Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
skydrake
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da skydrake » giovedì 3 settembre 2015, 22:41

Grissom ha scritto:Per me già sapere che posso aspettare 30/40 minuti e non correre rischi mi permetterà di essere più preciso con l'orario di assunzione. Prima comandava l'ora di pranzo con inevitabili variazioni tra un giorno e l'altro.
Basta che ora ogni volta che vai a pranzo un poco prima del solito non ordini un intero porceddu sardo dicendo che "te l'ha detto il dottore "

:D :D :D



Grissom
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da Grissom » venerdì 4 settembre 2015, 11:40

No, no. Vado direttamente di fritti! :lol:



nuovo giorno
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da nuovo giorno » sabato 5 settembre 2015, 19:13

kurtisit85 ha scritto:Ciao ragazzi scusate se intervengo così senza essermi presentato, ma leggendo in questa sezione volevo capirne di più sull'aderenza;
soprattutto sull'aderenza di dolutegravir + rilpivirina, dato che dopo un paio di terapie la mia infettivologa mi ha assegnato questa.
Allora è vero che con rilpivirina (e non solo con eviplera) è necessario il pasto delle 500 calorie? Io nel dubbio ho sempre preso edurant con 500 calorie, ma ricordo che a tale domanda la mia dottoressa mi disse che potevo prendere entrambi sia a stomaco pieno che vuoto.
Sì il cibo serve sempre quando prendi rilpivirina sia da sola sia con eviplera.
Ti ho mandato un messaggio privato



rospino
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da rospino » sabato 5 settembre 2015, 22:40

kurtisit85 ha scritto:Ciao ragazzi scusate se intervengo così senza essermi presentato, ma leggendo in questa sezione volevo capirne di più sull'aderenza;
soprattutto sull'aderenza di dolutegravir + rilpivirina, dato che dopo un paio di terapie la mia infettivologa mi ha assegnato questa.
Allora è vero che con rilpivirina (e non solo con eviplera) è necessario il pasto delle 500 calorie? Io nel dubbio ho sempre preso edurant con 500 calorie, ma ricordo che a tale domanda la mia dottoressa mi disse che potevo prendere entrambi sia a stomaco pieno che vuoto.
Sì, ti confermo quello che ti è già stato scritto. Le raccomandazioni sulla quantità di cibo da assumere con Eviplera valgono anche per Edurant (rilpivirina) in combinazione con altri farmaci, com'è scritto sul bugiardino; quindi hai fatto bene a non prenderlo a stomaco vuoto.
E credo che l'assunzione sia nel tuo caso assolutamente necessaria visto che la combinazione dolutegravir+rilpivirina non è convenzionale, visto che sono cominciati appena pochi mesi fa degli studi clinici per valutarne l'efficacia. (A proposito, sei stato reclutato per uno studio clinico?)
Strano quindi, a in ogni caso, che la tua infettivologa non ti abbia correttamente informato circa la necessità di assumerla a stomaco pieno.



kurtis
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da kurtis » sabato 5 settembre 2015, 23:16

rospino ha scritto:
kurtisit85 ha scritto:Ciao ragazzi scusate se intervengo così senza essermi presentato, ma leggendo in questa sezione volevo capirne di più sull'aderenza;
soprattutto sull'aderenza di dolutegravir + rilpivirina, dato che dopo un paio di terapie la mia infettivologa mi ha assegnato questa.
Allora è vero che con rilpivirina (e non solo con eviplera) è necessario il pasto delle 500 calorie? Io nel dubbio ho sempre preso edurant con 500 calorie, ma ricordo che a tale domanda la mia dottoressa mi disse che potevo prendere entrambi sia a stomaco pieno che vuoto.
Sì, ti confermo quello che ti è già stato scritto. Le raccomandazioni sulla quantità di cibo da assumere con Eviplera valgono anche per Edurant (rilpivirina) in combinazione con altri farmaci, com'è scritto sul bugiardino; quindi hai fatto bene a non prenderlo a stomaco vuoto.
E credo che l'assunzione sia nel tuo caso assolutamente necessaria visto che la combinazione dolutegravir+rilpivirina non è convenzionale, visto che sono cominciati appena pochi mesi fa degli studi clinici per valutarne l'efficacia. (A proposito, sei stato reclutato per uno studio clinico?)
Strano quindi, a in ogni caso, che la tua infettivologa non ti abbia correttamente informato circa la necessità di assumerla a stomaco pieno.
No, non sono stato reclutato per nessuno studio clinico, mi ha proposto lei questa terapia dopo quasi 7 mesi di eviplera che non mi dava grossi effetti indesiderati, ma purtroppo il tenofovir mi aveva causato un principio di osteoporosi e dopo una ventina di giorni da lamivudina +reyataz/norvir che mi aveva invece causato il classico effetto occhi gialli (reyataz). Sono rimasto sbalordito di questa scelta terapeutica e lei mi ha risposto facendomi capire che molto spesso i suoi colleghi assegnano terapie non proprio recenti, per risparmiare denaro (o almeno questo è quello che ho afferrato io). La rilpivirina che conoscevo bene mi aveva fatto nascere un dubbio e ho preferito assumerla sempre con lo stesso quantitativo di cibo che assumevo con eviplera. C'è da dire che a me dicevano che bastava anche mangiare un cornetto e un cappuccino per raggiungere 500 calorie.



