studio su scimmie, attendibile?
Re: studio su scimmie, attendibile?
ciao alfaa, credo che la differenza tra i due sia che Picker sta sviluppando un vaccino, mentre Savarino un trattamento farmacologico. Se leggi i post nella sezione dedicata puoi farti più chiarezza e approfondire
Re: studio su scimmie, attendibile?
alfaa ha scritto:Quindi ricapitolando questo picker deve preparare un vaccino per gli uomini che se andasse bene eliminerebbe il virus?
Mentre savarino parla solo di una sospensione della terapia però poi leggo che parla anche di eradicazione quindi non ho capito bene la differenza tra i 2 studi
Sì Alfaa, come ti ha detto Adam8, la grande differenza fra le due ricerche è che quella di Picker mira a un vaccino (in primo luogo preventivo, ma forse anche terapeutico, cioè per persone che l'HIV già ce l'hanno); invece quella di Savarino assomma diversi trattamenti farmacologici.Adam8 ha scritto:ciao alfaa, credo che la differenza tra i due sia che Picker sta sviluppando un vaccino, mentre Savarino un trattamento farmacologico. Se leggi i post nella sezione dedicata puoi farti più chiarezza e approfondire
Picker, dando il suo candidato vaccino ai macachi e poi infettandoli con l'equivalente dell'HIV per le scimmie (SIV), ha dimostrato che le scimmie sviluppavano sì l'infezione, ma dopo un certo tempo la metà di loro riusciva a controllare così bene il virus da arrivare a sbarazzarsene completamente. La reazione del loro sistema immunitario rinforzato dal vaccino è stata molto più forte di quella che si ha normalmente, quindi sono riuscite a far tutto da sole.
Invece, Savarino alle sue scimmie ha dato una terapia antiretrovirale molto forte (composta da ben 5 farmaci) e a questo ha aggiunto un farmaco contro l'artrite reumatoide. Tre di queste scimmie, quando hanno sospeso tutte le terapie, sono riuscite per un po' a controllare le viremie da sole.
Per come sono le cose adesso, Picker pare avere eradicato il virus in almeno la metà delle sue quasi 100 scimmie; Savarino pare aver ottenuto una specie di "cura funzionale" o di "remissione" dell'infezione. Vedremo che cosa ci diranno le sperimentazioni sull'uomo, tenendo conto che i modelli animali sono preziosissimi - imprescindibili, al momento - ma non sempre corrispondono in modo perfetto a quanto accade nell'uomo.
Per tutti i dettagli, ti rimando ai due thread che ti ho linkato. Ma se hai domande, non esitare a farle. Se non io, qualcuno pronto a cercare di risponderti ci sarà certamente.
Ciao!
Re: studio su scimmie, attendibile?
ok dora grazie,speravo ovviamente in un vaccino che guarisse non SOLO preventivo avendola già presa sta cosa...ovviamente mi farebbe piacere per chi l'hiv cosi nn lo prenderebbe mai ma mi dispiacerebbe per chi come me ce l'ha,sarebbe favoloso se fosse anche terapeutico oltre che preventivo.Quando hai scritto "forse terapeutico" è solo una tua speranza o si sta lavorando ad un vaccino che oltre ad essere preventivo sia anche terapeutico?
Re: studio su scimmie, attendibile?
È uno dei progetti che Picker ha raccontato di avere. Non sarà una passeggiata, ma credo anch'io - come dici tu - che sarebbe favoloso, soprattutto perché un vaccino terapeutico che funzioni probabilmente sarà una componente fondamentale di tutte le strategie di cura che si tenteranno nei prossimi anni. Ormai è chiaro a tutti i ricercatori che non basta, come si pensava fino a un paio d'anni fa, risvegliare il virus che dorme nascondendosi ai farmaci e sperare che sia lui stesso a distruggere le cellule infette. Serve dare un rinforzo a quelle cellule del sistema immunitario (i linfociti T CD8) che individuano le cellule contenenti virus e le uccidono. Un vaccino come quello di Picker potrebbe proprio servire a questo.alfaa ha scritto:ok dora grazie,speravo ovviamente in un vaccino che guarisse non SOLO preventivo avendola già presa sta cosa...ovviamente mi farebbe piacere per chi l'hiv cosi nn lo prenderebbe mai ma mi dispiacerebbe per chi come me ce l'ha,sarebbe favoloso se fosse anche terapeutico oltre che preventivo.Quando hai scritto "forse terapeutico" è solo una tua speranza o si sta lavorando ad un vaccino che oltre ad essere preventivo sia anche terapeutico?
