MILANO: “area C”, Pisapia e “compagnelli di lusso”, ecc.

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Puzzle
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Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da Puzzle » giovedì 16 agosto 2012, 10:38

Ricordo degli esperti, tempo fa, che asserivano quanto il problema dell'inquinamento in tutta la pianura Padana non sia risolvibile, e questo a causa della sua conformazione geografica, essendo chiusa fra le Alpi e gli Appennini. L'unica idea teorizzata che potrebbe risolvere il problema, era stata illustrata da un tipo anni fa, definito a dir poco bizzarro, ma che nella sostanza era corretto, e cioè aprire un enorme squarcio nelle Alpi Liguri per creare una corrente di venti che attraversi la pianura Padana tra la Liguria e il Veneto.



Tarek
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Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da Tarek » giovedì 16 agosto 2012, 21:06

Ma certo, puzzle, e chi non ricorda quella affascinante trasmissione chiamata Portobello. Il simpatico signore voleva radere al suolo il Passo del Turchino (neante tanto alto) così da far fluire l'aria (ai tempi si parlava delle grandi nebbie che stazionavano sulla valpadana; ora non ci sono più per la cementificazione di vaste aree), cosicché, l'inquinamento, si disperdeva sulla Riviera Ligure per poi depositarsi nel mare mediterraneo e magari creare qualche specie anomala di vita marina. Mitico il Tortora Renzo che ci ha lasciati senza più un resoconto della variopinta umanità Italiana
Ultima modifica di Tarek il giovedì 16 agosto 2012, 21:16, modificato 1 volta in totale.



isabeau
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Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da isabeau » giovedì 16 agosto 2012, 21:10

a si,la storia di radere al suolo il Turkino la ricordo bene :lol: :? :lol:



Tarek
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Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da Tarek » giovedì 16 agosto 2012, 21:15

friendless ha scritto:Immagine

Questa mattina ho sfogliato questo libro di Doninelli - scrittore che già conosco e apprezzo -, libro che mi sono preso in biblioteca e domani inizierò a leggere per davvero. L'idea di leggere questo saggio mi è venuta leggendo il blog di G. Fontana che, diciamola tutta, è la miglior giovane mente della nostra nazione.

http://www.giorgiofontana.com/index.php ... 9&Itemid=1

E mi sono ricordato di questa vecchia discussione in cui dora mi chiedeva: friendless hai letto il tal libro di Giovanni Agosti? Ebbene, nei ringraziamenti Doninelli fa riferimento proprio a Agosti che, dice, gli ha suggerito come raccogliere e disporre il materiale e gli ha suggerito anche il titolo. Di agosti, doninelli dice essere una delle poche sorgenti vive di cultura e di insurrezione della città.
Insurrezione??

Io poi non capisco questo tuo interesse per Milano quando te ne stai in pianura, ben lontano, e ti leggi il tuo corrierone e ridi tra te pensando che prima o poi tutti "sballano". Milano è sempre stato un problema seri
oe per tutte le cattive amministrazioni succedutesi ma questo, in generale, è tutta l'Italia



friendless

Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da friendless » venerdì 17 agosto 2012, 9:35

Ma cosa stai dicendo, flaviano: scrivi che io rido pensando che prima o poi tutti sballano? Mi sfugge il senso di questa affermazione. Io leggo di milano (o su milano) perché sono affezionato a questa città. Ci sono venuto tutti i giorni per anni (per i motivi più disparati), la conosco meglio di quanto tu possa immaginare e semplicemente le voglio bene. Ma non è solo questo, a me piace leggere libri sulle città, è proprio il genere che amo. Nella collana contromano esiste il volume su torino (di culicchia) quello su firenze (di santoni) quello su new york (di cognetti) quello su palermo (di vasta) quello sull'irpinia (di arminio) quello su milano (di nove) quello su scauri (di chiara valerio) quello sulla romagna (di cornia) e tanti altri: parecchi li ho già letti, altri conto di farlo quando li troverò in biblioteca. Tra breve affronterò istanbul di pamuk. Come vedi non mi interessa solo milano ... ma tu la conosci milano? conoscere una città non significa sapere dove è la tal strada o la tal gelateria, significa conoscerne l'anima. Tu conosci l'anima di milano? io ne ho dei dubbi ... io so che appena ci torni a milano inforchi la bici e te ne vai in giro per l'italia ... tu ami milano? leggere libri come questo serve a scoprirne l'anima. Ah, guarda che il degrado di milano non è (solo) colpa dei politici, loro casomai sono il sintomo, mica la malattia. Il problema è ben più profondo e più vecchio e precede formentini o la moratti. Libri come questo o come quelli che ti ho citato non sono solo libri su una città ovviamente, ma divengono anche altro, racconti personali, racconto di se stessi. Più quelli della contromano in realtà di questo che ha tutti crismi del saggio. Questo di doninelli secondo me può essere letto come un breviario etico e estetico. Milano è una città spenta e io voglio capirne le ragioni. Ecco perché leggo libri così. ciao

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Tarek
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Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da Tarek » venerdì 17 agosto 2012, 21:19

