Lambertenghi: le staminali fra scienza e diritto (STAMINA!)

I più importanti avanzamenti medico-scientifici al di fuori del campo HIV.
Dora
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Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da Dora » mercoledì 7 agosto 2013, 22:01

isabeau ha scritto:il mitico Giuseppe nostro risponde all'Adriano e non solo....lo amo il Giuseppe e cio' il mio personalissimo xche' 8-) :ugeek:
http://bergamo.corriere.it/bergamo/noti ... 9620.shtml
Eh sì, il professor Remuzzi è da mesi che sta martellando su Stamina.

Non conosco il tuo "perché", ma anch'io ho una gran simpatia per lui, confermata dalle diverse magnifiche lettere che ci ha scritto in occasione del caso Ruggiero e dalla concreta solidarietà che ci ha dimostrato. Immagine



isabeau
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Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da isabeau » giovedì 8 agosto 2013, 16:27

:lol: :lol: :lol: ;) ;)




Dora
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Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da Dora » martedì 27 agosto 2013, 11:26

Ma Vannoni non riesce a tacere neanche per una settimana?! Non va mai in vacanza?!
Speravo che se ne stesse buono per un po', almeno in attesa dei risultati della sperimentazione, ma vedo invece che non passa giorno senza una sua dichiarazione.
Questa sul Corriere mi ha fatto venire in mente una cosa di cui mi ero occupata l'anno scorso. Poi ve la racconto.


Stamina, Vannoni attacca il governo «La sperimentazione sarà inutile»

Il presidente della Fondazione: non è previsto che lo Stato finanzi la fase clinica. L'Ass. Coscioni: «Il Ministero chiarisca»

MILANO - «La sperimentazione sarà assolutamente inutile». Davide Vannoni, presidente di Stamina Foundation, attacca nuovamente il governo a pochi giorni dalla prevista partenza dello studio sul protocollo consegnato dallo stesso Vannoni il 1° agosto. «Per arrivare a curare su più vasta scala le persone con il metodo Stamina, accanto alle fasi uno e due, che attesteranno i livelli di efficacia di questa metodologia su una patologia in particolare, è prevista anche una fase tre, quella clinica, che però non è previsto che lo Stato finanzi - ha detto Vannoni, ospite di Radio Radicale -. Un membro della Commissione (il Comitato scientifico istituito dal ministro della Salute, ndr) ci ha detto che dovremo trovare una casa farmaceutica che paghi la fase tre e che una volta terminata potrò vendere la terapia. Io non ho intenzione di farlo quindi è una sperimentazione che arriverà alla fase due e morirà lì. Lo Stato si poteva risparmiare tranquillamente i tre milioni di euro stanziati».
PROTOCOLLO - Vannoni ha aggiunto di aver consegnato all'Istituto Superiore di Sanità un «protocollo semplificato rispetto a quello utilizzato abitualmente perché ci hanno chiesto una standardizzazione che rendesse la metodica utilizzabile da tutti». Il protocollo, ha spiegato, «è secretato perché di proprietà di Stamina, anche se non è coperto da brevetto. Non lo vendiamo, lo utilizziamo in una struttura ospedaliera pubblica, ma siamo noi a decidere se renderlo pubblico o meno. Abbiamo fatto la scelta di secretarlo anche per evitare un mercato parallelo di questa metodica fuori dall'Italia. I pazienti in attesa ricevono proposte da parte di società che lavorano all'estero che richiedono il pagamento di 30-40mila euro a iniezione». Al contrario, «il costo delle cure con Stamina per il Servizio Sanitario Nazionale è di qualche centinaio di euro a paziente - continua il presidente di Stamina -. I soldi per la produzione delle cellule li ho messi io, ce li abbiamo messi noi, con l'aiuto della società farmaceutica Medestea. Lo Stato paga il carotaggio osseo e l'iniezione spinale, che giustamente viene fatta in una sala operatoria che viene occupata per circa 15 minuti. Non accettiamo soldi dai pazienti e dai loro familiari, riceviamo donazioni dalla popolazione, non cifre spropositate». Secondo i calcoli fatti dal professor Michele De Luca in un articolo pubblicato sul Sole 24 ore, se i trattamenti previsti fossero 25mila (pari alle richieste in atto), i costi ammonterebbero a quattro miliardi di euro.


