OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bufale

Notizie scientifiche e mediche riguardanti il virus, l'infezione e la malattia da HIV. Farmaci, vaccini e cure in sperimentazione.
Keanu
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Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da Keanu » venerdì 14 novembre 2014, 10:12

Immagini fantastiche,grazie Dora!Sembrerebbero quasi addobbi natalizi ;) peccato siano,in realtà,meno festosi.Sì ,so benissimo che la risoluzione delle immagini migliora giorno per giorno al passo con i miglioramenti degli strumenti di osservazione, ero solo iperbolico :D



Dora
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Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da Dora » domenica 7 dicembre 2014, 10:33

Dora ha scritto:Io sto aspettando che Abbie Smith, che ai retrovirus (endogeni o meno) dedica un intero blog su Science, scriva un post su questa storia. Nel frattempo, ho scoperto che ha scritto nel 2010 sui koala e il retrovirus endogeno CHE LI STA AMMAZZANDO (non credo che questa sia l'effetto della endogenizzazione dell'HIV auspicato da Roault per i suoi pazienti - è solo per ricordare che i retrovirus, per quanto "endogenizzati", possono ancora fare molto, molto male, mentre 'sti francesi sembrano farla molto, molto facile ...):

The ERV thats killing koalas: KoRV
È passato un mese e forse nessuno ci pensa più all'endogenizzazione dell'HIV che, a detta di chi l'ha ipotizzata e delle "pop news" che, "per qualche strana ragione, si sono innamorate dell'articolo", sarebbe la nuova via per una cura radicale e definitiva dell'infezione.
Ma Abbie Smith aveva da fare e un post gliel'ha dedicato soltanto adesso. E ha "un sacco di problemi con questo articolo. A partire dalla sua frase d'esordio".

Leggete ERV, ne vale la pena (ne vale sempre la pena):
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Dora
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Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da Dora » mercoledì 10 dicembre 2014, 19:11

Immagine INDOVINELLO *SCINTILLANTE*:
CHI STA DELIRANDO O SI STA SPUDORATAMENTE FACENDO BEFFE DELLA CREDULONERIA DEI LETTORI?
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  • Aids, la speranza in un vaccino
    Da una scoperta tutta italiana, un farmaco che promette la guarigione. Finora i risultati sono stati positivi nel 100 per cento dei casi. Ma manca ancora l'ultima fase della sperimentazione. Nella giornata mondiale contro questa terribile malattia, un ricercatore racconta...


    «Finora i risultati sono stati promettenti, la prima fase della sperimentazione ha dato risultati positivi al 100 per cento. Ma siamo ancora in attesa di sponsor che ci permettano di concludere il nostro studio». Il professor ***, direttore della ***, è cauto: il suo vaccino contro l'Aids, chiamato ***, sembra funzionare, ma prima di cantare vittoria bisognerà testarlo ad ampio spettro e studiare i risultati.
    «All'inizio l'idea era di testarlo per una parte in Sudafrica e per l'altra in Italia. Ma adesso non escludiamo di allargare la sperimentazione anche ad altri Paesi europei», dice. «Gli sponsor non mancano, bisogna solo definire il tutto».

    Nonostante la cautela del suo scopritore, da quando si è diffusa la notizia di un vaccino in grado di guarire dalla malattia, in molti stanno riponendo le proprie speranze su questo farmaco che sembra capace di impedire al virus di provocare l’immunodeficienza tipica della malattia. Un farmaco che basta prenderlo una volta sola e basta. E non prima di contrarre il virus, ma dopo: il che significa che potrebbe guarire chi ha avuto una diagnosi di sieropositività.

    «Nella prima fase di sperimentazione», spiega ***, «lo abbiamo testato su venticinque sieropositivi in quattro città, ***, ***, *** e ***. Il vaccino si è dimostrato valido al 100 per cento, senza controindicazioni». E spiega: «Negli anni ’90 abbiamo cominciato a capire che il virus dell’Hiv non poteva essere la causa della malattia in tutte le sue forme, poiché di per sé è poco invasivo. Il virus non uccide le cellule, non fa grandi danni, eppure la malattia evolve. Lavorando su questa idea, abbiamo scoperto che a provocare gran parte dei danni all’organismo è una proteina, che abbiamo chiamato ***: la tossina con la quale il virus attacca l’uomo, inducendo l’immunodeficienza. Una volta nell’organismo, questa proteina è capace di modulare il sistema immunitario, cioè lo fa funzionare in maniera anomala, fino al punto da non essere più in grado di rispondere a uno stimolo immunitario. E non solo. La proteina *** è continuamente prodotta dalle cellule infette, anche nei pazienti curati con le terapie anti-retrovirali. Ecco perché, anche nei casi in cui si riesce a tenere il virus sotto controllo, il rischio di mortalità resta alto: possono subentrare alterazioni neurologiche, malattie vascolari e tumori».

