OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bufale

Notizie scientifiche e mediche riguardanti il virus, l'infezione e la malattia da HIV. Farmaci, vaccini e cure in sperimentazione.
Dora
Messaggi: 7493
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da Dora » mercoledì 14 maggio 2014, 17:43

Grazie, Santa Madre Russia, ché ci darai un vaccino entro l'anno!
  • La Russia entro quest'anno creerà il vaccino contro l'HIV. Tale dichiarazione è stata fatta dal Ministro della salute russa Veronica Skvortsova alla Quarta Conferenza su HIV/AIDS in Europa orientale e in Africa Centrale. La ministro ritiene che gli studi clinici dei farmaci inizieranno alla fine del 2014.

Fonte: La Voce della Russia (leggete anche il resto, perché è utile per capire come si crea la spazzatura del web).



Dare la ART ai malati e piantarla di discriminare i gay non era meglio?



Dora
Messaggi: 7493
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da Dora » venerdì 16 maggio 2014, 17:48

uffa2 ha scritto:non mi toccare la salsa di soya: sul sushi ci sta che è un piacere :lol:
Bene, allora prenditela con POZ. :mrgreen:

(Ormai star dietro alle bolle di sapone sta diventando più impegnativo che seguire la ricerca seria ... :evil: )



Media Cooks Up Claim That Soy Sauce Treats, Even Cures HIV

by Benjamin Ryan

Soy sauce has become the latest supermarket item to contain the answer to HIV, according to a savory smorgasbord of reporting in the popular press. But don’t go downing bottles of the brine just yet, because there’s a small problem: The HIV-fighting molecule in question is not actually known to be in soy sauce at all, it is only “related to flavor enhancers found in soy sauce,” according to the press release from the University of Missouri School of Medicine that spawned the media reports.

The tall tale began in 2001 when the Japanese soy sauce manufacturer Yamasa, while searching for a flavor enhancer for the popular condiment, synthesized a molecule known as EFdA, which belongs to a family of compounds called nucleoside analogues. Eventually, laboratory research found that EFdA is a nucleoside reverse transcriptase inhibitor (NRTI), which is a class of HIV-fighting drugs included under the nucleoside analogue umbrella. Not only that, but the molecule is highly effective at fighting HIV.

In a prime example of how the popular press tripped up on the finer details of this story, the LA Weekly, which lifted most of its article verbatim from the university press release, claimed, “A compound found in soy sauce may be more potent than the current top antiviral therapy in fighting HIV…. Seventy times stronger, in fact.”

Not quite. The molecule’s strengths are particularly notable when compared with those of the popular HIV drug Viread (tenofovir). For starters, EFdA is at least 10 times more potent at combatting “wild-type” (non-drug resistant) virus than Viread. And when HIV that has been exposed to Viread develops a particular resistance mutation called K65R, EFdA is 70 times more effective than Viread at fighting the Viread-resistant virus. (Thus, issuing a blanket statement about the molecule being perhaps 70 times stronger than other antiretrovirals is misleading; highly specific context is required.) In other words, the K65R mutation causes HIV to become hypersusceptible to EFdA, making the molecule even more effective as an antiretroviral to combat Viread-resistant virus than to fight wild-type.

Sarra S. Herzog, a spokesperson for Merck, which licensed EFdA from Yamasa two years ago, said she could not discuss the molecule’s development at this time, except to say that it is not in Phase II trials.

As for the widespread claims in the press that soy sauce itself contains an HIV-fighting component, the phenomenon appears to have stemmed from the University of Missouri press release, which initially had a headline claiming, “Soy sauce molecule may unlock drug therapy for HIV patients.” (After POZ alerted the university to the error, the headline was corrected.) Stefan Sarafianos, PhD, an associate professor of molecular microbiology and immunology and biochemistry at the University of Missouri School of Medicine, said in an email to POZ/AIDSMeds that he bears “some responsibility for the misunderstanding in the press,” because in editing the press release he overlooked the faulty headline.

The initial draft of the press release also stated that EFdA is 70 times more potent than Viread, but left out the important fact that this is in the context of Viread-resistant virus. This perhaps explains the LA Weekly’s snafu on this point.

