Paura: la mia storia
Paura: la mia storia
Salve, sono un ragazzo di 26 anni del sud Italia.
Ho scoperto di essere sieropositivo il mese scorso e già dall'8 giugno prendo la terapia con Tivicay+Descovy.
Ad aprile ho iniziato ad avere tutto d'un tratto dei problemi a livello sessuale, con presenza di sangue nello sperma e dolore atroce nell'eiaculare. Dopo vari controlli, ecografie che escludevano tumori e cisti, un andrologo mi ha diagnosticato una brutta prostatite curata poi con antibiotici e antinfiammatori con aggiunta di integratori specifici perché la spermiocoltura e lo spermiogramma mi avevano indicato come sterile. Al passare delle settimane lo sperma é diventato quasi normale (solo in po' grumoso) il dolore è scomparso. Decido di ripetere gli esami e siccome sono quasi un infermiere (mi manca la tesi) mi viene qualche dubbio e aggiungo alla lista degli esami il test hiv.
Ecco, una mazzata mi colpisce in pieno: test elisa positivo confermato dal WB. Panico.
Chiamo il numero verde hiv e mi faccio dare i contatti del centro malattie infettive più vicino e prenoto un appuntamento. La dottoressa fa l'anamnesi e le dico quali possano essere state secondo me le cause del contagio (puntura accidentale durante il tirocinio in ospedale o rapporti a rischio con un ragazzo con il quale ebbi una storia)ma comunque, oramai non importava più il come è il perché.
Faccio altri test e i risultati sono :
cd4 a 423 e virus a 26000 circa.
Deduco che quindi si tratta di una infezione risalente sicuramente alla prima metà del 2017 perché fino alla fine del 2016 ho donato sangue senza alcun problema.
Di nuovo panico. Inizio a collegare tanti sintomi e segni che il mio corpo mi stava dando: raffreddore con catarro che non passa da dicembre 2018, brufoli e crosticina sul naso che non guariscono, perdita di peso, dolori passeggeri al fegato, stanchezza, episodi febbrili senza senso apparente, caduta abbondante di capelli da due anni.
Situazione attuale: dopo un mese di terapia mi sento più o meno come prima, ho un dolore (la sensazione é come quella di un peso che "tira") a livello del colon discendente o della milza, bruciore di stomaco continuo e mal di testa. Ieri ho fatto il controllo mensile i cui risultati saranno pronti tra una decina di giorni. Ho paura, ho un senso di angoscia persistente. Ho ansia ogni volta che sento qualche doloretto. La dottoressa dice che ho preso l'infezione in tempo e che non sono in aids e che con la terapia dovrei vivere bene come qualsiasi altro essere umano.
Le parole però non mi bastano.... Ho bisogno di conoscere altre storie come la mia e magari sentire il parere di chi sta vivendo questa situazione. Scusate la scrittura poco fluente e qualche errore di battitura.
Ho scoperto di essere sieropositivo il mese scorso e già dall'8 giugno prendo la terapia con Tivicay+Descovy.
Ad aprile ho iniziato ad avere tutto d'un tratto dei problemi a livello sessuale, con presenza di sangue nello sperma e dolore atroce nell'eiaculare. Dopo vari controlli, ecografie che escludevano tumori e cisti, un andrologo mi ha diagnosticato una brutta prostatite curata poi con antibiotici e antinfiammatori con aggiunta di integratori specifici perché la spermiocoltura e lo spermiogramma mi avevano indicato come sterile. Al passare delle settimane lo sperma é diventato quasi normale (solo in po' grumoso) il dolore è scomparso. Decido di ripetere gli esami e siccome sono quasi un infermiere (mi manca la tesi) mi viene qualche dubbio e aggiungo alla lista degli esami il test hiv.
Ecco, una mazzata mi colpisce in pieno: test elisa positivo confermato dal WB. Panico.
