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stealthy
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Messaggio da stealthy » lunedì 13 maggio 2013, 20:31

davidino85 ha scritto:eh lo so... sono oberato di lavoro pure qui dentro... al più presto vi aggiornerò su quel pettegolezzo che ora resta top secret tra me e te (e barbara d'urso e la toffanin insieme a tutte le casalinghe italiane :P )...

oltre a quello scriverò anche del libro che mi ha regalato stealthy... è M E R A V I G L I O S O!!!!! emozionante da morire...

Davvero?



skydrake
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Re: Solo Libri

Messaggio da skydrake » lunedì 13 maggio 2013, 21:38

stealthy ha scritto:
davidino85 ha scritto:eh lo so... sono oberato di lavoro pure qui dentro... al più presto vi aggiornerò su quel pettegolezzo che ora resta top secret tra me e te (e barbara d'urso e la toffanin insieme a tutte le casalinghe italiane :P )...

oltre a quello scriverò anche del libro che mi ha regalato stealthy... è M E R A V I G L I O S O!!!!! emozionante da morire...

Davvero?
Stea, che gli hai regalato a Davidino, uno di quei intriganti romanzo d'amore tipo Un Principe Azzurro per il Centro Commerciale?

:lol: :lol: :lol: :lol:



stealthy
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Messaggio da stealthy » lunedì 13 maggio 2013, 22:15

skydrake ha scritto:
stealthy ha scritto:
davidino85 ha scritto:eh lo so... sono oberato di lavoro pure qui dentro... al più presto vi aggiornerò su quel pettegolezzo che ora resta top secret tra me e te (e barbara d'urso e la toffanin insieme a tutte le casalinghe italiane :P )...

oltre a quello scriverò anche del libro che mi ha regalato stealthy... è M E R A V I G L I O S O!!!!! emozionante da morire...

Davvero?
Stea, che gli hai regalato a Davidino, uno di quei intriganti romanzo d'amore tipo Un Principe Azzurro per il Centro Commerciale?

:lol: :lol: :lol: :lol:

sì che parla di un ragazzo narciso che ha poco sense of humor e che si crede figo all'inverosimile oltre che intelligente.... Insomma non finisce mai di stupire questo personaggio... Un principe azzurro d'altri tempi, per fortuna.



davidino85
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Re: Solo Libri

Messaggio da davidino85 » martedì 14 maggio 2013, 7:54

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Il libro Barbie Color I Can Be racconta una storia interessantissima e coinvolgente... oltre a questo i pennarelli magici dati in dotazione permettono di entrare ancora di più nel personaggio.
Al momento ho finito le prime tre pagine, devo dire che come libro è un filo impegnativo, ma mi rimbocco le maniche che so di averne altre sette da fare!!!!

Gli stickers brillantinati invece ho scelto di non attaccarli sul libro, per metterli sul diario di scuola.
Spero che l'autore stia già scrivendo un seguito, per magari farlo diventare una saga, stile Harry Potter o Twilight, anche perchè nel finale dove Barbie va a fare shopping vestita di rosa lasciano intendere che lei possa comprare ancora altre cose...
chissà... magari lo scopriremo insieme presto ;)

grazie Stealthy per questo meraviglioso libro che mi ha ampliato gli orizzonti!!!! (si non ti preoccupare ho tenuto da parte uno stickers anche per te :P )



davidino85
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Re: Solo Libri

Messaggio da davidino85 » martedì 14 maggio 2013, 8:04

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Cinque racconti d'amore non convenzionali. Perchè la vita prende pieghe inaspettate, e quando non si riesce ad entrare nella "Famiglia del Mulino Bianco" e la vita stravolge le convenzioni sociali a cui tutti siamo educati ad aspirare, tante volte un legame, tanto flebile, quanto inaspettato, può far provare emozioni forti, che risultano magiche e che donano un senso ad un'esistenza.

Devo dire che in qualcuna delle storie, per diversi motivi, mi ci sono riconosciuto particolarmente, visto quello che abbiamo, vista la mia sessualità, visto il mio amore per patatino...

Perchè nonostante le batoste della vita andiamo tutti avanti... e come possiamo, AMIAMO. ♥

grazie stealthy!
è un libro che mi ha davvero commosso...



Tarek
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Re: Solo Libri

Messaggio da Tarek » giovedì 16 maggio 2013, 1:26

Mentre aspetto la liberazione delle miei richieste in Ebook ho acquistato M. Houellebecq nel libro 'la carta e il territorio'. Un autore che avevo in mente da anni e che non conoscevo e con mia sorpresa lo trovo gradevole e scorrevole nella lettura. Eppoi il racconto che mai pensavo potesse fornire un argomento per un libro: le carte stradali della Michelin che anche io ricordo con passione e amore. Il personaggio fotografa carte stradali ed io ho sempre vissuto sulle carte stradali situazioni inspiegabili, quasi maniacali, e ora con google mi visito le città in tutto il mondo. Credo che il turismo virtuale sia vissuto da tanti utenti e se non sbaglio google ha messo a punto un applicativo per viaggiare virtualmente. Tra l'altro è gratis e comodo e chi non ama viaggiare per le scomodità certamente rivaluterà questa forma interessantissima di cultura sedentaria