Sarafianos still stressed in his email that “EFdA is a very promising molecule.” And in the press release he stated the molecule “is less likely to cause resistance in HIV patients because it is more readily activated and is less quickly broken down by the body as similar existing drugs.”

As for the award for the most creative headline in the press? It goes to Tech Times, which touted: “Soy sauce may hold answer to HIV cure. You heard that right.”

To read the University of Missouri press release, click here.

To read the LA Weekly story, click here.

To read the Tech Times story, click here.

To read a longer article on EFdA from the University of Missouri,click here.

To read a 2013 paper in Retrovirology on EFdA’s hypersensitivity to Viread-resistant HIV, click here.

Editor's note: a previous vesion of this article indicated that the K65R mutation causes EFdA to become hypersensitive to HIV, whereas the correct characterization is that this mutation causes the virus to become hypersusceptible to EFdA.



Dora
Messaggi: 7493
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da Dora » lunedì 21 luglio 2014, 11:54

Immagine

È triste e irritante leggere sui giornali italiani che
un "trapianto di midollo" ha "eliminato l'HIV in due pazienti australiani"
. È una conferma della leggerezza e ignoranza di tanta stampa generalista.
Questa volta, per la verità, l'errore è partito da Nature News, che tre giorni fa ha pubblicato un articolo dal titolo fuorviante, perché sosteneva che il trattamento del cancro avesse "ripulito" due pazienti australiani dell'HIV: Cancer treatment clears two Australian patients of HIV. Poi nel testo dell'articolo si capiva che non si era sicuri di un bel nulla, perché è vero che il virus era diventato irrilevabile nel corpo dei due australiani, ma questi erano SEMPRE rimasti in terapia antiretrovirale - prima, durante e dopo il trapianto. Dopo il rebound dell'HIV nei due Boston Patients quando hanno provato a sospendere la ART, chi può anche soltanto OSARE di pensare che il trapianto di staminali normali (non CCR5 negative) eradichi DA SOLO l'HIV?

Ma ormai il danno era fatto e i giornalisti pecoroni (o lavativi) di tutto il mondo hanno ripreso e amplificato la notizia. Arrivando così a distorcere, anzi a FALSIFICARE, la realtà.

L'articolo peggiore che ho visto in italiano è quello uscito oggi su Lettera43: Aids, Hiv eliminato col trapianto di midollo (pure midollo "spinale" invece che "osseo" e linfoma "di Hodgkin" invece che "non-Hodgkin" riescono a scrivere; per non parlare del fatto che trasformano uno dei donatori - eterozigota Δ32 - in omozigota, proprio come la persona che donò le staminali a Timothy Brown ...).

Immagine


Il Corriere fa un titolo idiota e pericoloso, ma poi nel corpo dell'articolo lo smentisce: Aids, virus scomparso in due pazienti dopo un trapianto di midollo.

Immagine



La storia dei due Sydney Patients ho provato a raccontarla un po' meglio il 18 luglio scorso nel thread che abbiamo dedicato ai Boston Patients: http://www.hivforum.info/forum/viewtopi ... 479#p41479.



ffranchi
Messaggi: 3
Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 19:10

Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da ffranchi » lunedì 28 luglio 2014, 15:18

Sono il dott. F Franchi, conosciuto ad alcuni di Voi.
Sono qui solo per segnalare che due articoli di Yamamoto sono stati recentemente ritirati (retracted). Riguardano la cura per il cancro mammario e colorettale con GcMAF. A breve faranno la stessa fine anche gli altri.
Questo risultato, ottenuto dall'Associazione The anticancer Fund, è in parte dovuto al mio lavoro di denuncia risalente al 2009, quando chiesi invano che venisse ritirato l'articolo di Yamamoto sulla cura della sieroporsitività. Avevo dimostrato che i Comitati Etici erano inesistenti e che persino i pazienti erano letteralmente inventati.
Allora non mi aveva dato retta neppure l'ORI, il famoso Office for integrity of research statunitense, con motivazioni esilaranti che documenterò. E' un grande scandalo quello di Yamamoto, che può rivaleggiare, senza temere il confronto, con quello di Scott Reuben (vedere su Internet! A Scott Reuben sono stati ritirati 22 lavori in pochi mesi, perché inventati. Lo scopritore della frode multipla si era inizialmente accorto che i Comitati etici erano fasulli)
Grazie per l'attenzione,
FF
Qui troverete i riferimenti ai documenti
Ufficiale: Nobuto Yamamoto ha imbrogliato negli studi con GcMAF

