Spallanzani: NOVITA' CAUSATE DA COVID 19
Spallanzani: NOVITA' CAUSATE DA COVID 19
<edit dell'amministrazione>
Mi scuso con l'autore del primo post.
Ci sono novità importanti per chi frequenta lo Spallanzani e abbiamo ritenuto utile inserirle qui.
Titolo originale: Atmosfera allo Spallanzani
...era davvero quella delle emergenze terremoto, però è davvero all'avanguardia. Mi hanno dato farmaci fino a giugno, e mi hanno consigliato di posticipare eventuali visite se mai le avessi avute prima di quella deadline. Ovviamente consigliato. Non imposto. Io ce l'avrò appunto a giugno.
Mi scuso con l'autore del primo post.
Ci sono novità importanti per chi frequenta lo Spallanzani e abbiamo ritenuto utile inserirle qui.
Titolo originale: Atmosfera allo Spallanzani
...era davvero quella delle emergenze terremoto, però è davvero all'avanguardia. Mi hanno dato farmaci fino a giugno, e mi hanno consigliato di posticipare eventuali visite se mai le avessi avute prima di quella deadline. Ovviamente consigliato. Non imposto. Io ce l'avrò appunto a giugno.
Re: Spallanzani: NOVITA' CAUSATE DA COVID 19
Quindi chi ha prelievi e viste ad aprile non può farli?
Re: Spallanzani: NOVITA' CAUSATE DA COVID 19
Io ho la visita fissata il 26 marzo e nei prossimi giorni dovrei fare il prelievo. Inoltre il 22 ho il ritiro farmaci. Sinceramente temo un po' l'appuntamento del prelievo. Temo di trovarmi in mezzo a situazioni promiscue con gente che va lì per chiedere di fare temponi per sintomi etc...
Come mi consigliate di muovermi?
Come mi consigliate di muovermi?
Re: Spallanzani: NOVITA' CAUSATE DA COVID 19
Certo che sì, la nostra agenda rimane invariata, a me la signora del polo distr. farmaci mi ha detto "Ti metto nelle condizioni di non tornare fino a giugno, per la visita".
Se entri da Via Folchi ti chiedono subito dove devi andare, ci sono le mascherine all'ingresso, mezza parola e entri. Sempre da Via Folchi si dipana un padiglione "da campo" per il pre-triage per i casi sospetti di COVID-19, e tutto è cordonato per veicolarti nelle aree accessibili (le nostre, prelievi, visite e farmaci) e null'altro.
Ripeto: la nostra agenda rimane (salvo contrordine) invariata.
Re: Spallanzani: NOVITA' CAUSATE DA COVID 19
Ecco, fatti dare 3 mesi di farmaci, se non lo fanno spontaneamente come ha fatto con me.Cucaio ha scritto: ↑venerdì 6 marzo 2020, 23:23Io ho la visita fissata il 26 marzo e nei prossimi giorni dovrei fare il prelievo. Inoltre il 22 ho il ritiro farmaci. Sinceramente temo un po' l'appuntamento del prelievo. Temo di trovarmi in mezzo a situazioni promiscue con gente che va lì per chiedere di fare temponi per sintomi etc...
Come mi consigliate di muovermi?
Re: Spallanzani: NOVITA' CAUSATE DA COVID 19
Io sono stato in ospedale ieri e non c'era nessuno con mascherina ne medici ne infermieri ne guanti, tutto nella norma solo che non si deve consegnare tessere sanitarie e stare ad un metro di distanza dai desk dove han messo un cordone. ho prenotato visite ed esami tra 15 gg e mi hanno rassicurato che è tutto sotto controllo e niente di pazzesco. E in quell'ospedale ci sono molti ricoverati con il virus.
Ho ritirato i farmaci e mi han detto tutto tranquillo solo tutto enfatizzato dalle news.
Non esistono preoccupazioni per chi è in terapia.
Credo che vi siano posizioni nettamente diverse a seconda delle Regioni e degli ospedali.
Ho ritirato i farmaci e mi han detto tutto tranquillo solo tutto enfatizzato dalle news.
Non esistono preoccupazioni per chi è in terapia.
Credo che vi siano posizioni nettamente diverse a seconda delle Regioni e degli ospedali.
Re: Spallanzani: NOVITA' CAUSATE DA COVID 19
ma allo Spallanzani?gandalf ha scritto: ↑sabato 7 marzo 2020, 20:34Io sono stato in ospedale ieri e non c'era nessuno con mascherina ne medici ne infermieri ne guanti, tutto nella norma solo che non si deve consegnare tessere sanitarie e stare ad un metro di distanza dai desk dove han messo un cordone. ho prenotato visite ed esami tra 15 gg e mi hanno rassicurato che è tutto sotto controllo e niente di pazzesco. E in quell'ospedale ci sono molti ricoverati con il virus.