davidino85
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Re: Solo Libri

Messaggio da davidino85 » venerdì 24 maggio 2013, 20:10

stea oggi ho comprato altri 2 libri dello stesso autore di quello che mi hai regalato tu! :)
se mi piacciono divento un suo fan... e appendo il suo poster di fianco a quello di britney :P



stealthy
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Messaggio da stealthy » sabato 25 maggio 2013, 8:04

davidino85 ha scritto:stea oggi ho comprato altri 2 libri dello stesso autore di quello che mi hai regalato tu! :)
se mi piacciono divento un suo fan... e appendo il suo poster di fianco a quello di britney :P
Bene! Sono contento. :-)
Ne avevo 4 o 5 in mano prima di andare alla cassa e alla fine ho tenuto solo quello. :lol:
Allora me lo comprerò pure io



isabeau
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Re: Solo Libri

Messaggio da isabeau » giovedì 30 maggio 2013, 11:26

sotto l'ombrellone,o anke sopra,a voi la scelta, :D vi consiglio il libro della mia Sonia...ke sàcramenta :lol: :lol: :lol: :lol:
http://bergamo.corriere.it/bergamo/noti ... 7296.shtml



Dora
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Re: Solo Libri

Messaggio da Dora » venerdì 9 agosto 2013, 11:30

Henrietta Lacks e le HeLa cells - Buona lettura! Immagine

La notizia che, dopo più di 60 anni, le cellule immortali di Henrietta Lacks (HeLa, dalle sue iniziali) sono ora legalmente donate alla scienza perché i National Institutes of Health hanno appena raggiunto un accordo con la famiglia per l’utilizzo del materiale genetico, mi spinge a segnalare qui un bel libro di Rebecca Skloot uscito da Adelphi un paio d'anni fa: La vita immortale di Henrietta Lacks.

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Un post per invogliarvi a leggere il libro (un altro molto carino sugli sviluppi più recenti della storia lo trovate su Nature News dell'altro ieri: Deal done over HeLa cell line).

La vita immortale di Henrietta Lacks

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Ad una delle donne più importanti (suo malgrado) della medicina, Henrietta Lacks, la Wikipedia italiana non dedica altro che poche righe. Quella inglese è come sempre più completa, ma ancora non rende per nulla giustizia alla prima donna diventata, in un certo senso, immortale. Henrietta ha sconvolto e migliorato le scoperte sulle malattie, i test per trovare nuove terapie, e ha permesso esperimenti fino ad allora inimmaginabili; è stata nello spazio (anche se è morta nel 1951, ben prima delle missioni verso la Luna), al centro di reazioni nucleari nelle bombe atomiche, ha contratto l’AIDS, svariati tumori e centinaia di altre gravi malattie. Ed è ancora viva. E pesa cinquanta milioni di tonnellate.

Prima che pensiate alla trama di un film di serie B, è meglio fare un po’ di ordine in questa storia. Henrietta Lacks è stata una donna americana, nera, morta per un tumore all’utero nel 1951 nell’ospedale Johns Hopkins.
In quell’epoca gli scienziati stavano cercando disperatamente di coltivare cellule umane in laboratorio, e non ci riuscivano proprio. Coltivare cellule al di fuori dei corpi da cui originano era un’idea assurda, se vogliamo, ma fondamentale per la ricerca: questo perché, studiando le cellule in provetta, sarebbe stato possibile fare su di loro molti più esperimenti per scoprire i segreti delle malattie, e per testare decine di “sostanze pericolose” senza intaccare direttamente il paziente.
Nessuno, però, riusciva a capire come far crescere queste benedette cellule in provetta. Questo, finché Henrietta non arrivò in quell’opedale, con il cancro più devastante che i medici avessero mai visto. Le sue cellule resistevano a tutto, erano un’autentica forza della natura. E, ovviamente, resistevano anche alle cure per salvare la vita di Henrietta.
La donna morì qualche mese dopo, ma un ricercatore (George Gey) conservò quelle cellule, perché si accorse subito che avevano caratteristiche straordinarie, e le chiamò HeLa (dalle iniziali di Henrietta). Le HeLa, semplicemente, crescevano in laboratorio, quasi senza bisogno di aiuto, e raddoppiavano di numero ogni 24 ore. Avevano appena aperto una nuova strada per la medicina, e oggi permeano virtualmente ogni nuova scoperta, anche se portano con loro qualche dettaglio inquietante: perché quelle cellule, dal 1951, non hanno mai smesso di crescere.