Se non è questo il post in cui avrei dovuto scrivere, spostatelo pure, magari segnalandomelo

<nota dell'amministrazione> abbiamo editato il post per aggiungere il link diretto all'articolo, affinché pure in futuro i lettori siano in grado di ritrovarlo facilmente.



Dora
Messaggi: 7493
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da Dora » lunedì 28 luglio 2014, 16:49

ffranchi ha scritto:Sono il dott. F Franchi, conosciuto ad alcuni di Voi.
Sono qui solo per segnalare che due articoli di Yamamoto sono stati recentemente ritirati (retracted). Riguardano la cura per il cancro mammario e colorettale con GcMAF. A breve faranno la stessa fine anche gli altri.
Questo risultato, ottenuto dall'Associazione The anticancer Fund, è in parte dovuto al mio lavoro di denuncia risalente al 2009, quando chiesi invano che venisse ritirato l'articolo di Yamamoto sulla cura della sieroporsitività. Avevo dimostrato che i Comitati Etici erano inesistenti e che persino i pazienti erano letteralmente inventati.
Allora non mi aveva dato retta neppure l'ORI, il famoso Office for integrity of research statunitense, con motivazioni esilaranti che documenterò. E' un grande scandalo quello di Yamamoto, che può rivaleggiare, senza temere il confronto, con quello di Scott Reuben (vedere su Internet! A Scott Reuben sono stati ritirati 22 lavori in pochi mesi, perché inventati. Lo scopritore della frode multipla si era inizialmente accorto che i Comitati etici erano fasulli)
Grazie per l'attenzione,
FF
Qui troverete i riferimenti ai documenti
Ufficiale: Nobuto Yamamoto ha imbrogliato negli studi con GcMAF

Se non è questo il post in cui avrei dovuto scrivere, spostatelo pure, magari segnalandomelo

<nota dell'amministrazione> abbiamo editato il post per aggiungere il link diretto all'articolo, affinché pure in futuro i lettori siano in grado di ritrovarlo facilmente.
Dottor Franchi,
non posso che compiacermi che la truffa del GcMAF stia finalmente cominciando a crollare.

Capisco la sua soddisfazione personale, ma non posso non notare che, nonostante i suoi meritori sforzi nel 2009, era necessario che intervenisse una associazione seria e credibile come l'Anticancer Fund per ottenere che si iniziasse a fare piazza pulita.
Quando anche l'ignobile articolo di Yamamoto del 2009 sul Journal of Medical Virology verrà ritirato, potremo tutti sentirci più sereni, anche se molto male è già stato fatto e il troppo tempo intercorso dalla pubblicazione ha permesso che la truffa arrivasse a creare *cliniche del GcMAF* in cui lo sfruttamento della vulnerabilità di persone gravemente malate giunge ai suoi livelli più infimi.

Stavo per segnalarle che anche alcuni articoli di Marco Ruggiero, Stefania Pacini, Massimo Gulisano e il loro gruppo di lavoro all'Università di Firenze stanno ricevendo l'attenzione di Jeffrey Beall, che nel suo "Scholarly Open Access" ne ha segnalati tre come pubblicati in quelle sciagure per la scienza contemporanea che sono i "predatory journals", ma ho visto che lei stesso è intervenuto stamane nei commenti.

Mi chiedo se l'Università di Firenze, che due anni fa, pur con incomprensibile (o forse no) timidezza, ha dimostrato di essere interessata a difendere la propria onorabilità scientifica, non abbia nulla da dire riguardo al tipo di riviste in cui svariati fra i suoi docenti pubblicano le proprie ricerche.

