezioni).
Lo so che non l'hai detto tu, l'ho letta la statistica al tuo link, ma come ti dicevo, secondo me va presa con le pinze.
Lo so che non l'hai detto tu, l'ho letta la statistica al tuo link, ma come ti dicevo, secondo me va presa con le pinze.
CIAO GIOIE
-
- Messaggi: 278
- Iscritto il: sabato 4 luglio 2015, 17:45
Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 20
Io ho riportato il confronto in quella tabella tra MSM e uomini eterosessuali, scegliendo due categorie tra quelle indicate, non capisco quindi perché dici 'se fai il confronto tra omosessuali e eterosessuali allora devi ecc', visto che non è il confronto che ho riportato. A ogni modo, anche 1/357 versus 1/6 rimane, direi, una gran bella differenza.
Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 20
solo in termini percentuali ma non in termini assoluti. ti ripeto, se su 10.000 persone 100 sono gay e 9.800 etero in base a quelle statistiche si infetteranno 16 gay e 27 etero.
CIAO GIOIE
-
- Messaggi: 278
- Iscritto il: sabato 4 luglio 2015, 17:45
Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 20
Ah ok, allora visto che in termini assoluti si infetteranno più uomini eterosessuali, visto che sono di più, questo fa sì che i MSM siano meno, o non lo siano proprio, un gruppo a rischio? Se sono un gruppo a rischio è proprio perché, al di là dei valori assoluti, 1 membro su 6 di questo gruppo si infetterà.
-
- Messaggi: 446
- Iscritto il: lunedì 9 novembre 2015, 15:43
Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 20
blast io non ho idea di come si facciano le statistiche, so solo dirti che la stragrande maggioranza dei pazienti dell'ospedale dove vado io ( che pure non è enorme) è gay...
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 20
No.georg.frideric ha scritto:Ah ok, allora visto che in termini assoluti si infetteranno più uomini eterosessuali, visto che sono di più, questo fa sì che i MSM siano meno, o non lo siano proprio, un gruppo a rischio? Se sono un gruppo a rischio è proprio perché, al di là dei valori assoluti, 1 membro su 6 di questo gruppo si infetterà.
In termini assoluti si infettano più uomini che si dichiarano eterosessuali.
Vi ricordate quella statistica che pubblicai un paio di anni fa da cui si evinceva che 19 bisessuali statunitensi su 20 si dichiarano eterosessuali?
Figuriamoci nella bigotta Italietta...
-
- Messaggi: 278
- Iscritto il: sabato 4 luglio 2015, 17:45
Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 20
A me skydrake non interessava né il numero assoluto di autodichiarati eterosessuali che si infettano né entrare nel merito di quanti tra questi sono effettivamente eterosessuali. Io segnalavo che secondo la ricerca svolta dai CDC, ricerca svolta basandosi sui tassi di diagnosi e mortalità relativi al periodo 2009-13, il rischio per i MSM, i maschi che fanno sesso con maschi, di ricevere una diagnosi di HIV nel corso della vita è sensibilmente più alto che per gli altri sottogruppi di popolazione considerati, con buona pace di chi ritiene che non abbia senso parlare di gruppi a rischio ma solo di comportamenti a rischio (e detto tra parentesi, se rispondesse al vero il sospetto che avanzi, e cioè che alcuni, tanti o pochi, degli autodichiarati eterosessuali che si sono infettati rientrano in realtà tra i MSM, ciò peggiorerebbe ulteriormente la situazione per quest'ultimo sottogruppo). Un ulteriore approfondimento qui http://www.aidsmap.com/Mercoledi-24-feb ... e/3039091/
Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 20
in America, dove ci sono dinamiche totalmente diverse sia a livello sociale che sanitario
In Italia è diverso, sebbene la percentuale di omosessuali infetti sia maggiore rispetto agli eterosessuali (per ovvi motivi, le popolazioni di partenza hanno una numerosità imparagonabile).
In Italia è diverso, sebbene la percentuale di omosessuali infetti sia maggiore rispetto agli eterosessuali (per ovvi motivi, le popolazioni di partenza hanno una numerosità imparagonabile).
