rospino ha scritto:Chiarissimo in questo senso, sei un'ottima comunicatriceDora ha scritto:Spero di essere stata abbastanza chiara, senza per questo trasformare tutto in una storiella per bambini.

Purtroppo, un battito di ciglia - letteralmente. Si formano fin dai primissimi giorni dopo il contagio. Addirittura, l'estate scorsa è stato pubblicato uno studio in cui si dimostrava che la formazione del reservoir latente in scimmie infettate per via rettale avviene durante la fase di eclisse, è cioè antecedente alla rilevabilità dell'RNA virale nel sangue e si localizza con ogni probabilità nelle mucose e nei tessuti linfoidi, che sono i primi siti di replicazione virale (nei CD4 del sangue dei macachi messi in terapia subito dopo l'infezione di DNA virale non ne è stato trovato). L'articolo è uscito su Nature ed è a pagamento, ma qui ne trovi una copia in PDF: Rapid seeding of the viral reservoir prior to SIV viraemia in rhesus monkeys.Quanto tempo ci mettono i reservoir latenti a formarsi?
È difficile fare uno studio analogo su esseri umani, ma il rebound della viremia nella Mississippy Baby e negli altri bambini messi in ART a poche ore dalla nascita sta ad indicare che, per quanto presto si sia intervenuti con i farmaci, il virus aveva comunque fatto in tempo ad infettare delle cellule e in alcune era riuscito ad entrare in uno stato di latenza.
Come è intuitivo, quanto più tempo passa dal momento dell'infezione, tanto più possono formarsi reservoir estesi. Esistono comunque già molti studi che mostrano come l'inizio della ART quanto più è possibile precoce funzioni nel limitare le dimensioni del reservoir (su AIDSmap puoi trovare diversi post e da lì risalire agli articoli; stessa cosa su Natap).C'è qualche studio in questo senso, che indichi la "dimensione" del reservoir in relazione al tempo