Campagna (svizzera, naturalmente) "Fuck positive"

[Dora]

La Aiuto Aids Svizzero (AAS) è un po' l'equivalente svizzero della LILA: una associazione su base federale, che esiste da una trentina d'anni e che si occupa principalmente della "parità di trattamento, la responsabilizzazione e il coinvolgimento delle persone sieropositive nonché [del]la lotta contro le discriminazioni".

Questa associazione sta promuovendo una campagna di prevenzione indirizzata agli omosessuali, che in Svizzera sono per un decimo sieropositivi (dati dell'Ufficio federale della sanità pubblica) e che stanno avendo un aumento delle infezioni.
La campagna si intitola "Fuck positive" ed è stata lanciata ieri sera durante una festa a Zurigo. La locandina, la cui foto è stata ripresa dai siti svizzeri in lingua tedesca e francese, ma non italiana, era questa:



La notizia è pubblicata anche sul Corriere del Ticino, con una foto che della campagna non dice assolutamente nulla:



Siamo solo noi italiani a non poter parlare di prevenzione in modo comprensibile? È una questione di lingua?

[Puzzle]

Siamo solo noi italiani a non poter parlare di prevenzione in modo comprensibile? È una questione di lingua?

Nonostante ciò hanno un tasso di incidenza da hiv+ sulla popolazione da paese latino (pari a Italia, Francia, Spagna e Portogallo).
E comunque nettamente superiore a paesi europei con popolazione simile.

http://www.avert.org/hiv-aids-europe.htm

[Dora]

Nonostante ciò hanno un tasso di incidenza da hiv+ sulla popolazione da paese latino (pari a Italia, Francia, Spagna e Portogallo).
E comunque nettamente superiore a paesi europei con popolazione simile.

http://www.avert.org/hiv-aids-europe.htm

Non sapevo proprio che fossero messi così! Seguo raramente le cose svizzere e in genere solo per la ricerca e mi illudevo, dato che si ritengono (o almeno qui li riteniamo) così *avanzati* per tutto quel che riguarda la gestione sociale dell'infezione, che da loro la prevenzione funzionasse meglio che da noi.
Forse la strategia di comunicazione scelta è così aggressiva proprio perché l'incidenza dell'infezione è preoccupante. Che dici? Un 10% di omosessuali HIV+ dovrebbe far tremare le vene ai polsi di chiunque si preoccupi della salute pubblica.



P.S. La domanda che hai quotato era retorica, perché mi ha colpito il linguaggio così diretto sia dello slogan, sia della foto. Un linguaggio che da noi ci possiamo sognare, con tutta la nostra pruderie intorno sesso.

[Puzzle]

Che dici? Un 10% di omosessuali HIV+ dovrebbe far tremare le vene ai polsi di chiunque si preoccupi della salute pubblica.

A me lascia un po' perplesso quel 10%. Per ricavare una percentuale si deve conoscere due valori, l'intero e il parziale. Quest'ultimo (il numero di s+ gay) può essere conosciuto, ma mi sfugge come possono conoscere il numero totale di persone omosessuali in tutta la Svizzera (tramite censimento? ) per poter ricavare quel 10%.
Allora ho voluto verificare i loro rapporti (2012) sul sito UNAIDS dove si legge che la popolazione sieropositiva svizzera è per il 52,8% eterosessuale 25,3% omosessuale e 15,4% uso droghe. Per contro nella vicina Austria i contagiati etero sono 42,8% gli omosessuali 33,7% e 15,8% da droghe. In Spagna 58,6% eterosessuale 34,2% omosessuale. In Germania gli omosessuali sono il 74% contro il 20% degli eterosessuali e 6% droghe. Quindi dal confronto delle cifre non sembra esserci tutta questa grande emergenza solo sugli omosessuali in Svizzera, bensì un problema generalizzato, confrontando le percentuali con altri paesi.



Per ciò che riguarda il linguaggio, anche noi siamo riusciti finalmente, con molta fatica e altrettante polemiche a far dire in TV la fatidica parola....PRESERVATIVO.

[Dora]

Per ciò che riguarda il linguaggio, anche noi siamo riusciti finalmente, con molta fatica e altrettante polemiche a far dire in TV la fatidica parola....PRESERVATIVO.

Così tanta fatica che lo spot con Raul Bova per il I dicembre scorso era stato inizialmente reso pubblico dal Ministero della salute in versione "purgata". E non è neppure passato in TV, ma è andato direttamente su YouTube. Ricordi?

Comunque, mi pare che anche in Svizzera non siano poi tutti così pronti a una comunicazione così diretta: la stampa nazionale non ha dedicato molta attenzione all'iniziativa; anzi, in realtà, viene considerata inutilmente provocatoria ed è probabile che sia destinata a rimanere ristretta a saune e discoteche gay.
Peccato, perché l'idea di "sensibiliser le public gay à la forte proportion de personnes séropositives au sein de la scène gay – une «réalité souvent occultée» – et à combattre la discriminations dont ils sont victimes" e di farlo mettendo "l’accent sur le fait que ce ne sont pas les gays séropositifs sous traitement qui sont le principal facteur de propagation du VIH, mais davantage la problématique de la primo-infection, singulièrement au sein des couples stables non exclusifs et des «fuck-buddies», les «partenaires de baise» réguliers", tiene conto dell'evoluzione delle conoscenze sull'infezione.

Il sito della campagna: http://www.fuckpositive.ch/.
La campagna continuerà con altre iniziative: http://www.breakthechains.ch/attente-2013/en/.

[Dora]

Su Giornalettismo - uno dei pochissimi siti italiani che ne parli - la foto della campagna "Fuck positive" esce così:



(Stessa cosa su Attualissimo.)

E il titolo dell'articolo - "Fuck Positive: la campagna shock sul sesso sicuro" - non corrisponde al link, che parla di "contraccezione":
http://www.giornalettismo.com/archives/ ... accezione/.

[Puzzle]

Ci sono illustri antenati in questo paese, che ormai i costumi censori si tramandamo nei geni (in senso genetico)



Daniele Ricciarelli, meglio noto come Daniele da Volterra o il Braghettone.

[uffa2]

Più passa il tempo, più mi viene il sospetto che le convinzioni di Skydrake su una diffusione vasta dell'HIV tra gli omosessuali siano fondate.
Non è il callo che si risveglia quando sta per piovere, ma il fatto che, ogno volta che inciampo su questo tema, trovo indizi veramente potenti...
Eppure bisognerebbe capire di più...