E obbligo avvisare di sieropositiva
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Re: E obbligo avvisare di sieropositiva
quindi se un sieropositivo azzerato da tempo fa sesso senza avvisare i partner sporadici ( sono gay e senza offesa per i gay ma siamo abituati a rapporti promiscui ) ovviamente usano il profilattico nei rapporti a rischio ( anale e vaginale ) non corre nessun rischio se uno di questi partner con cui si ha avuti a che fare sapesse della nostra condizione giusto ??? cioè il fatto di dimostrare il mio azzeramento virologico può bastare per essere scagionati da accuse di tentata lesione ??? vi chiedo questo perchè la mia infettivologa mi dice sempre divertiti non avvisare a nessuno basta che usi il cappuccio ... infatti io quando decido di farmi penetrare dico sempre o con profilattico o nulla ... nei rapporti orali invece no .. li faccio senza che faccio indossare il preservativo all'altro ...
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Re: E obbligo avvisare di sieropositiva
La tua infettivologa ha pienamente ragione. Tecnicamente, per legge, anche un rapporto non protetto rimane a norma di legge se sei conscio della viremia azzerata.
A dirla tutta anche facendo sesso non protetto non si rischia di essere nuovamente infettati (è come se fossi in PREP) ma i medici devono spingerti ad usare il preservativo per la giungla di STD che esistono e che possono essere anche peggiori de HIV.
Nei paesi con massiccio uso di PREP, stanno tornando di moda malattie STD scomparse con la complicanza dei "Super" batteri e funghi cui anche gli antibiotici sembrano incapaci di combattere.
Quindi, preservativo sempre e comunque ma non certo per proteggere il partner da un HIV soppresso che non puoi trasmettere
A dirla tutta anche facendo sesso non protetto non si rischia di essere nuovamente infettati (è come se fossi in PREP) ma i medici devono spingerti ad usare il preservativo per la giungla di STD che esistono e che possono essere anche peggiori de HIV.
Nei paesi con massiccio uso di PREP, stanno tornando di moda malattie STD scomparse con la complicanza dei "Super" batteri e funghi cui anche gli antibiotici sembrano incapaci di combattere.
Quindi, preservativo sempre e comunque ma non certo per proteggere il partner da un HIV soppresso che non puoi trasmettere
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Re: E obbligo avvisare di sieropositiva
a me, in realtà pare assurdo, non possono esserci tentate lesioni se non sei atto a procurarle.Mandrake ha scritto: ↑venerdì 5 giugno 2020, 6:49Obbligo no, ma se trovi l’ignorante in toga finisce male come dice Skydrake
http://www.ilpescara.it/cronaca/rapport ... stato.html
Viremia 0 è incompatibile con il reato contestato.
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Re: E obbligo avvisare di sieropositiva
Tecnicamente, la mia infettivologa ha detto a me ed alla mia fidanzata (negativa) di non usarlo e che se vogliamo fare figli di farli senza problemi in modo naturale.Silente1982 ha scritto: ↑venerdì 5 giugno 2020, 13:01La tua infettivologa ha pienamente ragione. Tecnicamente, per legge, anche un rapporto non protetto rimane a norma di legge se sei conscio della viremia azzerata.
A dirla tutta anche facendo sesso non protetto non si rischia di essere nuovamente infettati (è come se fossi in PREP) ma i medici devono spingerti ad usare il preservativo per la giungla di STD che esistono e che possono essere anche peggiori de HIV.
Nei paesi con massiccio uso di PREP, stanno tornando di moda malattie STD scomparse con la complicanza dei "Super" batteri e funghi cui anche gli antibiotici sembrano incapaci di combattere.
