MILANO: “area C”, Pisapia e “compagnelli di lusso”, ecc.

Divagazioni...
Dora
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Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da Dora » sabato 7 gennaio 2012, 18:42

friendless ha scritto:E' veramente assurdo leggere come sia degradata anche a livello architettonico e urbanistico, proprio milano, la capitale morale dell'italia, paese di gente che dovrebbe conoscere il bello e l'importanza del bello, perché il degrado urbanistico crea disagio sociale più di quanto sia vero l'incontrario.
È proprio così e nessuna giunta - né di destra, né di sinistra - pare averlo capito. Si costruiscono nuovi quartieri con gli stessi criteri estetici delle villette a schiera fatte dai geometri brianzoli e non si creano spazi per negozi, ristoranti, giardini (non quegli schifi di aiuole circondate di filo spinato dove crescono al più quattro petunie stentate, dominate dall'enorme cartello "Il verde qui è curato da XXX", per intenderci, ma parchi, dove da un capo all'altro tu possa non vedere case). Lo squallore elevato all'ennesima potenza. E dove i quartieri sono "storici" e basterebbero restauri decorosi, si lascia andare tutto (non so, sarà il fascino del fané, che piace tanto ai nostri urbanisti), oppure si restaurano le case di ringhiera portandole a 7 mila euro al metro quadro, si riempiono di birrerie le vie adiacenti e poi ci si lamenta perché di notte c'è casino. E allora, via! A recintare piazza Vetra, così che lo spaccio si possa spostare di 10 metri alle Colonne.
Da anni non guardo un tg e da mesi e mesi non vedo un minuto di otto e mezzo, piazza pulita, santoro, floris e company.
Pure io! Non ce la faccio proprio.



Tarek
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Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da Tarek » domenica 8 gennaio 2012, 2:51

Dora ha scritto:
flavio ha scritto:a me frega un cazzo se pagano 600 o 1000 euro per usare l'auto a Milano dove coi trasporti pubblici vai in ogni luogo.
Vabbè, Flavio, volendo, in un paio d'ore di buon passo te la attraversi anche tutta a piedi la città.
Ma che vuol dire? Credi che i tantissimi milanesi che li devono usare tutti i giorni e che si lamentano per la rarità, i ritardi, i percorsi irrazionali e continuamente mutevoli, gli orari notturni scandalosi e, non ultima, la sporcizia dei mezzi pubblici siano proprio tutti dei pazzi?
Sappiamo bene che il problema trasporti + inquinamento non è di facile soluzione. Ma Pisapia si è fatto eleggere sostenendo che la Moratti aveva sbagliato tutto e che lui avrebbe risolto la questione in un battito di ciglia. Un po' come quell'altro bel tipo del De Magistris, che doveva ripulire l'immondezzaio di Napoli in due settimane (e senza creare inceneritori!!).
L'"area C" è la solita demagogia che piace tanto alla ggente (specie a quella ecologista-di sinistra-etc. etc. della "bella" generazione del sindaco che hai votato), finché non ci va a sbattere il nasino contro.
No anche alla proposta dell'antitrust: «Liberalizzare i taxi vuol dire minore concorrenza, peggioramento del lavoro per i tassisti, maggiori costi e peggior servizio per l'utenza». Lo afferma in una nota Loreno Bittarelli, presidente nazionale di Uritaxi, principale unione di rappresentanza italiana dei taxisti. «Siamo contrari a ogni forma di liberalizzazione dei taxi perché l'esperienza di altri Paesi dimostra che ovunque si è liberalizzato il servizio, si è puntualmente verificato un accaparramento delle licenze da parte di chi ha maggiori disponibilità di capitali, creando così una sorta di oligopolio che ha condizionato il mercato, e non liberalizzato», prosegue la nota. «Non condividiamo la riforma proposta dall'Antitrust di concedere a ogni tassista una nuova licenza, perché i margini economici della nostra attività sono molto ridotti».
Io so che a Bangkok una corsa in taxi (tutti a gas) costa 2 $ e qualsiasi automobilista può richiedere la licenza senza pagarla. Non è che ci voglia molto a risolvere i problemi e Monti, che non ha un elettorato ma l'appoggio di Silvio, se Silvio c'é (ma non per tutto), potrebbe metterlo in culo a tutte le lobbie e sindacati vari ( sinistra permettendo)



Dora
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Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da Dora » domenica 8 gennaio 2012, 8:44

flavio ha scritto:Non è che ci voglia molto a risolvere i problemi e Monti, che non ha un elettorato ma l'appoggio di Silvio, se Silvio c'é (ma non per tutto), potrebbe metterlo in culo a tutte le lobbie e sindacati vari ( sinistra permettendo)
Se ci fa piacere crederlo ...