ALL'ESTERO - Vannoni ricorda poi che agli Spedali Civili di Brescia c'è una lunga lista d'attesa e che è in aumento il fenomeno dei "viaggi della speranza" all'estero, «soprattutto in Libano e Israele, ma anche in Austria». «Riceviamo centinaia di richieste, in aumento negli ultimi tempi, di genitori con figli malati che ci chiedono di farli accedere al nostro protocollo Stamina agli Spedali Civili. Io consiglio di aspettare, ma molti si rivolgono all'estero arrivando a spendere anche 30-40mila euro per un'iniezione». A Brescia sono 130 le persone in attesa della prima infusione, mentre sono 40 i pazienti in cura, tutti, assicura Vannoni, «con ottimi risultati». «Ci sono società in Israele che poi operano in Svizzera - spiega il presidente di Stamina - e propongono terapie con cellule del sangue midollare al costo di 30mila euro a iniezione. E il paziente per un ciclo completo può arrivare a superare i 100mila euro. Un altro Paese dove sono nate all'improvviso società di questo tipo è l'Austria. Sempre più italiani, attratti dal sogno di una cura con le cellule staminali, scelgono di espatriare per affidarsi a improbabili cliniche, con il risultato che spendono decine di migliaia di euro per prodotti non controllati, insicuri, inutili se non dannosi per la salute».

«FARE CHIAREZZA» - A questo punto chiede di fare chiarezza Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni. «Vannoni ha sostenuto che il metodo sperimentato non è lo stesso utilizzato agli Spedali Civili di Brescia e che non si arriverà mai alla fase 3. A cosa serve allora tutto questo? Cosa si sperimenterà? Cos'è questo metodo semplificato? Vannoni sostiene che non c'è brevetto, smentendosi rispetto alle precedenti dichiarazioni in cui affermava che la metodica era scritta nel brevetto. Non sarebbe il caso di smetterla di giocare con la salute delle persone e con la sofferenza delle loro famiglie? Chiediamo dei chiarimenti al ministro della Salute su quanto detto dal presidente di Stamina Foundation» conclude Gallo.

Redazione Salute Online
26 agosto 2013 (modifica il 27 agosto 2013)


******************

Ecco la mia storia.
L'Austria è un po' come la Germania e la Svizzera: terra libera per i ciarlatani d'ogni tipo. Credo che le ragioni siano storiche e culturali e sto leggendo un bellissimo libro sull'argomento (The Cult of Health and Beauty in Germany: A Social History, 1890-1930).

Israele no. È un Paese serio, con una legislazione piuttosto severa in materia sanitaria, in cui i vari incantatori sul genere di Vannoni vivono abbastanza male.
Posso aver frainteso il riferimento di Vannoni, ma credo che, parlando di società in Israele che poi operano in Svizzera per fare i trapianti (farlocchi) di staminali, si riferisca alla clinica aperta a Tel Aviv dal professor Shimon Slavin, che io conosco perché è uno dei due medici in Israele che usano il GcMAF.
Questo Slavin gestisce una clinica extra-lusso in cui sostiene di curare con le staminali praticamente ogni malattia, dalla sclerosi multipla al Parkinsons. Naturalmente *eradica* anche l'HIV, ma per quello credo usi il GcMAF. (*)
La cosa interessante è che i trapianti di staminali i suoi pazienti non vanno a farli all'ospedale Hadassah, il centro di riferimento per queste terapie e il miglior ospedale di Israele, ma - guarda un po' - in Svizzera o in altri Paesi compiacenti (un tempo la Turchia, ora non so).

Bene, se è a Slavin che Vannoni si riferisce, ho un elemento in più per giudicare malissimo il nostro eroe.



(*) Da questo articolo è partito l'anno scorso il mio viaggio alla scoperta del mondo oscuro della ciarlataneria in Israele: AIDS scourge: Israeli medic 'brings hope' to Africa.



Dora
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Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da Dora » sabato 31 agosto 2013, 12:03

Ahi, ahi, Mr Vannoni!

Il metodo Stamina già venduto da Vannoni a una casa farmaceutica

L'inventore diceva: la cura sia gratuita. Si profila una bocciatura del metodo da parte del ministero della Sanità

La sperimentazione del metodo Stamina probabilmente non si farà. O, comunque, il protocollo presentato lo scorso primo agosto da Davide Vannoni, «titolare» di Stamina Foundation , al Comitato scientifico che doveva valutare il metodo non sembra aver convinto i tecnici che hanno stilato il rapporto per il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Bocche cucite su ordine del ministro, ma corre voce di un giudizio negativo.
Si parla di cellule staminali adulte mesenchimali prelevate dalla cresta iliaca dei pazienti, «manipolate» secondo una procedura segreta (che tale sarebbe rimasta) e poi reinfuse come «cura compassionevole» in chi (soprattutto bambini) è colpito da malattie degenerative finora senza cura. Anzi, l'elenco delle patologie che possono beneficiare del metodo è abbastanza lungo, secondo il sito di Stamina Foundation. Eccolo: malattie cardiache, autoimmuni, Parkinson, lesioni spinali, lupus eritematoso sistemico, danni renali, ictus cerebrale, Alzheimer, sclerosi multipla, diabete mellito di tipo I, osteogenesi imperfetta e difetti osseo-cartilaginei, degenerazione dei nuclei della base (Msa, Psp, Huntington, Tourette), transplantologia.