Ho ritirato i farmaci e mi han detto tutto tranquillo solo tutto enfatizzato dalle news.
Non esistono preoccupazioni per chi è in terapia.
Credo che vi siano posizioni nettamente diverse a seconda delle Regioni e degli ospedali.
Re: Spallanzani: NOVITA' CAUSATE DA COVID 19
No mi riferivo ad altro ospedale solo per fare considerazioni e paragoni, perché la cosa dello Spallanzani mi sorprende
Re: Spallanzani: NOVITA' CAUSATE DA COVID 19
L'Ospedale Spallanzani si riorganizza: ricadute sull'ambulatorio HIV
Il Dott. Andrea Antinori (Direttore di Immunodeficienze Virali allo Spallanzani di Roma) ha inviato alle associazioni romane una comunicazione relativa alle modifiche delle attività ambulatoriali dell’ospedale Lazzaro Spallanzani legate all’emergenza COVID-19.
Alle Associazioni del Coordinamento Romano HIV
Carissimi,
come sapete bene, è questo un momento particolare e drammatico per il paese e per la sanità pubblica italiana, impegnata in un difficile e imprevisto compito di arginare un’epidemia forse senza precedenti per impatto sanitario e sociale. Le Malattie Infettive sono al centro di questo evento, e, insieme agli operatori sanitari, medici e infermieri, dei Dipartimenti di emergenza e delle Terapie Intensive, ne costituiscono l’avamposto più esposto, impegnato e strategico.
Le dimensioni di tale emergenza e i conseguenti bisogni assistenziali si vanno inevitabilmente ad aggiungere a una già grande mole di lavoro che svolgiamo abitualmente, su patologie come HIV/AIDS, Tubercolosi, Epatite.
L’Istituto Spallanzani riveste un ruolo di riferimento nazionale e regionale per l’emergenza COVID-19, e proprio ieri l’Ordinanza n. Z00003 della Presidenza della Regione Lazio ha individuato l’INMI come Covid-1 Hospital di riferimento per l’epidemia da SARS-CoV-2 nella nostra regione.
Questo comporta che tutti i letti di degenza dello Spallanzani saranno destinati ai pazienti con COVID-19. I pazienti ricoverati con HIV, Tubercolosi, Epatite e altre patologie infettive in queste ore li stiamo trasferendo, in base alla disposizione contenuta all’Art. 7 della citata Ordinanza, presso altri centri di Malattie Infettive della regione o presso altri reparti specialistici in base alle competenze.
Per quanto invece riguarda i pazienti HIV seguiti presso il nostro Ambulatorio Presi in Carico (APC), possiamo al momento mantenere aperti solo servizi e prestazioni essenziali e non differibili, rivolte ai pazienti più critici e fragili. Questo in primo luogo per un’esigenza inderogabile di dedicare il massimo delle risorse di medici e infermieri all’assistenza dei pazienti con COVID-19, che stanno rapidamente aumentando nella nostra regione. Ma anche per ridurre l’afflusso di persone nell’Ospedale, come da indicazioni di sanità pubblica diramate a tutta la popolazione.
Verranno invece differite le prestazioni programmate dei pazienti stabili, in buon compenso viro-immunologico e clinico.
Ci è sembrata questa la soluzione più ragionevole per poter adempiere ai compiti nuovi e davvero impegnativi di questa emergenza, senza venir meno a quello che riteniamo essere un nostro compito e impegno storico e prioritario.
In base a questa variazione organizzativa, nel nostro Ambulatorio Presi in carico (APC), verranno mantenute le visite non rimandabili e di pazienti non contattabili nei seguenti ambulatori dedicati:
Le altre dottoresse dell’APC (Cicalini, Grilli, Vergori, Gagliardini, Gebremeskel) e il sottoscritto, saremo tutti dedicati all’assistenza dei pazienti acuti con COVID-19. Il percorsi degli studi clinici verranno garantiti come sempre dallo staff dell’Unità Trial Clinici (Plazzi, Ottou, Camici, De Zottis).
Le restanti prestazioni programmate differibili (prelievi e visite), in pazienti in terapia antiretrovirale stabile con controllo viro-immunologico, le stiamo spostando per ora di due mesi, fatto salvo per i pazienti che presentano alterazioni significative agli ultimi controlli di laboratorio, che vengono in tal caso visitati nei tempi previsti.
Stiamo avvisando telefonicamente tutti i pazienti dello spostamento, spiegando i motivi di tale rimando, in rapporto alla necessità di limitare gli accessi in ospedale per motivi epidemiologici e di sanità pubblica. Stiamo inoltre organizzando una modalità di invio SMS via web per inviare messaggi di pubblica utilità che informino e aggiornino i nostri utenti sulle evoluzioni della organizzazione.
