E alla fine... la botta
Re: E alla fine... la botta
Credo che il tuo infettivologo faccia parte della corrente di chi dice: “se l'infezione è recente, blocchiamo la replicazione virale e la colonizzazione dei CD4 anche se i valori sono buoni, così domani, se e quando ci saranno i farmaci antilatenza, il lavoro sarà più facile”.
È un punto di vista che si sta diffondendo; è un po' come comprare un derivato sul futuro della ricerca: se hai “investito bene”, domani potresti godere di una sospensione terapeutica oppure davvero capitalizzare con farmaci che ancora non esistono se non nelle teorie dei ricercatori, se hai “investito male” ti sarai bruciato qualche anno senza farmaci.
Ti dico la verità: io comprerei il derivato.
Il tuo medico di famiglia ti vuole bene, vuole proteggerti dagli effetti collaterali dei farmaci, regalarti 4-5 anni senza terapia e cose del genere... ma non fa l'infettivologo e forse gli sfugge questa possibile scommessa.
Poi, la mia (assolutamente opinabile) esperienza mi dice che il giorno in cui sono passato alla terapia è stato una liberazione.
Dalla diagnosi alla terapia è passato un anno, e non è stato un bell'anno: vedevo i CD4 e la viremia ballare oscenamente, disegnando due spirali opposte, i CD4, piano piano e cercando di non farsi vedere, scendevano, la viremia, piano piano e cercando di non farsi vedere, saliva, e io lo sapevo.
Alla fine, quando il medico mi ha detto che a suo avviso non era il caso di tergiversare aspettando ancora qualche mese ho accettato con “entusiasmo”.
Con la terapia è tornata la “salute”: il sistema immunitario ha ripreso a fare il suo lavoro (il tuo immagino sia ancora scintillante, ma il mio lottava già da quattro anni) e tante piccole seccature (nulla di grave, ma diciamo che “prima” stavo meglio) si sono attenuate...
Soprattutto, come ho già scritto tante volte, il giorno in cui ho preso le mie prime pastiglie avevo la chiara percezione che stava iniziando il contrattacco: da anni il virus mi faceva la guerra senza che io reagissi e, anzi, nell'anno dopo la diagnosi avevo assistito cosciente e impotente allo “spettacolo” della ritirata dei miei CD4, ora tutto sarebbe finito, e avrei schiacciato il virus. Così è stato: in tre settimane, dai miei esami era sparito pure il ricordo del virus...
È un punto di vista che si sta diffondendo; è un po' come comprare un derivato sul futuro della ricerca: se hai “investito bene”, domani potresti godere di una sospensione terapeutica oppure davvero capitalizzare con farmaci che ancora non esistono se non nelle teorie dei ricercatori, se hai “investito male” ti sarai bruciato qualche anno senza farmaci.
Ti dico la verità: io comprerei il derivato.
Il tuo medico di famiglia ti vuole bene, vuole proteggerti dagli effetti collaterali dei farmaci, regalarti 4-5 anni senza terapia e cose del genere... ma non fa l'infettivologo e forse gli sfugge questa possibile scommessa.
Poi, la mia (assolutamente opinabile) esperienza mi dice che il giorno in cui sono passato alla terapia è stato una liberazione.
Dalla diagnosi alla terapia è passato un anno, e non è stato un bell'anno: vedevo i CD4 e la viremia ballare oscenamente, disegnando due spirali opposte, i CD4, piano piano e cercando di non farsi vedere, scendevano, la viremia, piano piano e cercando di non farsi vedere, saliva, e io lo sapevo.
Alla fine, quando il medico mi ha detto che a suo avviso non era il caso di tergiversare aspettando ancora qualche mese ho accettato con “entusiasmo”.
Con la terapia è tornata la “salute”: il sistema immunitario ha ripreso a fare il suo lavoro (il tuo immagino sia ancora scintillante, ma il mio lottava già da quattro anni) e tante piccole seccature (nulla di grave, ma diciamo che “prima” stavo meglio) si sono attenuate...
Soprattutto, come ho già scritto tante volte, il giorno in cui ho preso le mie prime pastiglie avevo la chiara percezione che stava iniziando il contrattacco: da anni il virus mi faceva la guerra senza che io reagissi e, anzi, nell'anno dopo la diagnosi avevo assistito cosciente e impotente allo “spettacolo” della ritirata dei miei CD4, ora tutto sarebbe finito, e avrei schiacciato il virus. Così è stato: in tre settimane, dai miei esami era sparito pure il ricordo del virus...
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Re: E alla fine... la botta
Ciao Cayetan, come vedi qui sei in buona compagnia.
Per quanto riguarda il dubbio tra l'iniziare e l'aspettare, io sono d'accordo con uffa. Tu hai la possibilità di tentare una strada (quella del trattamento su infezione iniziale) che potrebbe valere la pena percorrere.
Non so onestamente se questo abbia concreti vantaggi dopo, però per come sta la ricerca oggi, io pure inizierei subito.

