Mogol ha scritto: ↑giovedì 5 marzo 2020, 14:44
Ciao a tutti!
Posto che il limite alla cura dell`hiv sono i reservoirs, dai quali non si riesce ad eradicare il virus, ci sono attualmente delle tecniche (analisi, test,...) che ci permettono di conoscere quanti santuari ci sono nel nostro organismo?
Premessa molto breve e molto terra terra: per reservoir (a volte in italiano si trova "serbatoio" - a me non piace e non lo uso) intendiamo una cellula che contiene integrato nel proprio genoma anche il genoma di HIV.
È successo che il virus ha infettato quella cellula ma, invece di usarla per produrre nuove copie di sé, si è integrato nel suo DNA ed è andato - come si dice - "in latenza". Quindi un reservoir è una cellula latentemente (e non produttivamente) infettata da HIV.
Quali cellule? Sostanzialmente i CD4, alcuni tipi di CD4 più che altri. Ma anche macrofagi, microglia (che sono macrofagi che stanno nel cervello), astrociti. Comunque sia, il grosso del reservoir si trova nei CD4 quiescenti, cioè non attivamente replicanti. Se si attivano, anche il virus ricomincia a replicarsi. E il grosso di questo grosso sta nei linfonodi, nei tessuti, più che liberamente circolante nel sangue.
Quindi abbiamo cellule latentemente infette sparse un po' in giro in tutto il corpo. Questo si intende per reservoir latente.
Come puoi facilmente immaginare, non è possibile "contare" i reseroir, perché non si possono togliere a una persona tutti i CD4 e vedere, uno per uno, se sono latentemente infetti, oppure no. Si possono però fare delle stime, grazie alle quali sappiamo che, approssimativamente, una persona da molti anni in terapia, con la viremia ben soppressa sotto la soglia di rilevabilità, ospita 1 CD4 latentemente infetto su 1 milione di CD4 sani.
Ecco perché la metafora molto spesso usata da chi cerca di eradicare il virus è "trovare i CD4 latentemente infetti è come cercare un ago in un pagliaio".
Basta però un
ago, uno solo, per dare vita a nuovi cicli di infezione se si sospende la cART.
Detto questo, di metodi per stimare le dimensioni del reservoir ce ne sono diversi, dal qVOA (Quantitative Viral Outgrowth Assay) alle diverse PCR (Polymerase chain reaction). Dato però che non tutto il reservoir è fatto di virus capace di replicarsi, ma in molti di questi CD4 latentemente infetti si trova un virus difettivo, troppo mutato o comunque incapace di replicarsi, quello che davvero si deve riuscire a distruggere è la piccolissima frazione di quei 1/1 milione di CD4 che contengono virus che, se si riattiva, è in grado di innescare nuovi cicli di infezione.
Adesso c'è un metodo nuovo che pare finalmente in grado di distinguere fra provirus difettivi e intatti.
Per un approfondimento ti rimando a questo post:
UN METODO PER MISURARE IL RESERVOIR, UN METODO PER DISTINGUERE FRA I PROVIRUS DI HIV DIFETTIVI E QUELLI INTATTI