Cambiare città per privacy

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
alfaa
Messaggi: 1465
Iscritto il: giovedì 24 ottobre 2013, 17:41

Cambiare città per privacy

Messaggio da alfaa » mercoledì 25 febbraio 2015, 23:33

Ragazzi in questi giorni sto pensando seriamente di cambiare ospedale per la privacy,andare in un'altra città ,sempre della mia regione ma non so se ne valga la pena di farmi 1 ora di macchina avendo il centro attuale a meno di 30 min da casa

Qualcuno lo fa?



rospino
Messaggi: 3782
Iscritto il: giovedì 19 dicembre 2013, 19:58

Re: Cambiare città per privacy

Messaggio da rospino » mercoledì 25 febbraio 2015, 23:56

alfaa ha scritto:Ragazzi in questi giorni sto pensando seriamente di cambiare ospedale per la privacy,andare in un'altra città ,sempre della mia regione ma non so se ne valga la pena di farmi 1 ora di macchina avendo il centro attuale a meno di 30 min da casa

Qualcuno lo fa?
Io mi sono da poco trasferito in un'altra città, eppure continuo ad andare al mio solito ospedale. Un'ora e mezza ad andare e altrettanto per tornare, ma con la mia infettivologa c'è un bel rapporto medico-paziente e non cambierei con l'ospedale a dieci minuti da casa per nessuna ragione al mondo.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk


 
La verità non esiste e la vita come la immaginiamo di solito è una rete arbitraria e artificiale di illusioni da cui ci lasciamo circondare.

alfaa
Messaggi: 1465
Iscritto il: giovedì 24 ottobre 2013, 17:41

Re: Cambiare città per privacy

Messaggio da alfaa » giovedì 26 febbraio 2015, 0:01

e per i farmaci come fai? A ME LI DANNO una volta ogni 2 mesi come in tante altre città, è questo che mi ferma...



Blast
Messaggi: 6786
Iscritto il: domenica 26 ottobre 2014, 15:42

Re: Cambiare città per privacy

Messaggio da Blast » giovedì 26 febbraio 2015, 9:04

Io per arrivare al mio ospedale nella mia città ci impiego 45 minuti (traffico permettendo) più 15 minuti per parcheggiare. Comunque c'è gente che si è trasferita in altri paesi o continenti e continua ad andare al suo vecchio ospedale, dunque credo la distanza sia l'ultimo dei problemi, trattandosi di visite che fai una volta ogni tot mesi.


CIAO GIOIE

vito83
Messaggi: 137
Iscritto il: domenica 22 febbraio 2015, 18:50

Re: Cambiare città per privacy

Messaggio da vito83 » giovedì 26 febbraio 2015, 12:01

Anche io all'inizio avevo questo pensiero, cambiare struttura per essere maggiormente tutelato, però conti fatti non era conveniente cambiare visto che l'ospedale in cui mi reco è il migliore della città, vicino e la fortuna di aver come infettivologa una delle più brave anche se dal lato umano non era il massimo. Inoltre col passar del tempo ti accorgi che chiunque ci sia li seduto con te condivide al 90% il tuo stesso problema quindi alla fine manco ti interessa più.



segugio82
Messaggi: 148
Iscritto il: giovedì 20 novembre 2014, 14:34

Re: Cambiare città per privacy

Messaggio da segugio82 » giovedì 26 febbraio 2015, 17:40

ciao!
Io non vado nell'ospedale della mia città e nemmeno in quello della mia regione :D
Vado in un ospedale a 45 minuti di autostrada da me ma non per ragioni di privacy ( di quello non mi interessa nulla), semplicemente perché lì sono più bravi.
Direi che la cosa si può fare tranquillamente



skydrake
Messaggi: 9966
Iscritto il: sabato 19 marzo 2011, 1:18

Re: Cambiare città per privacy

Messaggio da skydrake » giovedì 26 febbraio 2015, 19:53

Io non cambierei ospedale a meno che gli infettivologi li siano palesemente incompetenti o se avessi parenti o conoscenti li. In tal caso cambierei non solo ospedale, ma proprio l'ASL.
Non so se sia opportuno o no cambiare regione, perché da una parte ci si mette al sicuro dal rischio della cartella clinica elettronica (gli appalti sono regionali), rischio in caso se uno ha parenti medici, ma dall'altro, con la norma attuale, la regione di cura girerebbe la richiesta di rimborso alla regione di residenza, quindi generando un maggiore giro di carte, con rischio in caso di patenti impiegati amministrativi-contabili nelle ASL.

É anche importare potersi fidare del proprio medico di base, altrimenti cambierei (e ho cambiato) anche quello.

PS
A proposito di questa pericolosissima cartella clinica/fascicolo sanitario elettronico, di recente ho subito u primon danno. Il mio infettivologo mi ha prescritto un ciclo di vaccinazioni (meningite, pneumococco e altri).
Prenoto all'ufficio vaccinazioni. Poi, quest'ultimo per ragioni organizzative decidono di spostare alcuni appuntamenti tra cui il mio. Ma non avevo lasciato un numero di cellulare e dunque si attivano a contattarmi. Si collegano al loro nuovissimo software e trovano non una ma due mie anagrafiche. Poi ricostruiscono che la mia seconda registrazione era nata da una duplicazione informatica quando hanno connesso a questo nuovo sistema regionale del fascicolo sanitario anche la provincia accanto, dove ebbi un incidente stradale 15 anni fa e dove fui portato in autobulanza. Solo che allora lasciai un recapito, quello dei miei genitori. All'ufficio vaccinazioni, non sapendo quale delle due anagrafiche contattare (anche i codici fiscali erano duplicati ed identici), chiamarono il secondo, ossia il numero telefonico di mio padre, che rispose confermando che ero io (avevavno chiesto se ero io dal mio cognome e ovviamente mio padre ha lo stesso mio cognome).
Hanno allarmato di brutto mio padre, che poi mi ha telefonato tutto preoccupato.
Ultima modifica di skydrake il giovedì 26 febbraio 2015, 20:08, modificato 1 volta in totale.