Per quanto riguarda il dubbio tra l'iniziare e l'aspettare, io sono d'accordo con uffa. Tu hai la possibilità di tentare una strada (quella del trattamento su infezione iniziale) che potrebbe valere la pena percorrere.
Non so onestamente se questo abbia concreti vantaggi dopo, però per come sta la ricerca oggi, io pure inizierei subito.
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Re: E alla fine... la botta
Perdonate l'ignoranza. Che cosa sono i farmaci antilatenza?uffa2 ha scritto: se e quando ci saranno i farmaci antilatenza
Re: E alla fine... la botta
I farmaci antilatenza sono quei farmaci con sostanze o composti in grado di esprimere HIV sulle diverse linee cellulari: cercano cioè di "tirare fuori" HIV nascosto o latente che si è annidato nei reservoirs (che è poi il problema principale per il quale uno deve curarsi a vita). L'idea è quella di far uscire allo scoperto tutto HIV latente per poi eliminarlo definitivamente con i classici antivirali.utenteromano ha scritto:Perdonate l'ignoranza. Che cosa sono i farmaci antilatenza?uffa2 ha scritto: se e quando ci saranno i farmaci antilatenza
Ma dalle parole ai fatti c'è ancora molta strada...
Qui due thread molto ben curati da Dora:
http://www.hivforum.info/forum/viewtopi ... =24&t=2376
http://www.hivforum.info/forum/viewtopi ... =24&t=2245
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Re: E alla fine... la botta
Grazie anche da parte mia, ho molto lavoro da sbrigare per farmi una cultura in questo campo 
C.

C.
Re: E alla fine... la botta
Dunque dunque.. stamattina ho parlato con l'infettivologo dei risultati degli esami.
Linfociti T CD4 27%
Linfociti T CD8 41%
Rapporto CD4/CD8 0.6
Linfociti T4 CD4+ 770
Linfociti T8 CD8+ 1170
P-HIV-RNA quantitativo 598588 copie/ml
Iniziata terapia con: PREZISTA, NORVIR, LAMIVUDINA, VIREAD.
Linfociti T CD4 27%
Linfociti T CD8 41%
Rapporto CD4/CD8 0.6
Linfociti T4 CD4+ 770
Linfociti T8 CD8+ 1170
P-HIV-RNA quantitativo 598588 copie/ml
Iniziata terapia con: PREZISTA, NORVIR, LAMIVUDINA, VIREAD.
Re: E alla fine... la botta
In bocca al lupo per tuttO!!! Non demordere!!
Ma come mai già sotto terapia con contagio recente?
Ps. Posso chiedere che genere di rapporto hai avuto?
Ma come mai già sotto terapia con contagio recente?
Ps. Posso chiedere che genere di rapporto hai avuto?
Re: E alla fine... la botta
Perchè penso che il mio infettivologo appartenga alla nuova corrente così efficacemente descritta da uffa2 qualche post più in su. 

Grazie dell'incoraggiamento!
C.

Non penso che sia molto interessante. Il risultato è sempre lo stesso.Posso chiedere che genere di rapporto hai avuto?

Grazie dell'incoraggiamento!
C.
Re: E alla fine... la botta
Posso chiedere che genere di rapporto hai avuto?
questa è una bella risposta, perché aiuta chi potrebbe essere in cerca di conferme/smentite ai propri dubbi a NON fare affidamento su casi singoli per dare una risposta cercando di evitare/precedere l'unico strumento che, assieme alle evidenze statistiche, è utile: il test.Cayetan ha scritto:Non penso che sia molto interessante. Il risultato è sempre lo stesso.

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