A me l'IS sembra un pericolo sovradimensionato, forse anche giustamente dall'Iraq che ne è direttamente coinvolto e di riflesso dagli USA, ma a parte le provocazioni con gli sgozzamenti pubblici di cittadini stranieri inermi, non credo siano in grado di procurare alcuna minaccia per l'Europa e l'occidente. Si sono armati trafugando armi nelle basi irachene, sono finanziati da cittadini privati, fanno tanta propaganda e vorrebbero sfidare la potenza di fuoco americana? Unita a quella francese e inglese? Tre paesi che quando c'è da lanciare bombe sono sempre pronti a farlo con immenso piacere? Tralascio tutti gli altri, ma hanno mezzo mondo contro, anche Canada e Australia (a cui potrebbe fregare meno di niente) hanno mandato aerei, armi e aiuti ai curdi. Una scarica di bombe come quella fatta dai francesi in Mali (che fra l'altro stanno già facendo) e resteranno solo un piccolo gruppo terroristico regionale, in attesa della loro completa scomparsa.
Per quanto riguarda l'Ucraina invece, penso sia una situazione molto più complessa di quello che si vuole fare apparire, e che Putin su determinate cose non abbia torto, ma è un mio pensiero personale, che Obama e gli Stati Uniti stiano cercando un nemico (gli USA non riescono a stare senza un nemico) e che l'Europa tutta si sia messa in una situazione di autolesionismo per accontentare l'alleato americano invece di cercare un dialogo con la Russia, anche a causa degli inglesi sempre guerrafondai da un lato e la Merkel che più invecchia più diventa intransigente. Le conseguenze si sono già evolute e si vedranno maggiormente nel futuro, ci sono già stati accordi per centinaia di miliardi di dollari fra Cina e Russia per il gas, che comportano anche l’uscita dal riferimento dollaro come moneta per i prezzi dei prodotti petroliferi (tratteranno solo in rubli e yen), la creazione di una banca mondiale sul modello FMI i cui finanziatori saranno i paesi emergenti (BRICS) stipulato recentemente a Fortaleza, da Brasile, Russia, Cina, India, Messico e altri, forniture alimentari dal Sudamerica (in particolare Brasile) per la Russia. Mentre dall’altro lato ci sarà (probabilmente) un’accelerazione sul patto transatlantico fra EU e USA. Ed ecco fatto i due blocchi, per adesso economici di cui le conseguenze solo il tempo potrà narrare.
Per quanto riguarda l’ebola, conoscendo gli ospedali africani, i mezzi di prevenzione, che si possono definire più che altro mezzi di diffusione di malattie, le poche risorse economiche che hanno, l’ignoranza diffusa, la completa mancanza di alcuna struttura di isolamento per gli ammalati, unita a un modello di vita molto socializzante e a stretto contatto gli uni con gli altri, penso che i 3/4/5 mila morti che ci sono stati siano pochi, il che mi fa pensare che non sia così facile prendersi l’ebola. Ogni anno in quei paesi muoiono di malaria un milione di persone nella totale indifferenza, probabilmente perché la malaria non è così “cinematografica” come il virus ebola, che provoca emorragie con uscita di sangue dal naso e dagli occhi, che rende così bene nei film horror. Non per sottovalutare, ma se si inviassero ospedali prefabbricati (mi risulta che in tutta la Liberia l’unico ospedale sia quello di Monrovia e che si può definire un poliambulatorio più che un ospedale) con reparti di isolamento, attrezzature e strutture adeguate e soprattutto medici (la percentuale di medici in quelle zone, ma anche in gran parte del resto dell’Africa è di un medico ogni cinquantamila abitanti, 1/50.000) a cui dedico tutta la mia stima soprattutto a Médicins Sans Frontière, forse si riuscirebbe a controllare la pandemia, prima che arrivi in Europa e negli USA, paesi nei quali comunque ci sono tutte le strutture idonee e organizzate a tali evenienze, nonostante l’ansia e la paura della popolazione, che ricordano i tempi dell’AIDS, la peste del duemila.
Un giornalista del Washington Post, c’è andato per fare un servizio applicando semplici regole, inclusa quella di non toccare nessuno, che è come non bere acqua dal rubinetto o di non mangiare verdura cruda, e nonostante si sia preso del pazzo è tornato sano.