La difficoltà degli incontri per noi positivi

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
davide82alone
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La difficoltà degli incontri per noi positivi

Messaggio da davide82alone » lunedì 23 settembre 2019, 20:44

Ciao a tutti,
sono nuovo di questo sito, ma non fresco di contagio in quanto ormai il prossimo marzo spegnerò dieci candeline dalla scoperta del mio piccolo fardello.
Mi ritrovo qui a scrivervi perchè ultimamente sto riflettendo su quanto abbia inciso la mia sieropositività sulla mia vita affettiva/amorosa.
Purtroppo la cosa ha inciso non poco. Dapprima ero un ragazzo che non faticava piu di tanto ad avere occasioni di conoscere altri ragazzi, sono gay, ora invece mi ritrovo a faticare molto per conoscere qualcuno. Come tanti, ho utilizzato spesso siti di incontri per gay. Su questi siti, nel mio profilo specifico che sono sieropositivo in quanto quando non lo facevo e incontravo ragazzi, per me era sempre una sofferenza poi dover dirgli la cosa, la paura delle loro reazioni mi terrorizzava, me ne sono capitate di ogni finchè mi sono detto basta, cuccherò di meno ma almeno sarò piu tranquillo.
Il problema è che, cucco molto meno, ma molto molto meno. Non voglio sembrarvi una persona che vuole collezionare incontri, anzi mi basterebbe conoscere qualcuno di interessante ogni tanto ma il problema è che la gente ha ancora troppa paura di noi, non basta spiegargli che ora le cose sono diverse, che chi si cura non infetta, tanti ha paura quasi quanto se ne aveva negli anni 80 è pazzesco, anche i gay solo pochi sono informati.
Spesso mi deprimo, quando sento i miei amici che parlano che hanno conosciuto dei ragazzi io vorrei che stessero zitti, li ascolto in silenzio e dentro piango perchè per me ora è una cosa rara. A volte mi scrivono ragazzi che mi dicono che vogliono essermi amico ma io, ringraziandoli cerco di fargli capire che non ho bisogno di amici compassionevoli io ho bisogno di quello vogliono tutti, di qualcuno che li faccia sentire ancora desiderati nonostante la sieropositività, sto chiedendo troppo forse? mi sento che mi stanno scorrendo via gli anni migliori della mia vita e che sto perdendo l'occasione di aver potuto conoscere qualcuno di interessante.
Perdonate il mio sfogo, spero di non essere stato pesante ma se non lo faccio con qualcuno che mi possa capire non saprei con chi farlo e quindi vi domando come avete fatto a superare questa cosa voi, se l'avete superata o meno...sono semrpe stato forte a riguardo psicologicamente ma in questo periodo sono un pò affranto sono sincero.
Grazie a tutti anche solo per aver letto il mio post.
Davide
Ultima modifica di davide82alone il martedì 24 settembre 2019, 16:24, modificato 1 volta in totale.



Bestrongtogether
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Re: La difficoltà degli incontri per noi positivi

Messaggio da Bestrongtogether » martedì 24 settembre 2019, 15:14

Io penso che i siti e le app di incontri trovare una relazione sia cosa rara ma non impossible ;) Io ci ho incontrato mio marito.
Io personalmente non scriverei di essere S+
Noi non siamo il virus e l’ignoranza regna sovrana in questo ambito.



davide82alone
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Re: La difficoltà degli incontri per noi positivi

Messaggio da davide82alone » martedì 24 settembre 2019, 16:23

grazie innanzitutto per il tuo messaggio, purtroppo noi gay, o forse io in particolare non incontro facilmente per strada nella vita di tutti i giorni altri gay come succede agli etero e nei locali la gente non va piu per conoscere ma per divertirsi o per fugaci intrattenimenti. Qui i siti internet ci hanno aiutato.
Come ho scritto, ho fatto profili dove non dicevo nulla della mia situazione ma poi quando lo dicevo stavo troppo male per paura della reazione dell'altro che il piu delle volte si è spesso dileguato.
Non so, sembra che i gay, categoria a rischio che dovrebbe in teoria e di conseguenza essere piu informata, siano quelli che hanno piu terrore di tutti, ed è tanto dura ogni volta cercare di convincere l'altro a non aver paura, la cosa affligge molto....forse devo imparare a stare bene dassolo e basta.