Perché quelle cellule sono considerate “immortali”
Le persone nascono, vivono la loro vita e muoiono. Le cellule fanno esattamente lo stesso. Come si fa, allora, a parlare di immortalità? Ecco, quella di Henrietta Lacks è un po’ diversa da quella che si legge nei libri a proposito dei vampiri, che vivono per centinaia o migliaia di anni. L’immortalità, in biologia, non significa “non morire”. Significa essere sempre vivi: e, non so se lo sapevate, ma tra le due cose c’è un’enorme differenza.
Vi faccio un esempio (strampalato ma sensato, di quelli che piacciono a me): Giovanni Sebastiano Bacchi ha 50 anni, e probabilmente ancora 20-30 anni da vivere davanti a sé. Essendo molto ricco decide di farsi clonare: ricavano in laboratorio una sua copia identica in tutto e per tutto, un piccolo Giovannino Sebastianino Bacchi. Gli anni passano, e quando Giovannino è adolescente (diciamo che ha 16 anni) il Giovanni “originale” lascia le penne in un incidente, a 66 anni. Secondo le leggi della Natura è morto; ma biologicamente parlando, il suo organismo è perfettamente vivo e vegeto, perché Giovannino è una sua copia identica. La vita biologica di Giovanni, in quanto tale, sta quindi continuando; ed essendo che Giovannino è ricco pure lui, si fa clonare più e più volte; e col passare degli anni, ci sono sempre nuovi Giovannini “figli” a partire dal “Giovannino” della generazione precedente, e identici all’originale. Il “vero” Giovanni, allora, comincia a esserci sempre, e dappertutto: il suo organismo si è immortalizzato.
Con le cellule succede lo stesso: quelle di un tumore, ad esempio, si comportano esattamente così. Non importa se ne uccidiamo la maggior parte con la chemioterapia: alcune cellule ‘scampano’ alle cure, e continuano a crescere e a duplicarsi; la malattia è diventata ‘immortale’.

Con Henrietta Lacks, però, successe qualcosa di ancora più assurdo. Le sue cellule erano immortali (continuavano quindi a clonarsi, a duplicarsi identiche a sè stesse, all’infinito); e gli scienziati iniziarono a spedirle per il mondo a colleghi ricercatori, le sottoposero a migliaia di esperimenti diversi, le misero nelle condizioni più estreme (alcune furono spedite nello spazio per “scoprire gli effetti dell’assenza di gravità sui tessuti umani”), le fecero crescere ai ritmi più forsennati e cominciarono a venderle come qualsiasi altro prodotto commerciale.
Già nel 1954 le HeLa servirono a Jonas Salk per sviluppare il suo vaccino contro la poliomielite; negli anni successivi, per fare solo alcuni esempi, sulle cellule di Henrietta si testarono vari tipi di cancro, l’AIDS, gli effetti di sostanze tossiche e radioattive; si usarono per mappare il genoma umano e per una valanga di altre cose, dalle colle ai cosmetici alle molecole industriali. Ne hanno clonate talmente tante che, secondo una stima, messe tutte insieme queste cellule pesano almeno 50 milioni di tonnellate: qualcosa come 1 milione di miliardi di volte l’Henrietta originale (se supponiamo che la donna pesasse più o meno 50 kg, e che io sia capace di contare tutti quegli zeri)*.

Questo post non è che un breve e stringatissimo riassunto della vita “immortale” di Henrietta: una storia drammatica per le conseguenze che ha avuto sulla famiglia Lacks, e che ha aperto scenari impensabili sul fronte dell’etica e della ricerca biomedica. Quelli di Henrietta sono stati forse i primi campioni biologici venduti con scopi commerciali, fruttando miliardi di dollari, ma oggi di esempi ce ne sono a decine. Alla famiglia Lacks, però, non è mai arrivato un centesimo: anzi, non hanno nemmeno l’assicurazione sanitaria americana, e non hanno soldi per pagarsi i dottori. Perché? Significa che le parti del nostro corpo non sono di nostra proprietà, e che i dottori possono farne quello che vogliono? Se mi asportano un neo, ho diritto a chiederlo indietro o rimane di proprietà dell’ospedale che mi ha operato? Possono guadagnare sul mio corpo, senza che io ne sia in qualche modo consapevole?
Le risposte sono molto, molto complesse, ma i più curiosi dovrebbero leggere “La vita immortale di Henrietta Lacks” di Rebecca Skloot (424 pp., Adelhi 2011), che ha ispirato questo post. Un libro scritto meravigliosamente, scorrevole, interessante, commovente, drammatico, e che fa continuamente riflettere.
Leggetelo, perché ne vale la pena; e perché Henrietta, dopo averci salvato la vita milioni di volte, diventi immortale anche nei nostri pensieri.



* Spaventiamoci un po’ con i numeri. Di Henrietta, attualmente, potrebbero virtualmente esistere 1 milione di miliardi di cloni, se ci basiamo su tutte le cellule HeLa esistenti. Già di per sé il numero è inimmaginabile. Ora, consideriamo che in un unico corpo umano esistono all’incirca 100 mila miliardi di cellule. Significa che di Henrietta esistono in giro 10^15 * 10^13 = 10^28 cellule. Un “dieci” seguito da ventotto zeri. Nemmeno tutti i soldi della Terra, probabilmente, arrivano a tanto.



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