URSS e Russia
Re: URSS e Russia
Beh! Situazioni surreali ne ho viste diverse in giro, e non solo lì. Nei suq russi vendevano le lampadine bruciate che era un tipico esempio di economia creativa. Le lampadine non si trovavano, non si vendevano, non esistevano. L'unico che le forniva era lo stato, quindi l'unico mezzo per procurarsele era quello di sostituire una lampadina buona con una bruciata in qualche ufficio pubblico e poi chiederne il ricambio. Immagino ci fosse stato un mercato nero di lampadine fra gli impiegati pubblici e di conseguenza un commercio di lampadine bruciate. E l'ho provato personalmente: il vano scale dove abitavo era sprovvisto di luce, mi sono portato le lampadine nuove dall'Italia e ho sostituito quella necessaria per arrivare al mio appartamento. E' durata due giorni, poi qualcuno ha provveduto a sostituirla, l'ho rifatto ancora una volta, poi ho lasciato perdere. Può sembrare una stupidaggine, ma in una città di quattro milioni di abitanti nel buio inverno russo non lo è.
E il sistema bancario che non funzionava, di conseguenza tutti gli scambi avvenivano per contanti solo con dollari nuovi, se erano un po' sciupati venivano rifiutati. Giravano mazzette di dollari a pacchi, portavamo dollari dall'Europa come fossero mele. E surreale era soprattutto il Turkmenistan dove non esisteva la carta igienica (e un solo quotidiano in vendita). Un paese dove mancavano generi di prima necessità, ma ho trovato un negozio pieno di fisarmoniche. Surreale è trovarsi a camminare di notte in una città di un milione di abitanti nel buio senza illuminazione elettrica.
Scrivo queste cose perché è proprio in quei luoghi e in quel periodo che mi sono reso conto di quanto sia fragile qualsiasi struttura economica e ciò che può succedere nel reale, nella quotidianeità quando salta. E quando sento "qualcuno" parlare di "ristrutturazione del debito" o di uscire dall'euro o di non pagare i debiti e di seguire l'esempio dell'Argentina, mi vengono immediatamente in mente questi ricordi.
E il sistema bancario che non funzionava, di conseguenza tutti gli scambi avvenivano per contanti solo con dollari nuovi, se erano un po' sciupati venivano rifiutati. Giravano mazzette di dollari a pacchi, portavamo dollari dall'Europa come fossero mele. E surreale era soprattutto il Turkmenistan dove non esisteva la carta igienica (e un solo quotidiano in vendita). Un paese dove mancavano generi di prima necessità, ma ho trovato un negozio pieno di fisarmoniche. Surreale è trovarsi a camminare di notte in una città di un milione di abitanti nel buio senza illuminazione elettrica.
Scrivo queste cose perché è proprio in quei luoghi e in quel periodo che mi sono reso conto di quanto sia fragile qualsiasi struttura economica e ciò che può succedere nel reale, nella quotidianeità quando salta. E quando sento "qualcuno" parlare di "ristrutturazione del debito" o di uscire dall'euro o di non pagare i debiti e di seguire l'esempio dell'Argentina, mi vengono immediatamente in mente questi ricordi.
Re: URSS e Russia
Credo proprio che dovremmo aprire i seguenti thread:Puzzle ha scritto:Beh! Situazioni surreali ne ho viste diverse in giro, e non solo lì.
Arabia Saudita
Algeria
Rwanda
Burundi
Zaire (ora Repubblica Democratica del Congo)
Tanzania
Algeria
Antille Olandesi
Yemen
Germania (Berlino)
Roma
Aosta
Mantova
Milano

Re: URSS e Russia
ma pensa...pero' Puzzle mi sa' ke ho trovato lavoro,parto per la steppa a veder lampadine..ma pensa ke bello apro un negozio di luce ...mama ke bello
mi piace
.....


