Solo uno sfogo, una richiesta d'aiuto

Riservato ai sieronegativi che pensano di essere stati a rischio di contagio (NON rispondono medici, ma utenti volontari).
cesar78
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Re: Solo uno sfogo, una richiesta d'aiuto

Messaggio da cesar78 » lunedì 27 agosto 2012, 23:40

Fuan84 ha scritto:Il somatizzare così tanto questa situazione a tal punto da dar vita ad un vero e proprio stress psicologico, può portare ad un abbassamento delle difese immunitarie?
sì.
Fuan84 ha scritto:mi sono comparse in bocca delle afte qualche giorno dopo il rapporto e che continuano tutt'ora.
le afte non c'entrano nulla, e possono durare in bocca da 7 a 20 giorni.
Fuan84 ha scritto:ho un'uretrite da una settimana.
non c'entra nulla, l'uretrite è un fatto normalissimo.
Fuan84 ha scritto:Ne ho parlato col mio medico, e mi ha detto che, ALMENO PER ORA, sono da escludere collegamente con un eventuale contagio da HIV e il tutto è dovuto allo stress a cui mi sto sottoponendo
appunto.
Fuan84 ha scritto:Pareri?
aspetta sereno il test, tanto non puoi fare null'altro. :D



Fuan84
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Re: Solo uno sfogo, una richiesta d'aiuto

Messaggio da Fuan84 » martedì 28 agosto 2012, 23:43

aspetta sereno il test, tanto non puoi fare null'altro. :D
'na parola. Grazie per la risposta :)



Fuan84
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Re: Solo uno sfogo, una richiesta d'aiuto

Messaggio da Fuan84 » venerdì 31 agosto 2012, 22:30

Chiedo qui piuttosto che aprire un nuovo thread: i soggetti affetti da HIV sono più predisposti alle allergie?
E qualora un sieronegativo fosse già allergico, nella fase della sieroconversione possono manifestarsi degli episodi di attacchi allergici?

Sì, come potete immaginare credo che mi stia venendo un attacco allergico e di solito li ho raramente (specialmente li ho durante la primavera o quando sono, appunto, debilitato fisicamente).
Scusate se sono domande un po' stupide, ma cercando in rete non ho trovato nulla.



skydrake
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Solo uno sfogo, una richiesta d'aiuto

Messaggio da skydrake » venerdì 31 agosto 2012, 23:35

Fuan84 ha scritto:Chiedo qui piuttosto che aprire un nuovo thread: i soggetti affetti da HIV sono più predisposti alle allergie?
E qualora un sieronegativo fosse già allergico, nella fase della sieroconversione possono manifestarsi degli episodi di attacchi allergici?

Sì, come potete immaginare credo che mi stia venendo un attacco allergico e di solito li ho raramente (specialmente li ho durante la primavera o quando sono, appunto, debilitato fisicamente).
Scusate se sono domande un po' stupide, ma cercando in rete non ho trovato nulla.
si, un poco.
L'HIV provoca una messa in allerta continua del sistema immunitario predisponendo (ma non causando in se) possibili reazioni allergiche. Andando più in dettaglio, aumentano i linfociti T CD8 e nonché la loro reattività a possibili agenti esterni.



Fuan84
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Re: Solo uno sfogo, una richiesta d'aiuto

Messaggio da Fuan84 » venerdì 31 agosto 2012, 23:49

Grazie skydrake.
Ho un orribile presentimento.

Un'altra domanda al volo: un individuo che scopre di essere in fase HIV molto avanzata o addirittura in AIDS conclamato, può riportare alla "normalità" il suo stato con le dovute terapie?



marcus
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Re: Solo uno sfogo, una richiesta d'aiuto

Messaggio da marcus » sabato 1 settembre 2012, 1:43

Fuan84 ha scritto: i soggetti affetti da HIV sono più predisposti alle allergie?
E qualora un sieronegativo fosse già allergico, nella fase della sieroconversione possono manifestarsi degli episodi di attacchi allergici?
non credo, anche perchè la maggior parte delle allergie sono reazioni di ipersensibilità di tipo 1 con degranulazione mastocitaria diretta, senza intervento dei linfociti se non nella fase di sensibilizzazione, cioè durante il primo contatto con l'allergene durante il quale vengono prodotte le IgE che poi si legano ai mastociti senza attivarli, fino alle nuove esposizioni all'antigene, dove il semplice legame anitgene-IgE innesca la degranulazione mastocitaria con liberazione di istamina e vari mediatori infiammatori.

