URSS e Russia

Divagazioni...
Puzzle
Messaggi: 1212
Iscritto il: sabato 4 giugno 2011, 11:28
Località: Udine

Re: URSS e Russia

Messaggio da Puzzle » mercoledì 30 gennaio 2013, 10:12

Dora ha scritto:
Immagine
900.000 persone in 12 anni fanno 75.000 persone in media all'anno.
Per assorbire esodi simili, un paese piccolo come Israele deve avere avuto non pochi problemi.



Dora
Messaggi: 7541
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: URSS e Russia

Messaggio da Dora » mercoledì 30 gennaio 2013, 16:17

Tarek ha scritto:Eduard limonov racconta nel suo 'libro dell'acqua' il suo espatrio (1974) passando appunto per israele e approdando ad Ostia dove ha ricevuto il visto per gli USA. Scrive che viveva con un assegno mensile della fondazione tostoj che era di 125.000 lire. Non so come sia uscito dall'URSS ma il padre di Eduard lavorava per il NKVD poi diventato KGB e ora FSB (servizi segreti)
Se è riuscito ad uscire negli anni '70, probabilmente l'ha fatto - letteralmente - con un calcio nel sedere: gli hanno tolto il passaporto e dato un foglio di via. A quel punto, solo Israele poteva accogliere l'apolide.

Proprio oggi sul Corriere è recensito (da cani, IMHO, come scrive in genere Fertilio) "Il trionfo della metafisica".
Non ho mai letto nulla di Limonov, ma vorrei iniziare. Da dove mi consigli?



Dora
Messaggi: 7541
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: URSS e Russia

Messaggio da Dora » mercoledì 30 gennaio 2013, 16:18

Puzzle ha scritto:900.000 persone in 12 anni fanno 75.000 persone in media all'anno.
Per assorbire esodi simili, un paese piccolo come Israele deve avere avuto non pochi problemi.
Uno sforzo immenso, soprattutto se tieni conto che il 30% di quei 900.000 (cioè 375.000) è arrivato in soli due anni (1990-91) e che nel decennio successivo ne sono arrivati altri 540.000 (mentre la popolazione generale di Israele era di circa 7 milioni):

Immagine

Però, a parte che Israele è storicamente abituata ad accogliere ondate di immigranti, anche da un punto di vista economico, e non solo demografico perché ha permesso di rafforzare la parte ebraica della popolazione, l'arrivo dei russi è stato importante, perché erano giovani, ben bilanciati fra uomini e donne e, soprattutto, altamente scolarizzati.

Volevo chiederti una cosa su San Pietroburgo. Quando ci vivevi tu immagino che la situazione fosse ben diversa rispetto al Turkmenistan. Insomma, San Pietroburgo è una grande città europea, invece Ashgabat è proprio Asia. Come ti sei integrato? Vivevi solo fra colleghi di lavoro o ti sei fatto amici al di fuori?



isabeau
Messaggi: 5150
Iscritto il: lunedì 29 giugno 2009, 0:22

Re: URSS e Russia

Messaggio da isabeau » mercoledì 30 gennaio 2013, 22:20

Tarek ha scritto:
isabeau ha scritto:hòrco mondo :roll:
preoccupata dei Russi invasori in valbrembana? non avevi raccontato tu che molti cittadine dell'europa dell'est hanno accupato i picchi della tua zona?

Io ho una Russa in couchsurfing che mi bussa alla porta, che faccio?

Eduard limonov racconta nel suo 'libro dell'acqua' il suo espatrio (1974) passando appunto per israele e approdando ad Ostia dove ha ricevuto il visto per gli USA. Scrive che viveva con un assegno mensile della fondazione tostoj che era di 125.000 lire. Non so come sia uscito dall'URSS ma il padre di Eduard lavorava per il NKVD poi diventato KGB e ora FSB (servizi segreti)
no no,siamo invasi da mo' dai cinesi e nord africani,qui in zona mia ormai si parla arabo e cinese,le attivita' sono cinesi,resiste il mio fornaio xhe' ha sta' attivita' dalla notte dei tempi,direi ke "l'invasione"a tanto al tòcco"non mi piace proprio,per gli stranieri in regola non mi preokkupo nemmeno un po',le' il casotto degli irregolari,per una dignita' loro anzitutto eppoi' perke' se non hai un lavoro di rif o di raf sei costretto a delinquere..per cui non so' tu come la pensi,ma io credo ke le persone dovrebbero vivere dignitosamente in ogni posto del mondo in cui scelgono di vivere..... la Russa bussa ? avra' bisogno di un uovo per la frittata :mrgreen: :lol: apri ke le' mèi :lol:PS lòrco mondo le' un commento ad alta voce per le postate di Puzzle e Dora :D



