Aids: Global Fund, fondi da Paesi africani ma zero da Italia
18 luglio, ore 17:34
Nessun contributo nel periodo 2011-2013
Roma, 18 lug. (Adnkronos Salute) - Persino alcuni Paesi africani come il Rwanda o la Namibia hanno contribuito al Fondo globale per la lotta all'Aids, alla Tbc e alla malaria, stanziando con fatica risorse pari a un milione di dollari. Mentre l'Italia non si impegna a sostenerlo da tre anni. "Noi vorremmo invece che il vostro Paese, che ha svolto un ruolo fondamentale nella sua creazione al Vertice G8 di Genova nel 2001, ricominciasse a contribuire con le risorse che è in grado di dare". A dirlo è Christoph Benn, direttore delle Relazioni esterne del Global Fund to fight Aids, Tuberculosis and Malaria, in visita oggi a Roma per incontrare l'intergruppo parlamentare cooperazione e sviluppo alla Camera.
L'Italia rimane uno dei principali donatori del Fondo globale: con 790 milioni di euro di contributi (circa 1,1 miliardi di dollari) versati al Fondo globale sin dall'inizio (2002) delle sue attività, risulta l'ottava nazione donatrice. Anche con l'aiuto del nostro Paese il Fondo globale ha sostenuto diversi programmi, come quello in Etiopia, dove sono stati realizzati progressi eccezionali nella lotta contro Hiv e Aids: riduzione del 25% delle nuove infezioni; decessi Aids-correlati quasi dimezzati, passando da 99.000 a 45.000 fra il 2005 e il 2009; prevalenza dell'Hiv ridotta di più dell'80% fra il 2001 e il 2010.
"Benché non abbia agito né contribuito al Fondo globale nel periodo 2011-2013 - confida Benn in un incontro con i giornalisti - noi speriamo di rivedere l'Italia alla riunione dei donatori per ricostituire le risorse del Fondo globale che si terrà a novembre. Gli Stati Uniti hanno già annunciato di voler donare 1,6 mld di dollari solo per il 2014, la Germania darà 600 mln in 3 anni, la Francia un miliardo. E ci sono anche Paesi in fortissime difficoltà economiche che contribuiscono, come Portogallo e Irlanda, come alcuni Paesi africani. Comprendiamo che è una questione di priorità di spesa pubblica, ma speriamo che il vostro Paese torni a contribuire con quello che potrà dare".
"L'unico Obiettivo del millennio che sta funzionando davvero - ha detto Stefano Vella, direttore dipartimento del Farmaco dell'Istituto superiore di sanità, presente all'incontro con Benn a titolo personale - è quello della lotta all'Aids e alla malaria. Ed è tutto merito del Global Fund. Senza fare demagogia, dobbiamo pensare che come l'Italia si è impegnata ad acquistare gli F35, si è anche impegnata a contribuire al Fondo, che è un modello di intervento che si dovrebbe adottare anche per altre malattie. Smettere di contribuire è come interrompere di pagare un mutuo a metà, o andarsene da una partita che si sta vincendo".
"Comprendiamo certamente le difficoltà economiche attuali - assicura Benn - ma l'Italia è oggi l'unico Paese del G8 a non contribuire. Nel 2008, eravate il sesto Paese donatore. Anche la Spagna, che nello stesso anno era al quarto posto, non si è impegnata. Oggi sono qui per dire al Governo e al Parlamento che vale la pena di finanziare il Global Fund. Non mi aspetto una risposta immediata - conclude - ma vorrei vedere l'Italia seduta al tavolo dei donatori il prossimo mese di novembre".
AIDS: MOGHERINI (PD), E' ORA DI INVESTIRE IN SALUTE GLOBALE
Giovedì 18 Luglio 2013 19:47
(AGENPARL) - Roma, 18 lug - "Pensare che oggi il problema della salute possa essere affrontato solo all'interno dei propri confini nazionali è infatti una pura illusione, e l'unico modo per prevenire il diffondersi di epidemie è un lavoro efficace e coordinato a livello globale”. Lo dichiara Federica Mogherini, deputata del partito democratico e coordinatrice dell'intergruppo per la cooperazione internazionale allo sviluppo, a conclusione dell'incontro con il Direttore per le Relazioni Esterne del Global Fund Christoph Benn.
“Proprio in questi tempi di crisi è importante capire che non si tratta di una <spesa>, ma di un investimento strategico, con ricadute positive su milioni di vite umane, sui sistemi sanitari dei paesi coinvolti, sul livello e le forme dello sviluppo umano a livello globale. L’incontro che si è tenuto oggi, aperto con un messaggio della Presidente Laura Boldrini, tra l'intergruppo parlamentare per la cooperazione internazionale allo sviluppo e Christoph Benn, Direttore per le relazioni esterne del Global Fund per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria, con la partecipazione di diverse realtà associative e di Ong, è’ stata un'occasione importante di conoscenza ed aggiornamento sulle attività del Fondo e sulle prospettive della lotta a queste malattie, giunta ad un punto cruciale: i risultati raggiunti in questi anni sono infatti impressionanti, e proprio per questo intensificare ora gli sforzi porterebbe a consolidare definitivamente l'abbattimento della diffusione di Aids, tubercolosi e malaria”.
“L'incontro di oggi è stato anche l'occasione per discutere delle iniziative concrete da prendere in Parlamento, fin dalle prossime settimane, per garantire che l'Italia torni a giocare un ruolo centrale nel finanziamento del Fondo Globale. Il nostro Paese è stato uno dei principali sostenitori del Fondo fin dalla sua creazione, al vertice del G8 di Genova nel 2001, contribuendo in modo determinante a realizzare questa storia di successo, prima di arrivare al mancato stanziamento di fondi degli ultimi tre anni. Oggi è tempo di far tornare pienamente l'Italia a dare il suo contributo politico e finanziario al Fondo Globale, ed abbiamo l'occasione per farlo già dalla prossima Conferenza di Rifinanziamento prevista per l' autunno. Abbiamo deciso che, proprio in vista di quell'appuntamento, metteremo in campo tutti gli strumenti utili per arrivare a questo obiettivo, a partire dalla presentazione di una mozione parlamentare a cui lavoreremo, insieme alle Ong competenti, fin dai prossimi giorni."