SE POTETE, MI AIUTATE A CAPIRE QUESTE COSE?

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
Mogol
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SE POTETE, MI AIUTATE A CAPIRE QUESTE COSE?

Messaggio da Mogol » sabato 14 dicembre 2019, 9:50

Carissimi,
scusate se ultimamente scrivo più del solito, ma questa per me è una novità e vorrei saperne di più su questa balorda infezione.
Ricapitolo un attimo la mia situazione: sono sieropositivo da settembre, lo scopro ad ottobre (con WB negativo) e nello stesso mese comincio la terapia con Genvoya (carica virale da 220.000 a 147 e cd4 stabili intorno a 500). La viremia, in quanto fase acuta, non doveva, all`inizio, essere ancora più alta? Leggo che a molti di voi è arrivata anche oltre il milione.
In questi giorni mi passano tanti pensieri per la testa. Cominciamo con le resistenze (il mio test dice di non essere resistente): queste si possono manifestare solo nel caso di non aderenza alla terapia oppure in altri casi?
Vi spiego meglio: io ho 28 anni e ho cominciato la mia terapia. È possibile che, rispetto a chi comincia a 50 anni, il mio organismo fra una decina/ventina di anni sia stanco e cominci a non "sopportare" più gli antiretrovirali? (In caso di fallimento, ad esempio, ci sono poche o tante alternative?)
Il farmaco che utilizzo, come detto sopra, è genvoya e spero che sia abbastanza recente (ho letto che a molti di voi come terapia di attacco danno due compresse, perché a me ne è stata data solo una tripla? Può essere un errore?).
Sul foglietto illustrativo non trovo un paragrafo per quanto riguarda le interferenze alimentari. È possibile che ce ne siano? Io consumo diverse tisane al giorno (principalmente a base di melatonina, camomilla, valeriana, liquirizia, anice, menta) e vorrei sapere se posso continuare a farlo.
Ho letto dei post a riguardo su questo forum però erano datati 2012/2013, quindi non so se siano ancora affidabili o qualcosa è stato aggiornato rispetto alle vecchie linee guida.
In tutto questo c`è da aggiungere che fumo, e dopo la scoperta, fumo anche un po' di più, perché ancora è un po' difficile da metabolizzare. Ma un giorno conto di smettere.
Scusate la lunghezza del messaggio, e se a qualcuno venisse voglia di rispondermi e darmi consigli/delucidazione gliene sarei molto grato.
Buona giornata a tutti!

P.S. Leggendo argomenti in giro su questo forum, mi è capitato di leggere questo messaggio di skydrake
skydrake ha scritto:
mercoledì 24 aprile 2019, 21:02
Proprio oggi ho avuto la mia visita infettivologica (per me semestrale).
La mia infettivologa dice che per lei verso il 2030 questa malattia sarà sconfitta. Se ci sono riusciti con l'HCV (epatite C) un virus che non riuscivano neanche a vedere, riusciranno anche con l'HIV.
È un`utopia o sulla base di nuovi studi potrebbe essere anche vero?



skydrake
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Re: SE POTETE, MI AIUTATE A CAPIRE QUESTE COSE?

Messaggio da skydrake » sabato 14 dicembre 2019, 11:16

La viremia varia enormemente da un paziente all'altro.
In fase acuta c'è chi la ha a 50.000, chi a 500.000, chi a 5 milioni.
Oggigiorno il massimo rischio e contrarre un ceppo già reso resistente da uno dei precedenti ospiti. Se il tuo non lo è, lo potrebbe diventare solo se non sarai aderente alla tua terapia antiretrovirale.
Sull'ipotesi che il tuo organismo diventi "stanco" e cominci a non sopportare più la terapia dopo molti anni, quindi sviluppare "rigetti" tardivi, l'ho sentita solo riguardo ad antiretrovirali molto vecchi (es. tra gli altri utenti Puzzle dovette smettere di usare la Zidovulina, dopo molti anni, per questo motivo). In parte un altro paio di utenti con l'accoppiata Norvir/Prezista, nel senso che con la vecchiaia possono emergere patologie ulteriori che complicano il trattamento della prima.
Se usi tisane e prodotti fitoterapici, le due interferenze principali a cui devi ben guardarti sono con l'iperico (erba di San Giovanni) e l'artiglio del diavolo, in quanto sono due potenti "induttori del citocromo CPYP50 3A4". I citocromo 3A4 è una via metabolica con cui il fegato è in grado di metabolizzare e smaltire moltissimi degli antiretrovirali esistenti. Il loro impatto è particolarmente significativo con gli inibitori della proteasi, ma interferiscono (male, sono "induttori", quindi accorciano l'emivita) con moltissimi altri.
Quindi, evita come il veleno l'iperico e l'artiglio del diavolo.
Poi ci sarebbe una lunga serie di "inibitori" del citocromo 3A4 e altri citocromi, in primis il pompelmo, ma se non prendi inibitori della proteasi la loro interazione si può ancora gestire (nota la differenza tra "induttori" e "inibitori" del citocromo, i primi aumentano la densità plasmatica e l'emivita degli antiretrovirali, i secondi il contrario).
Alle interazioni di metabolizzazione al livello del fegato prima citate, poi ci sono quelle di assimilazione al livello dello stomaco e del duodeno, ma quelle più o meno sono in comune con tutti i farmaci: gli inibitori della pompa protonica e gli antiacidi (magnesio compreso), non andrebbero presi mai nelle ore in cui assumi gli antiretrovirali.
Infine, al riguardo a quel che mi disse la mia infettivologa, mi pare che fosse un pochino ottimista. Per questa domanda ti consiglio di seguire i threads a cura di Dora. Su questo non ho dubbi: la cura definitiva, o le cure funzionali effettive, prima di arrivare alla stampa generalista saranno già annunciate, monitorate nelle loro varie fasi sperimentali e analizzate accuratamente da anni da Dora nella sezione Verso una Cura.



Mogol
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Re: SE POTETE, MI AIUTATE A CAPIRE QUESTE COSE?

Messaggio da Mogol » sabato 14 dicembre 2019, 11:57

skydrake ha scritto:
sabato 14 dicembre 2019, 11:16
La viremia varia enormemente da un paziente all'altro.
In fase acuta c'è chi la ha a 50.000, chi a 500.000, chi a 5 milioni.
Oggigiorno il massimo rischio e contrarre un ceppo già reso resistente da uno dei precedenti ospiti. Se il tuo non lo è, lo potrebbe diventare solo se non sarai aderente alla tua terapia antiretrovirale.
Sull'ipotesi che il tuo organismo diventi "stanco" e cominci a non sopportare più la terapia dopo molti anni, quindi sviluppare "rigetti" tardivi, l'ho sentita solo riguardo ad antiretrovirali molto vecchi (es. tra gli altri utenti Puzzle dovette smettere di usare la Zidovulina, dopo molti anni, per questo motivo). In parte un altro paio di utenti con l'accoppiata Norvir/Prezista, nel senso che con la vecchiaia possono emergere patologie ulteriori che complicano il trattamento della prima.
Se usi tisane e prodotti fitoterapici, le due interferenze principali a cui devi ben guardarti sono con l'iperico (erba di San Giovanni) e l'artiglio del diavolo, in quanto sono due potenti "induttori del citocromo CPYP50 3A4". I citocromo 3A4 è una via metabolica con cui il fegato è in grado di metabolizzare e smaltire moltissimi degli antiretrovirali esistenti. Il loro impatto è particolarmente significativo con gli inibitori della proteasi, ma interferiscono (male, sono "induttori", quindi accorciano l'emivita) con moltissimi altri.
Quindi, evita come il veleno l'iperico e l'artiglio del diavolo.
Poi ci sarebbe una lunga serie di "inibitori" del citocromo 3A4 e altri citocromi, in primis il pompelmo, ma se non prendi inibitori della proteasi la loro interazione si può ancora gestire (nota la differenza tra "induttori" e "inibitori" del citocromo, i primi aumentano la densità plasmatica e l'emivita degli antiretrovirali, i secondi il contrario).
Alle interazioni di metabolizzazione al livello del fegato prima citate, poi ci sono quelle di assimilazione al livello dello stomaco e del duodeno, ma quelle più o meno sono in comune con tutti i farmaci: gli inibitori della pompa protonica e gli antiacidi (magnesio compreso), non andrebbero presi mai nelle ore in cui assumi gli antiretrovirali.
Infine, al riguardo a quel che mi disse la mia infettivologa, mi pare che fosse un pochino ottimista. Per questa domanda ti consiglio di seguire i threads a cura di Dora. Su questo non ho dubbi: la cura definitiva, o le cure funzionali effettive, prima di arrivare alla stampa generalista saranno già annunciate, monitorate nelle loro varie fasi sperimentali e analizzate accuratamente da anni da Dora nella sezione Verso una Cura.
Grazie mille sky, davvero. Posso usare la tua accurata preparazione in materia per chiederti cosa ne pensi di Genvoya e dei suoi principi attivi? Lo trovi "al passo con i tempi" per quanto riguarda la terapia o ce ne sono altri migliori?



skydrake
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Re: SE POTETE, MI AIUTATE A CAPIRE QUESTE COSE?

Messaggio da skydrake » sabato 14 dicembre 2019, 13:00

Non sono un medico. Poi, io il Genvoya non potrei prenderlo perché uno dei suoi frequenti effetti collaterali è l'aumento del colesterolo e io tendo ad averlo già altissimo per una questione di ereditarietà(sia di padre che di madre). Per anni ho preso qualcosa di simile (sempre inibitori della proteasi più Emtricitabina) e mi trovavo benissimo.
A meno che cominci ad avere problemi anche te con il colesterolo, oppure prendi psicofarmaci (spesso interagisce con molti altri farmaci, specie i psicofarmaci), tienitelo stretto finché ti proporranno un semplificazione della terapia (o meglio ancora, una terapia long action, adesso tutte in fase di sperimentazione).



Mogol
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Re: SE POTETE, MI AIUTATE A CAPIRE QUESTE COSE?

Messaggio da Mogol » sabato 14 dicembre 2019, 13:29

skydrake ha scritto:
sabato 14 dicembre 2019, 13:00
Non sono un medico. Poi, io il Genvoya non potrei prenderlo perché uno dei suoi frequenti effetti collaterali è l'aumento del colesterolo e io tendo ad averlo già altissimo per una questione di ereditarietà(sia di padre che di madre). Per anni ho preso qualcosa di simile (sempre inibitori della proteasi più Emtricitabina) e mi trovavo benissimo.
A meno che cominci ad avere problemi anche te con il colesterolo, oppure prendi psicofarmaci (spesso interagisce con molti altri farmaci, specie i psicofarmaci), tienitelo stretto finché ti proporranno un semplificazione della terapia (o meglio ancora, una terapia long action, adesso tutte in fase di sperimentazione).
Va bene, grazie. Anche io ho problemi di colesterolo, ereditario. Prima della terapia oscillava tra i 180 e i 220. Speriamo non peggiori con Genvoya



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