Tarek
Messaggi: 1053
Iscritto il: sabato 25 luglio 2009, 18:07

Re: URSS e Russia

Messaggio da Tarek » giovedì 31 gennaio 2013, 0:30

Dora ha scritto:[
Non ho mai letto nulla di Limonov, ma vorrei iniziare. Da dove mi consigli?
mah, io non te lo consiglio propio. Carrere lo ha lanciato sul mercato editoriale e il libro scorre e si fa leggere come un romanzo di un uomo (eduard) avventuroso che scopre tutto della società occidentale. Poi cosa significhi il suo partito politico nazionalboscevico in una Russia autarchica lo sa solo lui poiché io non ci ho capito niente. Forse questo suo nuovo libro sulla metafisica ci fa capire qualcosa di lui e della sua ideologia? Prova a leggerlo e recensirlo io con Limonov ho chiuso



Tarek
Messaggi: 1053
Iscritto il: sabato 25 luglio 2009, 18:07

Re: URSS e Russia

Messaggio da Tarek » giovedì 31 gennaio 2013, 0:36

PS lòrco mondo le' un commento ad alta voce per le postate di Puzzle e Dora
ahah ora ho capito, pensavo a qualche Russo in baita col sciop pronto a farti fuori. Tutto ok allora a parte il casot degli irregolari, una piccola casbah anche lì nel bergamasc! Globalizzata anche te, evvai!



Dora
Messaggi: 7541
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: URSS e Russia

Messaggio da Dora » giovedì 31 gennaio 2013, 11:46

Tarek ha scritto:
Dora ha scritto:Non ho mai letto nulla di Limonov, ma vorrei iniziare. Da dove mi consigli?
mah, io non te lo consiglio propio. Carrere lo ha lanciato sul mercato editoriale e il libro scorre e si fa leggere come un romanzo di un uomo (eduard) avventuroso che scopre tutto della società occidentale. Poi cosa significhi il suo partito politico nazionalboscevico in una Russia autarchica lo sa solo lui poiché io non ci ho capito niente. Forse questo suo nuovo libro sulla metafisica ci fa capire qualcosa di lui e della sua ideologia? Prova a leggerlo e recensirlo io con Limonov ho chiuso
Prima devo finire un librone sulla battaglia di Gallipoli e il ruolo che vi hanno avuto gli ANZAC (Australian and New Zealand Army Corps) più varie altre cosette, ma intanto l'ho ordinato. ;)



Puzzle
Messaggi: 1212
Iscritto il: sabato 4 giugno 2011, 11:28
Località: Udine

Re: URSS e Russia

Messaggio da Puzzle » giovedì 31 gennaio 2013, 13:50

Dora ha scritto:
Puzzle ha scritto:900.000 persone in 12 anni fanno 75.000 persone in media all'anno.
Per assorbire esodi simili, un paese piccolo come Israele deve avere avuto non pochi problemi.
Uno sforzo immenso, soprattutto se tieni conto che il 30% di quei 900.000 (cioè 375.000) è arrivato in soli due anni (1990-91) e che nel decennio successivo ne sono arrivati altri 540.000 (mentre la popolazione generale di Israele era di circa 7 milioni):
Lo posso solo immaginare. Anche in Italia e in Europa in genere ci sono stati degli esodi dall'est in quegli anni, non ho assistito perché non c'ero, ma le proporzioni erano senz'altro minori. (però ricordo due anni fa, durante la crisi libica, come solo 5000 immigrati a Lampedusa siano riusciti a mettere in crisi questo paese)

Volevo chiederti una cosa su San Pietroburgo. Quando ci vivevi tu immagino che la situazione fosse ben diversa rispetto al Turkmenistan. Insomma, San Pietroburgo è una grande città europea, invece Ashgabat è proprio Asia. Come ti sei integrato? Vivevi solo fra colleghi di lavoro o ti sei fatto amici al di fuori?
S. Pietroburgo è evidentemente più europea di Ashgabat, ma anche di Mosca (andavo a Mosca per lavoro una volta la settimana). E' a tutti gli effetti una città culturalmente europea ed era proprio questo l'obiettivo che si era prefissato Pietro il grande con la sua lucida follia quando volle costruire dal nulla una nuova capitale, in una zona dove esistevano solo paludi: voleva una città europea che diventasse la capitale di una Russia europea. E' una città affascinante dove ho avuto la fortuna di abitare in pieno centro (in una laterale e a pochi passi dal Nevsky prospekt) quindi nel tempo libero mi bastava uscire di casa e passeggiare dappertutto nell'enorme centro storico alla scoperta della città.

Io sono tendenzialmente un tipo solitario, ma lassù s'era creato un bel gruppo di persone fra russi e italiani nell'ambito lavorativo, così a volte si organizzava qualcosa. Abitando in centro poi, ho avuto modo di conoscere vari localini, caffé e ritrovi vari. Ho conosciuto un'alta percentuale di persone gentili, moderate, tranquille, per cui mi sono fatto l'idea che i pietroburghesi siano così, a differenza dei moscoviti che li ho trovati più bisbetici e caotici. (Si tratta sempre di opinioni basate sulle esperienze personali, ma abbastanza condivise.)

