consigli per le tue letture di Natale:Dora ha scritto:Con calma, eh? Tanto non c'è nessuna fretta e tutto va alla perfezione.



































































































consigli per le tue letture di Natale:Dora ha scritto:Con calma, eh? Tanto non c'è nessuna fretta e tutto va alla perfezione.
uffa2 ha scritto:consigli per le tue letture di Natale [...]Dora ha scritto:Con calma, eh? Tanto non c'è nessuna fretta e tutto va alla perfezione.
Piano, piano, lenti, lenti, pare che ci siamo: oggi la FNOMCEO presenta alla stampa #dottoremaèveroche, il sito annunciato 14 mesi fa, dopo mesi di discussioni e consultazioni.Dora ha scritto:Pare che l'invito a fare pulizia in casa, partendo magari dagli omeopati, prima di insegnare agli altri a contrastare le bufale online non sia stato ancora accolto dalla Federazione degli Ordini dei Medici. Stanno però lavorando alacremente alla creazione di un network anti-bufale e pare - da quanto dichiara il Segretario Fnomceo Luigi Conte a Quotidiano Sanità - che si stiano avvalendo della consulenza di blogger esperti.Dora ha scritto:L'invito a Fnomceo fare pulizie in casa propria prima di insegnare agli altri come si fa debunking online si sta estendendo a macchia d'olio, ora non possono certo sostenere di non aver ricevuto il suggerimento.uffa2 ha scritto:Se a FNOMCeO ancora non era arrivato il tuo suggerimento di fare le pulizie d'autunno in casa loro, guardando anche sotto i tappeti e dentro gli armadi, vista l'esposizione del blog del professor Bella ora l'invito è sicuramente arrivato a destinazione!
E se Marco Bella è un gentiluomo e usa il fioretto, una gentildonna sa come si fa a bombardare Dresda!![]()
Con calma, eh? Tanto non c'è nessuna fretta e tutto va alla perfezione.
La breve considerazione amara:Dora ha scritto: ↑mercoledì 24 agosto 2016, 11:33Riprendo qui un post scritto ieri nel thread L’INIZIO DELLA FINE DEL GcMAF: LA BRUTTA ESTATE DEI RUGGIERO, perché mi sarebbe piaciuto riuscire a rispondere alla domanda che ci facevamo qui la primavera scorsa.Dora ha scritto:Io ne dubito, visto che dal 2002-3 sembra in lite molto seria con l'università e sarebbe assai strano che fossero stati assegnati incarichi legati all'insegnamento proprio a una persona così "problematica". Non mi va di linkare a siti e blog in cui lui ha scritto dei suoi problemi con UniSi, ma li trovi facilmente e puoi farti tu un'idea del senso in cui questa persona sembra "problematica".Blast ha scritto:Bisogna vedere se però abbia avuto incarichi di docenza, anche a titolo straordinario. Capita spesso nelle università che la docenza sia affidata dai docenti ordinari (che non hanno voglia) a personale di altro tipo.
In ogni caso, non risulta abbia tenuto corsi e abbia parlato di HIV/AIDS o abbia curato tesi di argomento negazionista. Non è comunque una grande soddisfazione, ma il vero problema con questa persona mi pare legato alla sua iscrizione all'albo.
Mi dispiace, io ci ho provato. Ho trovato un muro e non posso non farmi tante domande sulle coperture di cui Mastrangelo gode presso la sua università.
Dora ha scritto:Pensa che quando le Iene hanno meritoriamente fatto scoppiare il caso Mastrangelo, io volevo capire se lui avesse un qualsiasi ruolo di docenza presso l'Università di Siena. Dal sito dell'Università risultava essere parte del personale tecnico/amministrativo del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Neuroscienze, quindi non avere un ruolo di docente, ma io desideravo una conferma ufficiale.Blast ha scritto:Ciò che mi preoccupa è che questa gente ricopre ruoli di docenza, e dunque potrebbero formare scienziati sulla base di menzogne, o comunque su cose dall'attendibilità scientifica scarsa se non nulla...
