Come affrontare il discorso di sieropositività
Come affrontare il discorso di sieropositività
Ciao a tutti !
Ho bisogno di un vostro consiglio !
La situazione è questa :
Sono sieropositiva da 1 anno e mezzo , in terapia efficace quindi non trasmetto più , il mio dottore mi ha anche detto che se voglio posso non usare profilattico consigliandomi dire però al partner della mia condizione ...
sto uscendo con un ragazzo , ormai sono quasi 3 mesi , va tutto super bene , nei rapporti abbiamo sempre usato profilattico anche se mi ha fatto davvero tante noie ... (mamma mia sto profilattico a voi uomini non va proprio giù ) allora una sera dopo una serata di tanto alcol lo facciamo e lo facciamo senza ... la mattina dopo piena di sensi di colpa (anche se non dovrei averli visto che non contagio ) . Dopo quella volta non c’è verso a farlo mettere sto profilattico .... ormai mi sono inventata un viaggio di due settimane per temporeggiare ma sinceramente non voglio proprio parlarli del mio problema ... insomma non so proprio come comportarmi ...
Ho bisogno di un vostro consiglio !
La situazione è questa :
Sono sieropositiva da 1 anno e mezzo , in terapia efficace quindi non trasmetto più , il mio dottore mi ha anche detto che se voglio posso non usare profilattico consigliandomi dire però al partner della mia condizione ...
sto uscendo con un ragazzo , ormai sono quasi 3 mesi , va tutto super bene , nei rapporti abbiamo sempre usato profilattico anche se mi ha fatto davvero tante noie ... (mamma mia sto profilattico a voi uomini non va proprio giù ) allora una sera dopo una serata di tanto alcol lo facciamo e lo facciamo senza ... la mattina dopo piena di sensi di colpa (anche se non dovrei averli visto che non contagio ) . Dopo quella volta non c’è verso a farlo mettere sto profilattico .... ormai mi sono inventata un viaggio di due settimane per temporeggiare ma sinceramente non voglio proprio parlarli del mio problema ... insomma non so proprio come comportarmi ...
Re: Come affrontare il discorso di sieropositività
Certo puoi anche non dirlo, però se è una storia che deve durare non so...
Altra cosa, la sicurezza non è solo verso lui ma anche per te stessa: non trasmetti hiv ma puoi portati a casa mst come condilomi. Noi siamo più vulnerabili. Occhio.
Ciao ☺
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Re: Come affrontare il discorso di sieropositività
Da mia esperienza personale, vissuta sulla mia pelle, andando in buona fede, appena l’ho detto, da tesoro e amore, è finito tutto in due secondi. Ti dicono le classiche cazzate per sentirsi apposto con se stessi “Io per te ci sarò sempre” (Non mi ha mai più ricontattato). Altri, moltissimi, hanno visto finire la propria storia in poco tempo, per altre scuse (mica possono lasciarti subito, si sentirebbero troppo bastarde/i).
Vuoi un consiglio dalla mia esperienza? Diglielo il giorno prima del matrimonio, così quando saliranno al matrimonio e diranno:
Io, N., accolgo te, N., come mia sposa.
Prometto di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti
tutti i giorni della mia vita.
Non saranno parole dette tanto per dire, ma parole vere.
Vuoi un consiglio dalla mia esperienza? Diglielo il giorno prima del matrimonio, così quando saliranno al matrimonio e diranno:
Io, N., accolgo te, N., come mia sposa.
Prometto di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
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tutti i giorni della mia vita.
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Re: Come affrontare il discorso di sieropositività
E' un argomento complicato, una volta che non lo dici, non sai più davvero come dirlo (con una fidanzata è finito per quello, non sapevo davvero più come poterglielo dire).giovane88 ha scritto: ↑sabato 11 luglio 2020, 15:20Da mia esperienza personale, vissuta sulla mia pelle, andando in buona fede, appena l’ho detto, da tesoro e amore, è finito tutto in due secondi. Ti dicono le classiche cazzate per sentirsi apposto con se stessi “Io per te ci sarò sempre” (Non mi ha mai più ricontattato). Altri, moltissimi, hanno visto finire la propria storia in poco tempo, per altre scuse (mica possono lasciarti subito, si sentirebbero troppo bastarde/i).
