Agosto, ci sono diversi marker che indicano lo stato di attivazione e di infiammazione. Alcuni sono molto sofisticati e non vengono fatti di routine, per esempio certi marcatori presenti sui CD4 o sui monociti; altri sono meno sofisticati e anche più generici, come i livelli di citochine infiammatorie (IL-6, per dirne una) o la proteina C reattiva o molti altri, e anche questi non vengono indagati con regolarità.Agosto013 ha scritto:Dora, grazie mille della spiegazione, l'argomento mi interessa in prima persona dato che non sono ancora in terapia.
Quando ti riferisci a "marker di attivazione immunitaria e di infiammazione" deduco ci sia un modo per capire quanto si sta "sforzando" il mio sistema immunitario per combattere il virus in libera circolazione nel corpo.
Riguardo a ciò, potresti darmi ulteriori dettagi su questo "marker"? E' qualcosa che si vede dalle analisi che facciamo di routine o è un esame specifico? Inoltre, secondo te, potrebbe essere considerato un elemento in più, insieme alla misurazione della cv e cd4, per stabilire l'urgenza di iniziare la terapia?
E' strano che il mio infettivologo non me ne abbia parlato, eppure è una persona molto attenta, anzi, meticolosa (in senso buono) aggiungerei!
Ma c'è un marker semplicissimo, che viene fatto regolarmente: il rapporto CD4/CD8. Quando scende, soprattutto quando diventa di tanto inferiore a 1, segnala che il livello di infiammazione sta salendo e sì, immagino che potrebbe essere usato come indicatore dell'opportunità di iniziare la ART anche senza preoccuparsi dei livelli di viremia e di CD4. Tieni conto che, in genere, dopo un po' di tempo in terapia, il rapporto CD4/CD8 risale.
Senti, adesso sono stanchissima e me ne vado a dormire. Ma se vuoi continuiamo durante il weekend. Ciao!