Purtroppo il dottorato si è concluso con la discussione della tesi a marzo. E il mio contratto di locazione a roma è scaduto proprio quando mi è stata fatta la richiesta dell'esenzione.skydrake ha scritto:
Se nella realta non sei più uno studente, forse in qualche tuo documento lo potresti ancora risultare. Quindi potresti chiedere il domicilio a Roma, cosa diversa dalla residenza, che ti permetterebbe essere seguito allo Spalanzani, sempre col rilascio del codice 020, ma almeno sarebbe visibile solo nel Lazio.
non esenzione ticket o codice 020?
Re: non esenzione ticket o codice 020?
Re: non esenzione ticket o codice 020?
E' quello che dico anch'io: non capisco perché tutti debbano indistintamente avere accesso a quel codice esenzione.doctorsmile ha scritto:A mio parere l'accesso a questi dati dovrebbe essere solo concesso al medico curante, al medico di base e al pronto soccorso, cosa c'entra il farmacista? o l'impiegato che deve riscuotere il ticket? basterebbe dividere l'esenzione in 3 - 4 voci e indicare solo quella nella ricetta, una volta che si è accertata la necessità dell'esenzione perché sbanderiare ai 4 venti continuamente i vari codici? chi deve controllare lo faccia e lasci che ognuno si curi in santa pace!
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Re: non esenzione ticket o codice 020?
Non hai qualcuno ha Roma che ti permette di eleggere un domicilio?!RedString ha scritto:Purtroppo il dottorato si è concluso con la discussione della tesi a marzo. E il mio contratto di locazione a roma è scaduto proprio quando mi è stata fatta la richiesta dell'esenzione.skydrake ha scritto:
Se nella realta non sei più uno studente, forse in qualche tuo documento lo potresti ancora risultare. Quindi potresti chiedere il domicilio a Roma, cosa diversa dalla residenza, che ti permetterebbe essere seguito allo Spalanzani, sempre col rilascio del codice 020, ma almeno sarebbe visibile solo nel Lazio.
Re: non esenzione ticket o codice 020?
Il problema è che x richiedere il domicilio sanitario c'è bisogno di certificati che attestino o un contratto di lavoro o la frequenza di corsi di studi. E al momento non ho nessuno dei due requisitistealthy ha scritto:Non hai qualcuno ha Roma che ti permette di eleggere un domicilio?!RedString ha scritto:Purtroppo il dottorato si è concluso con la discussione della tesi a marzo. E il mio contratto di locazione a roma è scaduto proprio quando mi è stata fatta la richiesta dell'esenzione.skydrake ha scritto:
Se nella realta non sei più uno studente, forse in qualche tuo documento lo potresti ancora risultare. Quindi potresti chiedere il domicilio a Roma, cosa diversa dalla residenza, che ti permetterebbe essere seguito allo Spalanzani, sempre col rilascio del codice 020, ma almeno sarebbe visibile solo nel Lazio.
Re: non esenzione ticket o codice 020?
Scusa se mi intrometto, skydrake, dunque si potrebbe essere presi in cura in una città diversa dalla propria residenza? basta davvero SOLO il domicilio e la tua regione di residenza non per forza deve essere informata di aver ottenuto un'esenzione in un'altra regione?skydrake ha scritto:Se nella realta non sei più uno studente, forse in qualche tuo documento lo potresti ancora risultare. Quindi potresti chiedere il domicilio a Roma, cosa diversa dalla residenza, che ti permetterebbe essere seguito allo Spalanzani, sempre col rilascio del codice 020, ma almeno sarebbe visibile solo nel Lazio.RedString ha scritto:salve a tutti,
io ho un problema simile ed ero proprio intenzionato a chiedere il vostro parere ma poi ho lasciato perdere.
vi spiego la mia situazione.
io ho 27 anni e sono orginario di una piccola provincia campana e ho vissuto per un dottorato di ricerca a roma fino a marzo.
ho scoperto di essere hiv+ ad agosto e da settembre sono in cura allo spallanzani a roma.
Da subito ho avuto il supporto dei miei genitori ed, in particolare, di mio padre che, come medico e dirigente dell'asl locale, mi ha accompagnato le prime volte anche per chiedere informazioni sugli aspetti più amministrativi della cosa.
La mia infettivologa da subito ha detto che non esistevano problemi e che io, risultando come fuori regione e non domiciliato a fini sanitari in lazio, non avevo neanche fare la famosa esenzione.
