Qualche informazione
Qualche informazione
Ciao a tutti, mi trovo in questo forum e mi è sembrato molto strano iscrivermi, ma ho delle domande e ho visto che qui siete molto gentili e preparati, così spero potrete rispondermi. Un ragazzo amico di un mio amico è qualche settimana che sta male, fortissima febbre a 40 che non passa con antibiotici, cortisone e antipiretici, eruzioni cutanee molto diffuse, incapacità di mangiare, così alla fine si è fatto ricoverare in ospedale e lì gli hanno dato la triste notizia purtroppo. Ora, sembra stare meglio con la cura, con remissione della febbre ma la candida resta piuttosto presente. Ebbe anche in passato delle febbri molto forti, l'ultima in piena estate, ma che poi sono passate e sembrava tornato tutto normale. Da quel che si è capito, anche se lui non lo ha ammesso, purtroppo ha avuto vari partner occasionali e senza protezioni. Ora il mio amico si domanda quando l'hiv si presenta in questo modo, quando si potrebbe datare l'infezione? Possibile che lui abbia voluto ignorare dei comportamenti a rischio che stava tenendo pensando che andava tutto bene? Il fatto è che non sapendo quando si è infettato e a causa delle sue abitudini potrebbe aver infettato a sua volta altre persone (ma questa è una supposizione). Io, vi ammetto, che pensavo che al giorno d'oggi questo virus fosse invia di estinzione, ma purtroppo questa notizia è stata una doccia fredda e mi ha turbato tantissimo, perché non posso credere che sia successa una cosa del genere. Ma se gli faranno fare una terapia ci potrà essere una remissione della malattia? Io qui ho letto tutte storie di persone che si fanno il test ma sono in salute, ma il fatto che lui sia stato così male è indice che ce l'ha da tempo? Scusatemi per le 1000 domande, vi saluto e vi faccio ancora i complimenti per il forum.
Re: Qualche informazione
Quando si presenta così come l'hai descritto, si presume sia "quasi" in condizione di aids conclamato. Difficile datare l'infezione, forse il medico...Teresita ha scritto:Ora il mio amico si domanda quando l'hiv si presenta in questo modo, quando si potrebbe datare l'infezione?
Possibile che lui abbia voluto ignorare dei comportamenti a rischio che stava tenendo pensando che andava tutto bene?
Non è il primo e non sarà l'ultimo, purtroppo. L'importante è non farsene una colpa.
Il fatto è che non sapendo quando si è infettato e a causa delle sue abitudini potrebbe aver infettato a sua volta altre persone (ma questa è una supposizione).
Buona cosa sarebbe avvertire i precedenti partner
Purtroppo il fatto che non se ne parli crea questa illusione. Le cifre parlano di 4000 nuovi contagi l'anno in Italia (uno ogni due ore) e un totale di 150.000 sieropositiviIo, vi ammetto, che pensavo che al giorno d'oggi questo virus fosse invia di estinzione,
Con i farmaci, anche le fasi di infezione più avanzate possono essere recuperate. E' ormai raro morire di aids, si seguono controlli clinici trimestrali e con una terapia da assumere giornalmente in modo regolare si può anche continuare vivere senza grossi problemi. Non esiste una cura, solo terapie che tengono il virus sotto controllo.Ma se gli faranno fare una terapia ci potrà essere una remissione della malattia?
Date le febbri e le infezioni diffuse che hai descritto, potrebbe essere stato già in fase avanzata. Ma questo significa poco dal punto di vista temporale, alcuni sviluppano la malattia in breve tempo, per altri necessitano anni.Io qui ho letto tutte storie di persone che si fanno il test ma sono in salute, ma il fatto che lui sia stato così male è indice che ce l'ha da tempo?
L'importante è che segua regolarmente le indicazioni dell'infettivologo, che assuma le terapie con regolarità e vedrai che il tuo amico si riprenderà presto.