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Re: URSS e Russia
Mi hai fatto venire in testa l'Albania degli anni '80 e '90 dove l'energia elettrica era diventato un lusso. E per le strade non c'era l'illuminazione perché spesso i neon erano bruciati. Ovviamente la carta igienica non esisteva.Puzzle ha scritto:(...)E surreale era soprattutto il Turkmenistan dove non esisteva la carta igienica (e un solo quotidiano in vendita). Un paese dove mancavano generi di prima necessità, ma ho trovato un negozio pieno di fisarmoniche. Surreale è trovarsi a camminare di notte in una città di un milione di abitanti nel buio senza illuminazione elettrica.
(...)
Che periodo buio che erano quegli anni.
Re: URSS e Russia
Sarà che sto finalmente leggendo Limonov, sarà che finché non comincia il CROI mi sento disoccupata, sarà per qualche altra ragione, ma non riesco a staccarmi da questo thread.Puzzle ha scritto:L'articolo è dell'anno scorso, ma rende l'idea:
(Reuters) Nel 2010, il presidente Dmitry Medvedev disse che l'eroina era una minaccia per la sicurezza nazionale della Russia. Quest'anno, la Russia si è impegnata a finanziare programmi per ridurre i danni provocati dal consumo di droghe, tra cui l'HIV, una crisi che è una delle più gravi al mondo. (...)
Forse la diffusione dell'HCV in Georgia segue le stesse vie della droga dell'HIV. I numeri fanno proprio paura.
Republic of Georgia plagued by hepatitis C
Published on February 18, 2013 by Jeffrey Bigongiari
The Republic of Georgia’s public health services are struggling against a hepatitis C epidemic.
Official statistics place the number of those infected with the illness at 200,000, which is approximately 6.7 percent of Georgia’s population. In the United States, approximately 2.5 percent of the population has hepatitis C. In Europe rates are closer to one percent.
Only one in 10 Georgians receive treatment because of high costs. Patients who do receive treatment are generally offered one of two antivirals – interferon or ribavirin. In a country where wages are, on average, $415 per month, a four-week treatment course with either drug costs approximately $6,000. A full examination can cost approximately $966.
Georgian Health Minister David Sergeenko acknowledged that the state does not have enough money to cover treatment costs for such a large portion of the population. He said estimates are that 1,000 people need liver transplants, which would have to be done abroad at an extremely high cost. Sergeenko said that even if the country spent its entire healthcare budget on treating HCV infection it would still not meet its basic needs.
Some Georgian doctors said that the current statistics are most likely low because they are based on data from 2004. They said that the true number is actually much higher. Georgia receives some international aid for HCV healthcare, but it usually applies only to patients with HIV coinfection.
Re: URSS e Russia
Ho visto che le dash cams sono state utilissime per riprendere la pioggia di meteoriti l'altro giorno.
Comunque, la notizia di oggi dalla Russia che ho trovato più affascinante è il processo al morto: Russia, un morto alla sbarra: processo postumo per Magnitskij.
Comunque, la notizia di oggi dalla Russia che ho trovato più affascinante è il processo al morto: Russia, un morto alla sbarra: processo postumo per Magnitskij.

Re: URSS e Russia
Nel 1993 il Turkmenistan, nelle mani di un presidente "originale" ed eccentrico, a un anno dalla sua indipendenza, guadagnata dopo il crollo dell'URSS, dichiarò di voler emettere la sua propria moneta e di uscire dall'area di influenza del rublo. Il "manat" venne coniato e messo in circolazione con l'ambizioso tasso di cambio di 1:1 sul dollaro USA. I primi giorni successivi tutti i prezzi impazzirono, poi gradualmente, dopo una settimana il cambio nero (che rappresenta sempre il cambio reale) arrivò a 1:10 sul dollaro. In un mese si arrivò a cambiare abitualmente per la strada 1 dollaro per 100 manat e i prezzi si stabilizzarono. Un pieno di benzina che ufficialmente costava 25 $ con gli effetti del cambio nero veniva a costare 25 cents. Una pagnotta di pane costava 5 tennesi (centesimi) ovvero 0,0005 dollari. Con 500 dollari si poteva comperare un appartamento. Lo stipendio medio di un operaio corrispondeva a 20 dollari. Se vivere costava una sciocchezza per chi poteva disporre di valuta pregiata, al contrario i locali indigeni, all'infuori dei generi di prima necessità di produzione locale, non potevano permettersi niente. Un pacchetto di sigarette di importazione russa o un barattolo di birra aveva il prezzo di una giornata di lavoro. Tutto ciò che non veniva prodotto localmente costava 100 volte il suo valore effettivo, se paragonato al costo della vita locale. E più questa economia distorta perdurava, più rifiorivano i contrabbandi, i mercati illegali e i cambi paralleli. Il presidente Niazov con l'indipendenza politica e monetaria aveva garantito ricchezza futura per tutti, in un celebre discorso aveva anche promesso una Mercedes in ogni garage turkmeno. Oggi è uno dei paesi con il reddito procapite più basso del mondo.
Tutti i fatti e le cifre che ho riportato sono reali, eventuali supposizioni concernenti riferimenti a presunte situazioni nostrane passate, presenti e future sono da considerarsi solo immaginarie...
Tutti i fatti e le cifre che ho riportato sono reali, eventuali supposizioni concernenti riferimenti a presunte situazioni nostrane passate, presenti e future sono da considerarsi solo immaginarie...