Ti riporto qui per comodità un post che ho scritto circa un mese fa, proprio sull'uso terapeutico di questo vaccino:
Dora ha scritto:A questo punto, la ricerca di Picker si sdoppia:
1. da un lato, deve costruire un vettore basato sul CMV umano e su geni dell'HIV per creare un vaccino (preventivo) che possa essere testato su esseri umani - per questo, ha dichiarato che ci vorranno 2 o 3 anni;
2. dall'altro, ritiene che questo tipo di vaccino, oltre a funzionare come profilassi, possa avere anche un uso terapeutico, perché si è dimostrato capace di sollecitare delle reazioni dei linfociti T memoria che, nel giro di un paio d'anni, sono riusciti da soli ad eliminare le cellule infette dei macachi, sia quelle che erano infette in modo produttivo, sia quelle che lo erano in modo latente (cioè il reservoir). Mettere alla prova questa ipotesi richiede meno tempo, perché il vettore è già pronto e si tratta solo di sperimentarlo su delle scimmie con infezione cronica e in trattamento antiretrovirale.
L'aspetto problematico dell'uso di questo vaccino in senso terapeutico (quando sarà pronto quello per gli uomini) è che il reservoir dell'HIV in persone con infezione cronica può essere molto più esteso di quello delle scimmie su cui Picker ha già lavorato (che prima sono state vaccinate e solo in un secondo momento infettate, anche se non dimentichiamo che il virus con cui sono state infettate è particolarmente patogenico). La via obbligata per rendere più rapida l'azione dei linfociti T "scatenati" dal vaccino contro il reservoir, dunque, è quella di risvegliare dalla latenza quanto più virus possibile, in modo che possa intervenire anche la ART a spazzarlo via. Questa, per altro, è l'idea di tutti i gruppi di ricerca che da un anno e mezzo a questa parte hanno capito che riattivare la replicazione dell'HIV non è sufficiente per distruggere il reservoir ed è necessaria una strategia combinata: sostanze antilatenza + rinforzo delle reazioni citolitiche dei CD8, mediante un vaccino o altro.
Al momento, tuttavia, queste strategie antilatenza sono ai balbettii iniziali e non ne esiste nessuna che abbia dato prova di funzionare davvero in una sperimentazione clinica. Quindi Picker ha tutto il tempo per vedere che accade alle scimmie con infezione cronica e per preparare il suo vettore da usare su esseri umani.
Re: studio su scimmie, attendibile?
Ho letto tutto,bhe diciamo che mi si sta frantumando quella piccola speranza che avevo di una cura....il vaccino a quanto ho capito sarà preventivo (se mai funzionerà)FORSE anche curativo ma non voglio farmi illusioni....purtroppo questa è la ricerca piu vicina a quanto ho letto( se no dobbiamo affidarci a quella che parla delle proprietà curative dell'olio di oliva...bah....che scrivono a fare ste cazzate... )
Re: studio su scimmie, attendibile?
Sì, Alfaa, capisco che immaginare i tempi della ricerca possa essere scoraggiante per te, soprattutto in questo momento. E temo anche che il dirti che ogni settimana, se non quasi ogni giorno, arrivano notizie nuove, magari anche piccole notizie, ma ciascuna con un preciso senso, perché il loro continuo accumularsi indica come la ricerca proceda incessante - temo che il dirti questo possa sembrarti adesso un parlare vuoto.alfaa ha scritto:Ho letto tutto,bhe diciamo che mi si sta frantumando quella piccola speranza che avevo di una cura....il vaccino a quanto ho capito sarà preventivo (se mai funzionerà)FORSE anche curativo ma non voglio farmi illusioni....purtroppo questa è la ricerca piu vicina a quanto ho letto( se no dobbiamo affidarci a quella che parla delle proprietà curative dell'olio di oliva...bah....che scrivono a fare ste cazzate... )
Mi viene solo da suggerirti di sospendere il giudizio per un po'. Mi pare che tu ora abbia tante cose tutte insieme da capire e da affrontare e che il rischio sia che tu ti senta sopraffatto.
La ricerca non scappa. Pensa prima ad andare a fondo con le analisi, a capire bene qual è la tua situazione. E poi a come orientarti nelle relazioni con gli altri.
La cura verrà, questo è certo. Intanto, se servono ci sono tantissimi farmaci che il virus lo tengono egregiamente a bada.
Re: studio su scimmie, attendibile?
Dora ha scritto:Sì, Alfaa, capisco che immaginare i tempi della ricerca possa essere scoraggiante per te, soprattutto in questo momento. E temo anche che il dirti che ogni settimana, se non quasi ogni giorno, arrivano notizie nuove, magari anche piccole notizie, ma ciascuna con un preciso senso, perché il loro continuo accumularsi indica come la ricerca proceda incessante - temo che il dirti questo possa sembrarti adesso un parlare vuoto.alfaa ha scritto:Ho letto tutto,bhe diciamo che mi si sta frantumando quella piccola speranza che avevo di una cura....il vaccino a quanto ho capito sarà preventivo (se mai funzionerà)FORSE anche curativo ma non voglio farmi illusioni....purtroppo questa è la ricerca piu vicina a quanto ho letto( se no dobbiamo affidarci a quella che parla delle proprietà curative dell'olio di oliva...bah....che scrivono a fare ste cazzate... )
Mi viene solo da suggerirti di sospendere il giudizio per un po'. Mi pare che tu ora abbia tante cose tutte insieme da capire e da affrontare e che il rischio sia che tu ti senta sopraffatto.