Blast
Messaggi: 6786
Iscritto il: domenica 26 ottobre 2014, 15:42

Re: Cambiare città per privacy

Messaggio da Blast » giovedì 26 febbraio 2015, 19:57

Io il medico di base neanche ce l'ho più :lol:


CIAO GIOIE

Blast
Messaggi: 6786
Iscritto il: domenica 26 ottobre 2014, 15:42

Re: Cambiare città per privacy

Messaggio da Blast » giovedì 26 febbraio 2015, 20:03

scusa sky ci spieghi un attimo sta cosa della cartella clinica elettronica e dell'accessibilità ai dati (allo stato di hiv+) da parte di eventuali parenti medici? :shock: :o


CIAO GIOIE

skydrake
Messaggi: 9966
Iscritto il: sabato 19 marzo 2011, 1:18

Re: Cambiare città per privacy

Messaggio da skydrake » giovedì 26 febbraio 2015, 21:01

Blast ha scritto:scusa sky ci spieghi un attimo sta cosa della cartella clinica elettronica e dell'accessibilità ai dati (allo stato di hiv+) da parte di eventuali parenti medici? :shock: :o
Innanzitutto faccio presente che i veri guai erano non tanto con il nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico (detta anche Cartella clinica Elettronica), ma con i vecchi e spesso attuali sistemi informatici dell'ASL o ospedale, se avevi parenti o conoscenti nello stesso ospedale.
I software utilizzati finora all'interno degli ospedali hanno/avevano meno controlli sugli accessi. Se eri un medico, anche di un altro reparto, vedevi moltissime cose.
Mi pare su LILAchat che circa 2/3 anni fa scrisse spaventatissimo un ragazzo appena infettato. Era uno studente di medicina, con padre medico e con altri parenti medici. Secondo la testimonianza riportata dal padre, allora (2/3 anni fa), non c'era assolutamente modo di contenere il segreto all'interno dello stesso ospedale, dove questo studente di medicina aveva iniziato a praticare (sarebbe bastato che un collega mettesse il suo nome in anagrafica e avrebbero subito scoperto che era seguito in Infettivologia). Insieme decisero di farsi assistere in un'ospedale in un'altra regione.

Anche un mio altro amico, il quale ha gli zii entrambi medici nello stesso ospedale dove è assistito, a cui non ha mai detto nulla, dal comportamento di questo zii che tengono ultimamente ha avuto il sospetto che abbiano scoperto qualcosa.

Poi, parte il progetto del Fascicolo Sanitario Elettronico.
E' cosa lunga, ci sono diversi thread al proposito.
Detta nel modo più apocalittico, potrebbe fungere da Grande Fratello Sanitario. Tutti i dati sanitari online (con accesso a solo il personale competente, ovvero quello sanitario, ovvero "solo" un centinaio di migliaio di medici e infermieri operanti in strutture pubbliche).
Lo stanno sperimentando da anni in alcune ASL/regioni, ma dovrebbe partire solo quest'anno.

In teoria dovrebbero chiedere il tuo consenso per attivarlo. Certo, anche se un medico di un altro ospedale non potesse accedere online ai tuoi dati sanitari, ma riuscisse anche solo a vedere un "assistito presso reparto di Infettivologia di XXX" al quale poi potrebbe richiedere i dati, per noi sarebbe un danno maggiore.
Ecco perché c'è forte interesse a sapere che cosa esattamente vedranno i medici non competenti. Se nulla, oppure qualche dato solo anagrafico, oppure qualche informazione in più, per noi comunque deleteria.

Per fortuna per ora pare funzionare solo in abito delle regioni di dove si risiede, nelle regioni dove hanno iniziato la sperimentazione (gli appalti sono regionali, come ci si poteva aspettare lo scambio automatico di informazioni da diverse software house appaltatrici non funziona affatto, per ora).

Da un mio ultimo controllo:
http://hivforum.info/forum/viewtopic.ph ... 79&p=41016

Sembra che stia prendendo una buona piega. Dal precedente link puoi vedere come il Garante della Privacy si stia interessando e stia mettendo dei paletti.
Innanzitutto un operatore sanitario dovrebbe essere in grado di accedere ai dati solo di sua competenza. Quindi i dati strettamente sanitari dovrebbe vederli sicuramente tutti i medici e infermieri del tuo reparto di Infettivologia, della Farmacia dell'Ospedale e del Pronto Soccorso, ma non i ragionieri in contabilità.
Non sono riuscito a scoprire se un medico in un reparto qualsiasi potrà o no accedere ai tuoi dati online (questo è la mia grande preoccupazione), ma almeno, nel link precedente ho scoperto un fortissimo deterrente: tutti gli accessi verranno registrati. Quindi se un infermiere di Ortopedia, oppure un medico di Ginecologia se provasse ad inserire i tuoi dati identificativi e cercasse qualcosa, rimarrebbe traccia della sua ricerca. Questo è un grosso deterrente.

Altra cosa invece è la richiesta di rimborso delle spese mediche tra una regione e l'altra. Quella sussiste da quando hanno spostato le competenze della sanità alle regioni con le modifiche costituzionali volute dalla Lega una quindicina di anni fa.
E' un processo puramente contabile che si innesca quando sei in cura in una regione differente da quella in cui sei residente. Almeno il nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico dovrebbe impedire agli impiegati di vedere nulla al di là dei dati più strettamente contabili.



Rispondi