I CD8 intervengono nella difesa contro virus e batteri endocellulari causando apoptosi della cellula ospite

Fuan84 ha scritto:un individuo che scopre di essere in fase HIV molto avanzata o addirittura in AIDS conclamato, può riportare alla "normalità" il suo stato con le dovute terapie?
si, con più difficoltà ma di solito si riesce. Dipende da quanti cd4 son rimasti e se il virus ha ormai causato danni irreversibili al sistema immunitario. Nella maggior parte dei casi, alcuni anche molto gravi, si riesce a ''tirare per i capelli'' il paziente e riportarlo lentamente entro valori accettabili! ovvio che se alcune infezioni opportunistiche hanno causato danni irreversibili, come neurite ottica in uno dei due occhi ecc...la vista non te la può ridare nessuno, però sopravvivi!



Fuan84
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Re: Solo uno sfogo, una richiesta d'aiuto

Messaggio da Fuan84 » sabato 1 settembre 2012, 17:46

Grazie anche a te marcus.
Ne approfitto per farvi un'altra domanda, sperando di non risultare troppo petulante, ma mi rendo conto solo ora della mia ignoranza in merito a questo argomento.

Dunque: le normali analisi del sangue possono in qualche modo dare un segnale d'allarme?



skydrake
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Re: Solo uno sfogo, una richiesta d'aiuto

Messaggio da skydrake » domenica 9 settembre 2012, 15:23

Fuan84 ha scritto:Grazie anche a te marcus.
Dunque: le normali analisi del sangue possono in qualche modo dare un segnale d'allarme?
Ce ne sono tantissimi di esami del sangue. Uno particolarmente significativo per l'HIV è la "tipizzazione linfocitaria", ma non viene fatto di routine a pazienti appena si rivolgono alle strutture sanitarie, ai quali vengono fatti altri più generici, come l'emocromo e sopratutto la "formula leucocitaria", dalla quale si puo' capire al più se è in corso una infezione e se questa è batterica o virale (ma non quale virus esattamente). Poi seguono esami più specifici.



Fuan84
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Re: Solo uno sfogo, una richiesta d'aiuto

Messaggio da Fuan84 » lunedì 10 settembre 2012, 12:11

Grazie skydrake. Sempre gentile nel rispondere.
Ne approfitto per fare ancora una domanda che non centra nulla con ipocondria, sintomi o quant'altro. È una mia semplice curiosità.

Una persona affetta da HIV ha un sistema immunitario compromesso, giusto?
Se ad esempio questa persona si dovesse ferire (anche un semplice graffio, per dire), ci metterebbe più tempo affinché la ferita si rimargini del tutto? Più tempo rispetto ad un sieronegativo?
Lo chiedo perché non ho ancora ben capito qual è il ruolo dei CD4 all'interno del nostro organismo visto che ho letto di gente che arriva ad avere (spesso a propria insaputa) solo 20 o 80 CD4 senza però mai aver sofferto di alcuna patologia o problemi vari.
Come mai?



skydrake
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Re: Solo uno sfogo, una richiesta d'aiuto

Messaggio da skydrake » lunedì 10 settembre 2012, 17:20

Fuan84 ha scritto: Ne approfitto per fare ancora una domanda che non centra nulla con ipocondria, sintomi o quant'altro. È una mia semplice curiosità.

Una persona affetta da HIV ha un sistema immunitario compromesso, giusto?
Se ad esempio questa persona si dovesse ferire (anche un semplice graffio, per dire), ci metterebbe più tempo affinché la ferita si rimargini del tutto? Più tempo rispetto ad un sieronegativo?
No, tranne in una minoranza dei casi, generalmente in fase di AIDS conclamata molto avanzata (non so le percentuali, penso che siano basse).
La cicatrizzazione è regolata dalle piastrine, non dai linfociti.
Tuttavia HIV a volte riesce a causare danni nel midollo osseo interferendo nella maturazione di tutte le cellule ematopoietiche, causando anemie e piastrinopenie.