Alcolizzati e romantici: buttano giù quantità industriali di vodka (le donne non sono da meno degli uomini) e nonostante la crisi ricordo un gran numero di chioschi che vendevano fiori, in particolare rose rosse, dappertutto in città, anche nel pieno dell'inverno. In tutte le loro case (ma questo anche ad Ashgabat) ho sempre visto almeno una scaffalatura di libri e di dischi, indipendentemente dal livello sociale. Però la cultura sembra non essergli servita molto, perché in generale mi davano l'idea di essere caratterialmente ingenui (ma penso che negli anni abbiano recuperato) di fronte alle avversità. Una curiosità sono state le diverse persone che parlavano italiano e che più di una volta mi hanno contattato per parlare o scambiare film italiani. Da qui ho appreso che a Pietroburgo esisteva un'importante e molto quotata scuola di lingua italiana. In generale ho sempre sentito una apertura mentale abbastanza diffusa, tipica delle città portuali, avezze agli scambi commerciali. Ho visto nei pietroburghesi una propensione verso gli altri (non so se innata o parte della cultura comunista, o entrambi) non ho mai avuto in quella città alcuna sensazione di paura, né di essere solo, né di intolleranza. Ricordo una volta, d'inverno con 20° sotto, alla sera tardi, si è rotta la macchina, in periferia, in uno di quegli squallidi quartieri vuoti di larghe strade e grandi palazzi staliniani. Non c'era traffico, non c'era nessuno in giro, tutto era vuoto, eppure qualcuno è sceso ed è venuto ad aiutarci.

Una città affascinante che ho vissuto intensamente, ma non vivibile a lungo termine, almeno per me: le notti d'estate insonni (non esistono né scuretti né tende) a volte erano pesanti; se non vai a lavorare il giorno dopo, come il sabato, uno degli spettacoli a cui puoi assistere nelle notti bianche è il passaggio dei battelli sulla Neva: dalle due alle quattro della notte si alzano tutti i ponti levatoi per il passaggio navale (se fai tardi e sei dalla parte sbagliata, aspetti mattina prima di tornare a casa). L'inverno è il tipico inverno russo, con temperature polari e spesso peggiorate dal vento, perché è pur sempre una città di mare. Ma ciò che non amavo particolarmente era il buio invernale, quando il sole si alzava nella tarda mattinata e tramontava il primo pomeriggio, in pratica 5/6 ore di luce al giorno.

In quegli anni post-comunisti, fra Ashgabat e S. Pietroburgo, ho trascorso anche un periodo a Berlino. Una città che ho amato molto e di cui conservo parecchi ricordi e amici, e una delle poche città dove mi sarebbe piaciuto restare. Non è mia abitudine avere rimpianti, ma ho pensato diverse volte che se avessi rifiutato di andare su in Russia, molto probabilmente sarei tutt'oggi in Germania, nonostante la terapia, nonostante l'hiv dato che dopo S. Pietroburgo ho avuto il crollo immunitario, quando mi illudevo, dopo le paure degli anni '80, di essere fra i pochi immuni. Per questo mi resta quel leggero rimpianto che la scelta di andarci non fosse stata appropriata, ma sono considerazioni di vita mia personale che non sminuiscono la bellezza e l'intensità di una città come S. Pietroburgo.



Tarek
Messaggi: 1053
Iscritto il: sabato 25 luglio 2009, 18:07

Re: URSS e Russia

Messaggio da Tarek » giovedì 31 gennaio 2013, 22:09

Dora ha scritto:
Tarek ha scritto:
Dora ha scritto:Non ho mai letto nulla di Limonov, ma vorrei iniziare. Da dove mi consigli?
mah, io non te lo consiglio propio. Carrere lo ha lanciato sul mercato editoriale e il libro scorre e si fa leggere come un romanzo di un uomo (eduard) avventuroso che scopre tutto della società occidentale. Poi cosa significhi il suo partito politico nazionalboscevico in una Russia autarchica lo sa solo lui poiché io non ci ho capito niente. Forse questo suo nuovo libro sulla metafisica ci fa capire qualcosa di lui e della sua ideologia? Prova a leggerlo e recensirlo io con Limonov ho chiuso
Prima devo finire un librone sulla battaglia di Gallipoli e il ruolo che vi hanno avuto gli ANZAC (Australian and New Zealand Army Corps) più varie altre cosette, ma intanto l'ho ordinato. ;)

ah, anche tu in guerra? io sono qui: http://www.amazon.it/guerra-Peloponneso ... 433&sr=8-1



stealthy
Amministratore
Messaggi: 2758
Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 23:59
Località: In your wildest dreams

URSS e Russia

Messaggio da stealthy » giovedì 31 gennaio 2013, 23:00

Io in guerre spy. Deve prendere questo http://www.amazon.it/gp/aw/cr/880711123 ... 465&sr=8-1



Rispondi