Coronavirus: stay strong, together
Re: CORONAVIRUS: Jiayou! Stay Strong, China 加油
Questo lo so. Non sono andato a informarmi su twitter, ci mancherebbe, ma ci sono iscritto, come su fb e ig.
Re: CORONAVIRUS: Jiayou! Stay Strong, China 加油
Io capisco il desiderio di tranquillizzare, ma penso sarebbe meglio evitare di dare informazioni false o scientificamente inesatte, che diano un falso senso di protezione:
1. non è vero che persone con HIV hanno un rischio minore di infettarsi con il nuovo coronavirus;
2. non è ancora scientificamente dimostrato che gli inibitori della proteasi di HIV curino il nuovo coronavirus, quindi non si può sostenere che gli IP abbiano un effetto protettivo da quella infezione.
Re: CORONAVIRUS: Jiayou! Stay Strong, China 加油
Bene, mi fa piacere che il Prof Galli confermi quanto vi ho detto in questi giorni:Dora ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2020, 8:28Riporto anche qui quanto scritto in un altro thread (per favore, per favore, non continuate ad aprire thread sul coronavirus! Leggete quelli che già ci sono e intervenite lì. Grazie!):
Dora ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2020, 8:22
Io direi che si può vedere così:
1) se una persona con HIV ha una buona situazione immunitaria, cioè se ha CD4 superiori a 500, è relativamente giovane e non ha altre malattie che spesso si accompagnano all'HIV (problemi cardiaci, diabete, cose del genere), corre gli stessi rischi di una persona senza HIV. Quindi valgono le precauzioni suggerite per tutti: di lavarsi spesso e bene le mani, cercare di non toccarsi il viso con le mani sporche, evitare luoghi troppo affollati, se ci sono sintomi tipo tosse secca e febbre, non andare in Pronto Soccorso o nell'ambulatorio del medico di base, ma chiamare i numeri di emergenza e seguire le istruzioni (112, se in Lombardia; 1500, per informazioni generali).
Vi ricordo che sintomi come tosse secca e febbre non sono MAI da trascurare, che si sia HIV positivi o negativi, che si abbiano CD4 bassi o alti.
Vi ricordo anche che è molto importante fare il vaccino contro l'influenza, non perché protegga contro il nuovo coronavirus, ma perché in caso di sintomi potenzialmente confondenti permette di escludere che siano influenza. Se non l'avete fatto quest'anno, ricordatevi di farlo l'autunno prossimo.
2) Se però una persona ha iniziato la terapia antiretrovirale da poco tempo, è ancora in fase di ricostituzione immunitaria, oppure è in terapia con viremia stabilmente irrilevabile ma CD4 comunque bassi; o se ha altri fattori che possono indebolire il sistema immunitario (disturbi cardiovascolari, diabete, un tumore, una malattia autoimmune ...), allora è bene che faccia una telefonata al proprio infettivologo o al centro in cui è seguita per HIV e chieda espressamente come si deve comportare.
Questi sono solo consigli di buon senso. Per qualsiasi dubbio o domanda, fate riferimento ai vostri infettivologi, perché sono loro gli esperti e inoltre solo loro conoscono esattamente la vostra situazione.
Meglio non correre rischi inutili, quindi è molto importante non farsi prendere dal panico, mantenere la mente fredda e agire in modo razionale.
Vi ricordo anche che stiamo raccogliendo molte informazioni nel thread CORONAVIRUS: Jiayou! Stay Strong, China 加油.
Invece, delle possibili cure scriviamo nel thread A. SAVARINO: dai macachi ai trial clinici sugli uomini.
Seguiteli, noi stiamo cercando di fare del nostro meglio.

Re: CORONAVIRUS: Jiayou! Stay Strong, China 加油
Quindi, se ho ben capito, in questo momento ci sono persone affette da hiv e coronavirus che stanno curando. Ma se uno, come me, sta assumendo inibitori dell`integrasi e viene infetto da covid19, gli verrà interrotta la terapia per passare agli inib delle proteasi?Dora ha scritto: ↑martedì 25 febbraio 2020, 13:30Bene, mi fa piacere che il Prof Galli confermi quanto vi ho detto in questi giorni:Dora ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2020, 8:28Riporto anche qui quanto scritto in un altro thread (per favore, per favore, non continuate ad aprire thread sul coronavirus! Leggete quelli che già ci sono e intervenite lì. Grazie!):
Dora ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2020, 8:22
Io direi che si può vedere così:
1) se una persona con HIV ha una buona situazione immunitaria, cioè se ha CD4 superiori a 500, è relativamente giovane e non ha altre malattie che spesso si accompagnano all'HIV (problemi cardiaci, diabete, cose del genere), corre gli stessi rischi di una persona senza HIV. Quindi valgono le precauzioni suggerite per tutti: di lavarsi spesso e bene le mani, cercare di non toccarsi il viso con le mani sporche, evitare luoghi troppo affollati, se ci sono sintomi tipo tosse secca e febbre, non andare in Pronto Soccorso o nell'ambulatorio del medico di base, ma chiamare i numeri di emergenza e seguire le istruzioni (112, se in Lombardia; 1500, per informazioni generali).
