La connessione è spiegata qui:
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Per adesso, ho deciso di continuare a scrivere qui sulle ricerche relative a una cura del coronavirus. In seguito, magari, staccheremo i post.
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PICCOLO RAGIONAMENTO MATTUTINO - basato solo su domande, perché anche qui di dati chiari non ce ne sono
Come tutti, da qualche giorno, seguendo i dati forniti quotidianamente dalla protezione civile, provo un leggero sollievo quando si arriva ai numeri dei ricoverati in ospedale e ai numeri dei ricoverati in terapia intensiva. Già qualche giorno fa si cominciava a intravvedere una timida tendenza alla diminuzione. Poi ieri, finalmente, per la prima volta il numero dei ricoveri in terapia intensiva portava davanti il segno meno.
Seguo sempre con grande interesse i ragionamenti di Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE, e anche lui, ieri su Twitter, segnalava come buona notizia l'alleggerimento delle terapie intensive, a fronte di un numero dei morti che rimane sempre altissimo
Temo che Cartabellotta abbia ragione a ricordare che le terapie intensive si svuotano perché molti pazienti muoiono. Nell'immagine qui sotto (fonte GIMBE), si vede il travaso delle persone dalla fascia rossa verso la fascia nera.
![Immagine](https://i.postimg.cc/nzpd88Jp/Gimbe-Covid19-andamento-giornaliero-pazienti-isolati-ricoverati-guariti-deceduti.jpg)
Ma c'è un altro andamento da osservare, ed è quello della fascia gialla, delle persone con sintomi abbastanza leggeri da poter rimanere a casa. Questa fascia si sta allargando, in questi ultimi giorni sempre di più. E lo fa a scapito della fascia arancione, quella dei pazienti ricoverati - non così gravi da finire intubati in terapia intensiva, ma abbastanza gravi da dover stare in ospedale.
Ora è evidente che, aumentando il numero dei diagnosticati, aumenta anche quello delle persone con sintomi abbastanza lievi da poter rimanere a casa. Ma quello che mi chiedo è se in quel visibilissimo allargamento della fascia gialla non stia giocando un ruolo anche il fatto che quei malati a casa non vengono abbandonati al corso naturale dell'infezione, con solo un po' di tachipirina per controllare la febbre. Sarebbe utile avere dei dati su quante persone ammalate a casa stiano effettivamente prendendo idrossiclorochina, con o senza antibiotici, perché l'allargarsi del numero di persone che sono sì malate, ma guariscono senza finire in ospedale, potrebbe ben essere dovuto all'intervento precoce del trattamento con idrossiclorochina. A conferma di quello che i medici hanno dichiarato nel sondaggio su sermo.com e a conferma di quanto raccontato nel reportage di Peter D'Angelo per il Fatto Quotidiano ( cfr post TRUMP LO VULT - la grande crociata contro il coronavirus [a chi, come me, detesta quel giornale per la quantità di scempiaggini che pubblica farà piacere sapere che D'Angelo è un bravissimo free lance, che pubblica anche altrove]).