U=U anche per esposizioni accidentali?

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
doctorsmile
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U=U anche per esposizioni accidentali?

Messaggio da doctorsmile » sabato 23 marzo 2019, 23:36

scusatemi ma si può estendere anche nei casi di esposizioni accidentali in ambito sanitario la non infettività dei siero+ con carica non rilevabile? non credo ci siano molte pubblicazioni in merito.. almeno io non ho letto mai niente di concreto.



marte82

Re: U=U anche per esposizioni accidentali?

Messaggio da marte82 » lunedì 25 marzo 2019, 14:17

Solitamente si intende la non infettività in ambito sessuale sia etero che omo...per scambio di siringhe, parto e allattamento ancora non si sono espressi circa la completa non infettività, anche se ovviamente diminuisce la probabilità!



skydrake
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Re: U=U anche per esposizioni accidentali?

Messaggio da skydrake » lunedì 25 marzo 2019, 14:26

In effetti se il virus non è rilevabile (o non c'è, o ci sono così poche copie virali da non poter essere rilevato dai test PCR), nel sangue, tra l'altro in conpresenza di antiretrovirali (=DDT per il virus), non vedo come possa riuscire ad essere trasmesso.



doctorsmile
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Re: U=U anche per esposizioni accidentali?

Messaggio da doctorsmile » lunedì 25 marzo 2019, 17:14

io penso che sia come dici tu sky ma non se ne parla proprio, probabile che tranquillizzerebbe parecchio gli operatori sanitari anche se comunque farebbero la profilassi post esposizione.



Datex
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Re: U=U anche per esposizioni accidentali?

Messaggio da Datex » lunedì 25 marzo 2019, 22:33

fra l'altro vorrei capire come mai nei bugiardini italiani che poi sono quelli europei è ancora presente la scritta evidenziata che è ancora possibile trasmettere il virus durante il trattamento e di parlare con il proprio medico riguardo alla prevenzione.



uffa2
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Re: U=U anche per esposizioni accidentali?

Messaggio da uffa2 » lunedì 1 aprile 2019, 11:48

Il problema è tecnico ed etico.
Il problema tecnico è che gli studi alla base di U=U sono stati fatti sulle coppie e sui rapporti sessuali, che in via di principio prevedono scambio di sperma, non di sangue.
Il problema etico è che naturalmente nessuno studio può essere avviato sul presupposto di spingere i partecipanti a una condotta pericolosa o prevedere un’azione pericolosa, uno studio sugli effetti dell’esposizione al virus per trasmissione di sangue dovrebbe prevedere deliberate iniezioni o irrorazioni, perché gli incidenti in questione sono così pochi che bisognerebbe organizzare un registro osservazionale planetario per raggiungere la potenza statistica sufficiente… si fa prima a dare la PEP…
Dopo di che, dal punto di vista logico, è abbastanza plausibile che il virus irrilevabile sia sufficientemente scarso da essere innocuo anche in questi casi, ma è una deduzione, e qui si sta parlando delle vite degli operatori sanitari… fino a quando non ci saranno casi ripetuti alla noia, credo che ci terremo la PEP.

Quanto ai bugiardini: la revisione sistematica dei bugiardini deve venire dall’EMA, che ci ha messo vent’anni a ricredersi sulla lipodistrofia come effetto di classe degli antiretrovirali, per cui armiamoci di pazienza.
Inoltre, e questa è una buona ragione per non intervenire, resta il fatto che l’equazione U=U presuppone la “buona condotta” del paziente, non sempre sicura.

Comunque già oggi i farmaci più recenti hanno un testo dal tenore diverso (più soft) da quello classico, questo viene dal Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (per i Medici) di ODEFSEY:
Sebbene una efficace soppressione virale con la terapia antiretrovirale abbia dimostrato di ridurre notevolmente il rischio di trasmissione sessuale, un rischio residuo non può essere escluso. Si devono prendere precauzioni per prevenire la trasmissione in accordo con le linee guida nazionali.
E questo dal foglio illustrativo (per i Pazienti) di ODEFSEY:
Lei può ancora trasmettere l’HIV mentre sta prendendo questo medicinale, sebbene il rischio sia ridotto dall’effetto della terapia antiretrovirale. Discuta con il medico delle precauzioni necessarie per evitare di trasmettere l’infezione ad altre persone. Questo medicinale non guarisce dall’infezione da HIV. Mentre prende Odefsey lei può comunque sviluppare infezioni o altre malattie associate all’infezione da HIV.
Come conciliare U=U con gli obiettivi di prevenzione generale e di sicurezza legale per EMA e i fabbricanti contro cause nelle quale difendersi potrebbe essere difficilissimo? (pensate alle bestemmie scientifiche che i giudici scrivono nelle cause sui vaccini)
Forse si potrebbe scrivere
Diversi studi osservazionali hanno rilevato che, nei pazienti in cui il numero di copie del virus sia stabilmente inferiore a 200/mL per oltre sei mesi, il rischio di trasmissione di HIV può essere considerato nullo. Nondimeno, questo dato statistico non dà la certezza assoluta e alcuni di trasmissione si sono verificati. Questo medicinale non guarisce dall’infezione da HIV. Mentre prende questo medicinale lei può comunque sviluppare infezioni o altre malattie associate all’infezione da HIV. È sempre suggerito di adottare precauzioni per evitare che, in circostanze particolari, lei possa trasmettere il virus ad altre persone, o contrarre altre infezioni.
Ma credo che vorranno diversi anni…


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skydrake
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Re: U=U anche per esposizioni accidentali?

Messaggio da skydrake » lunedì 1 aprile 2019, 13:46

A me pare un atteggiamento simile a quello del divieto dell'uso di cellulari in aereo: non c'erano studi, ma nel principio di precauzione, furono proibiti, nonostante che non ci fossero stati ragionevoli dubbi (fin da quando esistono i cellulari almeno un quinto dei passeggeri si imbarcava lo stesso con i cellulari accesi, sai quanti aerei sarebbero dovuti cadere se fossero davvero in grado di interferire con le apparecchiature a bordo!).
A questo punto chiedo la proibizione della fxxx: poiché non ci sono studi che dimostrino che la sua esposizione non provochi l'alluce valgo, tanto vale proibirla...



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Re: U=U anche per esposizioni accidentali?

Messaggio da uffa2 » martedì 2 aprile 2019, 9:07

:lol: :lol: :lol: :lol:
geniale!!! una risposta scientifica al congresso di Verona :P


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Re: U=U anche per esposizioni accidentali?

Messaggio da Silente1982 » sabato 6 aprile 2019, 5:05

Sul bugiardino del Tivicay e Lamivudina c’e Ancora scritto il rischio di lipodistrofia, per non parlare di tutti gli altri possibili effetti collaterali relazionati ai farmaci.
Ricordo la prima volta che lo lessi non riuscii a dormire per svariati giorni.

Feci le domande del caso alla mia infettivologa allo Spallanzani e la risposta fu geniale:

“ ma guarda, le case farmaceutiche piu scrivono e piu sono protette. I nuovi farmaci non presentano nessuno di questi effetti collaterali, solo pochissimi soggetti hanno avuto dei problemi per intolleranza ma siamo ben lontani dai farmaci degli anni 80. E’ come se ti scrivessi di tutti i pericoli a cui saresti soggetto nel momento in cui esci di casa, da una macchina che ti investa a cadere dentro una buca, e le buche a Roma non ci mancano”. Effettivamente in 6 mesi niente problemi.

Magari sarebbe un discorso differente in caso di trasfusione ma sinceramente non ne ho idea.



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