Beh, non c'è dubbio che si tratta di un'ottima notizia: anche volendo ridurla ai minimi termini, se è vero (e il fatto che lo dica Siliciano, almeno per me, rappresenta una garanzia non da poco!) che le staminali/progenitrici ematopoietiche, ex vivo, non sono infette, è del marcio (e MOLTO GROSSO) in meno.Dora ha scritto:Ed eccolo qui, un lavoro STRA-OR-DI-NA-RIO di Siliciano e del suo laboratorio alla Johns Hopkins [...]
Quel che non riesco a fare, nonostante il tempo ormai trascorso dalla pubblicazione (grazie, Dora, sempre attentissima, bravissima e fulminea!

Una prima e non piccola implicazione "di metodo" sarebbe che tutto il correr dietro, da parte degli "aspiranti eradicatori", ai CD4 latentemente infetti (e solo a questi!) recupererebbe qualche senso, mentre, dopo la "gelata" della Collins, veramente mi pareva che spalassero acqua col forcone (anche se proseguivano imperterriti a chiamare i CD4 latentemente infetti "IL reservoir", con articolo determinativo singolare, ignorando bellamente quanto almeno apparentemente dimostrato dalla Collins, e cioè che, come minimo, di reservoir ce n'era anche un altro, e di gran lunga più rognoso).
Detta questa ovvietà, per il resto ho, come ripeto, una gran nebbia in testa. Due esempi:
1) A me pare che questa scoperta delle staminali/progenitrici ematopoietiche non infette sia una freccia GIGANTESCA all'arco della "sangamizzazione metodo Cannon", nel senso che RENDEREBBE POSSIBILE IL PURGING DELLE STAMINALI PRELEVATE DAL PAZIENTE, mentre, se stessimo alla Collins, tale purging sarebbe (almeno per il punto a cui si trova ora la medicina) del tutto impossibile, dato che non c'è NULLA che, "ESTERNAMENTE", differenzi una staminale con nascosto dentro il DNA provirale dell'HIV da una normale. Stando invece appunto all'ultimo Siliciano, sarebbe sufficiente, così come ha fatto lui, purificare al massimo le cellule prelevate, in modo che rimangano pressoché esclusivamente le staminali, e lì dentro di roba infetta non ce ne sarebbe più. Insomma, facendo un trapianto autologo, non si andrebbero a reiniettare al paziente delle cellule sì (in parte) modificate in modo da dare origine a CD4 senza CCR5, ma anche infette!!!
Ciò detto, e sempre che non abbia già infilato qualche errore in quello che ho scritto sopra, si potrebbe non dico equiparare, ma almeno accostare il "metodo Sangamo/Cannon" al "metodo Hütter"? Io temo di no, perché comunque, anche accompagnando il "metodo Sangamo/Cannon" a una mieloablazione "alla Hütter", rimarrebbe sempre la grossa differenza che, essendo il primo un trapianto autologo e il secondo eterologo, alla Cannon continuerebbe a mancare il contributo della "graft" ("nella giusta misura"), sulla cui importanza mi sembra abbiano parlato chiaro sia Hütter stesso, sia altri, sia, nell'ultima intervista che gli ha fatto Dora, il nostro preziosissimo Professore che, seppur riferendosi al caso delle leucemie, ha rimarcato uno iato tra autologo e eterologo che mi pare del tutto applicabile anche al caso dell'HIV.
In ogni caso, tanto per concludere (si fa per dire, naturalmente) il discorso Sangamo, che pure viene trattato in un altro thread, volevo segnalare che mi sono già rotto di questo nuovo andazzo alla "ponte di Bassano" ("là ci darem la mano") per cui i "sangam-CD4isti" (la premiata ditta Tebas&June, "il bello di Dora" e compagnia) fanno un (finto) passo in direzione dei "sangam-staminalisti" (Cannon) con la ciclofosfamide, mentre la Cannon risponde con un (altrettanto finto) passo verso i sangam-CD4isti provando (o dicendo di voler provare) a trasfondere dei CD4 maturi sangamizzati ai suoi fantomatici pazienti HIV+ E leucemici (o con linfoma, non so neanche più) "un po' condizionati". Ma che senso ha? CHE SENSO HA??? La si vuole fare (= far fare alla Cannon) 'sta benedetta prova del fuoco/proof of concept VERA o stiamo a giocare?
2) Il fatto che questa notizia/scoperta provenga dal team di Siliciano mi sembra porre un grosso problema in termini di conti che non tornano. E' infatti proprio da Siliciano che era arrivata, ormai già diverso tempo fa, una serie di studi che, in base a molteplici e concordanti indizi, indicavano che il reservoir dei CD4 latentemente infetti non era sufficiente, forse anche quantitativamente ma senz'altro qualitativamente/filogeneticamente, a dar ragione della viremia residua e dei famosi "predominant plasma clones" e che, sempre in base a tali indizi, doveva esistere un reservoir di cellule dal comportamento almeno "simil-staminale", che Siliciano aveva fortissimi sospetti corrispondesse a delle progenitrici ematopoietiche, infine individuate dalla Collins.
Adesso, invece, Siliciano dice, in sostanza, che le cellule "della Collins" sono perfettamente sane e non c'entrano nulla. E allora, DA DOVE ESCE QUELLA PARTE DI VIREMIA RESIDUA DI CUI IL RESERVOIR DEI CD4 LATENTEMENTE INFETTI NON E' RESPONSABILE?