Ebbene è andato tutto liscio fino a marzo quando, all'ultima visita, prima di parlare degli esami e della mia situazione, la dottoressa mi ha presentato il modulo (già riempito da lei) per chiedere l'esenzione alla mia asl di appartenenza in quanto, per i tagli che stavano subendo, non poteva più farmi le prescrizioni per gli esami senza la stessa. a meno che non avessi deciso di pagare tutte le prestazioni.
Questo fatto sta creando non poche preoccupazioni in famiglia in quanto mio padre lavora da anni all'asl locale e, in passato, è stato assegnato per molto tempo proprio allo sportello esenzioni e conosce tutti. E tutti i suoi colleghi conoscono me considerato che fino a pochi anni quando finivo la scuola o l'università passavo in ufficio da lui per tornare a casa (per non parlare dei loro figli con cui ero anche compagno di scuola).
Logicamente mio padre non vuole che io faccia l'esenzione in quanto farla sarebbe come mettermi al balcone di casa e urlare ai quattro venti che sono sieropositivo.
La città è piccola e alla gente piace parlare. E per quanto se ne dica, una notizia del genere non può che portarti solo effetti negativi.
Io, non trovando lavoro, sono tornato giù dai miei e ora, ogni volta che devo fare prelievi, analisi e visite mi devo fare , tra andata e ritorno, 600 km. Ho spiegato la situazione alla mia dottoressa dello spallanzani che, EVIDENTEMENTE IGNORANTE IN MATERIA DI ESENZIONI, ha spiegato a mio padre che avremmo potuto risolvere chiudendo la cartella esistente ed aprendone una ANONIMA, senza bisogno di esenzione.
Ebbene, due settimane fa, dopo aver appreso accordi al riguardo con la dottoressa, io e mio padre ci siamo svegliati alle 4 di mattina per arrivare a roma dove all'accettazione mi dicono che:
1) non avrei potuto aprire la nuova cartella senza una nuova prestazione (cioè prelievo o visita)
2) e che, cosa più importante, l'anonimato vale per la struttura spallanzani MA NON PER IL SSN CHE RICHIEDE ANCHE IN QUEL CASO L'ESENZIONE.
A questo punto, almeno fin quando non riuscirò a trasferirmi altrove per lavoro (che prego dio arrivi presto), io sarò COSTRETTO PER FORZA DI COSE a dover pagare di tasca mia tutti gli esami perchè non intenzione di far conoscere a tutta la città e la provincia la mia situazione sierologica.
Sta di fatto che, nonostante la grande disponibilità che ho sempre dato alla mia infettivologa per prelievi, studi e quant'altro, chiederò, durante la prossima visita a giugno, di essere ESTROMESSO dallo studio clinico in cui ero inserito ( la cui partecipazione pure mi è costata tanto in termini di tempo e spostamenti) e, quindi, di non farmi fare le prescrizioni per tutti gli esami di contorno che per lo studio erano necessari.
Devo dire che la situazione mi rode parecchio. Più che per la privacy in pericolo, soprattutto per i miei genitori a cui, oltre la batosta di questa meravigliosa notizia di essere hiv+, mi trovo ad accollare pure i costi di tutte le prestazioni sanitarie necessarie per curarmi.
In ogni caso, credo che il sistema in linea di massima tende a garantire la riservatezza, ma nella mia specifica situazione è praticamente impossibile.
Re: non esenzione ticket o codice 020?
Si, anche regolarmente, col domicilioAgosto013 ha scritto: Scusa se mi intrometto, skydrake, dunque si potrebbe essere presi in cura in una città diversa dalla propria residenza? basta
No, questo è un secondo passaggio.davvero SOLO il domicilio e la tua regione di residenza non per forza deve essere informata di aver ottenuto un'esenzione in un'altra regione?
I gestionali sanitari usati dai medici sono interfacciati ma differenziati da quelli utilizzati dall'amministrazione finanziaria delle ASL. Questo mi ricordo che lo diceva una impiegata di una ASL che potrei cercare di rintracciare.