Quindi, preservativo sempre e comunque ma non certo per proteggere il partner da un HIV soppresso che non puoi trasmettere
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Re: E obbligo avvisare di sieropositiva
Alcuni siti anche di qualche anno fa scrivono che per stare tranquilla lei può prendere la prep sotto controllo medico. Ma secondo me, oltre a creare una confusione totale, generano quel timore che noi stessi sieropositivi ci fanno sentire untori anche davanti all’evidenza dei fatti. Questo è dovuto ad una mancanza di comunicazione, educazione, formazione sessuale che parlo per me, non sono mai stato cosciente di tutte le malattie, che ho dovuto scoprire solo ora a danno fatto. Centinaia di ore di religione e 0 di educazione sessuale. Ormai è fatta.
Re: E obbligo avvisare di sieropositiva
Allora non ti stupirai che alcuni esponenti religiosi ancora sostengono che il profilattico non fornisce una alta protezione dall'HIV:
https://www.uccronline.it/2012/11/07/me ... dellamore/
Sostenendo che protegge appena un 80%, citando anche uno studio in inglese che, se lo leggessero in fondo, verrebbe fuori che in Kenya nonostante la distribuzione dei profilattici si raggiunge una protezione di appena l'80% (o non lo sanno usare, o non lo sanno indossare, o dicono di indossarlo). Avevamo parlato di tale studio una decina di anni fa, non mi ricordo se su questo forum o quello vecchio.
Negli anni successivi a quello studio del 2002 si sono scatenate orde di ipocondriaci terrorizzati dal mito del profilattico poroso....
...tornando ai giudici e procuratori, spero vivamente che si diffonda fra di loro la consapevolezza del U=U in modo da non mandare in giudizio i malcapitati, ma quando escono studi scientifici anche importanti come quello dell'anno scorso, ci vogliono parecchi anni. Vi ricordo che ci sono stati due tribunali (a Rimini e a Pesaro) che hanno condannato nel 2012 e poi nel 2013 le rispettive AUSL a risarcire bimbi autistici "diventati tali causa i vaccini", eppure lo studio truffaldino di Wakefield era stato ritrattato nel 2010 e Wakefield radiato dall'ordine dei medici.
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Re: E obbligo avvisare di sieropositiva
non mi stupisco. Queste iniziative sono lodevoli e le conosco (la mia psicologa stà partecipando a questo progetto). Se fosse stato fatto prima, si sarebbe evitato questo. La conoscenza è l'unica arma a nostra disposizione. Anche la prep, per quanto sia piena di critiche, forse mi avrebbe potuto salvare.
Ma ho sempre visto l'ospedale o comunque raccontare le mie esperienze come qualcosa di cui ci si deve vergognare, come se stessi facendo del male a qualcuno. Non lo sò, ma sarebbe potuto andare diversamente. Spero e confido nella scienza e che magari, grazie anche allo sviluppo della Cina, insieme all'America, si possano velocizzare soluzioni definitive.
È un fatto psicologico quasi più che fisico. La mia dottoressa, vista la mia "giovane" età mi dice che una cura funzionale potrebbe accadere anche nel medio termine. Neanche fra troppi anni. Lo spero, e forse la speranza è l'unica che continua a portare luce. Molti privilegi di oggi erano un miraggio anche solo 10-15 anni fa. Alcuni dicevano che sarebbe stata già sconfitta negli anni '20 del 2000. Oggi possiamo considerare l'haart una vittoria a metà, l'aspettativa di vita è la stessa e i farmaci sono molto tollerabili ed efficaci. Il futuro confido che risolverà il problema. Scusa lo sproloquio, ma spesso questo sito mi è di auto aiuto. Spero che questi pensieri possano aiutare anche gli altri.
Ma ho sempre visto l'ospedale o comunque raccontare le mie esperienze come qualcosa di cui ci si deve vergognare, come se stessi facendo del male a qualcuno. Non lo sò, ma sarebbe potuto andare diversamente. Spero e confido nella scienza e che magari, grazie anche allo sviluppo della Cina, insieme all'America, si possano velocizzare soluzioni definitive.