Ho dunque mandato una mail al suo capo di Dipartimento, il professor Ranuccio Nuti, spiegando chi fossi e perché fossi interessata a sapere se Mastrangelo aveva in qualsiasi modo accesso agli studenti.
Dopo qualche giorno, mi ha fatto rispondere da una persona che non si è qualificata e che mi ha detto che era "intenzione del Prof. Nuti rispondere alla [mia] mail ma necessita sapere esattamente a chi risponde e quale sia il Suo ruolo". Io glielo avevo già detto, ma ho risposto dando maggiori particolari su quello che faccio qui nel forum.
A quella mail il Prof. Nuti non ha mai risposto.
Ne ho dedotto che avesse il desiderio di coprire un collaboratore, o forse quello che in realtà voleva era scoprire il mio nome e cognome, che io ovviamente non gli ho dato, scrivendo come "Dora".
Ma perché rifiutarsi di dire la cosa più semplice di questo mondo: il dr Mastrangelo è un tecnico, non ha a che fare con gli studenti. Sappiamo che è un negazionista dell'HIV/AIDS ed è suo diritto credere in quel che gli pare, ma qui da noi la propaganda pseudoscientifica non è ammessa -poteva anche aggiungere uno scandalizzato: che crede, signora, siam persone serie, noi?! ed io di certo non mi sarei offesa.
Ma c'è di più.
Il professor Nuti, che incarna bene il topos del barone universitario, un signore ormai alla fine della carriera, che ha ricoperto incarichi importanti per decenni, che è stato al centro di molti giochi di potere accademici, che non ha nessun bisogno di pubblicare per procedere nella carriera ed è molto difficile vedere come uno che strizza l'occhio alle pseudoscienze, è l'ultimo autore di un articolo pubblicato proprio nel febbraio scorso, poco più di un mese prima che le Iene dimostrassero che razza di medico è Mastrangelo. L'articolo s'intitola The Cure from Nature: The Extraordinary Anticancer Properties of Ascorbate (Vitamin C), è uscito sul Journal of Integrative Oncology, una rivistaccia ovviamente non indicizzata del gruppo predone OMICS, e porta come primo nome quello di Domenico Mastrangelo.
Vi si sostiene la teoria pseudoscientifica della cura del cancro con alte dosi di infusioni di vitamina C e vi si possono leggere titoli dei paragrafi quali:
o frasi imbarazzanti come:
- High Doses of Ascorbate in Cancer: Vain Promise or Unaccaptable Truth? (errore nel testo)
Perché il Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Neuroscienze dell'Università di Siena si è compromesso con questo articolo? Mastrangelo gliel'ha fatto firmare a sua insaputa e lui quindi è un Direttore inetto? Oppure crede davvero a una delle maggiori baggianate pseudoscientifiche spacciate nel campo della cura per il cancro?
- In the era of the “Evidence Based Medicine”, ascorbate is still considered, by some Authors, ineffective in preventing and treating cancer even though prominent scientists have demonstrated its effectiveness in studies published on prestigious journals with high Impact Factor (IF) [26,27].
Ironically, the “evidence” that has definitively dismissed ascorbate as an anticancer molecule, is limited to the two articles published by the Mayo Clinic oncologists which, as we have previously shown [29,30], were both severely flawed even though published on a highly esteemed journal
In very many ways, this is not surprising. Ascorbate is a cheap and “natural” nutrient that, as such, cannot undergo any patent submission, and no pharmaceutical company would ever invest on it to prevent or cure cancer. This is, according to our opinion, the only reason why ascorbate is still waiting for a definitive allocation within the therapeutic tool bag of anticancer “drugs”, even though its effectiveness is very well known since at least more than half a century.
[...] Ascorbate as an anticancer agent, has been around for at least four decades, thanks to the passionate efforts of pioneers such as Albert Szent-Gyorgyi, Frederik Klenner, Irwin Stone, Linus Pauling, Ewan Cameron, and a few others; but the medical establishment could hardly, and still cannot accept the idea that such a simple molecule, a “nutrient”, could be so powerful in fighting cancer.