Re: Qualche informazione
Ciao puzzle, grazie per la tua risposta. Il ragazzo attualmente ha dovuto anche fare una potente terapia del dolore perché era davvero messo male. Io spero tanto che riesca a riprendersi, ha solo 20 anni e sono troppo dispiaciuta, incredula e amareggiata quando penso a lui. Comunque tu mi hai dato delle speranze e delle buone notizie, e mi sento più sollevata. Grazie ancora.
Re: Qualche informazione
Vent'anni sono troppo pochi per non farcela. Auguro al tuo amico di riprendersi al più presto. 

Re: Qualche informazione
Grazie Puzzle, per il buon augurio. Io sono preoccupata anche per la polmonite, sebbene la febbre è ormai passata e lui sta meglio, visto che esce e fa anche tardi la sera. Sicuramente dovrà iniziare la cura con 1-2 pillole al giorno, mi ha detto. Quindi la famosa cura che ho letto da piu parti sembra destare molte ansie in chi la comincia. Ma quello che non comprendo di questa situazione, è il ritorno cosi veloce a quella normalita che alla fine lo ha portato ad ammalarsi. Ha delle difese immunitarie particolRmente compromesse (in pratica senza test in opsedale gia sapevano che malattia aveva, poiche l'emocromo era eloquente) e allora dico, visto che da poco inizi a sentirti meglio( davvero qualche giorno) perche magari non se ne sta piu tranquillo e si da del tempo per recuperare meglio. Mi sento male, ma se oltre al virus si deve combattere comtro le persone, allora la cosa è ancora piu difficile. Poi magari penso che questa corsa alla solita vita è un modo per non pensare a cosa è successo, e allora non mi permetto di giudicare situazioni molto difficili e personali, ma per il suo bene io credo che dovrebbe fare una convalescenza senza andare in luoghi pubblici o fumare o fare nottate, insomma non aggredire ulteriormente le sue difese immunitarie, che ora devono riprendersi. Sbaglio? Comunque chiaramente decidera lui, farà quello che ritiene piú giusto per sè, firse non conosc i meccanismi che lo portano a fare certe scelte. Ciao e grazie ancora.
Re: Qualche informazione
Questa frase mi preoccupa. Quanto sono distanziati questi episodi, il primo dall'ultimo?Ebbe anche in passato delle febbri molto forti, l'ultima in piena estate, ma che poi sono passate e sembrava tornato tutto normale.
A quanto sono i linfociti CD4?
Nella prima fase del contagio, tra la seconda e l'ottava settimana, tipicamente tra la quarta e la sesta, è normale andare incontro a tali problemi (si chiama "sindrome acuta da sieroconversione"), problemi che tuttavia si risolvono dopo un po'. Se permangono per molto tempo, diciamo molti mesi, invece potrebbe essere segno che il contagio è invece molto vecchio, di parecchi anni (fase di AIDS conclamato).
Considerato il protrarsi della sintomatologia, una risposta sicura te la può dare solo l'infettologo.Ora il mio amico si domanda quando l'hiv si presenta in questo modo, quando si potrebbe datare l'infezione?
Re: Qualche informazione
Ciao skydrake, beh io non ho modo di conoscere i dettagli dei cd4, perchè non faccio domande molto dettagliate ma ascolto cio' che mi racconta, quindi sinceramente non saprei dirti, mi disse solo che il dottore in ospedale gli disse che era molto rovinato. Devo ammettere, che viste le febbri frequenti, ma del tipo che ogni 1 o 2 mesi mediamente aveva per 5-6 giorni febbre a 38-39-40 e giú di antidolorifici, cortisone e quant'altro. L'ultimo episodio violentissimo risale a quest'estate. Poi non l'ho piu visto per un bel pezzo, quindi non so, solo ultimamente l'ho rivisto quando ho saputo che era stato ricoverato perche la febbre non scendeva dopo svariati giorni, ed era tutto pieno di macchie rosse e spellato, con polmonite e candida e febbre altissima. Io ho sospettato il problema hiv, sinceramente, perche vedevo che si ammalava un po' troppo di frequente, come fosse una routine che ogni tot tempo gli capitasse l'influenza, solo che si è sempre risolta, mentre questa volta non riusciva a risolversi. Quindi a questo punto io non posso dire quanto in passato sia stato hiv o pura influenza, peró conoscendo le sue abitudini, boh... io qualche domanda me la sarei posta. Io ho sempre paura quando devo parlare di queste cose perche non vorrei mai sembrare una che giudica, visto che la vita mi ha insegnato a non giudicare mai gli altri e il loro operato, perchè gli errori sono dietro l'angolo per tutti. Certo, peró, il non proteggersi visto che gli piaceva stare in compagnia, è stata una grossa superficialità. Questo è quanto di questa triste storia, a cui non riesco ad abituarmi.