Moz72
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Re: La difficoltà degli incontri per noi positivi

Messaggio da Moz72 » mercoledì 25 settembre 2019, 8:11

Ti stai avvicinando al punto di rottura che prescinde la positività
Hai capito che di incontri non si vive e dentro di te qualcosa dice voglio qualcosa di più
Vuoi conoscere una persona interessante, ma tu a prescindere dal +, ti ritieni interessante e cosa fai per esserlo? cosa metti sul piatto, oltre la sincerità sul tuo stato sierologico (che personalmente approvo)?

Sono di una generazione che non ha usato le app e le chat, dovevi buttarti per conoscere qualcuno, senza una scheda profilo o foto in costume in mano, forse sono alieno e non capisco pienamente, comunque appunto come dice l'altro utente non solo il male, lui vi ha rimediato marito, tutto sta come le usi

Amici che il punto di rottura non l'hanno mai risolto e anche oltre 70 anni, negativi o positivi, sono sempre in giro per il mondo in cerca di incontri interessanti, ma non stanno da soli

Amici che sono insieme da una vita, si tradiscono o meno, chisse ne frega, ognuno la coppia la vive a modo suo

Cerca di non stare da solo comunque, se tutti i tuoi amici vivono raccontando dei loro incontri, e di questo parlate tra voi, per misurare chi se ne fa di +, o come c'è la quello o come ce l'ha quell'altro, boh, ripeto tu sei vicino al punto di rottura, i tuoi amici che vuoi zittire, non l'hanno ancora raggiunto, ma sono decisamente infantili, e di infantilismo gay si può vivere fino all'ultimo giorno di tua vita, grazie ai preparati rizzacazzo della medicina moderna

Forse hai bisogno di nuovi amici

E' tutta questione di scelte e di responsabilità



Moz72
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Re: La difficoltà degli incontri per noi positivi

Messaggio da Moz72 » mercoledì 25 settembre 2019, 8:11

😘
Ultima modifica di Moz72 il mercoledì 25 settembre 2019, 12:32, modificato 1 volta in totale.



crash777c
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Messaggio da crash777c » mercoledì 25 settembre 2019, 12:27

.
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hurricane
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Re: La difficoltà degli incontri per noi positivi

Messaggio da hurricane » martedì 1 ottobre 2019, 4:13

Buongiorno.

Diciamo che sono nella tua identica situazione.
È la terza volta che provo a scrivere questa risposta al tuo post perché in questi giorni sono un po' perso e quindi faccio veramente fatica a scrivere un pensiero con un po' di lucidità. (Tutto ciò per una conoscenza che sta finendo e questa cosa non mi fa dormire.)
Mi sono appena collegato perché volevo scrivere un post per un consiglio su come dirlo, su come approcciarsi, sugli incontri ma, poi, ho visto il tuo post.

A differenza tua, io non scrivo lo stato sierologico sui siti quindi mi trovo ad incontrare [forse (?) Più gente di te] ma, per la paura di dirlo, scappo da chi incontro.
(Ovviamente Facendomi del male).
Non ce la faccio più e nemmeno io so che fare.

Aderisco completamente a quello che dici siccome mi sento affranto anche io. Sono spaesato, non voglio stare solo, vorrei qualcuno accanto con cui star bene. A differenza tua, da quando l'ho scoperto, mi sono chiusto anche verso i miei amici: mi sono isolato perché all'inizio (quando dovevo metabolizzare la malattia) ho pensato che allontanarsi da tutti sarebbe stata la cosa migliore. In realtà, solo dopo questi 5 anni, ho scoperto che è stata veramente deleteria come scelta.

Mi piacerebbe trovare qualcuno di intetessante sì,anche a me, ma é difficile. Lo stigma c'è ed è forte, nonostante U=U.
Per certi aspetti lo capisco benissimo: È difficile razionalizzare; del resto sono il primo che fa fatica a convincersi dello statement nonostante sia una scoperta consolidata.

Come avete fatto a superare questa cosa, se ci siete passati.


My head is a Jungle.

Mandrake
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Re: La difficoltà degli incontri per noi positivi

Messaggio da Mandrake » martedì 1 ottobre 2019, 6:47

Ma guarda, ormai nel 2019 è una cosa che va vissuta in modo del tutto personale. Non va sbandierata sulle app e detta al primo che trovi. Ero anche io del parere che andava detto, ma poi in questo percorso di due anni mi sono reso conto che sono lo stesso di prima della scoperta, faccio le stesse cose e sono come tutti. E non infetto. Quindi...
Poi ricordiamoci che questo mondo è molto cattivo, la gente ci mette un attimo a rovinarti.



uncle_tom82
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Re: La difficoltà degli incontri per noi positivi

