MORTA UNA COMMISSIONE, SE NE FA UN'ALTRA
La Commissione AIDS è morta quasi due anni e mezzo fa. Ma non è morta-proprio-morta: ha continuato a vivere come uno zombie fino ad oggi, anche se che cosa abbia fatto davvero non è dato saperlo.
Oggi però è definitivamente morta e viene sostituita dalla Sezione AIDS del Comitato tecnico sanitario.
Cambierà qualcosa - a parte i nomi di alcuni componenti? I lavori della nuova entità saranno più trasparenti, la sua azione più incisiva, le sue decisioni più efficaci?
Il sito del Ministero della Salute continua a presentare la vecchia pagina sulla CNA, non aggiornata dal 29 marzo 2013. Speriamo che prima o poi qualcuno si ricordi di aggiornare i cittadini.
Ci racconta però (quasi) tutto un articolo su Anlaids ByMail n. 75 di giugno 2015. Chi l'ha scritto non ha potuto non lasciar trasparire una certa perplessità e preoccupazione e non riesce a nascondere come il ruolo delle associazioni esca piuttosto ridimensionato da questi rimaneggiamenti.
I nomi di alcuni componenti sono ... come dire? ... strani. Forse per accontentare Barbara Ensoli, che quando si dimise dalla vicepresidenza della CNA già defunta chiese un ricambio generazionale, ci si è trovati a grattare il fondo del barile. Forse era difficile trovare qualcuno fra i medici e i ricercatori che avesse un qualche peso internazionale e insieme fosse disponibile a prestare la propria faccia a un'operazione tutta politica.
AIDS: NOMI NUOVI AL MINISTERO
Niente più Commissione AIDS. Adesso c’è la Sezione AIDS del Comitato tecnico sanitario. Il cambio – che non è solo nel nome – è sancito dalla firma, apposta lo scorso 20 maggio dalla Ministra Beatrice Lorenzin, in calce al decreto che nomina i membri della nuova “Sezione L per la lotta contro l’AIDS del Comitato tecnico-scientifico nazionale del Ministero della Salute”. Con il risultato che la nuova task force dell’AIDS italiana risulta completamente rinnovata. Dei 19 membri scelti dal Ministero della Salute, solo tre erano presenti anche nella vecchia Commissione:
Giovanni Rezza, Direttore del Reparto di epidemiologia dell’Istituto superiore di sanità,
Massimo Oldrini, già coordinatore della Consulta delle associazioni e presidente nazionale Lila, e
Massimo Galli, Professore ordinario di Malattie infettive all’Università di Milano e vice-presidente di Anlaids Lombardia.
Per il resto nomi nuovi: oltre ai due rappresentanti del Ministero (
Ranieri Guerra, Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria e presidente della Sezione, e
Maria Grazia Pompa), figura anche
Leonardo Calza, membro del Comitato scientifico di Anlaids.
La creazione della Sezione AIDS del Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute era attesa da tempo, come anticipato su
Anlaids Notizie ByMail di giugno 2013: un Decreto del Presidente della Repubblica datato 28 marzo 2013 aveva riordinato tutti gli organi collegiali operanti sotto il Ministero della Salute unificandoli in un unico Comitato Tecnico Sanitario.
Il Decreto dello scorso 20 maggio con cui vengono nominati i componenti di tutte le sezioni del Comitato presenta anche i nuovi membri della Sezione M del volontariato per la lotta all’AIDS (la vecchia Consulta delle associazioni). Qui le novità sono più contenute: nonostante da anni i membri più attivi di questo organo consultivo chiedano una riduzione del numero dei componenti che confermi solo quei rappresentanti che attivamente contribuiscono ai lavori, la nuova Sezione del volontariato vede gli stessi 32 membri della precedente ma il nuovo regolamento prevede che, dopo la terza assenza, il rappresentane venga sostituito. Qui Anlaids è ancora rappresentata da
Daniela Lorenzetti.
Le due Sezioni della lotta all’AIDS hanno avuto un primo meeting congiunto lo scorso 10 giugno. Come ci riferisce
Leonardo Calza, sono stati indicate le priorità all’ordine del giorno:
- - valutazione dei dati di sorveglianza delle nuove infezioni da HIV e delle strategie di comunicazione,prevenzione e diagnosi del “sommerso” (compresa la campagna di comunicazione per la Giornata Mondiale contro l’AIDS);
- aggiornamento delle Linee Guida Italiane;
- richiesta all’AIFA di accesso prioritario dei pazienti HIV-HCV ai nuovi farmaci DAA anti-HCV;
- implementazione dell’offerta gratuita e anonima del test HIV su tutto il territorio nazionale;
- revisione e aggiornamento della Legge 135/1990;
- proposta di un accordo con le compagnie assicurative per le persone HIV-positive.
