
Poi però qualche dubbio ti viene: “non saranno le solite bufale complottare?” e allora guardi chi pubblica la notizia, e qui inizi a titubare.
Perché se da un lato ci sono “maglia&cucitoweb”, “il corriere del pomeriggio” e “bufale oggi”, dall’altro ci sono Repubblica.it, Televideo e Rainews, che scrivono che “Ricercatori delle università di Harvard e Northwestern hanno concepito un nuovo test in grado di predire con 13 anni di anticipo e con una precisione del 100% se una persona svilupperà un cancro. In pratica hanno scoperto che in chi si ammalerà di cancro c'è un invecchiamento precoce ed estremamente rapido della regione terminale dei cromosomi, il telomero, che protegge il Dna da mutazioni. In quanti, dopo 10/13 anni avranno un tumore, i telomeri sono molto usurati: sembrano appartenere a persone di almeno 15 anni più vecchie” e cose del genere... insomma: sono giornali seri!
Solo che tu lo sai che in Italia di giornali seri non ce ne sono, e allora dici “andiamo a vedere le fonti”... prendi google, digiti “13 years cancer test” (mica chissà cosa) e ti si para davanti l’orrida verità.
Il test che prevedrebbe l’insorgere d’un cancro con la precisione del 100% e ben 13 anni prima (mejo de Nostradamus!) non esiste.
Esiste invece uno studio clinico durato 13 anni, che ha mostrato come nei pazienti che si ammaleranno di cancro la lunghezza dei telomeri s’accorcia in maniera molto più veloce che nelle altre altre persone finché 3-4 anni prima della diagnosi, questo fenomeno si blocca.
Tutto qui.
Ovviamente, nessuna precisione del 100% è indicata nel comunicato dell’università dove lo studio è nato, e tutto l’alone di miracolo si trasforma in un ben più serio interessante risultato che avrà bisogno di altri studi.
Cosa è successo? Semplice: tutti hanno copiato le stesse sciocchezze a cascata, nessuno ha controllato le fonti, nessuno ha letto il comunicato stampa originale... è bastato che qualcuno scrivesse “in America” perché tutti si evitassero la fatica di fare il lavoro del giornalista...
Non è un problema limitato alla scarsa professionalità di chi scrive di scienza in Italia, ma qualcosa di più grave: la marea di balle e/o incredibili approssimazioni che circolano oramai anche su testate che dovrebbero garantire la qualità dell’informazione è incontenibile.
Il risultato è che si generano aspettative, idee inconsistenti, pregiudizi verso la ricerca scientifica che “ha la soluzione ma non vuole...”, il brodo di coltura dell’adesione delle persone senza una particolare preparazione scientifica alle boiate staminali o altro, sta qui, nella rinuncia da parte di potrebbe e dovrebbe a fare seria e corretta informazione.
Se tutto è spettacolo, se nulla deve essere controllato, se tutto può essere scritto e pubblicato, allora tutto è vero e tutto è falso allo stesso tempo, e ognuno può credere quel che vuole, e magari pretendere pure che le sue fantasie siano addebitate al Servizio Sanitario Nazionale...
http://www.northwestern.edu/newscenter/ ... ancer.html