A memoria adesso mi vengono in mente di almeno due utenti che avevano la residenza in una regione e il domicilio in un'altra dove si facevano assistere. Entrambi lo facevano per poter tutelare maggiormente la loro privacy. Tuttavia non lavoro all'interno di alcuna ASL e non conosco esattamente come funzionano i rimborsi tra regioni, se scattano solo se uno va a farsi visitare occasionalmente in un'altra regione o anche col domicilio. Ovvero se, ad un livello comunque meno problematico (non a livello operativo per il personale sanitario, a a livello più finanziario), ci sia comunque qualche comunicazione tra la regione di residenza e di domicilio per i rimborsi delle visite specialistiche, delle analisi e dei farmaci. In altre parole, forse, non ne sono sicuro, il codice 020 non risulterebbe nel gestionale per i medici della regione di residenza dove non sei seguito, ma il tuo nome potrebbe passare comunque di mano a qualche operatore ASL della regione di residenza in seguito ad eventuali addebiti della regione dove sei domiciliato. Questi farmaci costano capitali, a quale regione vengono addebitati, quella di domicilio o quella di residenza? Se quella di residenza, allora partirà comunque una richiesta di rimborso da quella di domicilio, col tuo nome.
Mi ricordo che mi fu spiegata una cosa vagamente simile, ma non ricordo proprio se era per le prestazioni extraregionali occasionali o tutte.
Per proteggersi quindi da medici e infermieri indiscreti basterebbe cambiare regione (i gestionali delle ASL comunicano al più a livello regionale), ma se vuoi difendersi anche da tutti gli impiegati di back-office di una ASL, compresi quelli in ragioneria e contabilità finanziaria la faccenda potrebbe essere più complicata.
Se hai davvero la possibilità di prendere la residenza in un'altra regione, potrei informarmi su questi dettagli che nel tuo caso diventerebbero cruciali.
Re: non esenzione ticket o codice 020?
ti ringrazio skydrake, non mi è molto chiara la faccenda.
A livello pratico, nel caso mi facessi seguire dalla regione di domicilio, a pagare è la regione di residenza, però io non devo presentarmi alla asl della regione di residenza a chiedere l'esenzione alla pettegola di turno allo sportello, vero?
è la regione del domicilio che chiede alla regione di residenza il rimborso e il mio nome compare solo su fogli in mano al reparto contabilità, ho capito bene? ed il codice 020 compare solo nella regione di domicilio, giusto?
A livello pratico, nel caso mi facessi seguire dalla regione di domicilio, a pagare è la regione di residenza, però io non devo presentarmi alla asl della regione di residenza a chiedere l'esenzione alla pettegola di turno allo sportello, vero?
è la regione del domicilio che chiede alla regione di residenza il rimborso e il mio nome compare solo su fogli in mano al reparto contabilità, ho capito bene? ed il codice 020 compare solo nella regione di domicilio, giusto?
Re: non esenzione ticket o codice 020?
Mi verrebbe da ipotizzare di si a tutte le tue tre domande. Non conosco i dettagli del back-office per lo scarico dei farmaci ospedalieri al corretto centro di costo. Ho un possibile contatto per chiederlo. Guarda tra i tuoi messaggi privati.
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Re: non esenzione ticket o codice 020?
all'inizio di questa storia ho chiesto sia all'infettivologo che mi segue e sia al mio medico curante se potevo farmi curare in un'altra regione per evitare problemi sulla privacy, entrambi hanno affermato che era possibile ma questo non poteva impedire che il codice non comparisse nella asl di residenza, poiché solo in quest'ultima è possibile richiedere l'esenzione e inoltre l'ASL dell'eventuale domicilio avrebbe chiesto il rimborso delle spese e in ogni caso il codice sarebbe saltato fuori; l'unico modo sarebbe stato il cambio di residenza e farsi curare nella nuova asl. Il problema non è solo l'impiegata pettegola dello sportello, ma la possibilità per chiunque lavori all'interno di una Asl di accedere ai tuoi dati , semplicemente conoscendo il nome e la data di nascita; il mio nome(ancora sfiga) è casualmente omonimo ad un dirigente asl di cui non sapevo neanche l'esistenza, ogni volta che pago il ticket l'impiegato di turno sgrana gli occhi e guarda con attenzione la richiesta del medico, solo una molto cortese ha avuto il coraggio di dirmi " ma lei non dovrebbe pagare, ci sarà un errore" è andata a chiedere lumi ad una sua collega, la quale dopo aver guardato e parlato, ha detto "non è lui" in maniera secca e discreta.Agosto013 ha scritto:ti ringrazio skydrake, non mi è molto chiara la faccenda.
A livello pratico, nel caso mi facessi seguire dalla regione di domicilio, a pagare è la regione di residenza, però io non devo presentarmi alla asl della regione di residenza a chiedere l'esenzione alla pettegola di turno allo sportello, vero?
è la regione del domicilio che chiede alla regione di residenza il rimborso e il mio nome compare solo su fogli in mano al reparto contabilità, ho capito bene? ed il codice 020 compare solo nella regione di domicilio, giusto?