rospino
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da rospino » domenica 6 settembre 2015, 18:17

kurtisit85 ha scritto:No, non sono stato reclutato per nessuno studio clinico, mi ha proposto lei questa terapia dopo quasi 7 mesi di eviplera che non mi dava grossi effetti indesiderati, ma purtroppo il tenofovir mi aveva causato un principio di osteoporosi e dopo una ventina di giorni da lamivudina +reyataz/norvir che mi aveva invece causato il classico effetto occhi gialli (reyataz). Sono rimasto sbalordito di questa scelta terapeutica e lei mi ha risposto facendomi capire che molto spesso i suoi colleghi assegnano terapie non proprio recenti, per risparmiare denaro (o almeno questo è quello che ho afferrato io).
Beh, come ti scrivevo prima la combinazione dolutegravir + rilpivirina è ancora in fase di sperimentazione come terapia di semplificazione o di mantenimento dopo che si ha la carica virale già soppressa, quindi sorprende anche me che ci siano infettivologi che già la propongono sebbene ancora non ci sia alcun riferimento nelle più recenti Linee guida in materia.
Questo può significare due cose: 1) la tua infettivologa è bene informata sullo studio clinico in corso ed ha quindi accesso a dati che al momento non sono ancora stati resi pubblici, che fanno ben sperare; 2) la tua infettivologa ama rischiare senza cognizione di causa. Il discorso in realtà può essere molto complesso, perché l'efficacia di una terapia di semplificazione o mantenimento si osserva anche e soprattutto nel medio e lungo periodo, cosa che ovviamente non è possibile fare neppure dopo pochi mesi di studio clinico (se non ricordo male, è iniziato a marzo di quest'anno). Ad ogni buon conto, il dolutegravir è un farmaco talmente efficace che potrebbe funzionare anche in combinazione con un solo inibitore della transcrittasi inversa, ma adesso sto facendo solo solo congetture proprio perché non esistono dati clinici.
Credo perciò che la motivazione che ti è stata presentata ("lei mi ha risposto facendomi capire che molto spesso i suoi colleghi assegnano terapie non proprio recenti, per risparmiare denaro (o almeno questo è quello che ho afferrato io") non sia proprio del tutto corretta, nel senso che la scelta delle combinazioni che viene fatta da un infettivologo può tenere conto del costo (infatti, le ultime Linee guida parlano di questi aspetti), ma soprattutto di un'altra vasta serie di elementi che al paziente non pienamente informato sull'argomento possono sfuggire. Al contrario, la tua infettivologa ha scelto farmaci molto costosi, però senza essere supportata dalle Linee guida (cosa che un primario non consenziente potrebbe peraltro criticare).
kurtisit85 ha scritto:La rilpivirina che conoscevo bene mi aveva fatto nascere un dubbio e ho preferito assumerla sempre con lo stesso quantitativo di cibo che assumevo con eviplera. C'è da dire che a me dicevano che bastava anche mangiare un cornetto e un cappuccino per raggiungere 500 calorie.
Non sempre un cornetto e un cappuccino sono sufficienti per raggiungere la quantità e il volume di cibo necessari per permettere al farmaco di raggiungere la giusta concentrazione. Per questo - ne abbiamo discusso in altri thread nel forum - di solito l'assunzione al mattino è sconsigliata per Eviplera, e può esserlo anche per una combinazione più leggera come quella attuale.



skydrake
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da skydrake » domenica 6 settembre 2015, 19:22

Non é la prima volta che sento proporre combinazioni non previste dalle linee guida.
Mentre la maggior parte dei centri di infettivologia sono estremamente prudenti/tradizionalisti, ci sono alcuni centri di eccellenza (es. quello diretto dalla Mussini, ma anche Padova), per cui l'unico vincolo (e fino ad un certo punto, per via dei protocolli di sperimentazione) é che tali antiretrovirali fossero singolarmente approvati. Su come combinarli, ci pensavano loro.
Su due pazienti coinfetti complessi poi (quando l'epatite C è molto avanzata il fegato funziona in modo differente) ho sentito di combinazioni ancor più inusuali (tipo togliere il norvir e mettere al suo posto altri farmaci per altre problematiche, sfruttando il loro effetto collaterale di inibizione dei citocromi a proprio vantaggio).