Vuoi un consiglio dalla mia esperienza? Diglielo il giorno prima del matrimonio, così quando saliranno al matrimonio e diranno:
Io, N., accolgo te, N., come mia sposa.
Prometto di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti
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Non saranno parole dette tanto per dire, ma parole vere.
Con l'attuale fidanzata che è stata mia trombamica non continuativa (o qualcosa di più) per circa sette anni ad un certo punto la situazione è cambiata (omeglio anche io ho capito di essere innamorato di Lei) ed il rapporto si stava trasformando in una storia vera.
A quel punto ho iniziato a dirle che non potevamo avere una storia perchè avevo un segreto troppo grande e non sapevo come dirglielo.
Lei per un po' credeva avessi ucciso qualcuno(giuro, davvero), poi un giorno mia ha scritto "che sia influenza, hiv indigestione o unghia del piede incarnita io non scappo".
Insomma lo aveva capito e non è scappata (io non sarei mai riucito a dirglielo).
Re: Come affrontare il discorso di sieropositività
Secondo me cambia da caso a caso. Ognuno di noi ha una storia diversa e sta con una persona diversa.
Ho quasi trent`anni e non sono mai stato fidanzato né innamorato di qualcuno. Due settimana ho conosciuto una persona, e siamo usciti a fare un aperitivo. Dopo l'aperitivo solo un bacio, ma l'attrazione per fare altro c`era, eccome se c`era. Ma io ero terrorizzato, anche se irrilevabile. Ci siamo visti il giorno dopo e quello dopo ancora, e lui a un certo punto mi ha detto che io non provavo un`attrazione fisica nei suoi confronti, perché non riuscivo a fare nient'altro se non baciarlo. Siamo tornati a casa e dopo cinque minuti l`ho richiamato per vederci. Eravamo in macchina e (non so dove abbia trovato il coraggio), gli dico "guarda, mi piaci e provo una grande attrazione fisica, ma non riesco ad andare oltre perché sono sieropositivo". Un minuto di silenzio. Mi ha detto che non conosceva il mondo hiv, sapeva solo come si trasmetteva, quindi ha voluto sapere tante cose. Siamo stati per due ore a parlare, gli ho fatto conoscere anche questo forum, e i post di Dora. Alla fine ho detto "questo è quello che c'è da sapere, sono anche irrilevabile e adesso sta a te se vuoi continuare oppure no". Mi ha detto che vuole continuare. Ho rassicurato lui ma adesso ho un handicap io, non riesco a farlo senza mettere il preservativo Credo che per questo mi occorra più tempo.
Ho quasi trent`anni e non sono mai stato fidanzato né innamorato di qualcuno. Due settimana ho conosciuto una persona, e siamo usciti a fare un aperitivo. Dopo l'aperitivo solo un bacio, ma l'attrazione per fare altro c`era, eccome se c`era. Ma io ero terrorizzato, anche se irrilevabile. Ci siamo visti il giorno dopo e quello dopo ancora, e lui a un certo punto mi ha detto che io non provavo un`attrazione fisica nei suoi confronti, perché non riuscivo a fare nient'altro se non baciarlo. Siamo tornati a casa e dopo cinque minuti l`ho richiamato per vederci. Eravamo in macchina e (non so dove abbia trovato il coraggio), gli dico "guarda, mi piaci e provo una grande attrazione fisica, ma non riesco ad andare oltre perché sono sieropositivo". Un minuto di silenzio. Mi ha detto che non conosceva il mondo hiv, sapeva solo come si trasmetteva, quindi ha voluto sapere tante cose. Siamo stati per due ore a parlare, gli ho fatto conoscere anche questo forum, e i post di Dora. Alla fine ho detto "questo è quello che c'è da sapere, sono anche irrilevabile e adesso sta a te se vuoi continuare oppure no". Mi ha detto che vuole continuare. Ho rassicurato lui ma adesso ho un handicap io, non riesco a farlo senza mettere il preservativo Credo che per questo mi occorra più tempo.
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Re: Come affrontare il discorso di sieropositività
dopo 7 anni di relazione stabile forse puoi iniziare ad accennarlo, come ha fatto lui.