Re: Qualche informazione
Tra l'altro lui è un soggetto piuttosto debole emotivamente e facilmente influenzabile, e ha frequentato parecchia gente.... a questo punto non so se sia il caso di avvisare o meno le persone (se ha i numeri non lo so) oppure lasciar perdere, ma anche se avvisare chi vive con lui. Certo che se lo racconta, si brucia, meglio non farsi troppe illusioni, non dirlo peró.... io se vivessi con una persona con hiv vorrei saperlo, e questo è certo... Magari un rasoio da barba in comune o un taglio col coltello mentre si taglia della verdura, io dico che saperlo sarebbe meglio. Pero' mi rendo conto che la faccenda è delicata.
Re: Qualche informazione
Quel che importa non è l'intensità dei sintomi, ma la durata. Se durano da troppi mesi allora non è nella fase iniziale, ma nella fase finale.

I sintomi sono solitamente proporzionali alla linea rossa del grafico sopra. Un picco dopo grosso modo quattro-sei settimane, a volte scambiato per una malattia di stagione, e poi non più nulla per anni.
Per finale non intendo che morirà, ma che morirà se non viene immediatamente sottoposto a terapia antiretrovirale.
Ti sconsiglio vivamente per ora di metterti a contattare amici e conoscenti e dire "Tizio ha l'AIDS!!", anche per spiacevoli conseguenze legali che potrebbe avere (tra l'altro se non fosse vero ti prenderesti da sei mesi a due anni di galera e da 10.000 euro a 50.000 euro di multa). Non sei il suo medico curante, al più devi segnalare il sospetto di "un'emergenza sanitaria" (ha un'altro nome meno allarmante, ora non me lo ricordo) alle autorità preposte, non di fare di testa tua.
Piuttosto farei pressione su di lui per dirlo. Se proprio non si muove, allora segnala l'opportunità al suo medico (o all'infettologo che gli assegneranno in ospedale). Tra l'altro solo il suo infettologo/medico curante potrebbe fare alcune valutazioni che tu non puoi, come risalire all'ipotetica data di contagio e quindi stabilire quanto indietro dovrebbe andare per avvertire le persone che sono state con lui.
Oltre al fatto che solo lui potrebbe ricostruire la lista delle persone con cui è stato. Se non collabora, è un problema.
Il rischio riguarda solo le persone con cui ha fatto sesso (o scambiato siringhe). Non si trasmette ad esempio convivendo in casa o frequentando gli stessi ambienti, neanche il bagno. Anche usare lo stesso rasoio da barba, come hai ipotizzato te, non costituisce un rischio, purchè sia passato un minimo di tempo tra il suo utilizzo e l'utilizzo successivo da parte di un'altra persona: in una goccia di sangue di medie dimensioni l'HIV potrebbe durare attivo 20-30 minuti, ma tracce di sangue su una lama comporterebbe l'esposizione diretta del virus all'azione ossidativa dell'aria, il quale si inattiverebbe in pochi secondi. Il rischio ci sarebbe solo qualora ci fosse sangue fresco, ancora liquido. L'HIV non è come l'HCV o altri virus, è molto più debole. Una volta che il vettore che trasporta l'HIV si secca, il virus si inattiva.