Mi chiedo anche che cosa abbia da dire l'Ordine dei Medici sull'uso di pazienti in sperimentazioni non approvate da nessun comitato etico, con sostanze la cui efficacia non è mai stata dimostrata e la cui pericolosità non è stata smentita (valgano per tutti i rilievi fatti dal professor Guido Poli sul rischio che la somministrazione di GcMAF causi un aumento dell'attivazione immunitaria).
Non credo che il fatto che le *cliniche del GcMAF* non abbiano sede in Italia e la proteina venga venduta attraverso la Rete da una società con sede a Guernsey renda meno grave il fatto che a condurre queste "sperimentazioni" sia un medico italiano.



ffranchi
Messaggi: 3
Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 19:10

Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da ffranchi » lunedì 28 luglio 2014, 20:19

Ringrazio Dora per i commenti. Lo scandalo sta appena cominciando ad allargarsi.
Non è proprio una gran soddisfazione, avrei certo preferito averne una positiva, ovvero una soluzione vera piuttosto che segnalarne una falsa.

In attesa che arrivi quella, bisogna accontentarsi. Dalla vicenda però si può imparare molto.
Quel che mi preme sottolineare sono certi aspetti della bufala di Yamamoto, la finzione dei controlli effettuati dagli esperti (i peer reviewers) in molti giornali scientifici (quante decine ne ha superati Yamamoto? Quanti sono gli Yamamoto non scoperti?). C’è poi lo scandalo del Direttore di Jmed Vir che – dopo aver dovuto constatare che le cose stavano come dicevo io – mi rispose: “Abbiamo fatto quel che potevamo, con la vicenda chiudiamo così. Sarà compito di altri ricercatori stabilire ecc ecc”. In questo modo hanno indotto altri studiosi a studiare una cura fasulla, facendo loro perdere tempo prezioso ed alimentando illusioni (la mia compresa per un po', devo ammettere). Hanno rifiutato una mia discussione sulla rivista e ancor meno hanno preso in considerazione il ritiro della pubblicazione. Stanno ancora esaminando approfonditamente la questione, dopo 5 anni!!

Ma l’aspetto più grave dello scandalo è la mancanza di “anticorpi” nella comunità scientifica, ovvero una sua capacità di correzione degli errori, degli imbrogli, compresi quelli segnalati. L’ORI (Office for Integrity of Research), da me sollecitato fin dal 2009 si è tirato fuori con una scusa che non si può indovinare, tanto è ridicola e paradossale. Il COPE (Comittee on Publication Ethics, organo deputato alla integrità della ricerca a cui aderiscono le principali case editrici scientifiche) è stato da me coinvolto, ma finora non ha potuto “intromettersi” nella discussione: devono attendere che Wiley (the Publisher) finisca le sue indagini, prima. Attendere per quanto? Per quanto Wiley desidererà!

Nel frattempo però credo che una valanga di fango non aspetterà e li seppellirà.



Dora
Messaggi: 7493
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da Dora » martedì 29 luglio 2014, 2:39

ffranchi ha scritto:Nel frattempo però credo che una valanga di fango non aspetterà e li seppellirà.
Sì, credo anch'io.
E direi che possiamo sederci un po' distanti e osservare lo spettacolo della natura.



ffranchi
Messaggi: 3
Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 19:10

Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da ffranchi » giovedì 21 agosto 2014, 17:11

Eccoci arrivati (http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1 ... 6/abstract):
È stato ritirato (retracted) anche il lavoro di Yamamoto sui pazienti sieropositivi, lo stesso, per intenderci, di cui si è fatto garante il prof Marco Ruggiero (lo si può sentire in un video del 2011, reperibile su youtube, in occasione di un convegno a Bari).
La motivazione con cui è stato giustificato il provvedimento è: “per irregolarità nella documentazione per l’approvazione dei comitati etici (IRBs)”. I rappresentanti della Wiley, nel ringraziarmi per la mia cooperazione nello studio del caso, però mi hanno specificato che “la documentazione degli IRBs era inverificabile”, il che è differente.
Per far capire ai tre possibili lettori quel che in realtà è successo, riporto la mia successiva risposta alla Wiley, al Direttore della rivista ed al COPE (Committee On Publication Ethics), ente “imparziale” di controllo a cui mi ero rivolto.