È un fatto psicologico quasi più che fisico. La mia dottoressa, vista la mia "giovane" età mi dice che una cura funzionale potrebbe accadere anche nel medio termine. Neanche fra troppi anni. Lo spero, e forse la speranza è l'unica che continua a portare luce. Molti privilegi di oggi erano un miraggio anche solo 10-15 anni fa. Alcuni dicevano che sarebbe stata già sconfitta negli anni '20 del 2000. Oggi possiamo considerare l'haart una vittoria a metà, l'aspettativa di vita è la stessa e i farmaci sono molto tollerabili ed efficaci. Il futuro confido che risolverà il problema. Scusa lo sproloquio, ma spesso questo sito mi è di auto aiuto. Spero che questi pensieri possano aiutare anche gli altri.
Re: E obbligo avvisare di sieropositiva
Ciao, cos'è la cura funzionale di cui parla la tua dottoressa?giovane88 ha scritto: ↑venerdì 5 giugno 2020, 19:55non mi stupisco. Queste iniziative sono lodevoli e le conosco (la mia psicologa stà partecipando a questo progetto). Se fosse stato fatto prima, si sarebbe evitato questo. La conoscenza è l'unica arma a nostra disposizione. Anche la prep, per quanto sia piena di critiche, forse mi avrebbe potuto salvare.
Ma ho sempre visto l'ospedale o comunque raccontare le mie esperienze come qualcosa di cui ci si deve vergognare, come se stessi facendo del male a qualcuno. Non lo sò, ma sarebbe potuto andare diversamente. Spero e confido nella scienza e che magari, grazie anche allo sviluppo della Cina, insieme all'America, si possano velocizzare soluzioni definitive.
È un fatto psicologico quasi più che fisico. La mia dottoressa, vista la mia "giovane" età mi dice che una cura funzionale potrebbe accadere anche nel medio termine. Neanche fra troppi anni. Lo spero, e forse la speranza è l'unica che continua a portare luce. Molti privilegi di oggi erano un miraggio anche solo 10-15 anni fa. Alcuni dicevano che sarebbe stata già sconfitta negli anni '20 del 2000. Oggi possiamo considerare l'haart una vittoria a metà, l'aspettativa di vita è la stessa e i farmaci sono molto tollerabili ed efficaci. Il futuro confido che risolverà il problema. Scusa lo sproloquio, ma spesso questo sito mi è di auto aiuto. Spero che questi pensieri possano aiutare anche gli altri.
I miei dottori danno i farmaci ..o poco più
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Re: E obbligo avvisare di sieropositiva
La cura funzionale è non eradicare il virus ma ridurlo a talmente poco che non ci sia più bisogno di ricorrere ai farmaci. Diventare un'élite controller. Sarebbe un passo importante ma si stà studiando ed anche se alcuni qui hanno riportato di esserlo, occorrono anni o almeno un decennio per poter avere risultati tangibili. Specialmente con i nuovi farmaci che nonostante siano ampiamente testati, non si sà come riducano il reservoir se usati per decenni.
Lessi, non ricordo dove, che con un certo tipo di antiretrovirale diciamo standard (ma credo che il dato sia empirico e non con gli ultimissimi farmaci), ci vorrebbero 77 anni per avere una cura funzionale. Ovviamente dipende dal soggetto, dall'anno dell'inizio della terapia, dal suo sistema immunitario, dai suoi geni, da come reagisce, dai valori di partenza (nadir) e da altri fattori (età, malattie opportunistiche avute), tutti difficilmente rilevabili e conteggiabili in un prelievo del sangue. A tutt'oggi non si conoscono ancora le modalità, se non per sommi capi, di come gli Elite controller (pochissimi) riescano a gestire l'infezione senza problemi, relegando il virus in uno stato di riserva latente e basta, con una davvero trascurabile immunoattivazione.