Vi ricordo che sintomi come tosse secca e febbre non sono MAI da trascurare, che si sia HIV positivi o negativi, che si abbiano CD4 bassi o alti.
Vi ricordo anche che è molto importante fare il vaccino contro l'influenza, non perché protegga contro il nuovo coronavirus, ma perché in caso di sintomi potenzialmente confondenti permette di escludere che siano influenza. Se non l'avete fatto quest'anno, ricordatevi di farlo l'autunno prossimo.
2) Se però una persona ha iniziato la terapia antiretrovirale da poco tempo, è ancora in fase di ricostituzione immunitaria, oppure è in terapia con viremia stabilmente irrilevabile ma CD4 comunque bassi; o se ha altri fattori che possono indebolire il sistema immunitario (disturbi cardiovascolari, diabete, un tumore, una malattia autoimmune ...), allora è bene che faccia una telefonata al proprio infettivologo o al centro in cui è seguita per HIV e chieda espressamente come si deve comportare.
Questi sono solo consigli di buon senso. Per qualsiasi dubbio o domanda, fate riferimento ai vostri infettivologi, perché sono loro gli esperti e inoltre solo loro conoscono esattamente la vostra situazione.
Meglio non correre rischi inutili, quindi è molto importante non farsi prendere dal panico, mantenere la mente fredda e agire in modo razionale.
Vi ricordo anche che stiamo raccogliendo molte informazioni nel thread CORONAVIRUS: Jiayou! Stay Strong, China 加油.
Invece, delle possibili cure scriviamo nel thread A. SAVARINO: dai macachi ai trial clinici sugli uomini.
Seguiteli, noi stiamo cercando di fare del nostro meglio.
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Re: CORONAVIRUS: Jiayou! Stay Strong, China 加油
No, non è quello che ha detto Galli. Lui ha detto che stanno curando persone con infezione da SARS-CoV-2 con farmaci che si danno a persone con infezione da HIV. Non ha affatto parlato di coinfezione.
Non credo ci sia ancora una casistica sulle coinfezioni, quindi non so che cosa proporrebbero come terapia per il coronavirus a persone che siano già in terapia per HIV. Forse un cambiamento della cART, forse un'intensificazione con aggiunta di inibitori della proteasi al regime seguito se non li contiene.
Non credo ci sia ancora una casistica sulle coinfezioni, quindi non so che cosa proporrebbero come terapia per il coronavirus a persone che siano già in terapia per HIV. Forse un cambiamento della cART, forse un'intensificazione con aggiunta di inibitori della proteasi al regime seguito se non li contiene.
Re: CORONAVIRUS: Jiayou! Stay Strong, China 加油
Come al solito non avevo capito, scusatemi.Dora ha scritto: ↑martedì 25 febbraio 2020, 14:14No, non è quello che ha detto Galli. Lui ha detto che stanno curando persone con infezione da SARS-CoV-2 con farmaci che si danno a persone con infezione da HIV. Non ha affatto parlato di coinfezione.
Non credo ci sia ancora una casistica sulle coinfezioni, quindi non so che cosa proporrebbero come terapia per il coronavirus a persone che siano già in terapia per HIV. Forse un cambiamento della cART, forse un'intensificazione con aggiunta di inibitori della proteasi al regime seguito se non li contiene.
Dora, ti chiedo una cosa off topic. Nel post precedente hai scritto "se una persona con HIV ha una buona situazione immunitaria, cioè se ha CD4 superiori a 500, è relativamente giovane e non ha altre malattie che spesso si accompagnano all'HIV (problemi cardiaci, diabete, cose del genere), corre gli stessi rischi di una persona senza HIV.".
Quando parli di malattie che spesso si accompagnano all`hiv, intendi che sono causate dal virus oppure non c'è una correlazione tra l`hiv e l`insorgenza, ad esempio, del diabete? Eventualmente esistono dei thread in cui ne parli?