IL METODO «SEGRETO» - Nessun riscontro scientifico. E Vannoni sembra non abbia voluto rendere noto il metodo in modo che potesse essere riproducibile (se funziona) anche da altri laboratori autorizzati e da altri biologi che non siano i suoi.
Lo stesso Vannoni, in una recente intervista a Radio Radicale, ha parlato di metodo semplificato, di soldi sprecati, di sperimentazione in fase III (quella clinica di verifica sull'efficacia reale della metodica) non più a carico dello Stato ma a carico di aziende farmaceutiche, qualora interessate. E che lui «non avrebbe mai accettato una fase III se non gratuita e pagata dallo Stato». Giusto. Non si specula sui malati.

IL DOCUMENTO - C'è un però. In data 21 febbraio 2013, Vannoni firma una lettera ad uno studio legale in cui spiega limiti e «regole» per la sperimentazione. Nel punto 7 è scritto testualmente: «La metodica e il know-how di Stamina sono uniche al mondo e prevedono passaggi che non sono attualmente ancora oggetto di brevetto, ma sono considerati segreti industriali. Stamina ha ceduto la metodica a società di un gruppo di ricerca e sviluppo farmaceutici, che ha previsto penali pesantissime nei confronti del prof. Vannoni nel caso in cui vengano divulgate, senza autorizzazione scritta, informazioni confidenziali». Ma allora ci sarebbe già un'azienda farmaceutica «proprietaria» del metodo? E allora perché dovrebbe pagare lo Stato italiano la sperimentazione? Ogni risposta a queste domande sarebbe giusta e giustificabile. E allora si faccia questa sperimentazione, pubblica o privata che sia, ma si faccia seguendo regole scientifiche e tempi corretti per una consacrazione internazionale.

LA VICENDA - Riavvolgiamo il nastro del film. Tutto parte da Torino dove Stamina Foundation ha sede, c'è un'inchiesta in mano al procuratore Raffaele Guariniello, un periodo di «sonno», poi l'attività che riparte agli Spedali civili di Brescia e che l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) - competente in fatto di medicina rigenerativa - ferma per «carenze» del laboratorio in cui vengono preparate le infusioni di staminali. Ed ecco una serie di sentenze di giudici del lavoro: ordinano il metodo a chi fa ricorso, o lo respingono. Il paradosso cresce: la Giustizia si sostituisce ai medici e alla scienza, peraltro senza una linea comune. Vannoni sul suo sito offre assistenza legale e, nei momenti cruciali di questa storia ormai infinita, pubblicizza eventi emotivamente coinvolgenti che riguardano bimbi in coma che mostrano miglioramenti. E' questa la situazione che ha portato al dibattito parlamentare e al decreto dei tre milioni di euro per una sperimentazione. Per ora nessun guarito. Dejà vu per il metodo Di Bella. Ora però, in nome dei tanti bambini malati e dei loro famigliari, si applichi la serietà.

31 agosto 2013 | 11:08



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Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da uffa2 » sabato 31 agosto 2013, 12:46

com'è che cantava quello?
più a fondo di così non si poteva andare,
più in basso di così c'è solo da scavare...
:(


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Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da isabeau » sabato 31 agosto 2013, 16:09

salirò saliro'......pompa....



Puzzle
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Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da Puzzle » giovedì 12 settembre 2013, 8:00

Il comitato scientifico nominato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin per vagliare il metodo Stamina si e' espresso negativamente sull'opportunita' di iniziare la sperimentazione clinica. A quanto apprende l'AGI il comitato consegnera' domani il suo dettagliato rapporto al ministro Lorenzin, nel quale dovrebbero essere riportate le perplessita' della maggioranza dei membri del comitato sul metodo di Davide Vannoni, per il quale non ci sarebbero fondamenti scientifici tali da giustificare l'avvio della sperimentazione. L'ultima parola, in ogni caso, spetta al minstro. (AGI)



Dora
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Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da Dora » sabato 21 settembre 2013, 7:02

Un post conclusivo di MedBunker:

Staminali: Vannoni? Capitolo chiuso, ora parliamo di cose serie.


Un estratto dall'ultima inchiesta dell'Espresso citata nel post può essere letto su Scienza in Rete:

Quel pasticciaccio di Stamina

Quante domande si dovrebbero fare agli Spedali Civili di Brescia! Speriamo che ci stia pensando Guariniello.
Intanto, ed è di oggi, hanno deciso di non continuare a "curare" Sofia: Staminali, il Civile fa ricorso per non curare più Sofia. Fino a ieri andava tutto bene. Oggi hanno cambiato idea.



isabeau
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Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da isabeau » sabato 21 settembre 2013, 10:25

màma ke ansia :roll:



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Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da isabeau » venerdì 27 settembre 2013, 15:56

Stamina,ricorso contro la commissione :roll:
http://www.corriere.it/salute/speciali/ ... 45d8.shtml



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