During these four decades, prominent scientists such as Linus Pauling, have been often ridiculed by the medical establishment, for their ideas and opinions regarding the role of Vitamin C in the treatment of several diseases, including cancer, but, “… three things cannot be hidden for a long time: the sun, the moon, and the truth!”.
E perché si sporca la reputazione pubblicando da OMICS a fine carriera? Doveva tenere buono un elemento problematico del suo staff? Pensava che - dato che la rivistaccia non è in PubMed - nessuno se ne sarebbe accorto?
Che cos'è che spinge una persona importante e perfettamente inserita nell'establishment ad avallare con la sua firma un simile imbarazzante articolo, che trasuda paranoia cospirazionista?
Insomma, come vedi anche a UniSi hanno qualche bello scheletro nell'armadio.
Il caso Coyaud e quei rischi (giudiziari) se critichi i ciarlatani
La giornalista francese è da poco finita a processo perché smascherava la pseudoscienza. Non possiamo permettere che chi fa soldi vendendo acqua fresca si appelli alla libertà di parola e poi usi la giustizia per far tacere chi contesta
di Carlo Rovelli
In uno Stato di diritto, le sentenze si rispettano e si applicano. Anche se non ne condividiamo le motivazioni. Ci sono però situazioni in cui i giudici, in buona fede, commettono errori, e questi errori, accumulati, diventano nocivi per la società. In questo caso, penso sia bene parlarne. Sono seriamente preoccupato per un trend in questa direzione. Pseudo-scienza, pseudo-medicina, e ciarlatani di vari tipi, si stanno diffondendo in Italia, perfino all’interno delle nostre università, usando una strategia aggressiva: denunciare chiunque li critichi alla magistratura per diffamazione o calunnia.
La strategia è efficace. La paura di restare invischiati in lunghi processi e l’incertezza del giudizio dissuadono persone competenti dal criticare i ciarlatani. Per paura di essere denunciati, i più tacciono. Molti hanno paura perfino di testimoniare in un processo, per timore di essere denunciati a loro volta. I ciarlatani crescono e si rafforzano. Ogni condanna o anche solo rinvio a giudizio per diffamazione di un giornalista, scienziato, o blogger, che ha criticato, magari in maniera mordente, pseudo-scienza o pseudo-medicina viene utilizzata dai ciarlatani come approvazione istituzionale di una ciarlataneria. La gente è confusa. Finisce per fare cose come spendere cifre ingenti per cure inefficaci e sciocche, invece di curarsi veramente. Per fare un esempio nel campo di mia competenza più specifica, la fisica quantistica, i miei colleghi ed io siamo tutti disgustati dalla crescente diffusione dell’uso ciarlatanesco di tante cure mediche «quantistiche». Ma molti preferiscono tacere. Non parlo in astratto. L’occasione di questo pezzo è il recente rinvio a giudizio di una ottima giornalista che da tempo si occupa di criticare ovvia pseudo-scienza con grande competenza e in maniera ampiamente documentata: Sylvie Coyaud. Prima di scrivere questo articolo ho esitato, per timore di finire anch’io citato per diffamazione.
Voglio essere chiaro. Voglio vivere in una società in cui chiunque possa curarsi come vuole. Voglio anche vivere in una società in cui chi inventa cure miracolose sia libero di sbandierarle e venderle agli allocchi. Ma voglio anche vivere in una società in cui se qualcuno vende ciarlatanerie miracolose, altri possano criticarlo, con le parole forti necessarie, senza dover temere la magistratura. Non possiamo permettere che i ciarlatani si appellino alla libertà di parola per fare soldi vendendo acqua fresca, e poi però usino il sistema giudiziario per mettere a tacere chi li critica. Purtroppo questo sta avvenendo in Italia. Ci sono alcuni giornalisti coraggiosi, alcune persone di cultura, alcuni blogger, che hanno il coraggio di denunciare questi fenomeni deleteri. Ci sono voci nell’università, anche fra gli studenti, che si sono alzate in questo senso. Vanno difese, non messe in difficoltà. Ci sono giudici che si rendono conto della situazione, e non cadono nella trappola di punire chi fa un servizio civile essenziale. Ma troppo spesso avviene il contrario.