Re: Come affrontare il discorso di sieropositività
Il punto è che lui mi sta rompendo per farlo senza protezioni ... quindi farlo senza protezioni (essendo super apposto ) e dirlo più avanti o dirlo subito?
Ps e uno chiesa e Casa ... primo normale che mi capita
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Re: Come affrontare il discorso di sieropositività
Tu Giovane88 vivi nel mondo dei sogni e pretendi di adattare agli altri le vicende che sono successe a te. Forse colpevolizzi troppo gli altri per autoassolverti tu, ma questa è un’altra storiagiovane88 ha scritto: ↑sabato 11 luglio 2020, 15:20Vuoi un consiglio dalla mia esperienza? Diglielo il giorno prima del matrimonio, così quando saliranno al matrimonio e diranno:
Io, N., accolgo te, N., come mia sposa.
Prometto di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti
tutti i giorni della mia vita.
Non saranno parole dette tanto per dire, ma parole vere.
Per fortuna siamo diversi gli uni dagli altri, ognuno con una storia.
Consiglio spassionato Valerie: se ti fidi e credi che duri dillo, altrimenti taci. È troppo delicata la cosa da meneggiarla in una relazione di appena tre mesi
Ma non devi far passare nemmeno 7 anni come ti suggerisce qualcuno quassu.
Poi nel contesto gay viene detto prima ma perché è una specie di “malattia professionale” (riporto una citazione credo di Blast di anni fa)
Ps. Beh se va Chiesa e casa forse ha una discreta sensibilità
Re: Come affrontare il discorso di sieropositività
Mandrake ha scritto: ↑sabato 11 luglio 2020, 23:38Tu Giovane88 vivi nel mondo dei sogni e pretendi di adattare agli altri le vicende che sono successe a te. Forse colpevolizzi troppo gli altri per autoassolverti tu, ma questa è un’altra storiagiovane88 ha scritto: ↑sabato 11 luglio 2020, 15:20Vuoi un consiglio dalla mia esperienza? Diglielo il giorno prima del matrimonio, così quando saliranno al matrimonio e diranno:
Io, N., accolgo te, N., come mia sposa.
Prometto di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti
tutti i giorni della mia vita.
Non saranno parole dette tanto per dire, ma parole vere.
Per fortuna siamo diversi gli uni dagli altri, ognuno con una storia.
Consiglio spassionato Valerie: se ti fidi e credi che duri dillo, altrimenti taci. È troppo delicata la cosa da meneggiarla in una relazione di appena tre mesi
Ma non devi far passare nemmeno 7 anni come ti suggerisce qualcuno quassu.
Poi nel contesto gay viene detto prima ma perché è una specie di “malattia professionale” (riporto una citazione credo di Blast di anni fa)
Ps. Beh se va Chiesa e casa forse ha una discreta sensibilità
Re: Come affrontare il discorso di sieropositività
Una malattia professionale ... sei troppo forte Mandrake. Skydrake mi intimorisce un po', è sempre così serio?Mandrake ha scritto: ↑sabato 11 luglio 2020, 23:38Tu Giovane88 vivi nel mondo dei sogni e pretendi di adattare agli altri le vicende che sono successe a te. Forse colpevolizzi troppo gli altri per autoassolverti tu, ma questa è un’altra storiagiovane88 ha scritto: ↑sabato 11 luglio 2020, 15:20Vuoi un consiglio dalla mia esperienza? Diglielo il giorno prima del matrimonio, così quando saliranno al matrimonio e diranno:
Io, N., accolgo te, N., come mia sposa.
Prometto di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti
tutti i giorni della mia vita.
Non saranno parole dette tanto per dire, ma parole vere.
Per fortuna siamo diversi gli uni dagli altri, ognuno con una storia.
Consiglio spassionato Valerie: se ti fidi e credi che duri dillo, altrimenti taci. È troppo delicata la cosa da meneggiarla in una relazione di appena tre mesi
Ma non devi far passare nemmeno 7 anni come ti suggerisce qualcuno quassu.
Poi nel contesto gay viene detto prima ma perché è una specie di “malattia professionale” (riporto una citazione credo di Blast di anni fa)
Ps. Beh se va Chiesa e casa forse ha una discreta sensibilità