Cara dottoressa M.F. (rappresentante Wiley),

Grazie per la notizia, ...
Come si può facilmente capire, il ritiro dell’articolo è assolutamente inferiore al minimo che avreste dovuto fare, la Vostra è un'azione obbligata da quelle analoghe già prese da altri (altri due articoli di Yamamoto ritirati nei mesi scorsi). C'è poco di cui essere orgogliosi: siete arrivati ultimi, nonostante un vantaggio di quattro anni rispetto agli altri che hanno usato pressoché le stesse informazioni, nonostante i miei suggerimenti, ripetuti negli anni.
Sono stati accuratamente evitati altri punti di discussione perché evidentemente potrebbero essere troppo imbarazzanti per un Medical Virology Journal ed i suoi Amministratori (e il nome di Wiley). Così, si lascia credere ai lettori che il lavoro è stato ritirato per alcuni delicati motivi burocratici - "irregolarità nella documentazione per l'approvazione IRB" -, e non per i pesanti sospetti di invenzione di tutti i dati, degli stessi pazienti ed anche dei Comitati Etici, il che suona un po’ peggio . Alla faccia dell'etica! (ai rappresentanti del COPE: nulla da obiettare? Siete soddisfatti della decisione coraggiosa??).
Un'altra opzione è che Lei creda che le questioni scientifiche (da me sollevate) non sono di competenza degli specialisti e dei Direttori di una rivista scientifica. (Se ci sono dubbi, è possibile dare un'occhiata alle vostre proprie linee guida, dove Wiley tra l’altro esplicitamente "incoraggia discussioni" sulle proprie riviste, ciò che è stato accuratamente evitato in questo caso). Suvvia! Se davvero intende dire ciò che scrive, sarebbe consigliabile chiudere il giornale o perlomeno cambiargli il nome in ...Journal of Mickey Mouse Virology, per esempio! (Mickey Mouse sta per Topolino).
Paradossalmente, il direttore poche settimane fa mi ha accusato di avere sbagliato su tutti i punti, senza menzionarne nemmeno uno, come al solito.
Così, ora che avete raggiunto questa dolorosa decisione con lui, sono sicuro che saprà ufficialmente scusarsi con me in una nota che sarà pubblicata sulla rivista con i dettagli sufficienti. Sono sicuro di questo: egli sarà onesto. Sono pronto ad aiutare, nel caso in cui egli non sia ancora riuscito a cambiare i suoi revisori, dimostratisi un po’ carenti nel passato.
Cordiali saluti,
Fabio Franchi

PS Questa storia mi ha permesso di apprezzare quale sia il controllo della correttezza nella letteratura scientifica. Ora so di più su come funziona e ciò che è la vera funzione del COPE (Un Ente vuoto, senza alcun potere di indagine, o addirittura un paravento per proteggere il più possibile le pubblicazioni scorrette).



Dora
Messaggi: 7493
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da Dora » giovedì 21 agosto 2014, 19:37

ffranchi ha scritto:Eccoci arrivati (http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1 ... 6/abstract):
È stato ritirato (retracted) anche il lavoro di Yamamoto sui pazienti sieropositivi, lo stesso, per intenderci, di cui si è fatto garante il prof Marco Ruggiero (lo si può sentire in un video del 2011, reperibile su youtube, in occasione di un convegno a Bari).
La motivazione con cui è stato giustificato il provvedimento è: “per irregolarità nella documentazione per l’approvazione dei comitati etici (IRBs)”. I rappresentanti della Wiley, nel ringraziarmi per la mia cooperazione nello studio del caso, però mi hanno specificato che “la documentazione degli IRBs era inverificabile”, il che è differente.
Congratulazioni, dottor Franchi!
Cheers!


Immagine



raven
Messaggi: 136
Iscritto il: giovedì 15 aprile 2010, 10:48

Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da raven » giovedì 21 agosto 2014, 20:02

ma in tutto questo, forse l'avete scritto ma mi è sfuggito, la prestigiosa università di Firenze come si è mossa?



Rispondi