Mi rivolgo per questo a tutti i giudici, di cui ovviamente non metto neppure per un attimo in dubbio la buona fede. È per loro che scrivo questo articolo. Rinviare a giudizio o condannare per diffamazione un giornalista, uno scienziato, o un cittadino che ha il coraggio di denunciare pubblicamente una delle tante pseudo-medicine o pseudo-scienze che dilagano ha effetti devastanti per la società. È diventare inconsapevolmente complici di un sistematico raggiro, difeso con metodi mafiosi: spaventando le voci critiche. Mi rendo conto della posizione difficile di un giudice, che per la sua formazione culturale è spesso nella posizione di non sapere giudicare il merito di una accusa di inconsistenza scientifica. La soluzione, credo, non è giudicare il merito scientifico.
Il dibattito sulla consistenza o menodi un’idea medica o scientifica non deve essere risolto in un’aula di tribunale. Deve essere pubblico, e libero. Io non posso denunciare un ciarlatano perché dice ciarlatanerie (ahimè, quanto lo vorrei!); ma lui non deve pensare di poter denunciare me se io dico pubblicamente che lui è un ciarlatano per la palese inconsistenza delle frottole che racconta. Altrimenti come fa la società a difendersi dai ciarlatani? Cari giudici, per favore fate attenzione: ogni rinvio a giudizio o condanna per diffamazione da parte di un tribunale italiano contro chi denuncia la pseudo-scienza è una coltellata contro la verità, un’arma data in mano a quelle che sono di fatto associazioni a delinquere. Non sta al giudice giudicare se una cura è efficace o meno, e proprio per questo non dobbiamo lasciare che i ciarlatani usino la magistratura per difendersi dalle critiche, anche se queste critiche sono, come devono essere, mordenti.
Ma mi rivolgo anche all’intero corpo docente universitario italiano, ai rettori, ai presidi, ai direttori di dipartimenti. L’università italiana si sta facendo contaminare dalla pseudo-scienza. Basta andare online e cercare pseudo-scienza nelle università italiane, per avere elenchi dettagliati, impressionanti per la dimensione e la diffusione del fenomeno che denunciano. Cartomanti, indovini, rimedi stregoneschi, misteri misteriosi, fenomeni paranormali e altra monnezza. Che orrore. Liberiamoci da questo contagio. Non facciamoci prendere dalla paura. Se per quieto vivere, per evitare di incappare in percorsi giudiziari o polemiche, restiamo in un complice silenzio, stiamo facendo seriamente del male alla salute dei nostri concittadini, alla nostra cultura, alla educazione delle generazioni future. Stiamo mettendo in pericolo la credibilità dell’istituzione che ha il compito morale e civile di essere depositaria dell’affidabilità del sapere della nostra civiltà.
2 aprile 2021
Dora ha scritto: ↑venerdì 8 febbraio 2019, 7:29CATTIVI MAESTRI
Una lunga citazione dal passato per ricordare. Segue una breve considerazione amara.
La citazione:
La breve considerazione amara:Dora ha scritto: ↑mercoledì 24 agosto 2016, 11:33Riprendo qui un post scritto ieri nel thread L’INIZIO DELLA FINE DEL GcMAF: LA BRUTTA ESTATE DEI RUGGIERO, perché mi sarebbe piaciuto riuscire a rispondere alla domanda che ci facevamo qui la primavera scorsa.Dora ha scritto:Io ne dubito, visto che dal 2002-3 sembra in lite molto seria con l'università e sarebbe assai strano che fossero stati assegnati incarichi legati all'insegnamento proprio a una persona così "problematica". Non mi va di linkare a siti e blog in cui lui ha scritto dei suoi problemi con UniSi, ma li trovi facilmente e puoi farti tu un'idea del senso in cui questa persona sembra "problematica".Blast ha scritto:Bisogna vedere se però abbia avuto incarichi di docenza, anche a titolo straordinario. Capita spesso nelle università che la docenza sia affidata dai docenti ordinari (che non hanno voglia) a personale di altro tipo.
