Nei rapporti sessuali come dicevo non c è solo sperma e secrezioni vaginali ma a volte anche sangue , ecco che allora non comprendo.
Ma poi cio che noi sappiamo è realmente irrilevabile, non è proprio il sangue?
Nei rapporti sessuali come dicevo non c è solo sperma e secrezioni vaginali ma a volte anche sangue , ecco che allora non comprendo.
È esattamente la domanda che mi sto facendo io. Ma se fosse così come potrebbero dire che u = u però ? Cioè è facilissimo che soprattutto durante il sesso anale , l’ano possa sanguinare neanche tanto poco e finire sul glande del positivo. Ma il sangue del positivo potrebbe venire a contatto con la mucosa del negativo anche in altri modi durante un rapporto sessualegiovane888 ha scritto: ↑lunedì 31 gennaio 2022, 22:48lo chiedo perchè se ad esempio è avvenuta una lacerazione della pelle e da questa esce sangue in un rapporto, ed è a contatto con un'altra mucosa, sia che presenti lesioni (e quindi sanguinante) sia che non presenti lesioni (e quindi non sanguinante) c'è il rischio concreto? Ci sono link che spiegano questa situazione. Questo anche per chiarire perchè una lacerazione della pelle può avvenire e forse è proprio quello che è accaduto a me (nel mio caso dovrò accertare che fosse in trattamento e aderente al trattamento).
Si ma se fosse così u=u sto cazzo allora . Mi è capitato più di una volta di sanguinare non a valanga ma neanche a microtracce durante il sesso. Il rapporto lo interrompi ti pulisci ma poi continui. Mi sembra assurdo possano non prevedere l’eventualità del sanguinamento evidente durante un rapporto sessuale prima di dire che u = u . Per logica credo avrebbero precisato che u= u vale per piccolissimi quantitativi di fluidi. Ma poi penso , L eiaculazione in bocca o nell’ano non è pericolosa se sei irrilebabile ( e io personalmente eiaculo in grande quantità) e lo sarebbe poi nella stessa quantità , se non inferiore il sangue? È questo che vorrei capirepaziente ha scritto: ↑martedì 1 febbraio 2022, 12:51Il contagio nei rapporti avviene proprio attraverso le microferite delle mucose.
Il sangue può vedersi come non vedersi.
Ritengo quindi che in in rapporto sessuale con presenza di piccole tracce di sangue U=U vale.
Certo che se fossero ferite con sanguinamento, oltre a non essere più sicuro dell'U=U, interromperei il rapporto anche per buon gusto.
Si ma infatti tutto sta nel capire se in quegli studi qualcuno si è sporcato visibilmente di sangue. Ma anche se non fosse successo vale sempre la mia domanda di prima ossia: farsi riempire l’ano di sperma , tra le altre cose con probabilissime microlesioni ( porte di ingresso al virus quindi ) che è una cosa successa ovviamente nello studio partner, è più sicuro di sporcarsi il pene col sangue del positivo irrilevabile ? Chiedo proprio per ragionarci perché per logica direi di no ma potrebbe sfuggirmi qualcosa!paziente ha scritto: ↑martedì 1 febbraio 2022, 13:21Bisogna approfondire le pubblicazioni degli studi partner, comunque su migliaia di rapporti è stato dimostrato che non c'è stato nessun contagio.
Non so se tra queste coppie ci fossero coppie che a fronte di sanguinamento si puliscono e ripartono!
