Perché i bNABs in tutti i trial fatti stanno andando benino, e meglio vanno quando sono combinati - per ora due, nei topi gli effetti migliori si sono visti con tre. Ma da soli non bastano, quindi dovranno essere parte di una strategia complessa, con un protocollo che preveda altri interventi e tempi di somministrazione definiti (ad esempio, prima o dopo la sospensione della cART?). Quali possano essere questi altri interventi, al momento non sono in grado di dirtelo. Ma il lefitolimod attualmente non sembra granché come candidato.
Tra i criteri di esclusione dallo studio c'era la resistenza ai due anticorpi. E questa slide parla della sensibilità dei virus nei singoli partecipanti ai due bNABs e dei tempi di rebound delle viremie:Da quel che posso capire, forse può essere come trattamento a 3 mesi (?) e magari quelli che hanno avuto un rebound prima forse erano pesantemente pre-trattati o avevano qualche resistenza agli anticorpi?
Quando i dati del TITAN saranno esposti in un articolo, invece che in slides gentilmente messe a disposizione da Jules Levin, sapremo qualcosa di più, quello che per ora ti posso dire è che i partecipanti erano tutti in cART da almeno un anno e mezzo e da almeno 15 mesi irrilevabili, alcuni avevano iniziato in fase cronica, altri precocemente. Una delle slides che ho postato ti dice chi ha preso che cosa:
Trattandosi di uno studio abbastanza preliminare, in cui l'obiettivo principale erano rozzamente i tempi di rebound, il protocollo - linkato nel mio precedente post - non prevedeva uno studio approfondito del reservoir, ma dalla slide che segue si vede che è stato usato l'IPDA di Siliciano per valutare i provirus intatti (nei CD4 del sangue, perché non si parla di biopsie) nei 4 diversi gruppi - placebo, solo lefitolimod, solo bNABs, combinazione di lefitolimod e bNABs:Per il reservoir come hanno misurato? Non si fanno prelievi a intestino, linfonodi, cervello, liquido celebro-spinale, ecc ??
Purtroppo, l'impossibilità per ora di vedere la presentazione, mi ha imposto di basarmi solo sulle diapositive. Sono sicura però che un articolo uscirà in tempi ragionevoli e lì tanti dubbi verranno chiariti. Quello che emerge, comunque, è che le speranze sull'agonista del TLR9 sembrano abbastanza ridimensionate, mentre gli anticorpi in combinazione, pur portandosi sempre dietro il problema che possono facilmente diventare inefficaci, hanno comunque un effetto, sia sul sistema immunitario, sia - indiretto e probabilmente anche diretto - sul reservoir.