Con una terapia d'attacco con antiretrovirali e tat (ma non solo) si spera in un futuro non lontanissimo di curare il virus funzionalmente, ovvero di renderlo praticamente innoffensivo, in pochi anni di somministrazione di entrambi, fornendo una terapia "strong" per far diventare quei 77 anni a pochi anni
La mia dottoressa mi accennò alla possibilità di usare il Tat, per stanare ancora di più il virus, essendo la mia situazione molto delicata (53 cd4 e 60000 di viremia di partenza) ma dopo aver raggiunto una buona immunoricostituzione e valori medio alti. Quindi potrebbe consigliarmi di usarlo successivamente. È comunque un vaccino terapeutico con risultati, ad oggi, parziali.
Quello che ho scritto comunque sono solo il frutto di alcune letture su internet ed il confronto con la mia infettivologa, quindi se qualcuno vuole correggere il tiro di quello che ho detto, con piacere.
Lessi, non ricordo dove, che con un certo tipo di antiretrovirale diciamo standard (ma credo che il dato sia empirico e non con gli ultimissimi farmaci), ci vorrebbero 77 anni per avere una cura funzionale. Ovviamente dipende dal soggetto, dall'anno dell'inizio della terapia, dal suo sistema immunitario, dai suoi geni, da come reagisce, dai valori di partenza (nadir) e da altri fattori (età, malattie opportunistiche avute), tutti difficilmente rilevabili e conteggiabili in un prelievo del sangue. A tutt'oggi non si conoscono ancora le modalità, se non per sommi capi, di come gli Elite controller (pochissimi) riescano a gestire l'infezione senza problemi, relegando il virus in uno stato di riserva latente e basta, con una davvero trascurabile immunoattivazione.
Con una terapia d'attacco con antiretrovirali e tat (ma non solo) si spera in un futuro non lontanissimo di curare il virus funzionalmente, ovvero di renderlo praticamente innoffensivo, in pochi anni di somministrazione di entrambi, fornendo una terapia "strong" per far diventare quei 77 anni a pochi anni
La mia dottoressa mi accennò alla possibilità di usare il Tat, per stanare ancora di più il virus, essendo la mia situazione molto delicata (53 cd4 e 60000 di viremia di partenza) ma dopo aver raggiunto una buona immunoricostituzione e valori medio alti. Quindi potrebbe consigliarmi di usarlo successivamente. È comunque un vaccino terapeutico con risultati, ad oggi, parziali.
Quello che ho scritto comunque sono solo il frutto di alcune letture su internet ed il confronto con la mia infettivologa, quindi se qualcuno vuole correggere il tiro di quello che ho detto, con piacere.
Re: E obbligo avvisare di sieropositiva
Il vaccino tat è su un binario morto.
I numeri fatti attorno a quel vaccino furono tali che nel 2014 ne è derivato questo libro:
https://www.macrolibrarsi.it/libri/__ai ... -libro.php
E successivamente è successo pure di peggio. Ad esempio l'ultimo studio scientifico la Ensoli vuole dimostrare che funziona (sostenentdo che fa calare i reservoirs nei sieropositivi e che fa anche ridurre la iperattivazione immunitaria), ma ne deriverebbe allora che nel gruppo di controllo gli antiretrovirali non avrebbero successo (in altre parole, la Ensoli attribuisce al vaccino TAT quello che invece è dovuto alla contemporanea terapia antiretrovirale).
I numeri fatti attorno a quel vaccino furono tali che nel 2014 ne è derivato questo libro:
https://www.macrolibrarsi.it/libri/__ai ... -libro.php
E successivamente è successo pure di peggio. Ad esempio l'ultimo studio scientifico la Ensoli vuole dimostrare che funziona (sostenentdo che fa calare i reservoirs nei sieropositivi e che fa anche ridurre la iperattivazione immunitaria), ma ne deriverebbe allora che nel gruppo di controllo gli antiretrovirali non avrebbero successo (in altre parole, la Ensoli attribuisce al vaccino TAT quello che invece è dovuto alla contemporanea terapia antiretrovirale).