Messaggio da uncle_tom82 » sabato 5 ottobre 2019, 0:26

Purtroppo non è facile !!! io sono ormai verso i 5 anni dalla scoperta e sono azzerato da tempo .. ricordo solo che i primi 6 mesi non ho fatto nulla mi sono chiuso in me stesso sia con gli amici che con le chat e i social gay .. poi sono stato incoraggiato dalla mia stessa dottoressa infettivologa a riprendere l'attività sessuale rassicurandomi che non ero a rischio di infettare ... e cosi piano piano ho ricominciato ad avere qualche rapporto ... piano piano diciamo che qualche avventura lho avuta ... anche se purtroppo non riesco a gustarmeli al 100% perchè pur essendo azzerato mi sento sempre in colpa e ho paura di fare del male !!! è un blocco psicologico !!! anche se cmq per scelta e per gusto sono solo passivo quindi il rischio di infettare si abbassa ancora di piu' e non faccio mai entrare in contatto gli altri col mio sperma ( rifiuto anche di ricevere i rapporti orali )... faccio sesso anale protetto mentre quello orale no ... lo pratico senza precauzioni ... IO NON DICO NULLA DEL MIO STATO SIEROLOGICO esiste una legge sulla privacy della sanità italiana che afferma che non siamo obbligati a comunicare il nostro stato purchè usiamo le dovute precauzioni ... il profilattico va sempre usato sia per noi stessi che per gli altri ... parlando di rapporti promiscui ... solo 3 volte ho detto di essere positivo a dei ragazzi e ricordo che uno ha reagito un po male all'inizio ma poi mi disse che anche il suo ex era positivo ... gli altri due invece hanno reagito bene e si sono fatti fare lo stesso un rapporto orale ... quindi dipende dalla persona ...

il discorso invece si fa più serio se si parla di frequentazione fissa, relazione con un partner, allora li va a botta di culo ...!!! bisogna capire se la persona che abbiamo difronte è davvero disposta a capire e accettare la situazione .. se è particolarmente intelligente da capire i progressi attuali ect ... di certo non si puo' mica dire di essere positivo ad ogni ragazzo che si cerca di frequentare ... quindi prima di tutto lo step piu' difficile da risolvere è se quella persona si davvero il partner perfetto per intraprendere una relazione capire se c'è davvero del sentimento .... io se dovessi trovare una persona che penso sia quella giusta non ci farei nulla per i primi periodi ... poi piano piano affronterei il discorso e poi da li si percepisce il prossimo step da fare .. o mollare o lasciarsi andare ..



davide82alone
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Re: La difficoltà degli incontri per noi positivi

Messaggio da davide82alone » sabato 5 ottobre 2019, 13:20

Grazie mille a tutti per le bellissime risposte che avete dato al mio post, ne avevo tanto bisogno, è stato bello leggere come ognuno vive in maniera piu o meno simile, piu o meno diversa la propria sieropositività quando si relazione con il prossimo. Condivido certi vostri pensieri e altri meno.
Non condivido il fatto di iniziare una frequentazione e dire della propria sieropositività dopo mesi poichè ci sono personaggi terrorizzati dalla cosa e la loro reazione mi spaventa, non vogliono sentire ragioni sul fatto che non siamo infettivi, non gli vuole entrare in testa e il terrore che molti hanno ancora non mi fa vivere tranquillamente i rapporti fisici in quanto penso"chissà se sapessero come reagirebbero".
E' stata la mia esperienza nel non dirlo da subito, (se non per rapporti proprio veloci e occasionali) a portarmi a fare profili dove specifico che sono sieropositivo, faccio molte, molte meno conoscenze di prima ma mi sono tolto uno stress enorme. Quando dovevo comunicare, alla persona conosciuta da poco, che sono positivo per me erano giorni un pò infernali, stavo molto in pena, lo stigma è ancora forte, molta gente pensa che tra poco moriremo di aids e dirgli che non siamo infettivi a loro non cambia proprio nulla, "undetectable" non vuol venire ancora metabolizzato. Forse dovrei conoscere dei sieropositivi come me ma non è cosi facile...sono abbastanza sconfortato. Non credo che quando frequentiamo qualcuno, la nostra sieropositività sia una cosa solo nostra e da tirare fuori al momento piu opportuno, alle altre persone fa differenza dirglielo da subito o dopo mesi, è inutile che ce la raccontiamo, per tanto che noi la viviamo bene o meno è cosi e se una persona ha paura non è vero che è un deficiente che è meglio perderlo che trovarlo....bo forse ho un po scritto tutto quello che mi sta passando per la mente...



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