Chiamo il numero verde hiv e mi faccio dare i contatti del centro malattie infettive più vicino e prenoto un appuntamento. La dottoressa fa l'anamnesi e le dico quali possano essere state secondo me le cause del contagio (puntura accidentale durante il tirocinio in ospedale o rapporti a rischio con un ragazzo con il quale ebbi una storia)ma comunque, oramai non importava più il come è il perché.
Faccio altri test e i risultati sono :
cd4 a 423 e virus a 26000 circa.
Deduco che quindi si tratta di una infezione risalente sicuramente alla prima metà del 2017 perché fino alla fine del 2016 ho donato sangue senza alcun problema.
Di nuovo panico. Inizio a collegare tanti sintomi e segni che il mio corpo mi stava dando: raffreddore con catarro che non passa da dicembre 2018, brufoli e crosticina sul naso che non guariscono, perdita di peso, dolori passeggeri al fegato, stanchezza, episodi febbrili senza senso apparente, caduta abbondante di capelli da due anni.
Situazione attuale: dopo un mese di terapia mi sento più o meno come prima, ho un dolore (la sensazione é come quella di un peso che "tira") a livello del colon discendente o della milza, bruciore di stomaco continuo e mal di testa. Ieri ho fatto il controllo mensile i cui risultati saranno pronti tra una decina di giorni. Ho paura, ho un senso di angoscia persistente. Ho ansia ogni volta che sento qualche doloretto. La dottoressa dice che ho preso l'infezione in tempo e che non sono in aids e che con la terapia dovrei vivere bene come qualsiasi altro essere umano.
Le parole però non mi bastano.... Ho bisogno di conoscere altre storie come la mia e magari sentire il parere di chi sta vivendo questa situazione. Scusate la scrittura poco fluente e qualche errore di battitura.
Re: Paura: la mia storia
non sono un infettivologo, ma forse un mese è poco per la remissione dei sintomi hiv...? la carica virale adesso come sta? sei già irrilevabile?
OTO.
Re: Paura: la mia storia
Si, può essere che un mese sia un po' pochino. La carica virale non so adesso a quanto si attesti... Lo saprò tra pochi giorni. La cosa che ora mi preoccupa è questo fastidio a livello del colon discendente/milza.
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Re: Paura: la mia storia
Se puo darti sollievo ti informo che la mia carica virale si è azzerata in un mese ed era circa 120.000 copie.
Probabile che i sintomi dipendano dai farmaci con il quale il tuo corpo deve adattarsi. Personalmente con la tre terapia non ho avuto nessun effetto collaterale.
Tempo al tempo e tutto passa. Per il primo anno ti terranno sotto controllo, farai tanti vaccini ma soprattutto ogni sintomo ricordalo di riferirlo al medico. Alcune volte sono semplicemente "pippe mentali".
Probabile che i sintomi dipendano dai farmaci con il quale il tuo corpo deve adattarsi. Personalmente con la tre terapia non ho avuto nessun effetto collaterale.
Tempo al tempo e tutto passa. Per il primo anno ti terranno sotto controllo, farai tanti vaccini ma soprattutto ogni sintomo ricordalo di riferirlo al medico. Alcune volte sono semplicemente "pippe mentali".
Re: Paura: la mia storia
Benvenuto nel forum... Anche io sono nuovo, da due settimane in terapia scoperto durante la sieroconversione. Una pasticca al giorno e si va avanti... L'importante é non buttarsi giu... E fare la vita di sempre... Magari controllandosi meglio e senza fare cavolate. In bocca al lupo.
Re: Paura: la mia storia
All'inizio è stato difficile accettare la diagnosi... Anche perché il dottore del laboratorio privato mi ha avvisato per telefono così di botto. Poi, invece, in ospedale mi hanno dato tutto l'ascolto possibile. É vero che con le pillole dovrei star tranquillo ma ho sempre l'ansia dell'aids all'orizzonte, come uno spettro. Per non parlare del fatto che non voglio dirlo ai miei...Sultan15 ha scritto: ↑martedì 9 luglio 2019, 16:35Benvenuto nel forum... Anche io sono nuovo, da due settimane in terapia scoperto durante la sieroconversione. Una pasticca al giorno e si va avanti... L'importante é non buttarsi giu... E fare la vita di sempre... Magari controllandosi meglio e senza fare cavolate. In bocca al lupo.