Un rasoio, per essere pericoloso, dovrebbe sporcarsi col suo sangue e subito dopo, quando il sangue è ancora fresco, ferire un'altra persona. Le probabilità sono remotissime.

I sintomi sono solitamente proporzionali alla linea rossa del grafico sopra. Un picco dopo grosso modo quattro-sei settimane, a volte scambiato per una malattia di stagione, e poi non più nulla per anni.
Per finale non intendo che morirà, ma che morirà se non viene immediatamente sottoposto a terapia antiretrovirale.
Ti sconsiglio vivamente per ora di metterti a contattare amici e conoscenti e dire "Tizio ha l'AIDS!!", anche per spiacevoli conseguenze legali che potrebbe avere (tra l'altro se non fosse vero ti prenderesti da sei mesi a due anni di galera e da 10.000 euro a 50.000 euro di multa). Non sei il suo medico curante, al più devi segnalare il sospetto di "un'emergenza sanitaria" (ha un'altro nome meno allarmante, ora non me lo ricordo) alle autorità preposte, non di fare di testa tua.
Piuttosto farei pressione su di lui per dirlo. Se proprio non si muove, allora segnala l'opportunità al suo medico (o all'infettologo che gli assegneranno in ospedale). Tra l'altro solo il suo infettologo/medico curante potrebbe fare alcune valutazioni che tu non puoi, come risalire all'ipotetica data di contagio e quindi stabilire quanto indietro dovrebbe andare per avvertire le persone che sono state con lui.
Oltre al fatto che solo lui potrebbe ricostruire la lista delle persone con cui è stato. Se non collabora, è un problema.
Il rischio riguarda solo le persone con cui ha fatto sesso (o scambiato siringhe). Non si trasmette ad esempio convivendo in casa o frequentando gli stessi ambienti, neanche il bagno. Anche usare lo stesso rasoio da barba, come hai ipotizzato te, non costituisce un rischio, purchè sia passato un minimo di tempo tra il suo utilizzo e l'utilizzo successivo da parte di un'altra persona: in una goccia di sangue di medie dimensioni l'HIV potrebbe durare attivo 20-30 minuti, ma tracce di sangue su una lama comporterebbe l'esposizione diretta del virus all'azione ossidativa dell'aria, il quale si inattiverebbe in pochi secondi. Il rischio ci sarebbe solo qualora ci fosse sangue fresco, ancora liquido. L'HIV non è come l'HCV o altri virus, è molto più debole. Una volta che il vettore che trasporta l'HIV si secca, il virus si inattiva.
Un rasoio, per essere pericoloso, dovrebbe sporcarsi col suo sangue e subito dopo, quando il sangue è ancora fresco, ferire un'altra persona. Le probabilità sono remotissime.
Re: Qualche informazione
Ciao skydrake, grazie per le info. Io non mi sogno minimamente di riferire questa storia a nessuno! Parlo qui perchè sono tranquilla del pieno dell'anonimato, ma non ne ho parlato con nessuno e tutto quello che posso fare è consigliarlo, ma vedo che i miei consigli non vengono presi in considerazione, tipo ripensare le persone con cui è stato. Ora la terapia dovrà farla da solo e il rapporto col medico è suo personale. Comunque mediamente potrebbe averlo da 3 anni (cosi mi ha detto), in pratica quando ebbe la prima grossa influenza che non guariva... anche se poi è guarita. Credo che la terapia la deve fare per forza, perche gia mi dice che ha interrotto le flebo, ma prende delle bombe tutti i giorni e dovranno aggiungerne altre. Lui ha molta paura di questa situazione. Per le persone in casa, io lo so che non si trasmette facilmente, ma io vorrei saperlo, anche se mi rendo conto che è un'arma a doppio taglio. Ad ogni modo, vi aggiorneró, e nel frattempo vi ringrazio molto per il supporto.