kurtis
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da kurtis » domenica 6 settembre 2015, 23:45

Grazie delle informazioni, è per questo che ero titubante, so che non è una combinazione prevista dalle linee guida ed è per questo che avevo chiesto a lei. Non mi sognerei mai di sembrare più saccente di un medico ma le domande sorgevano quasi spontanee.
Non appena avrò la prossima visita chiederò e domanderò meglio così forse mi toglierò qualche altro dubbio.
Del dolutegravir avevo letto abbastanza sul forum e mi sembra un buon farmaco, sulla rilpivirina il fastidio è proprio dovuto al dover mangiare il quantitativo necessario per aumentare la sua potenza.
Con la seconda combinazione di lamivudina + reyataz/norvir mi erano spariti anche quei fastidi intestinali che avevo con eviplera e il fatto di non dovermi preoccupare del quantitativo di cibo era molto confortante per me.
Non mi davano fastidio gli occhi gialli però poi dopo mi ha proposto questa nuova combinazione e so che ha stilato un po' di carte prima di darmi i nuovi medicinali.
Ad ogni modo, è vero c'è parecchia discordanza tra i vari medici sul quantitativo di cibo da assumere con la rilpivirina: quando dovevo inziare ad assumere eviplera e chiedevo altre terapie (mi era stata fornita solo atripla ma con maggiore possibilità di effetti collaterali) , soprattutto perchè con i miei orari non riuscivo ad assumere sempre 500 calorie, mi è stato detto da più medici dello stesso reparto che bastava poco per raggiungere 500 calorie (facendo riferimento ai fanatici della dieta); chi al contrario ne indicavano 600, chi indicava solo lo stomaco pieno e chi mi diceva puoi assumerla anche di pomeriggio con un cornetto e cappuccino. Io ho preferito fare sempre un buon pasto abbondante (e ha funzionato perchè dopo poco più di un mese avevo viremia non rilevabile).
Per le altre domande non saprei, so che la dottoressa è molto aggiornata, quando ho avuto esito positivo al test mi ha fatto inziare subito la terapia e alla mie perplessità sull'attendere il calo dei cd4 mi ha risposto che adesso si inizia subito senza più tener conto della conta di quest'ultimi (e questo avveniva più di un anno fa oramai); e in base a quello che ho letto qui nel forum solo quest'anno hanno inziato a preferire un inizio della terapia immediato valutando i pro e i contro tra i benefici della haart e i suoi effetti collaterali.



toroseduto
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da toroseduto » martedì 8 settembre 2015, 11:20

mamma mia quanti nomi di farmaci!
Sto scoprendo un mondo!
Ho notato che molto spesso associate i farmaci in base alle calorie che si assumono, prima durante o dopo pranzo.
Possibile che a me abbiano semplicemente detto di prenderle quando mi faceva più comodo? colazione pranzo o cena, prima o dopo i pasti è del tutto indifferente....
Mi sta sorgendo qualche dubbio.....



rospino
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Re: Questione aderenza alla terapia : facciamo chiarezza?

Messaggio da rospino » martedì 8 settembre 2015, 12:40

toroseduto ha scritto:Ho notato che molto spesso associate i farmaci in base alle calorie che si assumono, prima durante o dopo pranzo.
Possibile che a me abbiano semplicemente detto di prenderle quando mi faceva più comodo? colazione pranzo o cena, prima o dopo i pasti è del tutto indifferente....
Mi sta sorgendo qualche dubbio.....
Tutto dipende dai farmaci.
Alcune molecole - non è certo una novità nella storia della farmacologia ;) - richiedono la presenza del cibo per raggiungere la giusta concentrazione del sangue. Per alcune di esse la differenza tra l'assunzione a digiuno con del cibo è significativa, per altre meno.
Tra gli antiretrovirali, ad esempio, per la rilpivirina (da sola in vendita sotto il nome di Edurant o nella monopillola Eviplera) può esserci una bella differenza tra l'assunzione a digiuno o con del cibo (e c'è anche differenza tra pasti leggeri o pasti più abbondanti, nel senso che la rilpivirina viene meglio assimilata con un pasto che supera le 500 calorie); il tenofovir (TDF) invece permette un uso più flessibile, e basta anche un pasto leggero (una colazione) per poterlo assorbire correttamente, ma va comunque assunto con del cibo (all'inizio di un pasto, o dopo) e non a digiuno.



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