Potresti dirmi dove lo hai letto , come fare per cercarlo anche io o linkarmelo magari? Mi tranqullizzerebbe molto, perchè escluderebbe quindi la possibilità di infezione se un negativo venisse a contatto cl sangue del positivo irrilevabilebarbalunga ha scritto: ↑lunedì 31 gennaio 2022, 17:51mi ero informato anche io….in realtà ci sta qualche indicazione: nelle linee guida ministeriali più aggiornate per ‘incidenti’ (contatti incidentali con sangue da persona hiv+) che possono riguardare anche l’ambito sanitario (es puntura con ago ecc) attualmente non è consigliata la PEP (profilassi post esposizione) se la persona è irrilevabile da 6 mesi, quindi direi che anche per quello vale U=U
(la cosa che non possiamo fare sono le trasfusioni di sangue da persona hiv+ a sieronegativo…. immagino che la notevole quantità di sangue trasfusa non garantisca l’assenza dì trasmissione nonostante l’azzeramento della carica virale)
Ma è questo che mi colpisce considerando che u= u e nel sesso la possibilità di sanguinare è reale. Cioè voglio fare il caso concreto : un po’ di sangue di un positivo irrilevabile che sporca la cappella integra e senza ferite del negativo perché dovrebbe essere più pericoloso dello sperma ( che è in quantità anche abbondanti spesso ed è sicuramente di più di qualche goccia visibile di sangue ) che finisce dentro l’ano di un negativo ? O dello sperma bevuto da un negativo ? Sperma che spesso è molto più di 1 ml. L eiaculazione può arrivare a 5 ml di sperma , che è tanta come quantità , sicuramente più del sangue che può uscire durante un rapporto. Perché con lo sperma u = u é con il sangue stiamo avendo dei dubbi? Non capisco.Blast ha scritto: ↑martedì 1 febbraio 2022, 17:53Tesoro purtroppo in queste situazioni quasi limite (sanguinamento evidente durante un rapporto) non è prevedibile con certezza matematica il contagio (o il non contagio). Tuttavia mi viene da dirti che se sei irrilevabile non corri rischi nei rapporti convenzionali (ossia con microlesioni, eiaculazione interna, ecc). Certo, se poi il sieropositivo attivo sfonda l'ano al passivo facendolo sanguinare come dopo una coltellata poi magari potrebbe evitare di venirgli dentro.
Stessa cosa, se il sieropositivo è passivo e vede che gli cola sangue dal sedere, io onestamente interromperei il rapporto.
Ricorda anche che irrilevabile significa avere una quantità (non quantificabile) di virus sotto le 20 copie/mL (che possono essere 19 come anche 0). Questo significa che devi sanguinare 1 mL per portare "alla luce" tra 0 e 19 particelle virali (cioè niente) e che queste devono passare una ferita o una mucosa per poter dare un'infezione.
grazie per il link, tuttavia lo studio partner lo conosco benissimo e infatti U uguale U si deve proprio a questo studio. Nel caso descritto da me però non c'è un contatto sangue sangue (come in una puntura con sangue di positivo) ma c'è invece il contatto del sangue irrilevabile del positivo con la mucosa del negativo. Non capisco come mai nessuno abbia scritto ancora che cosi come lo sperma di un positivo irrilevabile non è pericoloo se finisce sulla mucosa di un negativo, lo stesso discorso si applica pure se a finire sulla mucosa del negativo è il sangue del positivo e non lo sperma. C'è qualcosa che mi sfugge?_andrea_ ha scritto: ↑martedì 1 febbraio 2022, 20:46Vorrei tranquillizarvi, anche se non esiste uno studio specifico sulla trasmissione da contatto sangue-sangue, esiste lo studio PARTNER 2, che stabilisce su migliaia di rapporti MSM il contagio quasi pari a 0, e dove vi è stato contagio questo era per rapporti fuori dalla coppia oggetto di studio. Se ne parla qui
viewtopic.php?f=2&t=8196
il documento delle linee guida aggiornate del ministero della salute per la terapia ART e la gestione delle persone affette da hiv/aids è qui:Mangaaa ha scritto: ↑martedì 1 febbraio 2022, 14:21Potresti dirmi dove lo hai letto , come fare per cercarlo anche io o linkarmelo magari? Mi tranqullizzerebbe molto, perchè escluderebbe quindi la possibilità di infezione se un negativo venisse a contatto cl sangue del positivo irrilevabilebarbalunga ha scritto: ↑lunedì 31 gennaio 2022, 17:51mi ero informato anche io….in realtà ci sta qualche indicazione: nelle linee guida ministeriali più aggiornate per ‘incidenti’ (contatti incidentali con sangue da persona hiv+) che possono riguardare anche l’ambito sanitario (es puntura con ago ecc) attualmente non è consigliata la PEP (profilassi post esposizione) se la persona è irrilevabile da 6 mesi, quindi direi che anche per quello vale U=U
(la cosa che non possiamo fare sono le trasfusioni di sangue da persona hiv+ a sieronegativo…. immagino che la notevole quantità di sangue trasfusa non garantisca l’assenza dì trasmissione nonostante l’azzeramento della carica virale)