Re: CORONAVIRUS: Jiayou! Stay Strong, China 加油
Ma non c'è bisogno che ti scusi! Capita a tutti di leggere troppo in fretta.Mogol ha scritto: ↑martedì 25 febbraio 2020, 14:26Come al solito non avevo capito, scusatemi.Dora ha scritto: ↑martedì 25 febbraio 2020, 14:14No, non è quello che ha detto Galli. Lui ha detto che stanno curando persone con infezione da SARS-CoV-2 con farmaci che si danno a persone con infezione da HIV. Non ha affatto parlato di coinfezione.
Non credo ci sia ancora una casistica sulle coinfezioni, quindi non so che cosa proporrebbero come terapia per il coronavirus a persone che siano già in terapia per HIV. Forse un cambiamento della cART, forse un'intensificazione con aggiunta di inibitori della proteasi al regime seguito se non li contiene.
Nei primi anni dopo l'introduzione della terapia antiretrovirale combinata, migliaia di persone hanno ricominciato a vivere. Alcune sono letteralmente uscite dalla tomba. Certo, prendere tante compresse a ogni ora del giorno e della notte era faticoso; certo, erano farmaci dagli effetti collaterali a volte pesantissimi. Ma erano vivi, potevano ricominciare non soltanto a vivere, ma a pensare al futuro.Dora, ti chiedo una cosa off topic. Nel post precedente hai scritto "se una persona con HIV ha una buona situazione immunitaria, cioè se ha CD4 superiori a 500, è relativamente giovane e non ha altre malattie che spesso si accompagnano all'HIV (problemi cardiaci, diabete, cose del genere), corre gli stessi rischi di una persona senza HIV.".
Quando parli di malattie che spesso si accompagnano all`hiv, intendi che sono causate dal virus oppure non c'è una correlazione tra l`hiv e l`insorgenza, ad esempio, del diabete? Eventualmente esistono dei thread in cui ne parli?
Poi i farmaci migliorarono, erano da prendere sempre meno spesso, avevano effetti sempre meno pesanti.
Poi però - diciamo una decina d'anni fa o poco più - quando l'aspettativa di vita era enormemente aumentata, si cominciarono a vedere nelle persone in terapia una serie di patologie che prima era stato impossibile verificare: problemi cardiovascolari, problemi ossei, diabete, certi tumori non direttamente correlati a HIV ...
La questione era molto complessa e difficile da districare, perché si componeva di tanti aspetti differenti intrecciati fra loro: c'era anzitutto il fatto (in sé assolutamente positivo e fino a poco prima inatteso) che la popolazione con HIV stava invecchiando, quindi iniziava a manifestare quelle malattie legate all'aumentare dell'età. E c'era il fatto che anni di infezione non controllata dai farmaci o anni di farmaci assai pesanti avevano comunque compromesso la funzione immunitaria e la funzionalità di tanti organi, dai reni al fegato.
Ma c'era anche un altro aspetto più strettamente legato al funzionamento del sistema immunitario: lo stato di attivazione cronica in cui il sistema immunitario delle persone con HIV è costretto a stare a causa del continuo stimolo (diciamo: allarme) causato dal virus non veniva completamente risolto dalla soppressione della viremia ottenuta mediante la cART. Quando si valuta il rapporto CD4/CD8 e si spera che raggiunga e superi 1 si sta guardando proprio alla proliferazione e attivazione dei CD8, che combattono il virus, ma anche fanno stare in perenne stato di allarme tutto il sistema immune.
Adesso, che di anni ne sono passati un bel po', si sa che le persone con viremia ben controllata hanno aspettative di vita simili a quelle delle persone senza HIV, però possono - proprio a causa dell'attivazione immunitaria - sviluppare più facilmente delle patologie che non sono direttamente collegate al virus, ma hanno comunque una leggera maggiore prevalenza nella popolazione con HIV.
Quindi se si mettono insieme i danni che il virus è riuscito a fare prima che si cominci la terapia con le seppur minime tossicità della terapia stessa, unito al residuo di iperattivazione immunitaria, si capisce perché sia più necessario agli HIV+ che agli HIV- seguire un regime di vita sano, con sport e movimento, una buona alimentazione, periodi di sonno e di riposo appropriati, moderazione nell'alcol, niente fumo.
Anche se si sta facendo tantissima ricerca, al momento non ci sono delle strategie farmacologiche per intervenire sull'infiammazione e l'attivazione del sistema immunitario. Ci sono però ottime strategie comportamentali e questa è la ragione per cui i medici insistono sul regime di vita come componente fondamentale della terapia.
Re: CORONAVIRUS: Jiayou! Stay Strong, China 加油
Informazione di servizio: NUMERI REGIONALI
Edit: aggiornamento 27 febbraio
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