Alex82 ha scritto:trovo francamente troppo conveniente, in termini di informazione, insinuare senza poi prendersi la briga di argomentare anche se gli argomenti fatalmente in definitiva si rivelano sempre gli stessi. istillare il dubbio, rilasciare affermazioni ambigue, buttarla lì insomma è un'altra forma di disinformazione.
Sì, hai ragione e avrei dovuto spiegarti meglio perché, dopo anni di scontri con i negazionisti, dopo aver ripetuto e spiegato e controbattuto e dimostrato come le loro posizioni fossero logicamente e sperimentalmente inconsistenti, sono giunta alla conclusione che il confronto con queste persone è inutile.
Sono convinta che non sia attraverso un forum che li si possono fermare e che lasciar loro spazio per propagandare le loro falsità sia, tutto sommato, peggio che bloccarli subito.
Ti trovi invischiato in una continua corsa al rialzo, in cui via via spostano di un passo sempre più in là i termini della discussione, senza mai recepire quanto viene loro detto. Insomma, una gran fatica per nulla.
Mentre centinaia e forse migliaia di post scritti nel forum stanno a testimoniare che cosa è la scienza seria e dove sta andando la ricerca.
Quello che serve con i negazionisti, invece, è fermare i teorici, soprattutto quelli che hanno posizioni nelle università. Perché è da loro che gli utili idioti che gestiscono i gruppi su Facebook e infestano ogni articolo sull'HIV/AIDS con i loro interventi sempre uguali traggono ispirazione e materiali.
E questo è quello che abbiamo fatto con Marco Ruggiero (nella sezione
Il “Gruppo HIVforum” trovi i dettagli).
Non sempre il negazionismo è "strutturato" e più spesso, piaccia o non piaccia, si fa strada tra le persone per mezzo di piccoli slogan dalla facile presa e purtroppo sono proprio le persone comuni, e non addetti ai lavori o chi ha l'opportunità di documentarsi servendosi di fonti più consistenti di un video su YouTube, coloro che nella vita pratica fanno la differenza. Mi capita spesso affrontando l'argomento di sentir affermare da amici o conoscenti frasi che dimostrano quanto, magari per sentito dire, certe teorie arrivino all'orecchio di tanti. Insisto che è proprio questo tipo di scetticismo a costituire un danno sociale, giustificando nella pratica il comportamento sconsiderato di chi magari non ha già alcuna voglia di fare un test e assecondando coloro che decidono di non prendere precauzioni. A me spaventano gli inconsapevoli, coloro che non sapendo niente del loro stato di salute continuano la propria allegra vita sessuale cullati forse dal ritenere un bluff tutta la questione. È un sentire comune che non mi piace si continui ad alimentare e non sempre le vittime di certe credenze appartengono alle categorie meno istruite.
In effetti, intervenire nei siti non specializzati per contrastare le scemenze che questa gente spamma a ripetizione è un'opera meritoria, che alcuni fanno dedicando parte del loro prezioso tempo, con la speranza che qualche scintilla di luce e di razionalità riesca a penetrare nelle menti dei lettori ignoranti, specie di quelli più giovani, quelli più disposti a seguire le lusinghe di questa junk science, che li porta ad adottare comportamenti sessualmente poco responsabili.
Invece, per quanto riguarda il nostro forum, continuo a pensare che non si debba lasciare nessuno spazio al
bulldust di questa gente (
ohhh, ho potuto usare la mia nuova parola preferita!!)
Postilla: piacerebbe anche a me riuscire a tradurre l'intervento del filosofo.

Sai che sarebbe un'idea grandiosa?

Ho anche trovato il suo sito personale e mi pare molto interessante (anche se poi molto si trova già su
The Conversation):
Patrick Stokes.