In ogni caso, non risulta abbia tenuto corsi e abbia parlato di HIV/AIDS o abbia curato tesi di argomento negazionista. Non è comunque una grande soddisfazione, ma il vero problema con questa persona mi pare legato alla sua iscrizione all'albo.
Mi dispiace, io ci ho provato. Ho trovato un muro e non posso non farmi tante domande sulle coperture di cui Mastrangelo gode presso la sua università.
Dora ha scritto:Pensa che quando le Iene hanno meritoriamente fatto scoppiare il caso Mastrangelo, io volevo capire se lui avesse un qualsiasi ruolo di docenza presso l'Università di Siena. Dal sito dell'Università risultava essere parte del personale tecnico/amministrativo del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Neuroscienze, quindi non avere un ruolo di docente, ma io desideravo una conferma ufficiale.Blast ha scritto:Ciò che mi preoccupa è che questa gente ricopre ruoli di docenza, e dunque potrebbero formare scienziati sulla base di menzogne, o comunque su cose dall'attendibilità scientifica scarsa se non nulla...
Ho dunque mandato una mail al suo capo di Dipartimento, il professor Ranuccio Nuti, spiegando chi fossi e perché fossi interessata a sapere se Mastrangelo aveva in qualsiasi modo accesso agli studenti.
Dopo qualche giorno, mi ha fatto rispondere da una persona che non si è qualificata e che mi ha detto che era "intenzione del Prof. Nuti rispondere alla [mia] mail ma necessita sapere esattamente a chi risponde e quale sia il Suo ruolo". Io glielo avevo già detto, ma ho risposto dando maggiori particolari su quello che faccio qui nel forum.
A quella mail il Prof. Nuti non ha mai risposto.
Ne ho dedotto che avesse il desiderio di coprire un collaboratore, o forse quello che in realtà voleva era scoprire il mio nome e cognome, che io ovviamente non gli ho dato, scrivendo come "Dora".
Ma perché rifiutarsi di dire la cosa più semplice di questo mondo: il dr Mastrangelo è un tecnico, non ha a che fare con gli studenti. Sappiamo che è un negazionista dell'HIV/AIDS ed è suo diritto credere in quel che gli pare, ma qui da noi la propaganda pseudoscientifica non è ammessa -poteva anche aggiungere uno scandalizzato: che crede, signora, siam persone serie, noi?! ed io di certo non mi sarei offesa.
Ma c'è di più.
Il professor Nuti, che incarna bene il topos del barone universitario, un signore ormai alla fine della carriera, che ha ricoperto incarichi importanti per decenni, che è stato al centro di molti giochi di potere accademici, che non ha nessun bisogno di pubblicare per procedere nella carriera ed è molto difficile vedere come uno che strizza l'occhio alle pseudoscienze, è l'ultimo autore di un articolo pubblicato proprio nel febbraio scorso, poco più di un mese prima che le Iene dimostrassero che razza di medico è Mastrangelo. L'articolo s'intitola The Cure from Nature: The Extraordinary Anticancer Properties of Ascorbate (Vitamin C), è uscito sul Journal of Integrative Oncology, una rivistaccia ovviamente non indicizzata del gruppo predone OMICS, e porta come primo nome quello di Domenico Mastrangelo.
Vi si sostiene la teoria pseudoscientifica della cura del cancro con alte dosi di infusioni di vitamina C e vi si possono leggere titoli dei paragrafi quali:
o frasi imbarazzanti come:
- High Doses of Ascorbate in Cancer: Vain Promise or Unaccaptable Truth? (errore nel testo)
Perché il Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Neuroscienze dell'Università di Siena si è compromesso con questo articolo? Mastrangelo gliel'ha fatto firmare a sua insaputa e lui quindi è un Direttore inetto? Oppure crede davvero a una delle maggiori baggianate pseudoscientifiche spacciate nel campo della cura per il cancro?
- In the era of the “Evidence Based Medicine”, ascorbate is still considered, by some Authors, ineffective in preventing and treating cancer even though prominent scientists have demonstrated its effectiveness in studies published on prestigious journals with high Impact Factor (IF) [26,27].
