Presentazione e vostro parere :)
Inviato: lunedì 27 febbraio 2017, 10:55
Buongiorno a tutti,
Mi presento innanzitutto e vi racconto la mia storia, che non sarà molto diversa da tante storie già raccontate all'interno di questo forum...perdonatemi in anticipo se vi ammorbo ma è più forte di me
Sono un ragazzo omosessuale di 35 anni, vivo a Milano da 10 anni ormai e come la maggior parte dei gay, la mia conoscenza del virus e della sieropositività è sempre stata buona, un pò perchè rappresenta ancora e nonostante tutto il nostro "demone", un pò per esperienze personali che mi hanno portato a conoscere persone affette da questa condizione, se così vogliamo definirla
Ho sempre avuto una vita sessuale dignitosa e gestita con buone precauzioni, grazie anche alla mia ipocondria, ma purtroppo evidentemente non sono bastate a non diventare quel caso "particolare" e scarsamente prevedibile. In sintesi cinque settimane fa faccio gli esami e i test di controllo come routine (in genere due volte l'anno) e decisamente in maniera inaspettata, questo simpatico mostriciattolo si è presentato tramite i miei anticorpi (TEST eclia di 4°generazione), confermato poi con western blot.
Inutile dire che, nonostante tutte le conoscenze di persone sieropositive e delle terapie attuali, la mia vita ha iniziato a passarmi davanti agli occhi come un film in bianco e nero e l'ansia e la paura hanno iniziato ad essere due amiche inseparabili...chiaramente le prime domande sono state ma come è mai potuto succedere? perché proprio a me che sono sempre così attento? purtroppo le cose capitano anche se sono molto improbabili perchè, anche come mi spiegava la mia infettivologa, anche un rapporto orale senza precauzioni (magari dove il partner attivo ha qualche infiammazione o infezione tipo gonorrea non necessariamente evidente allo sguardo) piuttosto che un petting o contatto prolungato dove ci sono infiammazioni o piccole ulcerazioni non evidenti (come nel mio caso dove ho scoperto dopo di avere delle piccolissime ragadi anali interne ed esterne...) possono diventare rischiosi...
Da qui inizi a ripensare a ritroso a tutti i tuoi partner sessuali dal test precedente negativo (nel mio caso scorso settembre e inizio gennaio l'autotest della farmacia per curiosità) e colleghi che magari quell'influenza che ti è venuta a metà ottobre un pò più pesante possa essere stata invece la fase acuta di contagio ed entri in un loop che alla fine non ti aiuta e non porta a niente...
La prima cosa che ho fatto è stata condividere questa mia nuova "condizione" con i miei amici più cari e che avessero la maturità e la capacità di sostenere la notizia e di sostenermi...e sono stati fondamentali! Altra cosa che ho fatto immediatamente è stata quella di contattare una psicologa specializzata in supporto per questo tipo di "traumi" perchè pur essendo sempre stato una persona forte, non me la sento di affrontare questa cosa senza anche un aiuto esterno..motivo ulteriore per cui ho deciso di scrivere anche in questo forum
Adesso vivo in una specie di limbo, non penso ad altro che al mio futuro, alla mia vita, alla voglia che ho di condurre una vita normale e dignitosa e di non farmi "identificare" da questa nuova condizione ma fare in modo che sia solo l'opportunità di ripensarmi e riprogettare il mio percorso, con una nuova consapevolezza..e con un nuovo accompagnatore che vive dentro di me, non invitato
.
Sono fiducioso che, avendo preso tutto in stato iniziale e grazie alle nuove terapie, diventerà solo una "cosa" in più da gestire nella mia vita normale...però ovviamente l'ansia è tanta, sperò scemerà...
Nel frattempo ho anche una domanda per tutti per avere un vostro parere/testimonianza. La mia infettivologa vorrebbe inserirmi nel progetto di sperimentazione FLAIR (Nel trial FLAIR, ai pazienti naïve verrà dapprima somministrato per 20 settimane un trattamento orale giornaliero con l’associazione dolutegravir/abacavir/lamivudina (Triumeq®) e, in seguito, saranno randomizzati per passare al regime con cabotegravir e rilpivirina a lunga durata iniettabili oppure rimarranno nel braccio in terapia orale) ed io, in linea di massima sono molto propenso anche perchè l'idea di partecipare ad una sperimentazione che cambierebbe radicalmente le modalità di somministrazione della terapia (1 siringa mensile o bimestrale) mi farebbe sentire "utile" e darebbe un senso a tutta quest'avventura iniziata qualche settimana fa dal test. Voi che ne pensate?
Vi abbraccio tutti in anticipo e vi saluto!
Gabriel
Mi presento innanzitutto e vi racconto la mia storia, che non sarà molto diversa da tante storie già raccontate all'interno di questo forum...perdonatemi in anticipo se vi ammorbo ma è più forte di me