“A questi punti – precisa Calza – ne sono stati aggiunti altri durante la discussione, quali lo studio di percorso diagnostici e assistenziali per le comorbosità e dell’offerta della profilassi pre-esposizione”.
Alcuni commenti su composizione e compiti del nuovo organismo vengono anche da Massimo Galli, uno dei pochi ad avere esperienza anche dalla precedente Commissione. “Senza nulla togliere ai meriti dei nuovi membri, come superstite della precedente commissione non posso celare il rammarico per non aver visto la riconferma di colleghi di grande capacità e competenza, il cui contributo sarebbe stato certo prezioso. Resta infatti molto da fare”.
Tra le priorità di intervento, secondo
Massimo Galli “ancora e sempre, la prevenzione, sulla quale da tempo si fa troppo poco, l’ottimizzazione dell’assistenza e dell’accesso ai farmaci, la gestione della terapia in carcere, il mantenimento in cura, con particolare riguardo alle persone disagiate e agli immigrati. Un altro problema emerso riguarda la rilevazione dei dati sull’andamento dell’epidemia, che presenta evidenti lacune e discrepanze tra lo stimato e quanto viene segnalato dalle Regioni e da queste al Ministero. È chiaro che se i dati riportati risultassero fortemente sottostimati rispetto al reale, si rischierebbe di dar ragione a coloro per cui HIV/AIDS non è più una priorità d’intervento e di non poter rispondere adeguatamente a tentativi di ridimensionamento delle risorse e dei servizi erogati. Resta infine da trattare la definizione di nuove strategie per estendere l’accesso al test al fine di ridurre la quota del sommerso, oggi valutata intorno al 17-18% della popolazione vivente con HIV”.
Anche
Daniela Lorenzetti esprime preoccupazione circa la continuità di quanto elaborato e in corso di elaborazione dalla “vecchia” Commissione che vedeva anche una nutrita rappresentanza delle associazioni oggi limitata a due componenti. Inoltre elenca i gruppi di lavoro della sezione M che si sono costituiti e che verranno integrati ognuno da 2 membri della sezione L:
- - Gruppo di lavoro su sorvegliana HIV (Rancilio, Moznich, von Schlosser)
- Gruppo di lavoro revisione L. 135/90 (Farinella, Stagnitta, Lorenzetti)
- Gruppo su un possibile accordo compagnie assicurative (Errico, Farinella, Spinelli)
- Gruppo trapianti (rappresentanti per la sez. M: Cerioli, Stagnitta).
I componenti della Sezione per la lotta all’AIDS del Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute
Ranieri Guerra, Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria presso il Ministero della Salute e presidente della Sezione
Maria Grazia Pompa, Direttore Ufficio V Malattie infettive del Ministero della Salute
Michele Bibas, consulente per l’Ematologia dell’INMI “Lazzaro Spallanzani” di Roma
Leonardo Calza, Professore associato presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche all’Università di Bologna
Enzo Farinella, Direttore della Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia–Cervello di Palermo
Massimo Galli, Professore ordinario di Malattie infettive all’Università degli studi di Milano
Gabriella Girelli, Professore ordinario di Patologia Clinica alla Sapienza Università di Roma e Responsabile del Centro Trasfusionale presso Umberto I, Policlinico di Roma
Maria Cristina Parolin, Professore ordinario di Microbiologia Generale all’Università di Padova
Paola Maria Rita Pellicanò, medico presso il Centro Studi Regolazione Naturale della Fertilità dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Roma
Roberto Raggi, medico riminese collaboratore in diverse missioni per il Ministero Affari Esteri Cooperazione allo Sviluppo
Giovanni Rezza, Direttore del Reparto di epidemiologia dell’Istituto superiore di sanità
Giulio Filippo Tarro, Primario Emerito dell’ A.O. “D. Cotugno” di Napoli
Massimo Oldrini, presidente nazionale Lila e già coordinatore della Consulta delle associazioni
Michele Breveglieri, Segretario nazionale Arcigay
Francesco Giuseppe De Rosa, professore di Malattie infettive dell’Università di Torino
Francesco Menichetti, direttore dell’U.O. di Malattie infettive all’A.O.U. Pisana
Giuseppe Termine, ex direttore dell’Unità di Chirurgia Generale di Villa Sofia Cervello di Palermo
Anna Paola Stasi, medico dell’U.O. Patologia Clinica dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce
Giustino Parruti, direttore dell’U.O. di Malattie Infettive della ASL di Pescara