Il motivo è dovuto al fatto che l'HIV riesce ad infestare anche le cellule ematopoietiche del midollo (precursori di praticamente tutte le cellule del sangue). Da da un lato il target principale dell'HIV sono i linfociti T CD4, dall'altro interessa anche (nel senso che si attacca ai recettori, ci entra e a volte le uccide oppure le infesta anche trasformandole in reservoirs) tutte le cellule che presentano il recettore CD4 sulla loro superficie, quindi un vasto numero (macrofagi, cellule della microglia del sistema nervoso centrale, cellule dendritiche dei linfonodi, le cellule cromaffini delle pareti intestinali, l’endotelio dei vasi sanguigni, timociti, astrociti).
Lo chiedo perché non ho ancora ben capito qual è il ruolo dei CD4 all'interno del nostro organismo
qui di seguito posto quest video che spiega come funziona la "immunità umorale" (cioè il meccanismo di difesa che l'HIV riesce a far fuori)



Ed ecco come l'HIV fa fuori questo meccanismo di difesa:


visto che ho letto di gente che arriva ad avere (spesso a propria insaputa) solo 20 o 80 CD4 senza però mai aver sofferto di alcuna patologia o problemi vari.
Come mai?
Qui andiamo sull'ancora più complicato, o meglio, sul misterioso. In parte puo' essere spiegato dicendo che non tutti i CD4 sono uguali. Spesso averne molti in circolo non significa essere automaticamente sani in quanto potrebbero non essere tutti maturi. Alcuni possono avere pochi CD4, ma ultraefficienti. Ma 20 CD4 sono davvero pochi. Vi sono state fatte diverse ipotesi, ad esempio che in pochi fortunati si attivano meccanismi per cui i macrofagi riescano ad interagire con i linfociti CD8 (che sono quelli che effettivamente rilasciano gli anticorpi) senza passare prima dai linfociti CD4, ma ancora vi sono fortissimi dubbi. Facendo un parallelismo con un esercito, sarebbe come ipotizzare che i soldati semplici, i macrofagi, possano comunicare direttamente con i bombardineri, cioè i linfociti T CD8, su come sganciare le bombe, cioè le immunoglobuline (il meccanismo è un po' più complicato perchè nell'ultima fase ritornano in ballo i soldati semplici, cioè macrofagi, a dare l'assalto finale a tutto cioè che si legano le immunoglobuline). Un'altra ipotesi è legata ai linfociti NK e "immunità cellulare", un'altro meccanismo di difesa del nostro sistema immunitario (ci sarebbe un terzo meccanismo, la "immunità innata", la più semplice, ma sembra che l'HIV riesca sempre ad aggirarla).

I linfociti CD4 sono come dei capitani o colonnelli di un esercito. Da una parte non prendono effettivamente parte attiva in prima linea, ma dall'altra sono quelli che organizzano la battaglia: sono quelli che interrogano i detenuti catturati dai soldati semplici (riconoscono le molecole estranee al corpo umano, detti antigeni, presentati sulla superficie dei macrofagi) e comandano l'inizio delle ostilità. Senza di essi il sistema immunitario è come un esercito senza comando: va quasi sempre in rotta.

A dire il vero, il ruolo dei linfociti T CD4 è dibattuto abbastanza tra i negazionisti, pertanto mi sono fatto prestare un manualone di 502 pagine di un noto negazionista, il dott Heinrich Kremer, che va molto in dettaglio sui vari meccanismi del sistema immunitario, ma non sono riuscito finora proprio a digerire tale mattone (non perchè sia lungo, ma perchè fin dall'inizio insiste sugli incredibili danni che causa il popper e altre droghe al sistema immunitario, ma conosco diversi sieropositivi CHE NON SANNO NEMMENO COSA SIA IL POPPER).



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