INTEGRATORI E ROBE VARIE

[Eilan]

Ah tutto questo chiaramente consigliato da una ginecologa!

[carletto]

Mazzo..latemi quanto volete non c'è problema....

[isabeau]

cara la mia Meluzza....nn mi sbatto a far tutto sto ambaradam....evvviva la kimika ed il veleno in caso di candida...si si le prime volte ke mi capitava facevo tutto un casino con ovuli ,lavande ecc ecc ecc ...passava una settimana e ricominciava il disturbo...da allora ho iniziato un amore perverso con quel farmaco li'(di cui nn ricordo il nome,ma so' ke hai capito di cosa parlo)e nn ce ne' piu' per niente e nessuno.....

[isabeau]

Ah tutto questo chiaramente consigliato da una ginecologa!

diciamo ke la mia dottora me lo appoggia vero anke ke se nn prendo antibiotici e da quando li accompagno con fermenti lattici il problema candida nn ce l'ho.....

[Eilan]

Si sarà il diflucan o lo sporanox, ma nel mio caso mi facevano un baffetto, se non intervengo su tutti i fronti, dall'alimentazione al lavaggio allo stiro per sterilizzare, al cambio asciugamano quotidiano ritorna sempre, ma ad intervenire in maniera massiccia con la chimica non ha risolto il problema, ma chiaramente il motivo c'è perchè succede questo.

[isabeau]

ma fino ad ora col diflucan ho risolto...ma sara' un paio d'anni ke nn mi si presenta il problema....meno male.... invece avevo il problema contrario senza pasticca dopo una settimana 10 giorni ariarrivava il disturbo..du paro de ball

[friendless]

Troppa vitamina d inquieta il cuore (rischio aritmia).

Vedi:

http://www.corriere.it/salute/cardiolog ... 1277.shtml

(e la mia paura è che alla metabolica ci vadano giù sempre pesanti con le prescrizioni ... speriamo bene!)

[Tarek]

Oddio, con vit D a 86 e con abacavir sto giá sentendo un infartooooooooooooooooooo; è meglio che corra 5 km al giorno invece che 8

[cesar78]

Riprendo questo thread un attimo.
Leggendo qua e là (e sentendo anche i medici) alcuni siero+ accompagnano la terapia "ufficiale" con l'integrazione di sostanze naturali, per aiutare il proprio sistema immunitario in questa feroce lotta ( ). Papaya, curcuma, kefir, aloe, echinacea, ecc. ecc.

Purtroppo quasi tutti gli studi che ho trovato su questo aspetto sono degli anni novanta, inizio millennio e credo che (ora) lasciano il tempo che trovano... Ma mi ha incuriosito molto questo articolo del 2001 tratto da Farmacia News: (il sito era già stato postato da bluevelvet molto tempo fa)
http://www.thinkfree.it/hiv/monografie/ ... re2001.htm
in cui si discute del potenziale svantaggio di cibarsi di alcune piante o erbe (come l'aglio), perchè interferiscono con le normali attività degli ARV, quindi per chi è in terapia.

Un'altra cosa, che non è citata in quell'articolo, mi preme. Prendendo come esempio la curcuma (che è un noto e moderato inibitore della proteasi e dell'integrasi naturale*), consigliato da alcuni "naturalisti" siero+, mi chiedo se la sua assunzione per chi non è in terapia sia a rischio di sviluppare future resistenze, in quanto nella partita [CURCUMA vs HIV] sappiamo bene chi vincerà già al primo tempo e magari ritrovarsi al fischio finale con una nuova squadra HIV più forte di prima.

Spontaneamente mi viene da dire: se proprio uno vuole coadiuvare il SI è meglio concentrarsi sull'indigestione di piante naturali immunostimolanti, piuttosto che sostanze anti-virali naturali che potrebbero fare più danni che benefici. O no?

(*)http://pcweb.ucsf.edu/Craik/docs/pub92.pdf(1993)

[Dora]

Prendendo come esempio la curcuma (che è un noto e moderato inibitore della proteasi e dell'integrasi naturale*), consigliato da alcuni "naturalisti" siero+, mi chiedo se la sua assunzione per chi non è in terapia sia a rischio di sviluppare future resistenze, in quanto nella partita [CURCUMA vs HIV] sappiamo bene chi vincerà già al primo tempo e magari ritrovarsi al fischio finale con una nuova squadra HIV più forte di prima.

(*)http://pcweb.ucsf.edu/Craik/docs/pub92.pdf(1993)

Non so molto della curcuma, ma già quel vecchio articolo di era pre-HAART - quando ci si aggrappava a qualunque cosa promettesse anche minimamente di controllare il virus - rilevava che pare avere una *modesta* attività antivirale. Il che significa che uno dovrebbe ingerirne quantità impossibili per avere un minimo effetto in quel senso. Aggiungi che in Paesi come l'India ne viene mangiata in grandi quantità e per tempi lunghissimi, perché è alla base della preparazione del curry, e non mi pare che questo abbia in alcun modo influenzato le resistenze agli IP nelle persone con HIV.
Non ho cercato dettagli, quindi prendi quel che dico come mero ragionamento di buon senso. Potremmo scoprire che in India vietano il curry alle persone con HIV e mi dovrei rimangiare tutto.

Spontaneamente mi viene da dire: se proprio uno vuole coadiuvare il SI è meglio concentrarsi sull'indigestione di piante naturali immunostimolanti, piuttosto che sostanze anti-virali naturali che potrebbero fare più danni che benefici. O no?

InDIgestione, meglio di no!
Il discorso sulle piante con proprietà immunostimolanti è delicatissimo, perché si dovrebbero vedere caso per caso e si dovrebbe capire in che senso stimolino il sistema immunitario, su che cosa davvero vadano ad agire, quali equilibri biochimici vadano a toccare, quali popolazioni di cellule e quali marker su queste popolazioni possano alterare, in quali quantità risultino attive, per quanto tempo mantengano questa attività, se agiscano nello stesso modo in persone sane o in persone malate ... cose così, analisi *sottili*.

In senso molto generale, tuttavia, mia opinione personale è che prima di *stimolare* (qualunque cosa questo voglia poi dire) un sistema immunitario che è già stimolatissimo, anzi che è al contempo depresso e iperattivato, sia meglio pensarci tante volte.
Nel caso migliore, l'assunzione di immunostimolanti potrebbe sostenere il sistema immunitario e magari dilazionare di qualche tempo l'inizio della terapia. Ma potrebbe anche non fare nulla, oppure creare dei danni.
Inoltre, in assenza di una conoscenza specifica dell'attività del singolo principio attivo o del complesso di principi attivi contenuti in una determinata pianta, come si fa a valutare se funziona oppure no?

Tieni conto che una parte molto consistente della ricerca mondiale è volta a cercare sostanze che abbiano una attività immunomodulante, che aiuti sia chi prende la ART, soprattutto se è un immunologic non responder (viremia irrilevabile, CD4 persistentemente bassi), sia chi non è ancora in terapia. Se la strada delle piante assunte "nature" fosse già acquisita, perché dedicare tanto tempo e tante risorse a una ricerca inutile? Basterebbe un po' di papaya e tutti starebbero da papa.

Scusa Cesar, non ho tempo per argomentare meglio questo post o per cercare qualche studio. Tenterò di riprendere il discorso un'altra volta.