Immagine

Da http://www.corriere.it/economia/12_genn ... 4b02.shtml
  • Ministro Passera, eppure la situazione resta difficile. E lo spread oltre quota 500.

    «È vero, l'emergenza non è finita. Il peggio è passato: abbiamo corso davvero il rischio della Grecia, del disastro. Non siamo ancora fuori dal tunnel. Però un progetto di rilancio del Paese è stato avviato con determinazione. Ogni ministero ha il suo compito da svolgere. Si lavora bene insieme, e questo accelera e rende più efficace il lavoro di tutti. Abbiamo un piano per la crescita. Per liberalizzare e favorire i consumatori. Per sostenere le imprese. Per investire nell'istruzione, nella ricerca, nella giustizia. L'Italia ha fatto e farà la sua parte. Serve però che la faccia anche l'Europa. A cominciare dalla Germania».
"Abbiamo un piano" ... Certo, come no? E avete anche la forza in Parlamento e nel Paese per attuarlo?

Immagine

Dallo stesso Corriere: http://www.corriere.it/economia/12_genn ... primopiano



Leon
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Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da Leon » domenica 8 gennaio 2012, 13:27

Il problema rappresentato delle lobby, da quei <edit automatico> dei tassisti in su, è che se si va a toccarle, praticamente sparisce l'elettorato del PdL (e, credo, anche una buona parte di quello della Lega). Quindi, mentre con le tasse, imposte, accise, ecc. ha funzionato il trucchetto di tirar <edit automatico> su tutti (anche se è chiaro che, nella pratica, quando si fanno queste manovre "orizzontali", e soprattutto andando a toccare le imposte indirette, chi è ricco quasi non se ne accorge mentre chi è povero affoga del tutto), in questo caso, come ribadisco, si andrebbero a colpire certi elettorati e non altri. E siccome si dà il caso che i partiti che li rappresentano hanno la maggioranza in Parlamento, il governo, se non sarà nel "mese dei tassisti", cadrà in quello degli avvocati, o dei farmacisti, o di qualcun altro.

Comunque io, almeno per quanto riguarda i servizi minimi, sono statalista e perciò queste liberalizzazioni non mi soddisferanno in ogni caso.



Dora
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Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da Dora » domenica 8 gennaio 2012, 15:51

Leon ha scritto:Il problema rappresentato delle lobby, da quei <edit automatico> dei tassisti in su, è che se si va a toccarle, praticamente sparisce l'elettorato del PdL (e, credo, anche una buona parte di quello della Lega). Quindi, mentre con le tasse, imposte, accise, ecc. ha funzionato il trucchetto di tirar <edit automatico> su tutti (anche se è chiaro che, nella pratica, quando si fanno queste manovre "orizzontali", e soprattutto andando a toccare le imposte indirette, chi è ricco quasi non se ne accorge mentre chi è povero affoga del tutto), in questo caso, come ribadisco, si andrebbero a colpire certi elettorati e non altri. E siccome si dà il caso che i partiti che li rappresentano hanno la maggioranza in Parlamento, il governo, se non sarà nel "mese dei tassisti", cadrà in quello degli avvocati, o dei farmacisti, o di qualcun altro.
Ma sì, è ben per questo che dicevo che non hanno la forza per attuare "il piano", perché sono un governo che, nato esautorando l'elettorato, si regge sul ricatto dei partiti in Parlamento: non hanno questa forza nel Paese, e lo si vede dalle reazioni delle singole lobbies, che stanno minacciando sfracelli; e non ce l'hanno in Parlamento, perché il PdL e probabilmente pure il Terzo Polo non saranno disposti a giocarsi le prossime elezioni scontentando quel che resta dei propri elettori, che possono anche chinare la testa finché la mannaia cade indistintamente sopra tutti (a prescindere dal diverso *peso* su ciascuno), ma che certamente si arroccheranno in difesa dei privilegi di categoria.

