Yahoo, oggi, tra le tante notizie caxxose ho messo questa:«Milano è diventata la città più insicura» ma quello che mi ha meravigliato è Rimini al 3° posto e tante cittá emiliane con aumento esponenziale della criminalità. (ci sono emiliani anche in questo forum speriamo non succeda niente
)
Adesso l'argomento ritorna di moda, dopo le sparatorie degli ultimi giorni. E questo anche se, secondo il prefetto Gian Valerio Lombardi, il duplice omicidio di lunedì sera in via Muratori «è un episodio maturato nel contesto che riguarda il traffico di stupefacenti» e ha concluso che «In relazione a questo specifico fatto non possiamo dire che ci sia un'emergenza sicurezza perché è un fatto singolo che non si ascrive nel contesto della criminalità organizzata».
Il fatto è che mediaticamente è tragicamente interessante, il tema. E poi si può già cavalcare l'onda, chiedendo controlli straordinari.
Ma quali sono le città più violente d'Italia? Qual è la geografia del reato.
In mancanza di dati che si riferiscano al 2012, anno durante il quale sono già emerse mediaticamente le questioni riguardanti Roma e, appunto, Milano, ci si può riferire a quelli relativi al 2011 forniti dal Viminale, che registravano effettivamente un aumento dei reati denunciati del 5,4% dopo anni di numeri in calo. Tra le province italiane spicca al primo posto proprio la capitale lombarda, con un totale di 294.875 reati denunciati (7.360 ogni 100.000 abitanti), seguita da quelle di Rimini (7.001 reati ogni 100.000 abitanti), Bologna (6.914), Torino (6.763) e Roma (6.138). Chiudono la non ambita top ten Genova (6.122), Prato (6.044), Ravenna (6.028), Firenze (5.641) e Imperia (5.562). Va però sottolineato che questi dati comprendono tutti i tipi di reato e solo quelli denunciati. Quello che salta all'occhio è il tendenziale aumento dei reati in molte province dell'Emilia Romagna e del centro Italia, infatti, oltre ai dati assoluti, ci sono quelli relativi alla variazione rispetto all'anno precedente, classifica guidata dalle province di Forlì (+18,3%), Livorno (+15,8%), Rimini (+13,9%), Ravenna (+13,7%) e Lucca (+12,5%) a fronte di un aumento medio nazionale del 5,4% e di variazioni comunque più contenute nelle città generalmente considerate più "pericolose" come Roma (8%), Milano (7%), Napoli (6%).
Le tipologie di reati in aumento sono principalmente quelli di tipo predatorio e in particolare i furti in casa (204.891 in totale, con un incremento del 21,1% rispetto al 2010) e i borseggi (134.121, in aumento del 16%). Le province di Napoli e Catania spiccano invece per truffe, rapine e scippi.
Le stime più recenti, inoltre, parlano di un aumento del 20% dei cosiddetti reati predatori fra il primo quadrimestre del 2012 e quello del 2011.
Eppure, gli omici di sono in calo e in complesso sono in calo, genericamente, tutti i reati.
Il fatto è che, anche se è troppo poco interessante per i media dirlo, i reati predatori sono quelli, storicamente e sociologicamente, connessi più strettamente con la crisi. Soltanto che, nel frattempo, c'è già chi, fra le fila del Pdl e della Lega, torna a parlare dei militari nelle strade e a rimpiangerli