Sono casualmente capitato in rete in un sondaggio sull'hiv, anzi sulle terapie hiv (sono stato anche pagato per questo

). Tutto anonimo ed abbastanza lungo, alla fine ho avuto l'impressione fosse stato lanciato in rete da una casa farmaceutica (e chi altrimenti?). Mi è stata chiesta la preferenza su un'eventuale terapia tramite iniezione intramuscolare da farsi ogni mese da un infermiere con tempi di tolleranza sull'ordine di diversi giorni, contro iniezioni sottocutanee da farsi ogni tre mesi con tempi di tolleranza limitati alle 24 ore. Poi un confronto fra iniezioni sottocutanee mensili da farsi in proprio, contro iniezioni intramuscolari semestrali somministrate in ospedale, poi le iniezioni quadrimestrali intramuscolari contro quelle mensili sottocutanee ecc ecc. Diversi confronti a cui ho risposto che non ricordo più bene. Alla fine le iniezioni mensili in ospedale contro l'attuale terapia, ma con tempi di tolleranza di diversi giorni e per finire una terapia trimestrale casalinga (iniezione sottocutanea) ogni tre mesi, ma con tolleranza di un giorno, contro la terapia attuale, ed un giudizio da 1 a 10 di quanto sarei disposto a rinunciare alla terapia tramite pasticche per una tramite iniezioni. (Ed è partito tutto automaticamente perché in modo anonimo in un sondaggio precedente fra le malattie avute avevo dichiarato la mia sieropositività, che era fra le opzioni).
Sin dall'inizio si presupponeva che il farmaco X (così era chiamata la terapia iniettiva) non era ancora in commercio, ma in fase di sviluppo e che il sondaggio aveva solo lo scopo di valutare le varie opzioni (di commercializzazione?). Mi sembrava serio, almeno in base alla conoscenza dell'hiv riscontrata. Si è bloccato il sistema quando ho risposto che sono sieropositivo da trent'anni, così per continuare ho dovuto abbassare il tempo a 20 anni, ma per il resto era tanto preciso riguardo ai farmaci che alla fine mi sono chiesto: "ma siamo così tanto vicini ad una cura funzionale che vengono già proiettati in rete sondaggi simili, per capire qual'è la migliore commercializzazione delle future terapie?"