La ricerca non scappa. Pensa prima ad andare a fondo con le analisi, a capire bene qual è la tua situazione. E poi a come orientarti nelle relazioni con gli altri.
La cura verrà, questo è certo. Intanto, se servono ci sono tantissimi farmaci che il virus lo tengono egregiamente a bada.
non è per il fatto che tu mi abbia risposto sempre,ma avverto belle sensazioni da te come persona anche se stiamo parlando solo tramite uno schermo,grazie : )
Re: studio su scimmie, attendibile?
ciao dora volevo chiederti una cosa dato che m sembri molto preparata,mi sono informato molto su questo studio di savarino tuttavia noto delle discordanze: lui in 1 intervista,ha detto che non è una cura ma piuttosto la possibilità di non prendere cosi spesso i farmaci,su internet quando si parla della notizia però si legge che in alcuni casi ha dato ad una remissione del virus il che significa eradicazione...quindi questo è un possibile effetto della terapia oppure è trascritta non veritieramente la notizia?
Re: studio su scimmie, attendibile?
Alfaa, temo che tu ti sia imbattuto nel solito problema della amplificazione/distorsione delle notizie scientifiche da parte della stampa generalista. Preparati, perché ci sbatterai la faccia contro quasi tutti i giorni.alfaa ha scritto:noto delle discordanze: lui in 1 intervista,ha detto che non è una cura ma piuttosto la possibilità di non prendere cosi spesso i farmaci,su internet quando si parla della notizia però si legge che in alcuni casi ha dato ad una remissione del virus il che significa eradicazione...quindi questo è un possibile effetto della terapia oppure è trascritta non veritieramente la notizia?
L'obiettivo iniziale di Savarino era arrivare all'eradicazione del virus - quella è la cura più radicale che possiamo immaginare (viene chiamata infatti "cura sterilizzante") e fino a pochi anni fa la maggior parte degli scienziati ritenevano che non fosse neppure possibile, perché il virus si integra nel genoma delle cellule e farlo fuori tutto pareva fosse al di là delle nostre capacità.
Tuttavia, da quando c'è stato il caso del "paziente tedesco" che, dopo un trapianto di staminali ematopoietiche necessario per curare una leucemia, è ora da molti anni libero dal virus (ha solo delle tracce di materiale genetico virale, ad ora incapaci di reinnescare l'infezione), negli ultimi anni si è cominciato a pensare che una cura "sterilizzante" del tutto impossibile non sia.
Oltre al "paziente tedesco", abbiamo poi il caso di altri due (i "pazienti bostoniani") che pare siano davvero sulla strada di essere guariti, anche loro grazie a un trapianto di staminali, però piuttosto diverso da quello che ha guarito il "paziente tedesco".
E poi c'è la "bambina del Minnesota", che ha ricevuto la ART a poche ore dalla nascita, dopo un po' l'ha sospesa senza però avere un rebound della viremia (che è quanto di solito avviene quando si toglie dal virus la pressione dei farmaci che gli impediscono di replicarsi): c'è la concreta possibilità che il virus da lei - non avendo avuto il tempo di creare reservoir latenti - sia proprio sparito.
Un caso a parte sono i 14 (e forse più) francesi che hanno iniziato la terapia nelle primissime fasi dell'infezione, l'hanno continuata per qualche anno e, ora che l'hanno sospesa, sono capaci di mantenere la viremia al di sotto della soglia di rilevabilità con le sole forze dei loro sistemi immunitari. Il virus da loro non è stato eradicato ed è ancora rilevabile con test ultra-sensibili, quindi nel loro caso si parla di probabile "cura funzionale".
Questo è quello che forse Savarino ha raggiunto in un paio o tre dei suoi macachi.
Bisogna vedere quanto dura questo controllo sulle viremie e soprattutto capire se la stessa cosa si può ottenere sugli esseri umani. Se funzionerà e i costi in termini di tossicità dei farmaci non saranno eccessivi, io credo che anche una cura funzionale di questo tipo sarà un grande risultato.
Re: studio su scimmie, attendibile?
Ma allora è una boiata quando scrivono che su queste scimmie c'è stata una remissione del virus...inoltre considerando che quell'altro studioso sta cercando principalmente un vaccino preventivo, non c'è manco uno straccio di studio finanziato che cerca una cura che lo eradica:-(