Oddio parlare di anima di una Cittá come fosse una persona é troppo anche per me. Vivere o frequentare sono due cose ben diverse. Se la vivi e ti fa star male perché (appunto) é inquinata quale anima vuoi scoprirci? Qualche tempo fa passeggiavo sulla Avenida Paulista (S.Paolo), un'area dove la concentrazione di grattacieli dalla stettacolarità architettonica è decisamente piú affascinante di New York: ho incrociato un bel giovane che camminava e ammirava tutto quello spettacolo commentando ad alta voce la sua sbalordita meraviglia. Io andrò anche in giro in bicicletta ma questa Milano che sta sorgento tra Porta Garibaldi-l'ex Fiera-S.Siro- Portello-Sempione e il già attivo nuovo centro universitario Bicocca-Greco hanno tutte le carte in regola, finalmente, per dare un volto moderno e dinamico alla "Capitale" Italiana del Rinascimento. Il "degrado" di Milano è iniziato con Berlusconi speculando sull'edilizia alla periferia di Milano (Segrate-Basilio) quando c'erano tutti quegli spazi
(dove si sta costruendo ora) disponibili sia per il terziario (che poi ha trovato posto ad Assago) sia per le abitazioni.Poi si sono inventate le leggi ecologiche e le piccole fabbricchette hanno dovuto sloggiare ( deturpando la provincia di Milano e i suoi confini) regalando quei capannoni alla moda o alla cultura (zona di p.ta Genova/Ticinese). Ora, i grandi casermoni dove alloggiavano operai e impiegati non si possono abbattere; come non si può eliminare tutta quella viabilitá costruita per le quattroruote (Innocenti -Alfa Romeo) vendute a tutti e, che per l'indotto, faceva lavorare cani e porci. Cosa ci sia di anima in questo Animale Industriale lo sai solo tu. Gli animali sono i figli di quei lavoratori che per acquistarsi l'ultimo modello di frigorifero facevano il cottimo in fabbrica senza rendersi conto che i propri figli sballavano al Parco Sempione o si vendevano in P.zza Trento (luogo di marchette omosex). C'è comunque anche l'altra Milano, quella della borghesia o semi-aristocrazia che mandavano il proprio gregge all'estero per educarli a fregare meglio l'italiano (un esempio sono i Bocconiani che hanno in mano il Governo). Questi pupilli , tutti ben super pagati quando lavoravano alla Goldam Sachs, pensano che l'Italia sia l'Amerika. Ora, di questi due grupppi mi sai dire chi ha l'anima? O vedi l'anima platonicamente sotto i flussi di un eterea droga che non ti ha mai lasciato o,pensando di vivere ed essere presente in società, ti basta leggere le idee creative di qualche fuoriditesta che pensa di risolvere l'irrisolvibile.



stealthy
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Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da stealthy » venerdì 17 agosto 2012, 21:39

friendless ha scritto:[...] a me piace leggere libri sulle città, è proprio il genere che amo. [...] quello su milano (di nove) [...]
Anche a me piace moltissimo Milano. E cercherò di leggere il libro che hai segnalato. Mi ha messo la curiosità...
Devo ammettere che non la conosco bene se non per aver sentito racconti sparsi qua e là.



carletto
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Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da carletto » venerdì 17 agosto 2012, 22:45

Non sarà che l'anima di Milano è scomparsa insieme al Milanese stesso?????



friendless

Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da friendless » sabato 18 agosto 2012, 4:09

flavio ha scritto:Oddio parlare di anima di una Cittá come fosse una persona é troppo anche per me
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Evidentemente non hai mai sentito parlare di genius loci.

Nel tempo moderno, genius loci è divenuta un'espressione adottata in architettura per individuare un approccio fenomenologico allo studio dell'ambiente, interazione di luogo e identità. Con la locuzione di genius loci si intende individuare l'insieme delle caratteristiche socio-culturali, architettoniche, di linguaggio, di abitudini che caratterizzano un luogo, un ambiente, una città. Un termine quindi trasversale, che riguarda le caratteristiche proprie di un ambiente interlacciate con l'uomo e le abitudini con cui vive questo ambiente. Suole indicare il "carattere" di un luogo.

http://it.wikipedia.org/wiki/Genius_loci



Tarek
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Re: Milano: “area C”, Pisapia e i “compagnelli di lusso”

Messaggio da Tarek » sabato 18 agosto 2012, 23:25

no non conoscevo il genius loci dunque se non mi piace Milano..Fino alla costruzione del grattacielo Pirelli, la Madonnina collocata sulla guglia più alta del Duomo di Milano rappresentava il punto più alto della città: 108,5 metri. Nel 1960, tuttavia, il grattacielo Pirelli la superò, dall’alto dei suoi 127,40 metri: ma una miniatura della Madonnina fu comunque collocata in cima. La stessa cosa è accaduta ora per il Pirellone-bis, seconda sede della Regione Lombardia, destinato a raggiungere i 161 metri d’altezza: l’altro ieri, quando la costruzione ha raggiunto il trentacinquesimo piano, il presidente della Regione, Roberto Formigoni, ha collocato una targa che ricorda l’altezza (e quindi il superamento) del grattacielo Pirelli. E non ha trascurato di collocare anche lì una piccola riproduzione della Madonnina, che sarà costantemente spostata verso l’alto man mano che la costruzione procederà verso i 161 metri. Secondo Formigoni, la Madonnina è un “simbolo religioso e civile di Milano e della Lombardia”. Il circolo UAAR di Milano ne ha già chiesto la rimozione, in quanto “la sua presenza in un edificio amministrativo della Regione Lombardia è uno schiaffo al principio della laicità dello Stato”.



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