Informare i medici

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
Metal maniac
Messaggi: 35
Iscritto il: giovedì 9 aprile 2015, 8:19

Re: Informare i medici

Messaggio da Metal maniac » venerdì 10 aprile 2015, 8:30

rospino ha scritto:Io credo che la questione del "dire" o "non dire" sia davvero molto complessa, per le varie implicazioni che possono esserci. In generale, non credo che ci sia un qualcosa oggettivamente giusto o un qualcosa oggettivamente sbagliato, eccetto situazioni in cui si verifichino incidenti sul lavoro tali per cui si corra il rischio di contagiare un'altra persona: in questo caso è sotto gli occhi di tutti cosa sarebbe giusto fare.
Tornando al discorso generale, è chiaro che ci sono persone che riescono a dirlo con più facilitù ed altre meno, è altrettanto chiaro che poi può esserci un rapporto di conoscenza diretta con un medico, e si può temere per la propria privacy.
Non voglio dunque infilarmi nel mezzo delle discussioni tra utenti nel forum, ma il mio suggerimento è quello di comunicare del proprio stato ai medici con cui c'è un buon rapporto di fiducia, oppure nei casi in cui dovessero essere prescritti dei farmaci, perché potrebbero interagire con quelli della propria combinazione antiretrovirale.
Sono d'accordo col tuo discorso in generale, tranne sul punto "incidenti sul lavoro". A mio parere gli interventi di soccorso (tutti....sul lavoro, per strada , in luoghi pubblici ecc. ) devono essere effettuati dal personale competente. Quindi chi assiste al l'infortunio ha il DOVERE di chiamare o l'ambulanza o il personale autorizzato, non il dovere di intervenire (tra l'altro col rischio di peggiorare la situazione). Comunque anche ammesso che lo faccia , se io sono cosciente, non lo informo del mio stato ma semplicemente gli dico che mi arrangio a curarmi (tagli, ferite ecc. ) o appunto di limitarsi a chiamare soccorso. Nel caso non sia cosciente vale il discorso che ho detto prima, ovvero nessuno è' tenuto a toccarmi. Poi magari ci sono dei casi estremi, dove uno per salvarmi la vita si prende dei rischi di contagio....in tal caso lo direi. Ma sono casi estremi.



rospino
Messaggi: 3782
Iscritto il: giovedì 19 dicembre 2013, 19:58

Re: Informare i medici

Messaggio da rospino » venerdì 10 aprile 2015, 8:51

Metal maniac ha scritto:
rospino ha scritto:Io credo che la questione del "dire" o "non dire" sia davvero molto complessa, per le varie implicazioni che possono esserci. In generale, non credo che ci sia un qualcosa oggettivamente giusto o un qualcosa oggettivamente sbagliato, eccetto situazioni in cui si verifichino incidenti sul lavoro tali per cui si corra il rischio di contagiare un'altra persona: in questo caso è sotto gli occhi di tutti cosa sarebbe giusto fare.
Tornando al discorso generale, è chiaro che ci sono persone che riescono a dirlo con più facilitù ed altre meno, è altrettanto chiaro che poi può esserci un rapporto di conoscenza diretta con un medico, e si può temere per la propria privacy.
Non voglio dunque infilarmi nel mezzo delle discussioni tra utenti nel forum, ma il mio suggerimento è quello di comunicare del proprio stato ai medici con cui c'è un buon rapporto di fiducia, oppure nei casi in cui dovessero essere prescritti dei farmaci, perché potrebbero interagire con quelli della propria combinazione antiretrovirale.
Sono d'accordo col tuo discorso in generale, tranne sul punto "incidenti sul lavoro". A mio parere gli interventi di soccorso (tutti....sul lavoro, per strada , in luoghi pubblici ecc. ) devono essere effettuati dal personale competente. Quindi chi assiste al l'infortunio ha il DOVERE di chiamare o l'ambulanza o il personale autorizzato, non il dovere di intervenire (tra l'altro col rischio di peggiorare la situazione). Comunque anche ammesso che lo faccia , se io sono cosciente, non lo informo del mio stato ma semplicemente gli dico che mi arrangio a curarmi (tagli, ferite ecc. ) o appunto di limitarsi a chiamare soccorso. Nel caso non sia cosciente vale il discorso che ho detto prima, ovvero nessuno è' tenuto a toccarmi. Poi magari ci sono dei casi estremi, dove uno per salvarmi la vita si prende dei rischi di contagio....in tal caso lo direi. Ma sono casi estremi.
Scusami, mi sono spiegato in modo poco chiaro. Per incidenti sul lavoro intendevo nello specifico quelli che avvengono in ambito ospedaliero e coinvolgono medici o infermieri. Sono d'accordo con te e con quel che dici invece relativamente a contesti lavorativi in generale, ovviamente.



