Si tratta della strategia chiamata "Kick, Kill and Boost", in cui
- • kick, il calcio, è rappresentato da un inibitore dell'iston-deacetilasi (HDACi), che serve a riattivare la trascrizione dell'HIV latente;
• kill, l'uccisione, è rappresentato dal vaccino Vacc-4x, che deve insegnare alle cellule del sistema immunitario ad uccidere le cellule infette;
• boost, l'incremento o la spinta, è rappresentato dalla lenalidomide (nome commerciale Revlimid), un antitumorale derivato dalla talidomide, che ha una funzione immunomodulante.
Del Vacc-4x parliamo da anni in un thread a parte (Vacc-4x (Bionor), vaccino TERAPEUTICO: dati sulla fase IIB). È un candidato vaccino preventivo che ha avuto una storia molto travagliata e che ora è stato "declassato" a vaccino terapeutico. Sta comunque andando avanti, anche se Bionor non fa mistero di preferirne l'utilizzo insieme a un altro candidato vaccino, il Vacc-C5.
La nuova idea - formulata ora da Bionor insieme a Lars Østergaard (uno dei danesi che stanno facendo il trial sul panobinostat) - è di inserirlo in una strategia più complessa, insieme a un HDACi che non mi è chiaro quale sia, ma potrebbe ben essere il panobinostat.
Brevemente, il Vacc-4x è composto di quattro peptidi che colpiscono la regione vulnerabile della proteina p24 sul capside dell’HIV.

Ha dimostrato una riduzione del 64% della viremia quando è stata sospesa la ART, senza effetti collaterali di rilievo, in un trial di fase II su 165 pazienti, randomizzato, in doppio cieco e con placebo.

È ora in atto un’altra sperimentazione, in cui i pazienti già vaccinati ricevono un richiamo e all’inizio dell’anno prossimo si dovrebbe sapere se le viremie diminuiscono ulteriormente e le risposte immuni migliorano.

La lenalidomide è un chemioterapico immunomodulante, che riduce l’infiammazione e al tempo stesso rinforza la stimolazione antigene-specifica.
Studi in vitro sui linfociti T di persone con HIV hanno dimostrato che questo farmaco riesce a migliorarne sia la funzionalità, sia la capacità di uccidere cellule infette.

Attualmente, Bionor la sta sperimentando insieme al Vacc-4x in alcuni immunologic non responders, per vedere se migliora le risposte immuni al vaccino (migliori reazioni dei linfociti T), e quindi l’immunocompetenza dei pazienti.
Anche questo trial dovrebbe dare risultati entro i primi mesi del 2014.


Se tutto va come Bionor si augura, dovrebbe essere possibile dare inizio a un trial “kick, kill and boost” alla ricerca di una cura funzionale in persone con viremia controllata dalla ART (potrebbe eventualmente intervenire anche l'altro candidato vaccino terapeutico di Bionor, il Vacc-C5, che sembra stia dimostrando di avere una carta capacità di diminuire l'iperattivazione immunitaria).


Uno schema che descrive il razionale di questa strategia:

Obiettivi del futuro trial saranno:
- • studiare gli effetti della combinazione di Vacc-4x con un HDACi;
• misurare in vario modo le dimensioni del reservoir;
• eventualmente valutare la possibilità di raggiungere una cura funzionale durante un’interruzione della ART a seguito del trattamento.


FONTI: