HIV: il calendario dei generici

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
Dora
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da Dora » venerdì 20 gennaio 2012, 23:16

Melisanda ha scritto:Proprio oggi parlando con una cardiologa a proposito di un farmaco per il cuore l'Isoptin e il suo generico Verapamil mi diceva che effettivamente non sono la stessa cosa, o meglio chi ha prodotto il generico probabilmente nella composizione ha variato qualcosa, per cui alcuni pazienti accusano più effetti collaterali rispetto all'originale.
A me sta cosa dei generici, visto che ne ho avuta l'evidenza sotto gli occhi, non mi prende molto bene, poi ovvio che dipenderà anche dalla casa che li produrrà.

A me era capitato mi sembra con l'aciclovir o con un altro antibiotico e ho avvertito la differenza.
Ecco, mi tranquillizzi sul grado di snobismo della mia mucosa gastrica o su un possibile effetto nocebo indotto dal mio cervellino viziato! :lol:
Se perfino con una robetta come l'omeprazolo si sente la differenza, che cosa potrà accadere con gli antiretrovirali generici prodotti in Nigeria o in Moldavia?



Eilan
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da Eilan » venerdì 20 gennaio 2012, 23:21

Eh appunto! :?



uffa2
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da uffa2 » lunedì 23 gennaio 2012, 12:54

I generici ci fanno compagnia da molti decenni. Negli Stati Uniti per esempio, il primo generico “ufficiale” è nato con la fine della seconda guerra mondiale, quando negli accordi con la Germania sconfitta si stabilì che l’aspirina potesse essere prodotta senza royalty da chiunque negli USA e che Bayer non potesse usare quel nome. Chi di voi ha fatto una passeggiatina da Wal Mart e simili avrà visto tante scatole di “aspirin” e quella di “Bayer original”…
Nei generici ciò che cambia è “il resto”, ossia gli eccipienti usati per raggiungere la massa della pastiglia. Effettivamente nulla esclude che tale possibile diversità abbia anche un significato reale, anche se l’eccipiente, per definizione, dovrebbe essere inerte, i limiti di bioequivalenza però sono abbastanza stretti (+o- 5% rispetto al farmaco originario).
La prova del nove sulla bioequivalenza, dal mio punto di vista, è proprio nei farmaci salvavita: ho seguito qualche mese fa il processo di genericizzazione di un famoso farmaco. Il fabbricante le ha cercate tutte per convincere i medici che il farmaco “di marca” in sé era migliore di quello generico, tentando anche la carta della superiorità degli eccipienti. Inutile dire che i medici e -peggio- i farmacisti ospedalieri non ci sono “cascati”, e l’unico vero plus del prodotto è stata una nuova formulazione che, a identica efficacia e sicurezza, consentiva però di gestire meglio il farmaco, risparmiando sugli sprechi nella sua ricostituzione (è un iniettivo) e che comunque non ha impedito il crollo del prezzo del farmaco “originale”.
Alla fine, i fabbricanti di generici non sono degli sfigati, il più delle volte sono aziende che fabbricano “anche” generici oppure sister companies di farmaceutiche che vendono medicinali di marca. I nomi? l’israeliana Teva che produce farmaci “branded” e generici, la tedesca Sandoz, la francese Sanofi, che ha dato vita alle società Zentiva e Kendrick e Medley specializzate nel generico, l’americana Greenstone sussidiaria di Pfizer...
E le differenze riscontrate da qualche consumatore allora? Va’ a saperlo...
Personalmente credo che molto sia dovuto all’effetto placebo/nocebo, e che l’attesa di una maggiore/minore qualità giochi un certo ruolo. Un pochino come quando al supermercato dobbiamo scegliere tra due confezioni, contenenti esattamente lo stesso prodotto, evidentemente realizzato seguendo la stessa “ricetta”, dalla stessa società, nello stesso stabilimento, usando persino gli stessi contenitori… eppure la percezione è diversa.
Posso solo portare un esempio che –come tutti gli esempi sui singoli- non fa statistica ma è illuminante: io abbatto la febbre con l’aspirina, mia mamma invece l’aspirina non la regge, le dà ogni sorta di problema... e allora, quando ha la febbre, prende l’ASPRO®… che contiene esattamente la stessa quantità di acido acetilsalicilico contenuta in una compressa di aspirina, 500 mg; la spiegazione? l’unica apparentemente possibile è data, appunto, dagli eccipienti, effettivamente diversi tra i due farmaci…


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Dora
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da Dora » martedì 24 gennaio 2012, 15:24

uffa2 ha scritto:(...) E le differenze riscontrate da qualche consumatore allora? Va’ a saperlo...
Personalmente credo che molto sia dovuto all’effetto placebo/nocebo, e che l’attesa di una maggiore/minore qualità giochi un certo ruolo.
Guarda, Uffa, io sono prontissima anche a pensare all'effetto nocebo (tanto più che in varie occasioni mi è capitato di studiare l'effetto opposto - il placebo - e di notare quale straordinaria potenza abbia la mente umana su alcune reazioni dell'organismo). Posso pure pensare che la mia mucosa gastrica sia davvero snob e che voglia solo il farmaco di marca, sennò si ribella con attacchi di gastrite micidiali.
Però, proprio in questi giorni, leggiamo che fa parte del pacchetto di liberalizzazioni approntato dal governo l'obbligo per i medici di prescrivere i farmaci equivalenti di prezzo minore, e quindi i generici.
La reazione dello SNAMI (il sindacato autonomo dei medici di famiglia) è piuttosto violenta. Il loro ragionamento è solo dettato da qualche loro oscura convenienza, oppure ha una base scientifica?

Immagine

Da http://www.sanitanews.it/quotidiano/int ... sendid=745

Due articoli qui:

- Liberalizzazioni. I medici dicono no all’obbligo di indicare il generico in ricetta

- Obbligo di indicare il generico in ricetta. Snami: “Pronti a disobbedienza”



uffa2
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da uffa2 » martedì 24 gennaio 2012, 16:04

In realtà l’obbligo di indicare il generico c’è già, ma per il generico (esempio: ampicillina anziché “Amplital”.
Oggi il decreto dice che bisogna indicare il generico anche per i farmaci non ancora genericizzati (esempio: duloxetina anziché “Cymbalta” o “Xeristar”).

Non pavento camarille particolari: l’accesso ai dati di prescrizione è vietato alle case farmaceutiche, e non è un caso che gli ultimi scandali siano legati più ai farmacisti territoriali.

Credo che in gran parte sia una reazione epidermica dei medici, che da qualche anno sono sotto pressione per il controllo della spesa per farmaci e vivono tra l’incudine del paziente e il martello dei controlli delle ASL, costretti a “fare la media” tra specialità di fascia alta e “comuni”, tra “branded” e generici e così via e che si vedono togliere anche la possibilità di “scegliere” secondo la simpatia personale (ci sono anche queste cose).
Poi c’è pure un aspetto terapeutico: nei “branded” il nome della molecola è mooolto in secondo piano, e questo vuol dire insegnare ai pazienti anziani (solitamente in multiterapia con manciate di pastiglie a ogni pasto) algoritmi particolari di riconoscimento dei farmaci, con effetti sulla compliance che solo immagino…


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scorpio
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da scorpio » giovedì 26 gennaio 2012, 18:14

Sarebbe anche utile,tramite conoscenze o esperienze personali,creare uno spazio,dove indicare quali medicinali,possono interferire con la haart o sono sconsigliati,perche' in molti l'indicazione c'e' scritta chiara,in altre si parla solo di principi da non associare,ed io personalmente non so tutto cio' che possa contenere atripla ad esempio :roll:



Dora
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da Dora » giovedì 26 gennaio 2012, 18:24

scorpio ha scritto:Sarebbe anche utile,tramite conoscenze o esperienze personali,creare uno spazio,dove indicare quali medicinali,possono interferire con la haart o sono sconsigliati,perche' in molti l'indicazione c'e' scritta chiara,in altre si parla solo di principi da non associare,ed io personalmente non so tutto cio' che possa contenere atripla ad esempio :roll:
Per le esperienze personali è un po' difficile, perché si trovano sparse per tutto il forum (+ l'archivio).
Però un paio di settimane fa London ha postato l'aggiornamento a ottobre 2011 delle tabelle delle interazioni fra antiretrovirali e altri farmaci.
Trovi tutto qui:

Nuove tabelle sulle interazioni dei farmaci antiretrovirali.



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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da HLAB5701 » venerdì 27 gennaio 2012, 1:55

l'argomento generici/biodisponibilità/effetti collaterali merita approfondimenti scientifici.

questo mi pare di buon livello.



scorpio
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da scorpio » venerdì 27 gennaio 2012, 18:13

Grazie raga,mancando da un po' tendo a fa come i nuovi iscritti :lol: :lol: :lol:



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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da HLAB5701 » martedì 31 gennaio 2012, 2:29

In parte, questa discussione mi ricorda le tribolazioni che ho avuto con il LISOZIMA, antivirale naturale disponibile in formulazione generica (Lisozima).

Questo composto, antivirale naturale che a detta del mio medico andrologo salvò l'intera Emilia-Romagna dal colera, è disponibile oggigiorno come compresse di lisozima naturale (il mio farmacista purtroppo me l'ha procurato formulato in capsule, in grado quindi di raggiungere integre lo stomaco, quindi di subire - in quanto tripeptide - la scissione di primo passaggio epatico. - Ribadisco che il potere antivirale del lisozima si esplica FONDAMENTALMENTE quando esso è disciolto per via SUBLINGUALE). Costa più di 20 euro la boccetta, ma vale la pena di adoperarlo, 5-6 compresse al giorno da disciogliersi sotto la lingua, per contrastare i più comuni agenti virali che attentano alla nosta salute d'inverno. Parola di HLA.



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