Ciao mauroz345.mauroz345 ha scritto: ↑martedì 10 novembre 2020, 19:09Ciao a tutti,
ho scoperto di essere sieropositivo 13 mesi fa ( infezione recente )...la mia viremia dopo aver sfiorato le soglie dell’irrilevabilità aveva ricominciato a salire ( sempre comunque sotto le 200 copie )....a luglio la decisione del medico di cambiare la terapia .... controllo settembre perfetto ( < 20 copie ) .... controllo di fine ottobre : 51 copie.![]()
Sto cominciando purtroppo ad abituarmi all’idea che per me tenere azzerata la viremia sarà più difficile che per molti altri e forse non ci riuscirò.
La mia domanda è questa: ma se invece di essere totalmente irrilevabile ( < 20 copie ) viaggiassi sempre tra valori maggiori > 20 e inferiori < 200 copie ai fini pratici della mia salute personale cosa cambierebbe ? Aumentano e se sì di quanto i rischi di avere patologie in qualche modo collegate all’HIV ?
Grazie
Come hai potuto vedere dalle risposte che ti sono arrivate, quello della persistenza di una viremia di basso livello è un problema che tocca diverse persone.
Se si è aderenti alla terapia e se non ci sono resistenze note ai farmaci che si stanno assumendo, la ragione del permanere di queste poche copie di virus nel sangue può essere l'espansione clonale del reservoir latente: cellule che contengono virus vitale, ma latente, integrato nel loro DNA, che proliferano senza attivarsi e creano così nuove cellule in cui HIV può riattivarsi in un secondo momento.
Quindi cambiare terapia non serve, così come si è visto che non serve intensificare la cART aumentando il numero dei farmaci. Servirebbe poter distruggere quelle cellule latentemente infette, ma questo ancora non siamo in grado di farlo in modo efficace.
Anche se non è un grave problema e gli infettivologi giustamente dicono di non preoccuparsi, perché quel che davvero conta è ridurre la viremia ai minimi termini, è però vero che quelle poche copie di virus che rimangono in circolazione possono un po' aumentare lo stato generale di attivazione immunitaria e di infiammazione, quindi il desiderio di fare qualcosa è più che legittimo.
Se al momento, con i farmaci che ci sono, c'è poco da fare dal punto di vista virologico, è però possibile agire sulle altre cause di infiammazione, quelle non specificamente dipendenti da HIV. È possibile in primo luogo cercare di curare eventuali co-infezioni; è possibile scegliere una alimentazione corretta, ricca di verdura e di frutta e povera di alimenti che favoriscono l'infiammazione; è possibile limitare l'alcol; è possibile smettere di fumare; è possibile cercare di aumentare l'attività fisica ... Insomma, ci sono tante strategie che si possono mettere in atto per aiutare la terapia antiretrovirale dove questa mostra qualche limite.