Intervista sul punto della situazione
Intervista sul punto della situazione
Ho visto questa intervista su youtube che hanno fatto ad un dottore postata su un altro forum,in cui questo medico dice che il paziente di berlino è un esempio di cura funzionale(un passo prima dell'eradicazione) ovvero persona che è ancora infetta ,non guarita quindi ma che non ha piu hiv nel sangue e riesce a controllarlo da solo... io qui però ho sempre letto che il paziente di berlino è guarito dall'hiv, non è piu infetto. Perchè questo dottore dice cosi? Nel link l'intervista
http://win.lila.it/lilachat/forums/thre ... =2&start=1
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Re: Intervista sul punto della situazione
Direi che c'è un po' di confusione : se non ha più il virus nel sangue, cosa starebbe controllando?
Timothy non è un undetectable come tutti quelli in HAART soppressiva, in cui il virus non si vede solo perché non ha senso perdere tempo a cercarlo sotto le 40 o meno copie per millilitro: il virus l'hanno cercato col lanternino, e non c'è.
Fino a che il virus non risalta fuori, e giunti a questo punto è più probabile che Timothy resti incinto, questa è la prima ERADICAZIONE della storia, altro che cura funzionale...
Timothy non è un undetectable come tutti quelli in HAART soppressiva, in cui il virus non si vede solo perché non ha senso perdere tempo a cercarlo sotto le 40 o meno copie per millilitro: il virus l'hanno cercato col lanternino, e non c'è.
Fino a che il virus non risalta fuori, e giunti a questo punto è più probabile che Timothy resti incinto, questa è la prima ERADICAZIONE della storia, altro che cura funzionale...
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Re: Intervista sul punto della situazione
Alfaa, non è che abbiamo scritto che Timothy Brown è guarito perché era una proiezione dei nostri desideri e avevamo passato ore a visualizzare l'HIV dissolversi dal suo corpo.alfaa ha scritto:questo medico dice che il paziente di berlino è un esempio di cura funzionale(un passo prima dell'eradicazione) ovvero persona che è ancora infetta ,non guarita quindi ma che non ha piu hiv nel sangue e riesce a controllarlo da solo... io qui però ho sempre letto che il paziente di berlino è guarito dall'hiv, non è piu infetto. Perchè questo dottore dice cosi?
Sono i clinici e i ricercatori che stanno tenendo Timothy sotto osservazione, e cui lui consente di prelevare sangue e tessuti per fare le indagini più sofisticate, che hanno scritto - in un articolo pubblicato su PLoS PATHOGENS il 9 maggio dell'anno scorso (che trovi riassunto, citato e commentato in italiano qui) - che si può parlare di eradicazione.
Se però il Professor Cauda ritiene di saperne più di loro o di dover dare una interpretazione diversa dei loro risultati, l'onere della prova spetta a lui. Magari non in un'intervista che hanno visto 70 persone in due mesi (o in un comunicato stampa, come sciaguratamente fece Alain Lafeuillade), ma in un bell'articolo scientifico.
Re: Intervista sul punto della situazione
Dora ma lo so che erano affermazioni fatte su interviste e dati scientifici,ci mancherebbe.
Per questo mi ha stupito l'affermazione di questo dottore che afferma che brown è un esempio di cura funzionale,cioè mi fa quasi rabbrividire che ne so piu io che lui di queste cose!E mi conferma,tristemente,che gli infettivologi non sono molto preparati sulla ricerca e sperimentazioni,loro eseguono solo le linee guida.Io se parlassi alla mia infettivologa di tutte le ricerche che sono postate qui avrei quasi paura di metterla in imbarazzo....e non perchè non sia una brava dottoressa,ma appunto perchè l'impressione che ho avuto è che i virologi tendano a non informarsi molto sulla ricerca,si informano solo quando la cosa è certa al 100% e non ancora in fase di sperimentazione
Per questo mi ha stupito l'affermazione di questo dottore che afferma che brown è un esempio di cura funzionale,cioè mi fa quasi rabbrividire che ne so piu io che lui di queste cose!E mi conferma,tristemente,che gli infettivologi non sono molto preparati sulla ricerca e sperimentazioni,loro eseguono solo le linee guida.Io se parlassi alla mia infettivologa di tutte le ricerche che sono postate qui avrei quasi paura di metterla in imbarazzo....e non perchè non sia una brava dottoressa,ma appunto perchè l'impressione che ho avuto è che i virologi tendano a non informarsi molto sulla ricerca,si informano solo quando la cosa è certa al 100% e non ancora in fase di sperimentazione
Re: Intervista sul punto della situazione
Non è un problema dei soli infettivologi, bensì dei medici in generale. Non conosco la situazione all'estero, ma in Italia l'ho verificata talmente spesso che ritengo sia consuetudine non informarsi su ricerche e sperimentazioni. Se da un lato posso capire che alla fine siano solo degli "esecutori", troppe volte mi sono trovato di fronte a supponenza e presunzione che mi viene difficile giustificare.alfaa ha scritto:E mi conferma,tristemente,che gli infettivologi non sono molto preparati sulla ricerca e sperimentazioni,loro eseguono solo le linee guida.
Per parlare in concreto, con il mio problema di acufene, che per me è un problema serio e invalidante, mi trovo sempre davanti medici legati alle vecchie teorie di 50 anni fa, quelle che hanno imparato a scuola, ovvero che il problema sia esclusivamente legato al nervo acustico (origine periferica, scrivono) mentre si è ormai accertato con studi e ricerche, da diversi anni a questa parte che l'implicazione centrale, ovvero del cervello, è rilevante, se non addirittura primaria. Un mese fa sul giornale online della Fondazione Veronesi è uscito un articolo, con il solito titolo superlativo, che, secondo le "ultime" ricerche, le cause dell'acufene risiedono nel cervello, quando di questo io ne sono a conoscenza dalle prime ricerche uscite e pubblicate almeno 7/8 anni fa. Quindi mi trovo sempre in imbarazzo a parlare di queste cose con otorino e neurologi, perché non ne sanno nulla.
Se ne era parlato in un altro post, e avevo anche letto recentemente un articolo a proposito dell'arretrata conoscenza dei medici sulle ultime ricerche e scoperte (quindi non sono solo paturnie mie) dove si ipotizzavano le cause, che andavano dalla mancata conoscenza della lingua inglese, alla poca dimestichezza con i dispositivi informatici, ma anche alla pigrizia, al fatto che una persona arrivata ad una certa età e a un certo livello professionale consolidato, ritenga non sia più necessario continuare a studiare.
Re: Intervista sul punto della situazione
e poi quando cerchi d far notare certe cose con molta gentilezza, ti rispondono(almeno a me) " lei non è medico,non si diventa medici tramite internet" Per carità io non voglio diventare medico tramite internet però mi scoccia anche chiedere al mio dottore se potrò prendere in futuro quel farmaco che dovrà uscire,capire che la persona in questione non conosce manco il farmaco,ed avere una risposta infastidita come se mi volessi atteggiare a medico 

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Re: Intervista sul punto della situazione
pur pensando anch'io che gli infettivologi non sempre sono molto preparati, l'ho potuto constatare personalmente parlando alla mia infettivologa delle nuove linee guida e mi sono reso conto che non le aveva lette e non sapeva rispondermi, mi chiedo come mai in Italia le morti per AIDS nei sieropositivi sono le più basse d'Europa? forse non occorre essere grandi medici, ma applicatori fedeli dei protocolli e degli iter di controllo della patologia, dare un occhio alla ricerca è per molti infettivologi tempo perso! mah....cura e sperimentazioni non dovrebbero andare di pari passo?