Va detto che, nei colloqui telefonici, stiamo riscontrando assoluta comprensione e condivisione da parte della stragrande maggioranza delle persone con HIV che seguiamo e che stiamo contattando, che anche spontaneamente stanno limitando l’accesso in ospedale in questi giorni per motivi facilmente comprensibili, seguendo implicitamente le raccomandazioni generali date alla popolazione. Limitare l’accesso agli ospedali è una raccomandazione importante al fine di ridurre i potenziali contagi di pazienti ospedalizzati o di pazienti più fragili, che costituiscono poi le persone più a rischio di complicanze gravi della patologia da SARS-CoV-2.
Vi informo anche che tutte le persone che afferiranno agli ambulatori dedicati, saranno sottoposti a un triage, svolto dalle nostre infermiere dell’APC, per individuare precocemente quelle persone che possono presentare sintomi compatibili o un link epidemiologico con l’epidemia da SARS-CoV-2, onde prontamente inviarle al nostro percorso di screening. Alle persone invece che chiamano da casa riferendo sintomi o una traccia epidemiologica compatibile con COVID-19, verranno consigliati gli stessi comportamenti della popolazione generale.
Mi auguro che questa nuova organizzazione incontri la vostra comprensione e condivisione. Vi assicuro che stiamo facendo il massimo sforzo per garantire la continuità, dovendo anche assicurare livelli di prestazione del tutto diversi da quelli abituali. E confidiamo che voi possiate essere mediatori e interlocutori per spiegare nel modo migliore quanto sta avvenendo alle persone con HIV che stiamo assistendo, che, più di altre credo, possono capire cosa sia un’emergenza sanitaria.
Questo è quello che abbiamo organizzato al momento attuale. Essendo l’epidemia nel Lazio in una fase ancora iniziale, tutto quanto oggi organizzato potrebbe subire variazioni anche sostanziali, in rapporto a scenari al momento non prevedibili.
Mi auguro sinceramente che tutto questo ritorni il prima possibile alla normalità, anche se prevedere i tempi in questo momento è impresa davvero ardua.
Un caro saluto a tutti, ringraziandovi anticipatamente per la collaborazione.
Andrea Antinori
Il Dott. Andrea Antinori (Direttore di Immunodeficienze Virali allo Spallanzani di Roma) ha inviato alle associazioni romane una comunicazione relativa alle modifiche delle attività ambulatoriali dell’ospedale Lazzaro Spallanzani legate all’emergenza COVID-19.
Alle Associazioni del Coordinamento Romano HIV
Carissimi,
come sapete bene, è questo un momento particolare e drammatico per il paese e per la sanità pubblica italiana, impegnata in un difficile e imprevisto compito di arginare un’epidemia forse senza precedenti per impatto sanitario e sociale. Le Malattie Infettive sono al centro di questo evento, e, insieme agli operatori sanitari, medici e infermieri, dei Dipartimenti di emergenza e delle Terapie Intensive, ne costituiscono l’avamposto più esposto, impegnato e strategico.
Le dimensioni di tale emergenza e i conseguenti bisogni assistenziali si vanno inevitabilmente ad aggiungere a una già grande mole di lavoro che svolgiamo abitualmente, su patologie come HIV/AIDS, Tubercolosi, Epatite.
L’Istituto Spallanzani riveste un ruolo di riferimento nazionale e regionale per l’emergenza COVID-19, e proprio ieri l’Ordinanza n. Z00003 della Presidenza della Regione Lazio ha individuato l’INMI come Covid-1 Hospital di riferimento per l’epidemia da SARS-CoV-2 nella nostra regione.
Questo comporta che tutti i letti di degenza dello Spallanzani saranno destinati ai pazienti con COVID-19. I pazienti ricoverati con HIV, Tubercolosi, Epatite e altre patologie infettive in queste ore li stiamo trasferendo, in base alla disposizione contenuta all’Art. 7 della citata Ordinanza, presso altri centri di Malattie Infettive della regione o presso altri reparti specialistici in base alle competenze.
Per quanto invece riguarda i pazienti HIV seguiti presso il nostro Ambulatorio Presi in Carico (APC), possiamo al momento mantenere aperti solo servizi e prestazioni essenziali e non differibili, rivolte ai pazienti più critici e fragili. Questo in primo luogo per un’esigenza inderogabile di dedicare il massimo delle risorse di medici e infermieri all’assistenza dei pazienti con COVID-19, che stanno rapidamente aumentando nella nostra regione. Ma anche per ridurre l’afflusso di persone nell’Ospedale, come da indicazioni di sanità pubblica diramate a tutta la popolazione.
Verranno invece differite le prestazioni programmate dei pazienti stabili, in buon compenso viro-immunologico e clinico.