    I ricercatori hanno scoperto che l’interazione tra la proteina *** e i suoi recettori «è mediata da una piccola porzione, chiamata ***, altamente conservata nei diversi ceppi di Hiv e verso la quale l’organismo non riesce a produrre anticorpi in grado di bloccarne l’azione». Da qui l'idea di utilizzare una molecola sintetica di *** per indurre il sistema immunitario a reagire in questa zona fondamentale per l’attività tossica della ***. «Gli anticorpi sviluppati», spiega ***, «hanno dimostrato di essere capaci di bloccare l’attività nociva della proteina, e quindi di contrastare la caduta delle difese immunitarie e prevenire le gravi patologie correlate al virus dell’Hiv».

    Quindi, il vaccino, una volta iniettato, fa sì che il sistema immunitario riprenda a funzionare perfettamente, con il risultato che «l’organismo ritrova la capacità di contrastare il virus, senza più bisogno di assumere farmaci antiretrovirali». *** poi precisa: «Questo non significa che il virus viene debellato, infatti resta nel corpo, ma diventa inoffensivo. Chi lo ha contratto diventerà un portatore sano, ma che conduce una vita perfettamente normale, senza dover dipendere dai farmaci».

    Quanto bisognerà aspettare prima che il farmaco venga messo a disposizione di tutti? «Dopo la sperimentazione sui venticinque pazienti italiani, ora bisognerà testare il vaccino su un numero più grande di persone, per valutarne definitivamente l’efficacia clinica. Solo in seguito si potrà iniziare a produrre il farmaco», dice ***. Speriamo che avvenga il più presto possibile.


SOLUZIONE: (chi indovina senza cliccare qui sotto, vince una bambolina)
  • Immagine
http://www.vanityfair.it/news/italia/14 ... guarigione

Ed ha pure trovato una giornalista che ha ci scritto sopra un libro: Scintilla AT20: il buio dell'Aids, la scoperta di Arnaldo Caruso Immagine
  • «Volevo scrivere una storia completa sull'Aids, avendo sentito la disperazione dei malati che, negli ultimi cinque anni, mi hanno trasmesso non solo la loro disperazione, ma anche la speranza in una soluzione, la volontà di uscire dal tunnel, perché l'Aids è una malattia nella quale ci si sente dentro un tunnel dal quale non si esce e le cure antiretrovirali portano conseguenze gravissime. I malati sperano ancora in una soluzione del problema, a questa speranza ho voluto dare voce. Tanto più che proprio dall'Italia una speranza sta arrivando. Mi riferisco al vaccino AT20, che è ancora in fase di studio, però finora ha dato ottimi risultati, che si spera vengano confermati anche durante l'ultima fase della sperimentazione».



Puzzle
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Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da Puzzle » mercoledì 10 dicembre 2014, 19:39

Dora ha scritto:Immagine INDOVINELLO *SCINTILLANTE*:
CHI STA DELIRANDO O SI STA SPUDORATAMENTE FACENDO BEFFE DELLA CREDULONERIA DEI LETTORI?
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Dora
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Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da Dora » mercoledì 10 dicembre 2014, 21:39

Complimenti!
Al primo che ha dato la risposta giusta all'indovinello, una scintillante strenna natalizia! :P

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Ma le cose sono molto più serie di così.

Questa frase campeggia nella pagina di Vanity Fair dove si pubblicizza il libro - forse è una citazione tratta da Scintilla AT20.

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"Maledizione".
"Morti viventi".
Che bestialità si arrivano a scrivere per avere un attimo di pubblicità?
Senza rispetto, senza vergogna.



rospino
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Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da rospino » giovedì 11 dicembre 2014, 1:50

Allora... posso avere una bambolina? Ho risolto l'indovinello senza barare. Il libro però non lo voglio, grazie. Ne faccio volentieri a meno. Anche se un briciolo di curiosità per spulciare tra tutte le castronerie che ci saranno scritte, non posso negare di averlo... Visto che è disponibile anche in formato digitale, vorrei potermi rendere utile in qualche modo. :mrgreen:



Dora
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Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da Dora » giovedì 11 dicembre 2014, 3:03

rospino ha scritto:Allora... posso avere una bambolina? Ho risolto l'indovinello senza barare. Il libro però non lo voglio, grazie. Ne faccio volentieri a meno. Anche se un briciolo di curiosità per spulciare tra tutte le castronerie che ci saranno scritte, non posso negare di averlo... Visto che è disponibile anche in formato digitale, vorrei potermi rendere utile in qualche modo. :mrgreen:
Complimenti!
Preparo subito la bambolina. Mi serve soltanto sapere se la preferisci versione "cerimonia accettazione del Nobel" o "Babbo Natale" (se ti impegni a leggere il libro e poi a raccontarcelo, posso fartele avere entrambe).
O magari preferiresti uno scintillante Babbo Natale all'accettazione del Nobel? :P
Ecco un fac simile:

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uffa2
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Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da uffa2 » giovedì 11 dicembre 2014, 7:02

Yamamoto ne aveva eradicati di meno, o sbaglio?