CIAO GIOIE
Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 20

COME SI CONTA LA SALUTE?
Per anni, ogni volta che a fine novembre uscivano i dati COA, abbiamo segnalato discrepanze, lacune, numeri che sembravano appiccicati lì senza nessun riscontro nella realtà, interpretazioni fantasiose e pudibonde di numeri immaginati, reticenze e inadempienze.
Oggi su LILANEWS esce un'inchiesta su "Come si conta la salute?" e finalmente si parla dei sistemi di raccolta delle diagnosi di HIV e AIDS.
L'inchiesta si articola in
- - un editoriale di Massimo Oldrini, presidente di LILA Nazionale: I NUMERI? POCO ATTENDIBILI - in cui si ricordano le incongruenze che abbiamo sottolineato almeno a far data dal 2009-10;
- un articolo di Andrea Adriatico: I DATI STABILI A CHI SERVONO? - in cui si cerca di capire perché quel numerino magico di circa 4000 nuove infezioni all'anno che piace tanto ai media, ma che sappiamo essere poco plausibile, abbia dato senso a questa inchiesta della LILA;
- una surreale intervista a Barbara Suligoi, direttrice del Centro Operativo Aids (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità e a capo dei due sistemi di sorveglianza: BARBARA SULIGOI: IL SISTEMA PERDE DATI "SERVE UNA NUOVA LEGGE" - da cui io traggo conferma dell'impressione di inadeguatezza della Dr Suligoi a ricoprire il suo ruolo;
- una illuminante intervista a Carla Rossi, docente di statistica in campo biomedico e sociale all’Università di Tor Vergata a Roma: LA SOLITUDINE DELLE PERCENTUALI - in cui si ribadisce la tendenza della Dr Suligoi ad avanzare ipotesi poco fondate sui fatti e si conferma il timore che le infezioni in Italia siano molte di più di quelle intercettate dal COA (se neppure sappiamo quanti test si facciano in Italia, come si può pensare di avere un quadro statistico esaustivo?);
- una affascinante intervista a Maria Carla Re, docente di microbiologia e virologia all'Università di Bologna: IL SANGUE RACCONTA, L’ESPERIENZA DELLO STUDIO SULL’AVIDITA' - che offre una possibile via d'uscita razionale al disastro del COA, ma alla fine ammette di crederci poco anche lei che sia una via percorribile;
- un'intervista a Flavio Cipriani, medico di un ambulatorio in provincia di Terni: L'IMPOSSIBILE NOTIFICA DEL MEDICO DI BASE - che segnala uno dei punti più deboli del sistema di sorveglianza italiano;
- tre sezioni sui test:
- 1. Dove il test si colora: ROMA, UN ALGORITMO PUO' FAR SPARIRE; A BOLOGNA TANTISSIMI TEST NON RITIRATI; IL RADDOPPIO DI MILANO;
2. Dove il test si comunica: MILANO, MANCA UNA VOLONTA’ POLITICA; ROMA, LA CARTA NELL’ERA DIGITALE;
3. Dove il test si osserva: IL DOPPIO RADDOPPIO DELLA TOSCANA; CREEREMO IL BOLLETTINO DELLA CAMPANIA; EMILIA ROMAGNA, UN SISTEMA CHE CI PROVA.
- 1. Dove il test si colora: ROMA, UN ALGORITMO PUO' FAR SPARIRE; A BOLOGNA TANTISSIMI TEST NON RITIRATI; IL RADDOPPIO DI MILANO;
Un ottimo lavoro, che lascia molto amaro in bocca, ma che speriamo serva a richiamare le diverse istituzioni responsabili alle loro - appunto - responsabilità. Sarà senz'altro vero che la politica non risponde alle pressanti richieste dell'ISS, ma in tutti questi anni non abbiamo avuto l'impressione che l'ISS si stesse davvero impegnando a risolvere i problemi, piuttosto abbiamo visto - anno dopo anno - la corsa a spazzarli sotto il tappeto. Se i numeri che ci ha dato il COA non corrispondono alla realtà delle infezioni in Italia, continuare a negare la realtà dovrebbe essere impossibile dopo questa inchiesta.