uffa2
Amministratore
Messaggi: 6939
Iscritto il: lunedì 26 novembre 2007, 0:07

Re: Informare i medici

Messaggio da uffa2 » venerdì 10 aprile 2015, 9:21

Metal maniac ha scritto:Un'osservazione: per essere azzerabile con la pep , il medico dovrebbe essere informato precedentemente , altrimenti come può sottoporsi alla pep stessa ?
lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo: oramai so già in anticipo quando sono stato poco chiaro e quel che scrivo lascerà dei dubbi... poi però siccome sono un po' stolto, non mi correggo :evil:
PEP: profilassi post esposizione... c'è un incidente, si valuta il rischio dopo l'incidente e si inizia la profilassi entro settantadue ore.
Siccome in chirurgia (ma anche in uno studio da dentista) si dovrebbe entrare scafandrati (ripeto: 1/3 dei sieropositivi non sa di esserlo, e non parliamo della quantità di malati di epatite a piede libero...), il rischio è veramente basso, se si seguono le procedure.
Certo, un movimento inconsulto può accadere e puoi ritrovarti un taglio da bisturi: per quello c'è la PEP, e sul tema c'è il fondamentale post esposizione all'HIV: quando è raccomandata la PEP? ;-)


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

Metal maniac
Messaggi: 35
Iscritto il: giovedì 9 aprile 2015, 8:19

Re: Informare i medici

Messaggio da Metal maniac » venerdì 10 aprile 2015, 9:38

uffa2 ha scritto:
Metal maniac ha scritto:Un'osservazione: per essere azzerabile con la pep , il medico dovrebbe essere informato precedentemente , altrimenti come può sottoporsi alla pep stessa ?
lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo: oramai so già in anticipo quando sono stato poco chiaro e quel che scrivo lascerà dei dubbi... poi però siccome sono un po' stolto, non mi correggo :evil:
PEP: profilassi post esposizione... c'è un incidente, si valuta il rischio dopo l'incidente e si inizia la profilassi entro settantadue ore.
Siccome in chirurgia (ma anche in uno studio da dentista) si dovrebbe entrare scafandrati (ripeto: 1/3 dei sieropositivi non sa di esserlo, e non parliamo della quantità di malati di epatite a piede libero...), il rischio è veramente basso, se si seguono le procedure.
Certo, un movimento inconsulto può accadere e puoi ritrovarti un taglio da bisturi: per quello c'è la PEP, e sul tema c'è il fondamentale post esposizione all'HIV: quando è raccomandata la PEP? ;-)
Ah...ecco ! Nessun problema uffa2, come al solito sono io che capisco Tito per Tato :D



Metal maniac
Messaggi: 35
Iscritto il: giovedì 9 aprile 2015, 8:19

Re: Informare i medici

Messaggio da Metal maniac » venerdì 10 aprile 2015, 9:42

rospino ha scritto:
Metal maniac ha scritto:
rospino ha scritto:Io credo che la questione del "dire" o "non dire" sia davvero molto complessa, per le varie implicazioni che possono esserci. In generale, non credo che ci sia un qualcosa oggettivamente giusto o un qualcosa oggettivamente sbagliato, eccetto situazioni in cui si verifichino incidenti sul lavoro tali per cui si corra il rischio di contagiare un'altra persona: in questo caso è sotto gli occhi di tutti cosa sarebbe giusto fare.
Tornando al discorso generale, è chiaro che ci sono persone che riescono a dirlo con più facilitù ed altre meno, è altrettanto chiaro che poi può esserci un rapporto di conoscenza diretta con un medico, e si può temere per la propria privacy.
Non voglio dunque infilarmi nel mezzo delle discussioni tra utenti nel forum, ma il mio suggerimento è quello di comunicare del proprio stato ai medici con cui c'è un buon rapporto di fiducia, oppure nei casi in cui dovessero essere prescritti dei farmaci, perché potrebbero interagire con quelli della propria combinazione antiretrovirale.
Sono d'accordo col tuo discorso in generale, tranne sul punto "incidenti sul lavoro". A mio parere gli interventi di soccorso (tutti....sul lavoro, per strada , in luoghi pubblici ecc. ) devono essere effettuati dal personale competente. Quindi chi assiste al l'infortunio ha il DOVERE di chiamare o l'ambulanza o il personale autorizzato, non il dovere di intervenire (tra l'altro col rischio di peggiorare la situazione). Comunque anche ammesso che lo faccia , se io sono cosciente, non lo informo del mio stato ma semplicemente gli dico che mi arrangio a curarmi (tagli, ferite ecc. ) o appunto di limitarsi a chiamare soccorso. Nel caso non sia cosciente vale il discorso che ho detto prima, ovvero nessuno è' tenuto a toccarmi. Poi magari ci sono dei casi estremi, dove uno per salvarmi la vita si prende dei rischi di contagio....in tal caso lo direi. Ma sono casi estremi.
Scusami, mi sono spiegato in modo poco chiaro. Per incidenti sul lavoro intendevo nello specifico quelli che avvengono in ambito ospedaliero e coinvolgono medici o infermieri. Sono d'accordo con te e con quel che dici invece relativamente a contesti lavorativi in generale, ovviamente.
;)



Rispondi