Questo è un caso strano: non si tratta di uno che scrive sull'Internescional Journal of Cacchiology, ma di uno che riesce a mettere la sua firma su AIDS...

Nondimeno, e curiosamente, negli articoli che appaiono su PubMed le conclusioni sono sempre moooolto meno epocali:
Our results, showing the inability of p17 to activate CXCR1_300_142, a receptor found to be expressed on immune cells of patients with a low progression of HIV disease, point to a crucial role of p17 in AIDS pathogenesis. Our findings herein call for an exploration of the therapeutic potential of blocking the p17/CXCR1 axis in HIV infection. (AIDS. 2014 Oct 23;28(16):2355-64 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25121556)

Da "call for an exploration of the therapeutic potential" a «lo abbiamo testato su venticinque sieropositivi in quattro città, ...e ... Il vaccino si è dimostrato valido al 100 per cento, senza controindicazioni» c'è un mare, dal punto di vista della traslabilità della ricerca, almeno fino a che non rifletti sul fatto che il "valido senza controindicazioni" non significa che hai dimostrato l'efficacia clinica del prodotto, ma solo che non ammazza nessuno, questo almeno è ciò che si desume da Vaccine. 2014 Feb 19;32(9):1072-8 (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24456624).

E allora?
Fino a ieri Dora (è sempre colpa sua :lol: ) aveva riconosciuto almeno il beneficio del dubbio a quelli che potevano sembrare solo "scivoloni" , oggi direi che si iniziano a vedere i segni della pericolosissima VASCoDS, la Vaccinara's Acquired Scientific COmmunication Deficiency Sindrome: un professionista, ben inserito nella comunità scientifica, che sui journal e ai congressi si comporta da professionista, e su Donna Moderna invece lancia proclami... imbarazzante...


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

rospino
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Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da rospino » giovedì 11 dicembre 2014, 15:48

uffa2 ha scritto: Fino a ieri Dora (è sempre colpa sua :lol: ) aveva riconosciuto almeno il beneficio del dubbio a quelli che potevano sembrare solo "scivoloni" , oggi direi che si iniziano a vedere i segni della pericolosissima VASCoDS, la Vaccinara's Acquired Scientific COmmunication Deficiency Sindrome: un professionista, ben inserito nella comunità scientifica, che sui journal e ai congressi si comporta da professionista, e su Donna Moderna invece lancia proclami... imbarazzante...
Assai imbarazzante! Credo che, a questo punto, serva un bel thread dedicato, visto che non si tratta più di un'amplificazione a mezzo stampa, una bolla di sapone o una semplice bufala, ma qualcosa di molto più grave!



Dora
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Re: OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bu

Messaggio da Dora » giovedì 11 dicembre 2014, 15:51

uffa2 ha scritto:Fino a ieri Dora (è sempre colpa sua :lol: ) aveva riconosciuto almeno il beneficio del dubbio a quelli che potevano sembrare solo "scivoloni" , oggi direi che si iniziano a vedere i segni della pericolosissima VASCoDS, la Vaccinara's Acquired Scientific COmmunication Deficiency Sindrome: un professionista, ben inserito nella comunità scientifica, che sui journal e ai congressi si comporta da professionista, e su Donna Moderna invece lancia proclami... imbarazzante...
Avendo seguito quelli che tu bonariamente definisci "scivoloni" nel corso di quest'ultimo anno, mi sono formata l'impressione che stiamo assistendo alla costruzione (auto-costruzione, in gergo tecnico autopoiesi) di un mito, mediante articoli di giornalisti compiacenti (rafforzati da altri, che si limitano a rigurgitare fuori la pappa già preparata dai colleghi), la pubblicazione di libercoli agiografici, l'assegnazione di premi (Premio Stelle del Sud allo scopritore del Vaccino contro l'AIDS) e onorificienze (la cittadinanza onoraria del paesotto avito, orgoglioso di aver dato i natali allo scopritore del vaccino terapeutico per combattere l'Hiv).
Il tutto a fronte di un nulla di risultati concreti e nel pieno disprezzo di quelle basilari regole del pudore che dovrebbero spingere un ricercatore a parlare di scienza solo e unicamente quando ha davvero qualcosa da dire.

Ipotizzo che il prossimo passo nella costruzione del mito possa essere la distribuzione di santini con il faccione del professor Caruso circondato da un'aureola, da tenere appesi a capo del letto, confidando nel potere taumaturgico misticamente acquisito tramite la scoperta di un vaccino che ancora non c'è.

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