Salve amici! Sì, proprio così, amici! Nonostante non vi abbia conosciuto di persona ho associato alla maggior parte di voi un volto, un’anima. Ho deciso di iscrivermi perché ho letto moltissimo di voi e ho deciso di diventare parte attiva in ciò che ritengo essere stata, in parte, la mia ancora di salvezza. Avete irradiato così tanta gioia, serenità e spensieratezza che non potevo far a meno di condividere del tempo con voi, con le vostre testimonianze, con il vostro prendervi in giro con quell’affetto che vi lega. Ho sempre vantato un intuito speciale e nonostante l’HIV non abbia una sintomatologia specifica, sapevo dentro di me che qualcosa non andava, che qualcosa stavo cambiando, infatti quel ritardo nell’esito delle analisi mi ha indotto a contattare direttamente il reparto di malattie infettive e al fatidico: “abbiamo riscontrato una reattività ma dovremo approfondire”, in me tutto si era già delineato e concretizzato, demarcando ciò che ero da ciò che sarei diventato. Sono un ragazzo di 27 anni, abruzzese, ma non sono più ciò che ero; ho acquisito una consapevolezza diversa della vita. Mi accontento delle piccole cose che prima ritenevo futili, come regalare un sorriso ad un passante, al cliente in fila in cassa al supermercato, scoprendo che la vera felicità è racchiusa proprio nelle piccole cose, le stesse che prima non coglievo. Non voglio rimuginare troppo su come sia avvenuto il contagio ma almeno posso affermare di aver sempre tutelato le persone con le quali condividevo intimità. Ho pagato il prezzo di una fiducia mal riposta nonostante nella vita sia stato spesso calpestato, usato, deriso, denigrato perché diverso, incompreso. La sofferenza, il dolore, il rifiuto e l’abbandono sono stati i miei amici più stretti ma non sono qui per riscuotere compassione. Sono qui x dirvi grazie per non avermi fatto sentire quell’abominio infetto che credevo di essere, grazie x non avermi fatto sentire solo, grazie per le risate che mi avete fatto fare mentre vi leggevo, grazie per esserci, seppur virtualmente, perché ho compreso che la vera solitudine non equivale a l’esser soli ma al sentirsi soli in mezzo alla gente che non ci appartiene poi tanto. Insieme alla mia super mamma siete e sarete il mio porto sicuro e vivamente auguro ad ognuno di voi di riscattarsi per quell’errore, o come volete definirlo voi, che ci è costato un tantino troppo ma d’altronde ogni persona lotta contro qualcosa di cui il mondo non è a conoscenza. Siete fantastici ragazzi e non immaginate neppure lontanamente la vostra preziosità e il coraggio che diffondete nei nostri animi un po’ logorati ma che torneranno a brillare come stelle! A volte ho tanta paura di un qualcosa che poteva essere facilmente eluso, ma nessuno è perfetto e scalfendo la superficie tutti troveranno quel qualcosa di cui farebbero volentieri a meno. In quel 14 dicembre 2021 pensavo che tutto sarebbe finito ma mi piace credere che a volte ciò che sembrava essere la fine potrebbe essere un nuovo inizio. Per adesso i ragazzi sono per me delle sagome inanimate, il sesso mi terrorizza e infatti da mesi faccio fatica anche a praticare autoerotismo ma d’altronde prima di accogliere qualcuno nella nostra vita dobbiamo imparare ad amare la persona più importante; noi stessi! Perché meritiamo di essere amati non solo per ciò che siamo ma soprattutto per quello che di magnifico possiamo donare a qualcuno.
Vi voglio bene guys :-*
Il mio quadro immunologico di partenza è il seguente
Ciao guys!! Come andiamo? È passato poco più di un mese dalla diagnosi… sto ancora assorbendo l urto ma credo che riuscirò ad essere ancora più forte, per adesso, anche a lavoro, o in altri contesti la mia mente mi ricorda molto spesso del mio nuovo compagno con cui co abito il mio corpo :/

Vi penso e vi abbraccio