Comunque, tornando a Milano, io mi chiedo una cosa: quand'anche raddoppiassero o triplicassero i taxi e abbassassero le tariffe, davvero questo risolverebbe il problema del traffico/inquinamento?
È da anni e anni che si parla di aumentare il numero dei mezzi pubblici, ma leggevo pochi giorni fa che non ci sono i soldi per comprare nuovi autobus. Quelli ecologici, poi, sono ancora una frazione minima del totale e girano ancora bus di quando eravamo ragazzini (per non parlare di certi treni della metro rossa e della verde).
Abbiamo le metropolitane più costose al mondo, in termini di costo per metro, e ci mettiamo 20 anni a costruire due o tre nuove stazioni.
Insomma, non è che tutto il sistema dei trasporti pubblici sia fallimentare? E risolveremo il problema raddoppiando i taxi?!



Tarek
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Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da Tarek » lunedì 9 gennaio 2012, 1:16

insomma, non è che tutto il sistema dei trasporti pubblici sia fallimentare? E risolveremo il problema raddoppiando i taxi
Certamente No, ma una parte del problema si risolve. Hai dimenticato le car-sharing, le biciclette e quello che ironicamente hai chiamato un buon passo per circolare nei 180kmq dell'area metropolitana milanese( non é poi molto per una podista allenata).

Io comunque non vedo questo dissesto nell'ATM a parte la puzza e i non caucasici <edit automatico> :D



Dora
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Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da Dora » lunedì 9 gennaio 2012, 3:09

flavio ha scritto:Hai dimenticato (...) quello che ironicamente hai chiamato un buon passo per circolare nei 180kmq dell'area metropolitana milanese( non é poi molto per una podista allenata).
Come sai, è sempre stata la mia soluzione favorita. Purtroppo, adesso it's simply impossible. :cry:



mariolinoa

Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da mariolinoa » lunedì 9 gennaio 2012, 9:54

ma la lobby degli avvocati conta 200.000 iscritti all'albo.e anche per quanto contano nella società è comprensibile la loro forza. quella dei taxisti conta all'incirca 40000 licenze.possibile che siano così potenti questi taxisti?a parte la capacità di sfilare nelle piazze e bloccare il traffico..io credo che il loro potere sia anche in un certo modo simile a quello dei parrucchieri. :lol: il mio parrucchiere mi diceva di essere stato contattato per parteggiare per pisapia ..non ricordo o non mi ha detto quali "vantaggi" ne sarebbero derivati. un parrucchiere vede e parla per 15 - 20 minuti al giorno con tot persone ed è quindi in grado di influenzarle.forse il potere dei taxisti è anche legato a questo tipo di "servizio" che possono svolgere con le loro chiacchere...mi vien da pensare.



mariolinoa

Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da mariolinoa » mercoledì 11 gennaio 2012, 7:42

http://milano.corriere.it/milano/notizi ... 4627.shtml

Area C, contestato Maran: «Una tassa assurda» In centinaia all'incontro con l'assessore
Rivolta durante l'assemblea in zona 1. «Ci fate pagare per rientrare nelle nostre case». La sala in corso Garibaldi non basta per la folla


MILANO - Le urla si gonfiano dal fondo della sala: «Buffoni, buffoni». Mani sbattute sui tavoli. Insulti. La sala comunale di corso Garibaldi è stracolma (anche perché piccola e inadeguata). Qualche centinaio di persone all'interno, altrettante fuori. La rabbia della zona 1 contro l'Area C esplode di fronte all'assessore all'Ambiente della giunta Pisapia, Pierfrancesco Maran, venuto a illustrare il provvedimento antitraffico che partirà il prossimo 16 gennaio. Illustrare, in realtà, è impossibile: già alle nove di sera l'assemblea si trasforma in una bolgia da stadio.

LA BAGARRE - Ancor prima di cominciare, e per più di un'ora, si discute solo sull'ipotesi di rimandare l'appuntamento o spostare la discussione all'esterno. È quel che accade, alla fine: intorno alle dieci l'incontro su Area C si svolge al freddo, in un giardino. E dal Comune arriva una minima apertura: «Possibile qualche modifica per i residenti che escono ed entrano ogni giorno dal centro».