Sono un ragazzo omosessuale di 35 anni, vivo a Milano da 10 anni ormai e come la maggior parte dei gay, la mia conoscenza del virus e della sieropositività è sempre stata buona, un pò perchè rappresenta ancora e nonostante tutto il nostro "demone", un pò per esperienze personali che mi hanno portato a conoscere persone affette da questa condizione, se così vogliamo definirla

Inutile dire che, nonostante tutte le conoscenze di persone sieropositive e delle terapie attuali, la mia vita ha iniziato a passarmi davanti agli occhi come un film in bianco e nero e l'ansia e la paura hanno iniziato ad essere due amiche inseparabili...chiaramente le prime domande sono state ma come è mai potuto succedere? perché proprio a me che sono sempre così attento? purtroppo le cose capitano anche se sono molto improbabili perchè, anche come mi spiegava la mia infettivologa, anche un rapporto orale senza precauzioni (magari dove il partner attivo ha qualche infiammazione o infezione tipo gonorrea non necessariamente evidente allo sguardo) piuttosto che un petting o contatto prolungato dove ci sono infiammazioni o piccole ulcerazioni non evidenti (come nel mio caso dove ho scoperto dopo di avere delle piccolissime ragadi anali interne ed esterne...) possono diventare rischiosi...
Da qui inizi a ripensare a ritroso a tutti i tuoi partner sessuali dal test precedente negativo (nel mio caso scorso settembre e inizio gennaio l'autotest della farmacia per curiosità) e colleghi che magari quell'influenza che ti è venuta a metà ottobre un pò più pesante possa essere stata invece la fase acuta di contagio ed entri in un loop che alla fine non ti aiuta e non porta a niente...
La prima cosa che ho fatto è stata condividere questa mia nuova "condizione" con i miei amici più cari e che avessero la maturità e la capacità di sostenere la notizia e di sostenermi...e sono stati fondamentali! Altra cosa che ho fatto immediatamente è stata quella di contattare una psicologa specializzata in supporto per questo tipo di "traumi" perchè pur essendo sempre stato una persona forte, non me la sento di affrontare questa cosa senza anche un aiuto esterno..motivo ulteriore per cui ho deciso di scrivere anche in questo forum

Adesso vivo in una specie di limbo, non penso ad altro che al mio futuro, alla mia vita, alla voglia che ho di condurre una vita normale e dignitosa e di non farmi "identificare" da questa nuova condizione ma fare in modo che sia solo l'opportunità di ripensarmi e riprogettare il mio percorso, con una nuova consapevolezza..e con un nuovo accompagnatore che vive dentro di me, non invitato

Sono fiducioso che, avendo preso tutto in stato iniziale e grazie alle nuove terapie, diventerà solo una "cosa" in più da gestire nella mia vita normale...però ovviamente l'ansia è tanta, sperò scemerà...
Nel frattempo ho anche una domanda per tutti per avere un vostro parere/testimonianza. La mia infettivologa vorrebbe inserirmi nel progetto di sperimentazione FLAIR (Nel trial FLAIR, ai pazienti naïve verrà dapprima somministrato per 20 settimane un trattamento orale giornaliero con l’associazione dolutegravir/abacavir/lamivudina (Triumeq®) e, in seguito, saranno randomizzati per passare al regime con cabotegravir e rilpivirina a lunga durata iniettabili oppure rimarranno nel braccio in terapia orale) ed io, in linea di massima sono molto propenso anche perchè l'idea di partecipare ad una sperimentazione che cambierebbe radicalmente le modalità di somministrazione della terapia (1 siringa mensile o bimestrale) mi farebbe sentire "utile" e darebbe un senso a tutta quest'avventura iniziata qualche settimana fa dal test. Voi che ne pensate?
Vi abbraccio tutti in anticipo e vi saluto!
Gabriel