Ci è sembrata questa la soluzione più ragionevole per poter adempiere ai compiti nuovi e davvero impegnativi di questa emergenza, senza venir meno a quello che riteniamo essere un nostro compito e impegno storico e prioritario.
In base a questa variazione organizzativa, nel nostro Ambulatorio Presi in carico (APC), verranno mantenute le visite non rimandabili e di pazienti non contattabili nei seguenti ambulatori dedicati:
- Ambulatorio per pazienti HIV naive
- Ambulatorio per pazienti con infezione da HIV multiresistente (MDR)
- Ambulatorio PrEP per soggetti ad alto rischio di trasmissione di HIV
- Ambulatorio ad accesso non programmato per pazienti HIV con problemi non differibili
- Ambulatorio per nuovo accesso di pazienti persi al follow-up e recuperati
- Ambulatorio Trial Clinici
Le altre dottoresse dell’APC (Cicalini, Grilli, Vergori, Gagliardini, Gebremeskel) e il sottoscritto, saremo tutti dedicati all’assistenza dei pazienti acuti con COVID-19. Il percorsi degli studi clinici verranno garantiti come sempre dallo staff dell’Unità Trial Clinici (Plazzi, Ottou, Camici, De Zottis).
Le restanti prestazioni programmate differibili (prelievi e visite), in pazienti in terapia antiretrovirale stabile con controllo viro-immunologico, le stiamo spostando per ora di due mesi, fatto salvo per i pazienti che presentano alterazioni significative agli ultimi controlli di laboratorio, che vengono in tal caso visitati nei tempi previsti.
Stiamo avvisando telefonicamente tutti i pazienti dello spostamento, spiegando i motivi di tale rimando, in rapporto alla necessità di limitare gli accessi in ospedale per motivi epidemiologici e di sanità pubblica. Stiamo inoltre organizzando una modalità di invio SMS via web per inviare messaggi di pubblica utilità che informino e aggiornino i nostri utenti sulle evoluzioni della organizzazione.
Va detto che, nei colloqui telefonici, stiamo riscontrando assoluta comprensione e condivisione da parte della stragrande maggioranza delle persone con HIV che seguiamo e che stiamo contattando, che anche spontaneamente stanno limitando l’accesso in ospedale in questi giorni per motivi facilmente comprensibili, seguendo implicitamente le raccomandazioni generali date alla popolazione. Limitare l’accesso agli ospedali è una raccomandazione importante al fine di ridurre i potenziali contagi di pazienti ospedalizzati o di pazienti più fragili, che costituiscono poi le persone più a rischio di complicanze gravi della patologia da SARS-CoV-2.
Vi informo anche che tutte le persone che afferiranno agli ambulatori dedicati, saranno sottoposti a un triage, svolto dalle nostre infermiere dell’APC, per individuare precocemente quelle persone che possono presentare sintomi compatibili o un link epidemiologico con l’epidemia da SARS-CoV-2, onde prontamente inviarle al nostro percorso di screening. Alle persone invece che chiamano da casa riferendo sintomi o una traccia epidemiologica compatibile con COVID-19, verranno consigliati gli stessi comportamenti della popolazione generale.
Mi auguro che questa nuova organizzazione incontri la vostra comprensione e condivisione. Vi assicuro che stiamo facendo il massimo sforzo per garantire la continuità, dovendo anche assicurare livelli di prestazione del tutto diversi da quelli abituali. E confidiamo che voi possiate essere mediatori e interlocutori per spiegare nel modo migliore quanto sta avvenendo alle persone con HIV che stiamo assistendo, che, più di altre credo, possono capire cosa sia un’emergenza sanitaria.
Questo è quello che abbiamo organizzato al momento attuale. Essendo l’epidemia nel Lazio in una fase ancora iniziale, tutto quanto oggi organizzato potrebbe subire variazioni anche sostanziali, in rapporto a scenari al momento non prevedibili.
Mi auguro sinceramente che tutto questo ritorni il prima possibile alla normalità, anche se prevedere i tempi in questo momento è impresa davvero ardua.
Un caro saluto a tutti, ringraziandovi anticipatamente per la collaborazione.
Andrea Antinori
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Re: Spallanzani: NOVITA' CAUSATE DA COVID 19
ah ah ah da un eccesso all'altro direi !!!!a-man ha scritto: ↑venerdì 6 marzo 2020, 19:26<edit dell'amministrazione>
Mi scuso con l'autore del primo post.
Ci sono novità importanti per chi frequenta lo Spallanzani e abbiamo ritenuto utile inserirle qui.
Titolo originale: Atmosfera allo Spallanzani
...era davvero quella delle emergenze terremoto, però è davvero all'avanguardia. Mi hanno dato farmaci fino a giugno, e mi hanno consigliato di posticipare eventuali visite se mai le avessi avute prima di quella deadline. Ovviamente consigliato. Non imposto. Io ce l'avrò appunto a giugno.