Ironically, the “evidence” that has definitively dismissed ascorbate as an anticancer molecule, is limited to the two articles published by the Mayo Clinic oncologists which, as we have previously shown [29,30], were both severely flawed even though published on a highly esteemed journal
In very many ways, this is not surprising. Ascorbate is a cheap and “natural” nutrient that, as such, cannot undergo any patent submission, and no pharmaceutical company would ever invest on it to prevent or cure cancer. This is, according to our opinion, the only reason why ascorbate is still waiting for a definitive allocation within the therapeutic tool bag of anticancer “drugs”, even though its effectiveness is very well known since at least more than half a century.
[...] Ascorbate as an anticancer agent, has been around for at least four decades, thanks to the passionate efforts of pioneers such as Albert Szent-Gyorgyi, Frederik Klenner, Irwin Stone, Linus Pauling, Ewan Cameron, and a few others; but the medical establishment could hardly, and still cannot accept the idea that such a simple molecule, a “nutrient”, could be so powerful in fighting cancer.
During these four decades, prominent scientists such as Linus Pauling, have been often ridiculed by the medical establishment, for their ideas and opinions regarding the role of Vitamin C in the treatment of several diseases, including cancer, but, “… three things cannot be hidden for a long time: the sun, the moon, and the truth!”.
E perché si sporca la reputazione pubblicando da OMICS a fine carriera? Doveva tenere buono un elemento problematico del suo staff? Pensava che - dato che la rivistaccia non è in PubMed - nessuno se ne sarebbe accorto?
Che cos'è che spinge una persona importante e perfettamente inserita nell'establishment ad avallare con la sua firma un simile imbarazzante articolo, che trasuda paranoia cospirazionista?
Insomma, come vedi anche a UniSi hanno qualche bello scheletro nell'armadio.
Oggi Domenico Mastrangelo non può più fare il medico in Italia: prima ha ricevuto una strana (molto inusuale) sanzione a tempo indeterminato da parte dell'Ordine dei Medici di Siena
ora all'Ordine non risulta più iscritto - non so se sia stato radiato o se ne sia andato di sua iniziativa, seguendo le orme di altri negazionisti, Ruggiero e Pacini in testa.
Pare, oggi, una formichina laboriosa nel piccolo mondo dei no-vax, con interventi in giro per l'Italia che forse meriterebbero un post nel thread NEGAZIONISTI E ANTIVACCINISTI: UNA FATALE ATTRAZIONE.
Dubito lo scriverò mai, perché Mastrangelo è proprio infimo fra gli infimi, senza quei guizzi sulfurei di pura follia cui ci ha abituati un Ruggiero e perfino senza le capacità organizzative di un Franchi - una gran noia, insomma.
Ma quanto ha sulla coscienza, questo disgraziato.
Oggi mi sono imbattuta in un articolo di eTV Marche dedicato al caso Claudio Pinti, l'uomo HIV positivo di Ancona sotto processo per avere infettato la moglie, poi deceduta, e una partner, oggi in cura, perché è un negazionista dell'AIDS e non solo non è in terapia, ma non ha ritenuto di dover avvertire le sue partner sessuali: Untore HIV, udienza rinviata, Pinti troppo malato per partecipare – VIDEO.
Qualche considerazione relativa a questo caso nell'intervista all'avvocato Pezzati nel post Fiammetta Pezzati - Intervista su negazionismo dell’HIV/AIDS e giurisprudenza.
Pinti non può partecipare, come suo diritto, al processo perché dal 27 dicembre scorso è in ospedale per complicazioni legate all'infezione. La sua situazione è grave e in peggioramento, lo ribadisce il suo avvocato, ma continua a rifiutare la terapia antiretrovirale.
E che cosa ha letto Claudio Pinti per diventare negazionista? Ha letto Duesberg e Mastrangelo - ce lo racconta il sobrio servizio di eTV Marche, verso la fine del video.
I lettori sciocchi ed ingenui muoiono e fanno morire. I cattivi maestri se ne girano indisturbati per l'Italia a fare propaganda - ieri negazionista dell'AIDS, oggi no-vax.
Bello, eh?
Ha un effetto davvero estraniante, dopo che tutti o quasi i negazionisti dell'AIDS sono morti di AIDS, che qualcuno si prenda la briga - il primo dell'anno! - di venire qui a postare materiale negazionista.