I RESIDENTI - A Palazzo Marino tutti erano consapevoli che l'appuntamento con i residenti all'interno dell'Area C sarebbe stato il più teso e problematico dell'intero tour programmato dalla giunta nelle zone della città. Qui, dentro i Bastioni, batte il nervo scoperto dei molti residenti che hanno già presentato ricorsi al Tar e si ribellano: «È inconcepibile dover pagare per rientrare in casa propria». Nessuno però prevedeva un livello di tensione così alto. L'evento è simbolico. Non si trattava di una riunione rionale, ma del primo dibattito pubblico sul provvedimento che rivoluzionerà la politica ambientale di Milano e cambierà le abitudini di decine di migliaia di cittadini.

IL CENTRODESTRA - Tanto era simbolico questo appuntamento, che il centrodestra ha schierato i suoi pasdaran : l'avvocato Roberto Lassini (autore dei manifesti che infiammarono la scorsa campagna elettorale, «Fuori le Br dalle Procure») e l'ex assessore Tiziana Maiolo. Con loro un gruppetto di militanti di partito, tra i più accesi contestatori. Intorno a questo nucleo si sono però radunati circa 400 residenti animati da genuina insofferenza. Parlare, anche fuori dalla sala, è stato complicato. Con cori e urla per ribattere a qualsiasi frase dell'assessore. Maran: «È un provvedimento complesso...». Applausi ironici. Maran: «C'è stato il referendum». Replica: «Bugia». Maran: «È una sperimentazione, verificheremo...». Risposta: «Non vogliamo pagare».

IPOTESI MODIFICHE - È escluso che a questo punto Palazzo Marino possa cambiare i principi base di un sistema di regole ormai scritte, ma è altrettanto vero che l'intera giunta e il sindaco Pisapia non potranno ignorare questa «rivolta». È lo stesso Maran a rendersi conto della situazione e, a metà dell'incontro, apre a una possibile modifica: «Abbiamo due mesi di tempo, dobbiamo individuare nuove soluzioni per quel 20 per cento di residenti che esce frequentemente dal centro per lavoro». È quello il nodo: chi lavora fuori dai Bastioni, e non può usare i mezzi, potrebbe spendere oltre 300 euro l'anno proprio per tornare dall'ufficio a casa.

GLI INTERVENTI - «Peccato - commenta Anna Gerometta, dei "Genitori antismog" -, ci sono molti abitanti del centro favorevoli all'Area C, ma in questo contesto è impossibile sentire la loro voce». Gli interventi dei cittadini, che parlano dopo l'assessore, sono però tutti contrari. Su questa linea: «Le statistiche del Comune perdono di vista le persone. Abbiamo il diritto di veder rispettate le nostre esigenze». Martedì, in serata, dovrebbe esserci una nuova assemblea davanti alla Camera del lavoro in corso di Porta Vittoria. Con la probabilità concreta che il messaggio sia ancora quello sintetizzato ieri da Luca Scalmana, portavoce delle 1.500 famiglie del movimento «Residenti no charge»: «Vogliamo rientrare in casa senza dover guardare l'orologio. Non vogliamo essere discriminati».

Gianni Santucci Armando Stella



friendless

Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da friendless » giovedì 16 agosto 2012, 6:21

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Questa mattina ho sfogliato questo libro di Doninelli - scrittore che già conosco e apprezzo -, libro che mi sono preso in biblioteca e domani inizierò a leggere per davvero. L'idea di leggere questo saggio mi è venuta leggendo il blog di G. Fontana che, diciamola tutta, è la miglior giovane mente della nostra nazione.

http://www.giorgiofontana.com/index.php ... 9&Itemid=1

E mi sono ricordato di questa vecchia discussione in cui dora mi chiedeva: friendless hai letto il tal libro di Giovanni Agosti? Ebbene, nei ringraziamenti Doninelli fa riferimento proprio a Agosti che, dice, gli ha suggerito come raccogliere e disporre il materiale e gli ha suggerito anche il titolo. Di agosti, doninelli dice essere una delle poche sorgenti vive di cultura e di insurrezione della città.



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