Re: Paura: la mia storia
Con quanti cd4 sei partito? Se posso....Silente1982 ha scritto: ↑martedì 9 luglio 2019, 15:57Se puo darti sollievo ti informo che la mia carica virale si è azzerata in un mese ed era circa 120.000 copie.
Probabile che i sintomi dipendano dai farmaci con il quale il tuo corpo deve adattarsi. Personalmente con la tre terapia non ho avuto nessun effetto collaterale.
Tempo al tempo e tutto passa. Per il primo anno ti terranno sotto controllo, farai tanti vaccini ma soprattutto ogni sintomo ricordalo di riferirlo al medico. Alcune volte sono semplicemente "pippe mentali".
Re: Paura: la mia storia
Ciao, la terapia è quella che prendo io. Avevo 58 cd4 alla diagnosi, e mi ha rimesso in piedi. Dopo un mese ero praticamente azzerato e i cd4 si sono quasi decuplicati in un anno e mezzo
Tranquillo sul resto, nemmeno io l’ho detto ai miei.
Che regione sei? Hai fatto tutta la prassi per esenzione?
Tranquillo sul resto, nemmeno io l’ho detto ai miei.
Che regione sei? Hai fatto tutta la prassi per esenzione?
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Re: Paura: la mia storia
In terapia da 3 mesi,
Tranquillo i farmaci faranno il loro dovere ed in breve tempo sarai irrilevabile ed i cd4 cominceranno a salire.
A me il Tivicay le prime settimane mi procurava un mal di testa assurdo poi passa, ad oggi ho notato che se lo prendo a stomaco pieno non ho mal di testa.
Per me la parte difficile è stata metabolizzare la cosa...
se mi viene lo sconforto apro il frigo
A me già capita che quando suona il cellulare per ricordarmi la terapia non capisco che è il mio cellulare che suona
Tranquillo i farmaci faranno il loro dovere ed in breve tempo sarai irrilevabile ed i cd4 cominceranno a salire.
A me il Tivicay le prime settimane mi procurava un mal di testa assurdo poi passa, ad oggi ho notato che se lo prendo a stomaco pieno non ho mal di testa.
Per me la parte difficile è stata metabolizzare la cosa...
se mi viene lo sconforto apro il frigo

A me già capita che quando suona il cellulare per ricordarmi la terapia non capisco che è il mio cellulare che suona

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Re: Paura: la mia storia
Ne avevo 280. in realtà uscivo da una cura di antibiotico per una gonorrea asintomatica che avevo trovato casualmente con un tampone (non sapevo ancora di avere HIV) 6 simpatiche iniezioni. La percentuale era 25% il rapporto era 0.4Fra993 ha scritto: ↑martedì 9 luglio 2019, 16:47Con quanti cd4 sei partito? Se posso....Silente1982 ha scritto: ↑martedì 9 luglio 2019, 15:57Se puo darti sollievo ti informo che la mia carica virale si è azzerata in un mese ed era circa 120.000 copie.
Probabile che i sintomi dipendano dai farmaci con il quale il tuo corpo deve adattarsi. Personalmente con la tre terapia non ho avuto nessun effetto collaterale.
Tempo al tempo e tutto passa. Per il primo anno ti terranno sotto controllo, farai tanti vaccini ma soprattutto ogni sintomo ricordalo di riferirlo al medico. Alcune volte sono semplicemente "pippe mentali".
Considera che iniziai il 19 novembre a prendere le pasticche ultimo esame 1 mese fa risultavo 600 cd4 40% rapporto 0.8